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Elenco delle migliori vendite guerra m

GUERRA MONDIALE 2 MARINA TEDESCA BISMARCK CORAZZATA MAGLIA A MANICA
  • Sei un nerd della storia della seconda guerra mondiale? Segui lo sviluppo della marina tedesca della seconda guerra mondiale? Tuo nonno era un marinaio o un veterano della seconda guerra mondiale? Sei un fan delle corazzate tedesche?
  • Il regalo della corazzata Bismarck della seconda guerra mondiale della marina tedesca fa un fantastico abbigliamento della marina tedesca! L'Otto Von Bismarck era l'ammiraglia della marina tedesca della seconda guerra mondiale.
  • Leggera, taglio classico, maniche con doppia cucitura e orlo inferiore.
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GUERRA MONDIALE 2 MARINA TEDESCA BISMARCK CORAZZATA MAGLIETTA
  • Sei un nerd della storia della seconda guerra mondiale? Segui lo sviluppo della marina tedesca della seconda guerra mondiale? Tuo nonno era un marinaio o un veterano della seconda guerra mondiale? Sei un fan delle corazzate tedesche?
  • Il regalo della corazzata Bismarck della seconda guerra mondiale della marina tedesca fa un fantastico abbigliamento della marina tedesca! L'Otto Von Bismarck era l'ammiraglia della marina tedesca della seconda guerra mondiale.
  • Leggera, taglio classico, maniche con doppia cucitura e orlo inferiore
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GUERRA MONDIALE 2 US NAVY USS MISSOURI BATTLESHIP MAGLIETTA
  • Sei un nerd della storia della Seconda Guerra Mondiale? Segui lo sviluppo della marina americana della seconda guerra mondiale? Tuo nonno era un marinaio o un veterano della seconda guerra mondiale?
  • Il regalo della nave da guerra USS Missouri della seconda guerra mondiale della Marina degli Stati Uniti rende fantastico l'abbigliamento della marina americana! È un ottimo regalo per qualsiasi studente di storia militare!
  • Leggera, taglio classico, maniche con doppia cucitura e orlo inferiore
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Italia
Castion - in contesto di 2 unità abitative ed in assenza di spese condominiali, proponiamo spazioso trilocale al piano primo con ampio giardino. L'accesso sul giardino comprende un ingresso carraio e conduce al portoncino blindato d'entrata, regalando uno splendido scorcio della villa Pellegrini- Cipolla e del paese di Castion. L'ingresso si affaccia sul luminoso soggiorno cucina, dotato di caminetto e collegato direttamente alla terrazza. La zona notte, separata da una porta scorrevole, si suddivide in un ampio bagno con doccia, camera matrimoniale e camera doppia. L'appartamento si trova in pieno centro paese ed è comodo a tutti i servizi, diventando la soluzione ideale per una famiglia con figli e per una coppia che ami la serenità di queste zone senza privarsi delle comodità. La soluzione viene venduta completamente arredata. Costermano è un piccolo centro turistico affacciato in posizione panoramica sull'affascinante paesaggio del golfo di Garda. Un grande e curato cimitero di guerra tedesco, con annesso piccolo museo, accoglie le spoglie di quasi 22.000 soldati tedeschi caduti durante la seconda guerra mondiale. Nelle vicinanze, tra borghi rurali e belle ville signorili, in un ambiente di rigogliosa vegetazione mediterranea, si possono fare piacevoli passeggiate a piedi, in bicicletta e a cavallo. In località Marciaga sorge un campo di golf 18 buche + 9 executive. A Castion la romanica chiesetta di San Verolo e l’elegante Villa Pellegrini Cipolla e la Parrocchiale di Santa Maria Maddalena che custodisce una bellissima pala del Brusasorci.
