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Capitano birri citta


Elenco delle migliori vendite capitano birri citta

CAPITANO ANCORA, PROPRIETARIO DI IMBARCAZIONI, PROVERBI MAGLIETTA
  • Questo capitano con ancora è adatto per uomini e capitani con cappello da capitano o barca a vela. Motivo con ancora per proprietari di imbarcazioni con barca sportiva e patente di guida per barca a vela.
  • Divertenti proverbi da capitano appartengono al proprietario di una barca a vela, come carte di navigazione, patente di guida, carte da barca e timone. Prima era normale ora sono il capitano con la scritta in lingua tedesca "Für Kapitän" e la patente di guida delle barche SBF Binner.
  • Leggera, taglio classico, maniche con doppia cucitura e orlo inferiore
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CAPITANO PONTOON BARCA A MOTORE REGALO MOTONAUTICA MAGLIETTA
  • Sono un capitano di motoscafo come un normale molto più fresco
  • Ottimo design di barche a motore per una crociera con un capitano su un motoscafo o un pontone. Puoi essere un orgoglioso capitano di motoscafo sul tuo yacht o barca.
  • Leggera, taglio classico, maniche con doppia cucitura e orlo inferiore
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CAPITANO CHRIS CANOTTA
  • Regalo perfetto per il tuo capitano della barca preferito, primo compagno o skipper. Regalo di Natale a tema nautico per uomini e donne che amano vela, canottaggio, pesca, yachting, lavorare su barche, crociera, canottaggio, e stare in acqua in natura.
  • Divertente nome del capitano o nome del primo compagno con un disegno di ancoraggio. Semplice regalo di Natale o di compleanno per tutti i navigatori, marinai e marinai, sull'oceano, sul mare, sul fiume o sul lago in una barca a vela, yacht, cabin cruiser, zattera, kayak, barca a remi o barca da pesca.
  • Leggera, taglio classico, maniche con doppia cucitura e orlo inferiore
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Italia
Agenzia Immobiliare Sogeco propone in affitto a Bagheria (PA) in via Luigi Capitani angolo via Città di Palermo in un condominio di prestigio con zona riservata solo al settore direzionale, ampio ufficio/studio professionale sito al piano cantinato ma ben servito da due terrazzi esclusivi che lo rendono luminoso e composto di sala d'attesa ampio vano salone triplo altro ampio vano e due wc. Per ulteriori informazioni ed eventuali appuntamenti telefonare durante gli orari d'ufficio allo 091 888 00 02 o al 333 270 70 74 Codice di Riferimento Agenzia: A/808
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Lecce (Puglia)
Ad Ugento, in zona centralissima, proponiamo in vendita un palazzotto completamente indipendente. La soluzione fronte strada si sviluppa su 3 livelli e copre una superficie interna di 77mq. Il piano terra ha un doppio ingresso, ampia cucina abitabile, sottoscala adibito a WC; il primo piano è composto da camera da letto, bagno e terrazzino con vista città; il secondo piano è composto da vano lavanderia con parziale copertura esterna. Inoltre è dotata di impianto di riscaldamento a gasolio e di climatizzatore. Ottima soluzione!
50.000 €
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Schio (Veneto)
DIPIU COLLABORA CON TUTTE LE AGENZIE BICAMERE A SCHIO In vendita a Schio, in via Capitano Sella 41, un appartamento bicamere situato al sesto piano di un edificio. L'immobile, costruito negli anni '60, è stato ristrutturato nel 2021. Gli impianti sono stati sostituiti nel corso della ristrutturazione, compresi gli infissi in PVC con vetro doppio, garantendo un'efficienza energetica e un comfort abitativo ottimali. Le porte interne sono in legno, mentre i pavimenti presentano una combinazione di palladiana e parquet, conferendo un tocco di eleganza all'abitazione. La proprietà è composta da due camere da letto, una cucina con soggiorno e un bagno. La presenza di una terrazza offre una vista panoramica sul monte Summano, rendendo l'ambiente piacevole e luminoso. Al nono piano è presente un piccolo ripostiglio per ulteriori spazi di archiviazione. L'edificio è dotato di ascensore per facilitare l'accesso al sesto piano. Il riscaldamento è centralizzato, gestito da una caldaia condominiale nuova, ma è presente anche un contatore autonomo per una gestione più precisa delle spese. La posizione centrale dell'appartamento lo rende comodo per raggiungere il cuore della città rendendo la vita quotidiana più agevole. La sua esposizione laterale contribuisce a creare un ambiente piacevole e tranquillo. Perchè scegliere questo immobile: 1) posizione strategica 2) ristrutturato 3) prezzo competitivo Siamo a tua disposizione per rispondere alle tue domande e pianificare una visita. DiPiù Immobiliare tel. 0445 1630089 mail. info@dipiuimmobiliare.com Tipo di proprietà: Appartamento Indirizzo: Via Capitano Sella, 41 Schio, Schio, Vicenza CAP: 36015 Latitudine: 45.7158695 Logitudine: 11.3577754 Piano: 6 Agenzia: Dipiù Immobiliare Mq: 75 Camere: 2 Bagni: Condizioni: Buono / Discreto
