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Semifinale


Elenco delle migliori vendite semifinale

SEMIFINALE
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        Storico gagliardetto della semifinale Coppa delle Coppe del 1991 (aprile) preso da mio padre (giornalista)
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        Italia
        Una delle maglie più storiche della Nazionale Italiana. La maglia dell Italia che vinse l’Europeo del 1968, al suo esordio assoluto nella competizione. Infatti, all’epoca il format della competizione era completamente differente da quello attuale: super fase di qualificazione, quarti di finale tra le prime classificate di ogni girone, e la fase finale era costituita soltanto dalle semifinali. L’Italia vinse la semifinale con la Unione Sovietica grazie al famoso lancio della monetina (all’epoca non esistevano i rigori dopo i tempi supplementari). In finale con la Yugoslavia, la partita finisce 1-1 con reti di Domenghini e Dzajic. La partita si ripetè sempre a Roma a distanza di sole 48 ore: Italia-Yugoslavia 1968 2-0, con reti di Riva e Anastasi. Altri giocatori famosi di quella storica spedizione furono Albertosi, Bulgarelli, Mazzola, Burgnich e Facchetti. Questa maglia dellItalia fu utilizzata anche nei Mondiali 1970, nei quali si giocò "La Partita del Secolo", Italia-Germania 4-3, semifinale di Messico 70. Dopo l1-1 dei tempi regolamentari (Boninsegna), i supplementari infiammarono lAzteca: fu uno spettacolare botta e risposta con la nostra nazionale che teneva duro con cuore e carattere contro uno scatenato Gerd Muller (gol di Burgnich e Riva), prima che Rivera siglasse lo storico 4-3 riproposto in televisione per decenni. Questo sforzo costò alla Nazionale Italiana una deludente finale, dove venne travolta 4-1 dal Brasile di Pelè, a segno insieme a Boninsegna, Gerson, Jairzinho e Carlos Alberto. Maglia vintage della Nazionale Italiana minimalista, con tricolore sul petto, trendy e adatta per fare sport. 100% cotone
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        Italia
        Classica divisa della Celeste, che in questo decennio rinasce definitivamente dopo un periodo di declino. Nel Mondiale del 1970 arrivò alla semifinale dopo 16 anni, per poi arrendersi al Brasile di Pelè. In questa squadra giocavano campioni del calibro di Mazurkiewicz, Esparrago e Cubilla. Allesordio, 2 a 0 facile contro Israele (Maneiro e Mujica) ed in seguito duro zero a zero con la ben più quotata Italia di Gigi Riva. Alla terza partita contro la Svezia, sconfitta inaspettatata (1-0, Grahn) e passaggio ai quarti con brivido, solo grazie alla differenza reti. Qui lavversario è la temibile URSS e lafa di Città del Messico: la partita fu estenuante e ci volle un gol di Esparrago al 120º minuto per staccare il pass per la semifinale contro il mitico Brasile. Cubilla portò addirittura in vantaggio la Selección, però poi ci pensarono Clodoaldo, Jairzinho e Rivelino a rimettere le cose a posto. Al Mondiale in Germania del 74, eliminazione al primo turno per la Celeste. LUruguay venne travolto dallOlanda di Joan Cruyff (2-0), dalla Svezia (3-0) e strappò solo un pari contro la Bulgaria. Alla fine del decennio, vengono inseriti giocatori come Hugo de León e Waldemar Victorino, ma la Nazionale non riuscì a qualificarsi per il Mondiale in Argentina. Maglia retro dellUruguay, azzurra, adatta per tutte le occasioni. 100% cotone.