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Italia (Tutte le città)
L’ANTICA CHERASCO di BOGETTI MARCO – 331.7264265 / 0172.489945 – VIA VITTORIO EMANUELE 35, CHERASCO, presenta: Cherasco, nel pieno centro storico e comodo a tutti i servizi, presentiamo appartamento al piano secondo composto da ingresso, soggiorno - cucina, zona armadi, camera, bagno, balcone e la cantina al piano interrato. Completamente da arredare e disponibile dai primi di luglio! Per ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento contatti direttamente il numero 331.7264265 - Alessia, Agenzia Immobiliare L'Antica Cherasco La città di Cherasco, è situata 288 metri sopra il livello del mare, sulla terrazza fluviale formata dalla Stura di Demonte e dal Tanaro, conta 8.422 abitanti. È nata il 12 novembre 1243 per volontà del Comune di Alba e del vicario di Federico II, Manfredi Lancia; conserva tuttora la struttura a “castrum romanum”: una pianta quadrata con le vie che si intersecano in modo parallelo e perpendicolare. Si presenta con larghe strade, portici e molti edifici civili e religiosi di età medievale e barocca. Cherasco fu degli Angioini, poi dei Visconti e in balìa degli spagnoli e dei francesi nella prima metà del '500, fino a quando passò definitivamente ai Savoia (1559). Nel 1630 divampò la guerra e questa volta ad essa si aggiunse la peste che si diffuse in tutto il Piemonte; Cherasco immune dal contagio ospitò la corte con tutto il seguito. L’anno seguente soggiornarono a Cherasco i plenipotenziari di Austria, Francia, Spagna, Mantova e Monferrato, il cardinale Mazzarino e il Re Vittorio Amedeo I che vi firmarono la pace che poneva termine alla guerra per la successione di Mantova e Monferrato. Nel 1706 la corte, ritiratasi da Torino assediata dai francesi, soggiornò ancora a Cherasco. Nel 1796 venne firmato l'armistizio tra Vittorio Amedeo III e la Francia che significò la definitiva sconfitta dello Stato Sabaudo e la consegna di Cherasco a Napoleone. Una storia illustre e importante, che l’ha resa protagonista per secoli. Oggi il nome di Cherasco è legato ai Mercati dell’Antiquariato, alle mostre d’arte di Palazzo Salmatoris e a due specialità gastronomiche, le Lumache e i “Baci di Cherasco”; le prime famose grazie all’Istituto Internazionale di Elicicoltura e l’Associazione Nazionale degli Elicicoltori, che promuovono su larga scala l’allevamento del mollusco, i secondi cioccolatini a base di nocciole e cioccolato fondente, presenti in tutte le pasticcerie della Città. La struttura della Città, la disposizione delle strade, la presenza dei portici rendono il Centro Storico di Cherasco uno dei luoghi più adatti ai Mercati dell’antiquariato, appuntamenti proposti da oltre vent’anni: in particolare quelli dell’Antiquariato e del Collezionismo sono 3 all’anno (uno primavera a marzo o aprile, uno a settembre e uno dicembre). Accanto a questi sono nati tutta una serie di mercati specializzati: del mobile antico e del vintage (a maggio);
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Italia (Tutte le città)
Rif: 27 - L’ANTICA CHERASCO di BOGETTI MARCO – 331.7264265 / 0172.489945 – VIA VITTORIO EMANUELE 35, CHERASCO, presenta: Cherasco, zona Fraschetta, nelle vicinanze del Golf Club di Cherasco presentiamo ampio cascinale di circa 250 mq, libero su quattro lati, di due piani fuori terra, composto da locale di sgombero, cantina e camera al piano terreno; cucina, soggiorno, due terrazzi, 4 camere, bagno e corridoio al piano primo; oltre ad ampio e luminoso porticato. Ampio cortile e giardino privato circondano la proprietà. Richiesta molto allettante! Per ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento contatti direttamente il numero 331.7264265 - Giulia, Agenzia Immobiliare L'Antica Cherasco La città di Cherasco, è situata 288 metri sopra il livello del mare, sulla terrazza fluviale formata dalla Stura di Demonte e dal Tanaro, conta 8.422 abitanti. È nata il 12 novembre 1243 per volontà del Comune di Alba e del vicario di Federico II, Manfredi Lancia; conserva tuttora la struttura a “castrum romanum”: una pianta quadrata con le vie