53.000 €
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Italia (Tutte le città)
LOCAZIONE anche per brevi periodi Nella città di Todi provincia di Perugia in Umbria affitto anche per brevi periodi in un palazzetto nel centro storico appartamento cielo terra due livelli, panoramico L’Umbria è una piccola regione italiana, ma dal valore immenso sia dal punto di vista storico sia artistico. Situata in posizione strategica per visitare l’Umbria, Todi offre al visitatore straordinarie sensazioni ed un irreale ritorno al passato, tra gli echi dei versi di Jacopone, l’aspra dolcezza delle sue colline, gli antichi sapori della terra e gli improvvisi profumi di una natura intatta e schietta. Se avete deciso di partire per l’Umbria nella citta di Todi ci sono numerose attrazioni affascinanti e potrete trascorrere qualche giorno visitando monumenti e passeggiando nelle vie medievali. Come prima tappa, nel centro di Todi, presso la Piazza del Popolo, nucleo cittadino nel periodo dei Comuni. Ammirate il Palazzo del Capitano e il Palazzo del Popolo. Il primo si trova sulla sinistra ed è costituto da una torre con alla base una scalinata che ne permette l’accesso. Il secondo, molto simile, presenta anch’esso una torre sebbene leggermente più alta della precedente e con merlature sulla sommità. Sono palazzi duecenteschi dall’alto valore simbolico per la città di Todi; alcune sale dei due palazzi accolgono materiali appartenenti al Museo civico. Il museo presenta diverse sezioni. Una riguardante l’archeologia e l’arte, dove sono esposti alcuni reperti in ceramica che testimoniano le storiche attività commerciali dei cittadini di Todi,
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Italia (Tutte le città)
In zona tranquilla nel cuore della campagna di Taviano, proponiamo in vendita bellissimo appezzamento di terreno molto ben tenuto. Il suddetto è di circa 7.000 mq totali e suddiviso in zone ben definite, composto da 66 ulivi, 1.800 mq di vite di circa 40 anni di "Rosso di Lecce" e alberi da frutto, inoltre ha una zona destinata alla semina. Sul terreno sono presenti 2 pozzi ed è possibile costruire piccolo casolare. Ottimo investimento per chi ama la coltivazione e stare all'aria aperta. Taviano è un comune italiano di 12.314 abitanti della provincia di Lecce in Puglia. Sorge nella parte meridionale della penisola salentina, a 48,5 km dal capoluogo, e comprende la frazione di Marina di Mancaversa, includendo un tratto della costa ionica del Salento. Ha ricevuto il titolo di città il 2 giugno 1996 con decreto del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. La zona, prevalentemente agricola, si avvale della coltura di oliveti secolari, vigneti, alberi da frutto e fiori. Taviano è denominata Città dei Fiori, considerata l'importanza dell'attività florovivaistica per l'economia cittadina. La presenza antropica nel territorio di Taviano è da ricondurre al periodo neolitico, rimangono ancora evidenti resti megalitici di specchie e menhir. Tuttavia l'origine dell'abitato si fa risalire all'epoca romana, nonostante discutibili ipotesi di origini più remote, che anticipano la fondazione ad opera dei Cretesi. Padre Bonaventura da Lama sostiene che l'origine romana di Taviano sia da attribuire al periodo della Repubblica romana, quando Roma conquista e sottomette il Salento (267 a.C.). L'ipotesi di Giacomo Arditi posticipa invece l'origine al I secolo d.C., secondo cui la città fu costruita in seguito al passaggio dell'imperatore romano Cesare Ottaviano, che dopo una vittoria militare a Brindisi fece visita a tutta la penisola salentina. Fonti storiche certe si hanno a partire dal periodo normanno, quando nel 1190 Tancredi d'Altavilla infeudò Taviano al capitano Ottavio Foggetta, sotto il cui governo, e nel XII secolo, ospitò i Calogeri Basiliani che bonificarono vaste aree di terreno e fondarono nel secolo successivo la scomparsa Abbazia di Santa Maria del Civo. Nel 1301, il feudo di Taviano fu tolto ad Ottone Foggetta e concesso dagli Angioini a Ugone Del Balzo. Successivamente la Regina di Napoli Giovanna I d'Angiò, incorporò il feudo nel Principato di Taranto, il quale fu donato a Raimondello Orsini Del Balzo. Nel 1463, con la morte del figlio di Raimondello, Giovanni Antonio, Taviano cadde nel Regio Fisco e fu acquistato nuovamente dai Foggetta, che ne rimasero proprietari fino al 1599. Nel 1604 passò a Jacopo De Franchis, il quale ottenne il titolo di marchese nel 1612. Con il successore Giovan Battista, nel 1614, il casale di Melissano fu acquistato e aggregato a Taviano. Nel 1719, estintisi gli eredi della famiglia, i feudi di Taviano e Melissano passarono sotto il controllo dei Caracciolo che ne mantennero il possesso fino al 1806, data di soppressione della feudalità.Il 1º gennaio 1885 Melissano, che nel frattempo era divenuta frazione, fu staccata da Taviano e annessa al comune di Casarano.