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        Italia
        Maglia storica della Danimarca negli anni 60 Maglietta vintage della nazionale danese degli anni 60, quando la Danimarca fece il debutto agli Europei. Fino allinizio degli anni 70 il calcio era considerato un passatempo dilettantistico nel paese scandinavo. Di conseguenza, la maggior parte dei migliori giocatori danesi dovette trasferirsi dalla Danimarca per guadagnarsi da vivere, così che la nazionale di calcio non ottenne grandi risultati. Negli anni 60 però, la Danimarca con unottima prestazione agli Europei del 1964, ottennero un impensabile 4° posto. La squadra danese si qualificò per la semifinale sconfiggendo Malta, Albania e Lussemburgo. Nella semifinale però, nulla potè contro lUnione Sovietica che vinse 3-0. La stessa CCCP giocherà la finale contro la Spagna, e le Furie Rosse alzeranno la loro prima Coppa Europea. Nella partita per il terzo posto lUngheria vinse 3-1 nei tempi supplementari così che la Nazionale danese terminò la competizione con un 4º posto. Maglia storica di calcio della Danimarca negli anni 60. Alta qualità, 100% cotone. Rossa con lemblema della DBU.
        59,95 €
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        Italia
        Maglia storica ufficiale del Porto: la prima Coppa dei Campioni dei Dragoni Nel 1986 alla guida della squadra portoghese cera Artur Jorge. Lallenatore che con i Dragões vinse due titoli in due anni impose un gioco prettamente offensivo. Il goleador Fernando Gomes, un giovane Paulo Futre e lalgerino Rabah Madjer sono le stelle di questo Porto, che impose il suo gioco in tutta la competizione.I bianco-blu non smettono di attaccare neanche nei due incontri per la semifinale contro la temibile Dinamo Kiev, vinti entrambi per 2-1. In finale ad aspettarli cè il Bayern Monaco. Gli uomini della baviera hanno sconfitto il Real Madrid in semifinale e sono i favoriti.Al Prater di Vienna il Porto scende in campo con assenze importanti come Gomes, Pacheco e Casagrande.Il Bayern domina il primo tempo, passa in vantaggio grazie a a un colpo di testa di Kögl, e con questo risultato si va a riposo.Per la seconda frazione il Porto inserisce Dos Santos Riho Juary Jorge, semplicemente noto come Juary.Il brasiliano (ex del calcio italiano) comincia a sfiancare i difensori tedeschi. A 12 minuti dal triplice fischio entra in area, la mette per Madjer, che con "il tacco di Allah" la mette in rete: 1-1. Dopo appena 2 minuti la scena si ripete a parti invertite: Madjer crossa in mezzo, Juary anticipa il portiere bavarese e manda in visibilio i tifosi portoghesi.LFC Porto vince la sua prima Coppa dei Campioni, 17 anni prima della squadra allenata da Josè Mourinho. Maglia ufficiale storica dellFC Porto: stagione 1986/87, 100% poliestere, alta qualità, con il mitico sponsor Revigrés e colletto bianco.
        59,95 €
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        Milano (Lombardia)
        COME ERAVAMO..... CD (audio, non video) con la registrazione in presa diretta dallo stadio dei cori della Curva Sud (Brigate / Fossa) durante le partite Milan - Lokomotiv Lipsia 85/86 e Milan - Real Madrid semifinale coppa campioni 88/89. Durata del CD: 80 minuti Spese spedizione in Italia ¤ 2,50 CD (audio, not video) with the AC Milan fans chorus recorded during AC Milan - Lokomotiv Leipzig 85/86 and AC Milan - Real Madrid 1/2 final Chamions Cup 1988/89. 80 minutes of massive chorus recorded directly inside the ground.
        5 €
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        Bergamo (Lombardia)
        Vendo a euro 40, storica bandierina neroazzurra dell'indimenticabile notte del 20 Aprile 1988 quando l'Atalanta affrontò in semifinale di Coppa delle Coppe la squadra belga del Malines. Misure: 66 cm lunghezza 42 cm altezza
        40 €
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        Firenze (Toscana)
        Sciarpa originale della semifinale di Europa league Fiorentina Siviglia nel 2015 comprata allo store ufficiale del Siviglia
        15 €
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        Milano (Lombardia)
        COME ERAVAMO..... CD (audio, non video) con la registrazione in presa diretta dallo stadio dei cori della Curva Sud durante la semifinale di Coppa Campioni 1983/84 Roma-Dundee Utd. Probabilmente una delle migliori prestazioni di sempre del Commando Ultra' Curva Sud e degli altri gruppi della curva romanista. Durata del CD: 1 ora Spese spedizione ¤ 3,00 (in Italia) CD (audio, not video) with the fans chorus recorded during the 1/2final Champions Cup 1983/84 AS Roma vs Dundee Utd FC. Probably the best performance of Commando Ultrà Curva Sud. 1 hour of massive chorus recorded directly inside the ground.