che si intersecano in modo parallelo e perpendicolare. Si presenta con larghe strade, portici e molti edifici civili e religiosi di età medievale e barocca. Cherasco fu degli Angioini, poi dei Visconti e in balìa degli spagnoli e dei francesi nella prima metà del '500, fino a quando passò definitivamente ai Savoia (1559). Nel 1630 divampò la guerra e questa volta ad essa si aggiunse la peste che si diffuse in tutto il Piemonte; Cherasco immune dal contagio ospitò la corte con tutto il seguito. L’anno seguente soggiornarono a Cherasco i plenipotenziari di Austria, Francia, Spagna, Mantova e Monferrato, il cardinale Mazzarino e il Re Vittorio Amedeo I che vi firmarono la pace che poneva termine alla guerra per la successione di Mantova e Monferrato. Nel 1706 la corte, ritiratasi da Torino assediata dai francesi, soggiornò ancora a Cherasco. Nel 1796 venne firmato l'armistizio tra Vittorio Amedeo III e la Francia che significò la definitiva sconfitta dello Stato Sabaudo e la consegna di Cherasco a Napoleone. Una storia illustre e importante, che l’ha resa protagonista per secoli. Oggi il nome di Cherasco è legato ai Mercati dell’Antiquariato, alle mostre d’arte di Palazzo Salmatoris e a due specialità gastronomiche, le Lumache e i “Baci di Cherasco”; le prime famose grazie all’Istituto Internazionale di Elicicoltura e l’Associazione Nazionale degli Elicicoltori, che promuovono su larga scala l’allevamento del mollusco, i secondi cioccolatini a base di nocciole e cioccolato fondente, presenti in tutte le pasticcerie della Città. La struttura della Città, la disposizione delle strade, la presenza dei portici rendono il Centro Storico di Cherasco uno dei luoghi più adatti ai Mercati dell’antiquariato, appuntamenti proposti da oltre vent’anni: in particolare quelli dell’Antiquariato e del Collezionismo sono 3 all’anno (uno primavera a marzo o aprile, uno a settembre
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Italia (Tutte le città)
S. M. CODIFIUME - Corte colonica con terreno agricolo, composta da abitazione indipendente su 2 piani per totali mq. 200, classe energetica G; proservizi esterni ad uso ricovero attrezzi e prodotti agricoli, per totali mq. 55, il tutto da ristrutturare completamente. Terreno agricolo di pertinenza di totali mq. 27.880, a seminativo e frutteto. Libera da subito. Santa Maria Codifiume è una frazione del comune di Argenta, in provincia di Ferrara, popolata da circa 2.500 abitanti e in forte espansione demografica. È situata sul lato sinistro del fiume Reno e benché faccia parte del comune di Argenta, gravita sulla cittadina bolognese di Molinella distante appena 5 km. Il centro abitato antico si sviluppa lungo l'asse di via Fascinata, così chiamata per il suo originario rivestimento, il quale a fine Ottocento era composto da fascine di rami e canne per favorire il transito di carri sulla sua superficie sterrata. Durante la seconda guerra mondiale, nella primavera del 1945, il paese è stato oggetto di intensi bombardamenti. È presente la chiesa di culto cattolico intitolata a santa Maria Maddalena, fatta impreziosire su volere del cardinale Luigi Giordani. Economia L'economia è principalmente agricola e basata sulla coltivazione di frutta, in particolare mele e pere, di ottima qualità e particolarmente apprezzate sui mercati. Sono presenti alcuni stabilimenti in cui la frutta viene selezionata e posta in conservazione (frigoriferi). In passato era molto diffusa la coltivazione e la lavorazione della canapa, una fibra tessile molto diffusa in alternativa al ben più costoso cotone, coltivazione attualmente non più in essere; si trovano ancora nelle campagne alcuni invasi di acqua (maceri) nei quali venivano posti in macerazione i fasci di canne da canapa, in modo da eliminare per putrefazione la frazione legnosa e liberare la fibra: successivamente l'invaso veniva svuotato e i fasci venivano fatti asciugare al sole per successiva lavorazione meccanica di battitura e raccolta della fibra grezza pronta per le lavorazioni finali. È in corso una piccola espansione della zona artigianale, con apertura di nuove attività.