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Italia (Tutte le città)
ARGENTA - Locale commerciale ad uso ufficio/studio/ambulatorio di circa mq. 80, disposti interamente al p. primo, con bagno e vano archivio. Ingresso indipendente con cortile privato. Riscaldamento autonomo. Nessuna spesa condominiale. Classe energetica G. Liberi da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari.
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Italia (Tutte le città)
ARGENTA - Locali commerciali ad uso negozio, ufficio, studio, ambulatorio. In posizione centralissima, vendesi n° 2 locali commerciali di mq. 35 e di mq. 37, recentemente ristrutturati, con vetrina, ripostiglio e bagno. I locali possono essere unificati, vendita a corpo oppure separata dei singoli negozi. Liberi da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari.
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Italia (Tutte le città)
ARGENTA - Locale commerciale di 58 mq. uso negozio, ufficio, studio o ambulatorio, con vetrina, disposto al piano terra su strada centralissima di passaggio, con due vani e servizio. Impianti a norma, risc. autonomo, parcheggio antistante, nessuna barriera architettonica. Classe D, disponibile da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari.
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Italia (Tutte le città)
ARGENTA periferia agricola - Ampio terreno, ad uso produttivo in territorio agricolo, di totali mq. 45.380, dotato di n. 2 fabbricati ad uso ricovero attrezzature di totali mq. 1.210, ampi piazzali con fondo ben costipato e n. 2 accessi carrabili per autotreni. Libero da subito. Possibilità di affitto ed acquisto con formula “affitto a riscatto”. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici.
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Italia (Tutte le città)
ARGENTA - in ottima posizione sulla strada statale, locale commerciale ad uso artigianale di complessivi 540 mq., ampia sala con vetrine in fronte strada, comodi accessi carrabili con parcheggi per clientela. Disponibile anche magazzino comunicante di 240 mq. Classe energetica E. Libero da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini.
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Italia (Tutte le città)
ARGENTA periferia - Terreno edificabile produttivo agricolo, ad uso produttivo in territorio agricolo, di totali mq. 45.380, dotato di n. 2 fabbricati ad uso ricovero attrezzature di totali mq. 1.210, ampi piazzali con fondo ben costipato e n. 2 accessi carrabili per autotreni. Libero da subito. Possibilità di affitto ed acquisto con formula “affitto a riscatto”. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. Visitate il ns. sito web: www.cp-immobiliare.it
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Italia (Tutte le città)
ARGENTA - corte colonica con proservizi e corte privata, costituita da fabbricato abitativo bifamiliare composto da: abitazione disposta su 2 piani per totali mq. 216, parzialmente ristrutturata ed abitazione disposta su 2 piani per totali mq. 130, da ammodernare. Ampio fabbricato agricolo (ex stalla/fienile/magazzino) disposto su 2 piani, da ristrutturare. Proservizio esterno ad uso garage e deposito. Ampia corte di pertinenza esclusiva. Libera da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini.
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Italia (Tutte le città)
al piano primo di mq 140, composto da: ingresso, corridoio, cucina abitabile di 20 mq, salone, tre camere letto matrimoniali, bagno con doccia e vasca, ripostiglio vano caldaia esterno, garage esclusivo e posto auto coperto. Ampia corte con giardino comune. Riscaldamento autonomo. Dotato di zanzariere. Senza spese condominiali. In cedolare secca. Classe energetica G. Libero subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini.