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        Italia
        Classica maglia rossa dell'Unione Sovietica, colletto bianco e la celebre scritta "CCCP" sul petto. L'URSS del "sergente" Lobanovsky si arrese all'Euro dell'88 solo all'Olanda di Gullit e Van Basten. Nella fase a gruppi esordio con vittoria proprio contro i "Tulipani" (1-0, Rac); poi, dopo un pareggio anonimo contro l'Irlanda, regolata anche l'Inghilterra di Bryan Robson e Gary Lineker (3-1, Alejnikov, Mychajlyčenko,PasulkoIl e Adams). In semifinale, l'URSS si trova di fronte l'Italia di Vicini, che poteva annoverare gente del calibro di Vialli, Mancini, Zenga, Ancelotti, Baresi e Maldini. Nonostante questo, 2-0 secco per i sovietici con reti di Lytovchenko e Protasov. In finale, però, le reti di Gullit e Van Basten sotto la regia di Frank Rijkaard regalano il titolo agli orange. Il giocatore più rappresentativo di questa nazionale fu Oleh Blochin, con le sue 112 presenze e 42 reti (record di presenze). Maglia retro dell'Unione Sovietica (URSS), fabbricata in Europa, adatta all'attività sportiva e al tempo libero.
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        Italia
        Maglia retro ufficiale del Borussia Dortmund vincitore della Coppa delle Coppe Nella stagione 1965-66 il Borussia Dortmund è la prima squadra a portare in Germania una coppa Europea. Grazie alle gesta di Hans Tilkowski e la punta Lothar Emmerich (capocannoniere della competizione con 14 gol), il Borussia elimina prima il West Ham in semifinale e poi vince 2-1 contro il Liverpool nella finale (gol di Sigfried Held e Reinhard Libuda). In campionato i gialloneri arrivano secondi dietro il Monaco 1860. Maglia retro ufficiale del Borussia, prodotta direttamente dal Club, in cotone con il logo celebrativo della vittoria sul petto.
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        Italia
        Maglia storica della Nazionale Italiana di Calcio, usata nei Mondiali del 90, il Mondiale delle Notti Magiche. (celebre la canzone Un’estate Italiana di Edoardo Bennato). Questa maglia stile vintage anni 90 ha fatto epoca, tutti la associamo con gli occhi impazziti di Totò Schillaci all’Olimpico di Roma. Era un’Italia che si presentava carica ai mondiali casalinghi. Con il mitico Walter Zenga in porta, la difesa di ferro del Milan di Sacchi (Baresi, Maldini, Costacurta), un giovane Roby Baggio e Schillaci davanti. Schillaci iniziò in panchina quel Mondiale, ma da subentrato decide súbito il match di apertura contro l’Austria su cross di Vialli. L’Italia batte per 1-0 anche gli Stati Uniti (gol del Principe Giannini) e si qualifica súbito per la seconda fase. Poi inizia il mito di Schillaci, che prima segna insieme con Aldo Serena nell’ottavo contro l’Uruguay, poi decide anche il quarto di finale contro l’Irlanda. Infine, fa esplodere il San Paolo di Napoli nella storica semifinale contro l’Argentina del figliol prodigo Maradona, prima del pari allo scadere di Caniggia. Nei drammatici calci di rigore, gli errori di Donadoni e Serena fanno piangere tutto il Bel Paese. Maglia 100% cotone, con uno stemma inédito della FIGC, che la rende única nel suo genere.