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Italia (Tutte le città)
S. M. Codifiume Campagna - Abitazione in bifamiliare di tipo colonico, disposta su 2 piani, di totali mq. 150, composta al p. terra da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, ripostiglio e bagno; al p. primo da n. 3 camere letto, ripostiglio e bagno. Proservizi esterni vari. Il tutto in buono stato generale di conservazione. Area cortiliva privata recintata di mq. 800. Classe energetica G. Libera da subito.o. Santa Maria Codifiume è una frazione del comune di Argenta, in provincia di Ferrara, popolata da circa 2.500 abitanti e in forte espansione demografica. È situata sul lato sinistro del fiume Reno e benché faccia parte del comune di Argenta, gravita sulla cittadina bolognese di Molinella distante appena 5 km. Il centro abitato antico si sviluppa lungo l'asse di via Fascinata, così chiamata per il suo originario rivestimento, il quale a fine Ottocento era composto da fascine di rami e canne per favorire il transito di carri sulla sua superficie sterrata. Durante la seconda guerra mondiale, nella primavera del 1945, il paese è stato oggetto di intensi bombardamenti. È presente la chiesa di culto cattolico intitolata a santa Maria Maddalena, fatta impreziosire su volere del cardinale Luigi Giordani. Economia L'economia è principalmente agricola e basata sulla coltivazione di frutta, in particolare mele e pere, di ottima qualità e particolarmente apprezzate sui mercati. Sono presenti alcuni stabilimenti in cui la frutta viene selezionata e posta in conservazione (frigoriferi). In passato era molto diffusa la coltivazione e la lavorazione della canapa, una fibra tessile molto diffusa in alternativa al ben più costoso cotone, coltivazione attualmente non più in essere; si trovano ancora nelle campagne alcuni invasi di acqua (maceri) nei quali venivano posti in macerazione i fasci di canne da canapa, in modo da eliminare per putrefazione la frazione legnosa e liberare la fibra: successivamente l'invaso veniva svuotato e i fasci venivano fatti asciugare al sole per successiva lavorazione meccanica di battitura e raccolta della fibra grezza pronta per le lavorazioni finali. È in corso una piccola espansione della zona artigianale, con apertura di nuove attività.
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Italia (Tutte le città)
Rif: VB052 - In località Armentarola, immerso nel bosco, appartamento quadrilocale completamente arredato. Soggiorno, cucinino, tre stanze da letto, servizi, due balconi ed ampio parcheggio condominiale. San Cassiano, situato ad un’altitudine di 1537 m ai piedi dei massicci Lavarella e Conturines, è un paese ospitale dal fascino internazionale. A San Cassiano trovi hotel e ristoranti di alto livello B&B, appartamento, caratteristico agriturismo o accogliente rifugio. Particolarmente rinomata è la zona pedonale con bar, ristoranti e svariati negozi. In estate, le famiglie e gli escursionisti più tranquilli si trovano lungo le passeggiate attraverso i prati soleggiati dell’Armentarola e dello Störes, lungo il sentiero dei larici ed il sentiero di meditazione. Chi ama le escursioni più impegnative verrà catturato dai meravigliosi sentieri nel parco naturale Fanes-Senes-Braies e dalle escursioni sul monte Lagazuoi. I monti che circondano San Cassiano sono particolarmente interessanti dal punto di vista geologico e storico. Intorno al monte Lagazuoi sono visibili testimonianze della tragica storia della prima guerra mondiale. Ai piedi del Conturines è possibile visitare la grotta ben conservata del preistorico orso delle caverne, Ursus ladinicus. All'orso delle caverne è anche dedicato il museo di San Cassiano, appunto il Museum Ladin Ursus Ladinicus, che si trova nel centro del paese.Anche durante la stagione invernale il paese di San Cassiano è ricco di proposte, quali per esempio la pista per slittini "Trù dla liösa Foram", la pista da sci di 7,2 km dal Lagazuoi fino a San Cassiano – Saré e il centro di sci di fondo Armentarola oltre alle innumerevoli possibilità per le escursioni a piedi e con le racchette da neve. L’accesso al circuito sciistico dell’Alta Badia è possibile con la cabinovia Piz Sorega.
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Italia (Tutte le città)
Rif: VB942 - Appartamento trilocale al primo piano. L'appartamento è composto da due camere da letto, soggiorno, cucina. L'appartamento è completo di balcone e posto auto in garage. San Cassiano, situato ad un’altitudine di 1537 m ai piedi dei massicci Lavarella e Conturines, è un paese ospitale dal fascino internazionale. In estate, le famiglie e gli escursionisti più tranquilli si trovano lungo le passeggiate attraverso i prati soleggiati dell’Armentarola e dello Störes, lungo il sentiero dei larici ed il sentiero di meditazione. I monti che circondano San Cassiano sono particolarmente interessanti dal punto di vista geologico e storico. Intorno al monte Lagazuoi sono visibili testimonianze della tragica storia della prima guerra mondiale. Ai piedi del Conturines è possibile visitare la grotta ben conservata del preistorico orso delle caverne, Ursus ladinicus. All'orso delle caverne è anche dedicato il museo di San Cassiano, appunto il Museum Ladin Ursus Ladinicus, che si trova nel centro del paese.
