HARMAN KARDON CITATION XX (VENTI) A SONDRIO

Un finale di potenza tanto sconosciuto ai più, quanto ammirato e desiderato dagli intenditori, anche se il prezzo di 18.500.000 lire nel 1983, circa il doppio delle migliori realizzazioni Accuphase, Mc Intosh, Audio Research, Mark Levinson etc, lo poneva fuori portata (ne esistevano 3 in tutta Italia) Fu progettato, con l'intento di COSTRUIRE IL MIGLIOR FINALE POSSIBILE, dall'Ing Matti Otala (26 dicembre 1939-9 agosto 2015), fisico e ingegnere elettronico finlandese che da giovane realizzò la sua prima radio prima dell'inizio delle trasmissioni radiofoniche statali in Finlandia. In seguito si è fatto un nome come progettista di amplificatori audio, scoprendo nel 1972 la distorsione da intermodulazione, fino ad allora sconosciuta ed ha sostenuto la teoria TIM (Trigent Intermodulation). Nel 1973, ha pubblicato un documento presso la Società giapponese di tecnologia radiologica che descrive la distorsione chiamato Intermodulazione transitoria (TIM). Nel 1981 fu annunciato Harman Kardon Citation XX, un finale di potenza con 250 W (8 Ohm) x 2, che dichiarava una HICC (capacità di fornitura di corrente istantanea) di 200 A e velocità di risposta 500 V / µsec. Oltre alla distorsione THD comunemente nota, siamo riusciti a ridurre una serie di distorsioni come TIM, IIM (intermodulazione dell'interfaccia) e distorsione termica. Ci sono voluti più di due anni per sviluppare questo amplificatore. Questo amplificatore è stato progettato e prodotto da una società nella prefettura di Aichi chiamata Shin-Shirasuna Electric, e venduto da una società chiamata "Harman Kardon Japan". "Mi sento di affermare con sicurezza che il Citation XX è il miglior amplificatore allo stato solido che abbia mai ascoltato." (Bebo Moroni da Audio Review 34 del Dic.1984). Aggiunge inoltre: "si ha l'impressione di trovarsi alle prese con un generatore di potenza infinita, o meglio che non ci sia nulla tra testina e diffusori, tanta è la naturalezza, la facilità con cui il suono si diffonde nella stanza. I bassi sono di una profondità e di una solidità immane, la sua riserva dinamica non quantificabile, eppure si ha la costante sensazione di estrema delicatezza della trama musicale e di profonda dolcezza del suono. La capacità di risoluzione è tale che i minimi particolari vengono alla luce e si pongono in primo piano. Non esistono più effetti sonori secondari, tutto assurge alla medesima importanza, eppure le proporzioni vengono rispettate con certezza algebrica" L'apparecchio in vendita, come testimoniato dal n° di serie, è quello testato da Audio Review 34 del Dic.1984. Solo contatto telefonico o WhatsApp, grazie