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        Italia
        Una delle maglie da calcio vintage più significative della storia del calcio europeo, quella del Saint Etienne della stagione 1975/76, simbolo dei strepitosi anni 70 dei verts, che conquistarono le simpatie di tutti gli appassionati di calcio d’Europa. La maglia all’epoca era proprio della marca Le Coq Sportif (attuale sponsor tecnico del Club), che ha così deciso letteralmente di rifare questa spettacolare maglia, riproducendo gli elementi classici che la caratterizzavano. Negli anni 70 il Saint Etienne di Herbin dominò il calcio francese vincendo cinque campionati e tre Coppe di Francia (due double). Ma il vero obiettivo dei verts era la Coppa dei Campioni, sempre sfuggita negli anni precedenti. La stagione 1975/76 sembrava quella buona, la squadra era ormai matura e abituata alle grandi sfide. Ai francesi Revelli, Larquè e al giovanissimo talento Rocheteau, si aggiunsero due stranieri destinati a fare la storia del Club: il portiere Curkovic, proveniente dal Partizan, e l’argentino Oswaldo Piazza: Piazza nasce come attaccante però, vista la quantità di occasioni che sbagliava sotto porta, venne riconvertito da Herbin in difensore con licenza di offendere. Ciò lo portò a diventare uno dei più forti difensori sudamericani dell’epoca: solo la dittatura di Videla gli impedí di laurearsi campione del mondo nel 1978 (ricordiamo che Menotti non poteva convocare in nazionale gli argentini che non giocassero in patria, con l’eccezione naturalmente di Kempes). In Coppa Campioni, quindi, il Saint Etienne elimina Copenhaghen, Glasgow Rangers, nei quarti addirittura la Dinamo Kiev di Blokhin (che aveva seppellito il Bayern con 4 gol in Supercoppa Europea). Poi in semifinale di misura sul PSV Eindhoven, prima però di inchinarsi in finale al Bayern di Sepp Maier, Beckembauer, Rumenigge, Gerd Muller. Ad Hampden Park, Bayern-Saint Etienne 1-0 (Roth). Il Bayern si sarebbe rivelato la vera bestia nera dei Verts, visto che lo aveva eliminato anche nella stagione precedente. Maglia storica del Saint Etienne, 50% cotone e 50% poliestere. Colore verde, con lo storico sponsor Manufrance. Inserti bianchi, rossi e blu (in pieno stile Le Coq Sportif) nel colletto en el bordo delle maniche. Un disegno emblemático che ti permetterà di rivivere quella fantasica epopea del club francese.
        75 €
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        Italia
        Splendido esemplare di una Nazionale storica, lAranycsapat del mitico schieramento 4-2-4. Guidati dalla stella Puskas e dallallenatore Gusztáv Sebes, i Magiari dominarono le Olimiadi del 52, grazie al blocco della mitica Honved Budapest. Qui il capocannoniere fu Sándor Kocsis con 6 gol. Questa squadra sembrava inarrivabile. Nel Mondiale del 54 inizia sommergendo di gol la Corea del Sud (9-0) e addirittura la Germania Ovest (8-3, poker di Kocsis). Un infortunio toglie il fondamentale Puskas (finora 3 gol) alla squadra nella fase cruciale del torneo. Nonostante questo, lAranycsapat piega il Brasile nella famosa battaglia di Berna (4-2) e in semifinale anche lUruguay, con lo stesso risultato. In finale però, pur con il ritorno di Puskas (andato pure in rete) persero la Coppa in finale proprio contro i tedeschi: a Berna la partita finì 3-2 (Morlock, doppio Rahn, Puskas, Czibor). Impressionante lo score di Kocsis: 11 reti in questo Mondiale. Maglia retro bianca, con strisce orizzontali verdi e rosse, stile vintage, prodotta in Europa seguendo il disegno degli anni 50 però usando le tecnologie del nuovo millennio.