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Italia (Tutte le città)
Rif: VB023 - Appartamenti alberghieri nel cuore del paese di San Cassiano. Appartamenti bilocali al terzo. Entrambi composti da soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale, bagno. Inoltre entrambi sono completi di cantina, garage e balcone. Bilocali Appartamenti completamente arredati e corredati. Vengono venduti in blocco oppure singolarmente. San Cassiano, situato ad un’altitudine di 1537 m ai piedi dei massicci Lavarella e Conturines, è un paese ospitale dal fascino internazionale. In estate, le famiglie e gli escursionisti più tranquilli si trovano lungo le passeggiate attraverso i prati soleggiati dell’Armentarola e dello Störes, lungo il sentiero dei larici ed il sentiero di meditazione. I monti che circondano San Cassiano sono particolarmente interessanti dal punto di vista geologico e storico. Intorno al monte Lagazuoi sono visibili testimonianze della tragica storia della prima guerra mondiale. Ai piedi del Conturines è possibile visitare la grotta ben conservata del preistorico orso delle caverne, Ursus ladinicus. All'orso delle caverne è anche dedicato il museo di San Cassiano, appunto il Museum Ladin Ursus Ladinicus, che si trova nel centro del paese. Anche durante la stagione invernale il paese di San Cassiano è ricco di proposte, quali per esempio la pista per slittini "Trù dla liösa Foram", la pista da sci di 7,2 km dal Lagazuoi fino a San Cassiano – Saré e il centro di sci di fondo Armentarola oltre alle innumerevoli possibilità per le escursioni a piedi e con le racchette da neve. L’accesso al circuito sciistico dell’Alta Badia è possibile con la cabinovia Piz Sorega.
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Italia (Tutte le città)
Rif: VB924 - Appartamento trilocale alberghiero a San Cassiano con soppalco. Al secondo piano trilocale mansardato, finemente arredato, composto da due camere da letto, doppi servizi, soggiorno e angolo cottura. Appartamento completo di posto auto esterno, cantina e balcone. San Cassiano, situato ad un’altitudine di 1537 m ai piedi dei massicci Lavarella e Conturines, è un paese ospitale dal fascino internazionale. A San Cassiano trovi hotel e ristoranti di alto livello B&B, appartamento, caratteristico agriturismo o accogliente rifugio. Particolarmente rinomata è la zona pedonale con bar, ristoranti e svariati negozi.In estate, le famiglie e gli escursionisti più tranquilli si trovano lungo le passeggiate attraverso i prati soleggiati dell’Armentarola e dello Störes, lungo il sentiero dei larici ed il sentiero di meditazione. Chi ama le escursioni più impegnative verrà catturato dai meravigliosi sentieri nel parco naturale Fanes-Senes-Braies e dalle escursioni sul monte Lagazuoi. I monti che circondano San Cassiano sono particolarmente interessanti dal punto di vista geologico e storico. Intorno al monte Lagazuoi sono visibili testimonianze della tragica storia della prima guerra mondiale. Ai piedi del Conturines è possibile visitare la grotta ben conservata del preistorico orso delle caverne, Ursus ladinicus. All'orso delle caverne è anche dedicato il museo di San Cassiano, appunto il Museum Ladin Ursus Ladinicus, che si trova nel centro del paese.
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Agrigento (Sicilia)
Proponiamo in vendita terreno di metri quadri 4000, su strada principale, zona CS1, Lotto largo 20 m e lungo quasi 200 m. per maggiori informazioni contattateci allo 09 22 77 15 31.