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Italia (Tutte le città)
Cod.1016 - MODERNO, PRESTIGIOSO, E... DI DESIGN! 4 VANI SU DUE LIVELLI PER CIRCA 90 MQ. DOPPI SERVIZI. RISTRUTTURAZIONE ANNI 2000. NEL CENTRO DI EMPOLI IN BREVE: Quello che vi proponiamo in vendita è un appartamento unico, perché reso tale dall'importante ristrutturazione, che lo ha ripensato per gli anni a venire. In centro, nei pressi della stazione ferroviaria, è perfetto per giovani famiglie in cerca di un appartamento che sia DAVVERO elegante; un appartamento in cui si possa entrare subito senza ulteriori interventi. COME È COMPOSTO? L'appartamento su due livelli è ubicato al quarto e al quinto piano con ascensore, all'interno di un prestigioso palazzo del centro città. Il cuore della casa è il grande "open space", dominato dal grande soppalco del piano superiore che lo sovrasta. Al quarto piano troviamo dunque il soggiorno-cucina con la bella scala in ferro di accesso al piano superiore, oltre ad una camera matrimoniale, e al bagno (con vasca). Al quinto piano troviamo la seconda camera con bagno (con box doccia), il grande soppalco "ad elle" aperto sul salotto del quarto piano, e un'ampia soffitta mansardata utilizzabile come cabina armadio/studio. UN IMMOBILE SPECIALE... Raramente capitano in vendita su Empoli a prezzi "normali" immobili tanto belli e tanto rifiniti. La ristrutturazione di questo appartamento ha fatto davvero miracoli, sfruttando al meglio ogni spazio e donando ad ogni angolo un look moderno e originale. Nelle sue stanze coperte di rivestimenti pregiati ci si sente subito a casa... e che casa! L'immobile si trova in perfette condizioni di manutenzione ed è da subito abitabile senza dover modificare neppure una virgola per renderlo migliore. QUALCHE DETTAGLIO IN PIÙ: Ultimo piano con ascensore. Spese condominiali nella norma (circa Euro 50 mensili). Ristrutturazione di ottimo livello, con ottimi rivestimenti e buoni sanitari e rubinetteria. Tutte le utenze autonome. Riscaldamento autonomo a metano. Doppi vetri, porta blindata, videocitofono. Insieme all'appartamento può essere venduta anche parte dell'arredamento, fra cui parte della cucina e del soggiorno. PERCHÉ DOVRESTE VEDERLO? Perché è un immobile VERAMENTE dotato di personalità. Elegante ma anche romantico. Confortevole (con la metratura giusta per una piccola famiglia) ma anche funzionale. Davvero bello, ma anche ad un prezzo accessibile. Chiamate in agenzia e vi aiuteremo a valutare se potrebbe essere la casa giusta per voi. Noi crediamo di sì! Euro 195.000 (RIF.: 8736) www.casain24ore.it
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Perugia (Umbria)
Posizione centralissima! Vicinanze Piazza del Popolo e Tempio di San Fortunato, Abitazione in pietra di 100 mq su unico livello -Piano Primo - GARAGE esclusivo di 25 mq - Cantina /zona lavanderia 30 mq. La casa, ha ingresso privato ed è costituita da: soggiorno con camino, travi in legno, pareti interne in pietra; cucina, 2 camere matrimoniali, 2 bagni. La proprietà è inserita in splendido contesto appartato nel cuore della città medioevale. Antico ed importante accesso al cortile comune. Tutte le utenze in loco, termoautonoma. Prossima a tutti i servizi, è un'ottima soluzione sia come abitazione principale che come seconda casa. Todi, splendida città d'arte, è uno dei luoghi più richiesti e più visitati dell'Umbria. Comodi collegamenti giornalieri da e per Roma e Perugia con pullman e treno. La superstrada E45 dista solo 3 Km e permette di raggiungere in 1/2 ora tutti gli altri famosi centri Umbri: Perugia, Assisi, Deruta, Orvieto, Spoleto, Montefalco, Lago Trasimento, ecc. Piazza del Popolo rappresenta il centro laico e vescovile di Todi, in provincia di Perugia, ed ospita uno dei più interessanti complessi medievali d'Italia. Attorno vi sorgono i principali monumenti a testimonianza dei poteri cittadini dell'epoca dei Liberi Comuni. Da un lato il Duomo dell'Annunziata, simbolo del potere ecclesiastico; e dagli altri i palazzi pubblici, sede dei poteri civici: il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Capitano e il Palazzo del Popolo. L'immobile, situato nel centro storico di Todi, dista 3 km dall'uscita della E45, circa 140 km da Roma, 45 km da Perugia, 40 km da Terni, 50 km da Spoleto, 30 km da Orvieto, 190 km da Firenze, 60 km da Assisi.
249.000 €
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