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        Italia
        Maglia retro di una delle migliori versioni della Nazionale Tedesca che il calcio ricordi, quella degli inizi degli anni 70. La Germania vinse gli Europei del 1972 e il Mondiale del 1974. Le stelle di questa grande squadra furono Franz Beckenbauer, Il Kaiser, e Gerd Muller, secondo miglior marcatore della storia (dietro a Klose, a febbraio 2015) e colui che segnò più gol che partite giocate (68 a 62). E pensare che il decennio non iniziò molto bene, visto che nel Mondiale del 1970 ci fu una delle sconfitte più dolorose per i tedeschi: Italia-Germania 4-3. Nell’Europeo del 1972 in semifinale, Belgio-Germania 1-2 (2 gol di Muller) e in finale i tedeschi regolarono facilmente l’URSS per 3-0 (altri due gol di Muller e Wimmer). Nel Mondiale del 1974, la Germania superò agevolmente la prima fase grazie a due vittorie nelle prime due partite, contro il Cile e l’Australia. Nella seconda fase a gruppi: Yugoslavia-Germania 0-2 (Breitner e Muller), Germania-Svezia 4-2 (per i tedeschi Overath, Bonhof, Grabowski e Hoeness) e Polonia-Germania 0-1 (Muller). Dopo questa grande serie positiva, in finale alla Germania le toccò la grande Olanda di Cruyff, però i tedeschi sconfissero anche i grandi artefici del calcio totale. Al gol di Neeskens, risposero Breitner. La Coppa la decise il solito Gerd Muller (2-1).
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        Italia
        Storica maglia verde della Germania. Il verde è sempre stato il classico colore della seconda maglia della Germania, fino a tutto il XX secolo. La causa di ciò è dovuta al fatto che il verde è il colore predominante del simbolo della Deutscher Fußball-Bund, la Federazione Calcistica Tedesca. In passato, si pensava che il verde significasse una forma di tributo verso l’Irlanda, il primo Paese che accettò di giocare una partita contro la Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale. Con questa maglia i tedeschi vinsero lEuropeo del 72 con il capocannoniere Gerd Muller, autore di due gol nella semifinale contro il Belgio e di altri due nella finale contro lURSS. Maglia 100% cotone per veri appassionati del calcio vintage.
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        Italia
        Maglia che la Gran Bretagna utilizzò durante le Olimpiadi del 1908, terza edizione dove trova spazio anche il calcio. Quell’anno, il torneo divenne più professionale: si iniziarono a consegnare le medaglie e gli atleti per partecipare dovevano richedere un’autorizzazione al Comitè Olimpico (in precedenza era completamente libera). Nel calcio, parteciparono solo cinque nazionali: Regno Unito, Danimarca, Francia, Olanda e Svezia. La Gran Bretagna, i maestri, può vantare una formazione che di dilettantistico ha veramente poco e vince la competizione senza tante difficoltà. Nei quarti, partita facile contro la Svezia (12-1), in semifinale rotondo 4-0 a Olanda (4 gol di Stapley). La finale si giocò davanti a 8000 spettatori, un grande record per l’epoca. Gran Bretagna vince 2-0 contro la Danimarca, unico rivale serio: gol di Chapman e Woodward. Bellisima maglia a manica lunga in cotone, con la Union Jack cucita, british style, total retro.
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        Italia
        Maglia storica del Lille degli anni 80, con il mitico sponsor Peaudouce. Questa maglia è stata indossata verso la metà del decennio, dove la squadra fece delle buone Coppe di Francia (due volte ai quarti di finale e due volte in semifinale). In campionato, era una squadra da metà classifica, con annesso qualche brivido per non retrocedere. In squadra, un giovane portiere, futuro campione del mondo: Bernard Lama. Maglia con licenza ufficiale, con lo sponsor anche nel retro, comè di moda in Francia. In caso di personalizzazione, il nome verrebbe stampato sotto al numero.
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        Italia
        Classica divisa della Nazionale Peruviana, bianca con banda trasversale rossa. Gli anni 70 furono il loro miglior periodo, essendo stata la terza forza sudamericana dopo Brasile e Argentina. Alla straordinaria generazione contribuirono giocatori di classe mondiale come Teofilo Cubillas, Héctor Chumpitaz e Hugo Sotil, insieme a Cesar Cueto, Roberto Challe José Velásquez, Juan Carlos Oblitas. Nei Mondiali del 70 raggiunge il suo piazzamento importante, i quarti di finale: batte 3-2 la Bulgaria, 3-0 il Marocco per poi essere sconfitta nellininfluente match contro la Germania Ovest (3-1, triplo Muller). Ai quarti di finale si arrende contro il Brasile più forte di sempre: 4-2, gol di Rivelino, Tostao (2) e Jairzinho e di Gallardo e Cubillas (che terminò con 5 reti totali) per il Perù. Il punto più alto lo raggiunge con la vittoria della Coppa America nel 1975. Nella prima fase (gironcino andata e ritorno) batte Bolivia e Cile con Ramirez, Cueto e Rojas principali mattatori. In semifinale arriva la vendetta sul Brasile: la vittoria in trasferta di Belo Horizonte (3-1 Cubillas e doppio Casaretto) rese inutile la vittoria brasiliana nel ritorno. In finale con la Colombia, si è costretti allo spareggio di Caracas che decide Hugo Sotil. Cubillas fu nominato miglior giocatore del torneo.
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        Italia
        Maglia storica ufficiale del Nottingham Forest - La prima Coppa dei Campioni (1979) Nel 1977, in seguito alla promozione ottenuta pochi mesi prima, laccoppiata Clough e Taylor costruisce quella che sarà una squadra inespugnabile grazie ad acquisti mirati. Grazie alla difesa e al portiere Shilton la squadra subisce solo 24 reti nella stagione successiva alla promozione, nella quale il Forest conquista il titolo di First Divison, precedendo i campioni dEuropa del Liverpool. Nella stagione 1978-79 il Forest compete in Europa ed acquista Francis Trevor per 1 milione di sterline (cifra record allepoca), che però non potrà essere utilizzato fino alla finale.Nel primo turno gli Arcieri pescano i campioni dEuropa in carica del Liverpool. I reds contano tra le file i vari Keegan, Souness, Dalglish. Ma è la scommessa di Brian Clough a risultare vincente: il giovane Garry Birtles sigla l1-0 e il Nottingham chiuderà al 90 vicnendo 2-0. Con lo 0-0 nel ritorno ad Anfield il Forest super a il primo difficilissimo ostacolo e inizia la sua scalata verso la finale. In semifinale si gioca una delle partite più belle della Coppa Campioni: Nottingham Forest-Colonia. Dopo 20 minunti il Colonia vince 2-0, ma il Nottingham tira fuori tutta la grinta trasmessa dal loro coach e rimonta 3-2. Negli ultimi minuti, complice la stanchezza, il Colonia pareggia 3-3. Nel ritorno il Forest disputa la gara perfetta, e nonostante il catenaccio dei tedeschi, il Nottingham segna a 30 minuti dalla fine.La finale si gioca contro il Malmo allOlympiastadion di Monaco di Baviera. Clough schiera 3 punte, tra cui lattesissimo Trevor Francis che ripagherà con un goal di testa che scriverà la storia.Il Nottingham Forest è Campione dEuropa. In appena 3 stagioni i ragazzi di Clough sono passsati dalla Seconda Divisione inglese a vincere la Coppa dei Campioni, e diventano un vero e proprio caso di studio nel calcio.I Reds di Nottingham restano imbattuti in Europa e vinceranno anche la Coppa di Lega.Ma cè ancora unaltra pagina di storia da scrivere: la Coppa dei Campioni 1979-80. Maglia storica ufficiale Nottingham Forest 1978/79, prima storica Coppa dei Campioni. 100% poliester, maglia da collezione per tutti gli appassionati di calcio.
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        Maglia vintage ufficiale del Nottingham Forest - La seconda Coppa dei Campioni consecutiva (1980) La vittoria in Coppa dei Campioni nel 1979 diede al Forest la qualificazione diretta alledizione dellanno successivo.Nel primo turno, il Liverpool e il Milan vennero eliminati, quindi le squadre favorite per giocarsi la finale al Bernabéu rimasero Real Madrid, Ajax e Amburgo. La squadra di Brian Clough sconfisse Östers, Arges Pitesti e Dinamo Berlino, raggiungendo la semifinale contro lAjax. Nellandata giocata in Inghilterra sono i migliori marcatori dei Tricky Trees a decidere il gioco: Francis e Robertson. L1-0 dellAjax nel ritorno non basta agli olandesi e permette al Nottingham di giocare la finale di Coppa dei Campioni per il secondo anno consecutivo. Al Santiago Bernabeu di Madrid, contro i tedeschi dell Amburgo S. V. (la cui stella era linglese Kevin Keegan), il Forest scende in campo senza linfortunato Trevor Frencis. Grazie al goal di John Robertson e alla grande prestazione dei difensori e del portiere Peter Shilton, il Nottingham Forest realizza limpresa di confermarsi Campione dEuropa, vincendo la Coppa dei Campioni nel 1980. Il Nottingham Forest F.C. diventa la prima squadra in Europa ad avere in bacheca due coppe europee e solo un campionato. Quella squadra modesta proveniente dal centro dellInghilterra salì per due anni consecutivi sul tetto dEuropa. Fu un periodo indimenticabile per The Tricky Trees, ma anche per la storia del calcio. Maglia vintage ufficiale Nottingham Forest 1979/80, seconda Coppa dei Campioni consecutiva. 100% poliester, maglia da collezione per tutti gli appassionati di calcio.
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        Italia
        Maglia storica AC Milan Away 1988/89 | Prodotto Ufficiale ACM Il Milan della stagione 1988/89 è stato forse il migliore Milan della storia, sicuramente il più simbolico. Allenato da Arrigo Sacchi e grazie ai tre olandesi Van Basten, Gullit e Rijkaard, stravinse la Coppa dei Campioni nella finale contro la Steaua Bucarest: nella finale del Camp Nou, risultarono decisive le doppiette di Van Basten e Gullit (Milan - Steaua Bucarest 4-0 1988/89). È scolpita a caratteri cubitali nella storia del calcio anche la semifinale di ritorno della Coppa Campioni AC Milan – Real Madrid 5-0 (gol di Ancelotti, Gullit, Van Basten, Rijkaard e Donadoni). Questa squadra era protetta dalla miglior difesa della storia del calcio, con gli indimenticabili Baresi, Maldini e Costacurta. Maglia storica ufficiale Milan versione ospiti di Gullit e Van Basten, bianca con sponsor Mediolanum, l’unica ufficiale nel mercato. 100% poliestere, per i veri tifosi del Milan e appassionati di calcio in generale.
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        Maglia storica AC Milan 1988/89 | Prodotto Ufficiale ACM Forse il migliore Milan della storia, sicuramente il più simbolico. Allenato da Arrigo Sacchi, e protetta dalla miglior difesa della storia, composta dgli indimenticabili Baresi, Maldini e Costacurta. La campagna acquisti dellestate 1988 mette a disposizione del giovane tecnico Sacchi il terzo olandese Frankie Rijkaard. Il centrocampista si aggiunge ai campioni Gullit e Van Basten per inseguire il sogno europeo. Passato il primo turno di Coppa Campioni, sul cammino del Milan si presenta lostica Stella Rossa, nel ritorno passato alla storia come "la partita della nebbia". Giunti ai rigori Galli ne para due e regala il passaggio al Diavolo. I rossoneri passeranno i quarti contro il Werder grazie a un calcio di rigore, per giocarsi la semifinale col Real Madrid. Dopo l1-1 al Bernabeu i rossoneri a Sansiro aprono le marcature con Ancelotti per poi schiantare 5-0 il Real con goal di Gullit, Van Basten, Rijkaard e Donadoni.Dopo una prova di forza del genere la finale al Camp Nou contro lo Steaua Bucarest risultano decisive le doppiette di Van Basten e Gullit (Milan - Steaua Bucarest 4-0 1988/89).Lera Sacchi e de "Gli Immortali" del Milan era appena cominciata. Maglia ufficiale con licenza del Milan di Gullit e Van Basten, con sponsor Mediolanum, l’unica ufficiale nel mercato. 100% poliestere, per i veri tifosi del Milan e appassionati di calcio in generale.
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