98.000 €
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Italia
Rif.: A307803, Data dell'asta: 06-03-2018 alle ore 16:00:00, Valore immobile: 22.500,00 Euro, Offerta minima: 3.647,00 Euro Visita il nostro sito: www.astecaserome.com - Domus tua tel. 06 87601939 Immobile sito in Roma (RM) Località Spinaceto - Viale Caduti nella Guerra di Liberazione, 48, 00128. Posto auto al piano terra. Per partecipare all' asta occorre il 10% del prezzo base. Dettagli più specifici possono essere dati contattando il nostro ufficio. Si rappresenta che non è stata individuata alcuna planimetria. Posto al piano: Piano Terra Superficie reale: 17 mq Valore di stima: 22.500,00 Euro Offerta minima: 3.647,00 Euro Data dell'asta: 06-03-2018 alle ore 16:00:00 L’ offerta dovrà essere presentata entro e non oltre il giorno il giorno prima dell’ asta versando il 10% dell’offerta minima a mezzo assegno circolare non trasferibile. Il saldo prezzo per l’acquisto potrà essere effettuato anche facendo ricorso ad un  mutuo bancario e versato entro gg. 120 dall’aggiudicazione. Per maggiori informazioni e dettagli  potrete contattare   il nostro ufficio che Vi offrirà una consulenza gratuita ivi compresa la prenotazione della visita dell’immobile scelto. L’acquisto all’asta è particolarmente vantaggioso sia per il prezzo versato sia per le spese di trasferimento della proprietà che viene effettuato secondo i parametri  convenzionali ed inferiori ai compensi notarili  dovuti per le compravendite del mercato libero. La  società "Domus Tua" fornisce la completa assistenza per l’acquisto dell’immobile all’asta avvalendosi di qualificati avvocati di comprovata esperienza nel settore delle esecuzioni immobiliari  che cureranno il perfetto svolgimento dell’operazione dalla redazione dell’offerta sino alla consegna dell’immobile. Nell’ambito della consulenza verrà effettuata una stima globale dell’investimento e delle spese  da affrontare per l’espletamento degli adempimenti  burocratico/legali per la partecipazione all’asta. Verrà esaminata la situazione urbanistica e catastale dell’immobile attraverso l’esame della perizia di stima nonché l’effettiva situazione della procedura di rilascio dell’unità immobiliare. Nell’ambito dell’assistenza prestata verrà fornita anche consulenza ed assistenza per lo studio di fattibilità della eventuale ristrutturazione dell’immobile da parte dei professionisti inseriti nella nostra struttura organizzativa. Professionalità, esperienza e trasparenza sono i valori che perseguiamo costantemente per raggiungere la massima soddisfazione del cliente, attraverso l'elaborazione di soluzioni su misura per ogni esigenza. 
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Italia (Tutte le città)
Nelle vicinanze di Montescudaio In aperta campagna, a c.a. 1,5 km dal paese e con accesso da strada in buone condizioni, in parte bianca, terreno agricolo di 7.000 mq. con 50 piante di olivi e pini marittimi. Sulla proprietà è presente un rudere di annesso agricolo di c.a. 35 mq. con la possibilità di ricostruire la superficie originaria. Posizione panoramica, utenze acqua e luce al confine. I primi documenti storici si hanno intorno all'XI secolo, epoca in cui l'abitato era costituito da un castello di proprietà della famiglia Della Gherardesca. Questi si insediarono a Montescudaio in pianta stabile e dettero origine ad una ramo autonomo della casata. I "Conti di Montescudaio" si resero protagonisti di diversi atti di ribellione contro la Repubblica di Pisa, che in epoca medievale dominava questi territori. Le rivolte furono domate, ma nel 1406, quando Pisa e tutto il contado furono venduti a Firenze, i conti si affrettarono a farsi accreditare presso la corte dei nuovi signori, riuscendo così a ottenere la nomina di vicari in Maremma. Tuttavia, gli abitanti di Montescudaio, con l'autorizzazione di Firenze, si costituirono in Comune; si dotarono di nuovi statuti e riuscirono a estromettere i conti dal castello.[8] Il Comune cessò di esistere nel 1648, quando tutta l'area divenne un feudo dei marchesi Ridolfi di Firenze. I feudi furono aboliti un secolo più tardi, ma la successiva riforma agraria del 1770 non impedì una spartizione dei terreni tra due soli proprietari. Nel 1846 si registrarono diversi danni a causa di un violento terremoto che distrusse le case più antiche del castello. Ulteriori devastazioni si ebbero col terremoto del 1871. Dopo l'unità d'Italia l'abitato conobbe un lento sviluppo; nel 1927 si contavano quasi tremila abitanti, ma dopo la seconda guerra mondiale si verificò un crollo demografico dovuto all'immigrazione verso i nuovi centri della costa livornese.[9] Nella seconda metà del Novecento si registra l'espansione dell'abitato nella frazione di Fiorino, nelle immediate vicinanze di Cecina, mentre la vicina località di Poggio Gagliardo costituisce la principale zona industriale e artigianale del comune. La Costa degli Etruschi comprende l'intero territorio continentale della provincia di Livorno, interessando da sud verso nord i territori comunali di Piombino, San Vincenzo, Castagneto Carducci, Bibbona, Cecina, Rosignano Marittimo e Livorno, nonché i comuni dell'entroterra, ovvero Collesalvetti, Sassetta, Suvereto e Campiglia Marittima. È così denominata per le numerose necropoli etrusche presenti principalmente tra il Golfo di Baratti e Populonia, che in origine era l'unica città etrusca sorta lungo la fascia costiera; la denominazione si è estesa successivamente all'intero litorale della provincia di Livorno, in gran parte corrispondente alla Maremma livornese (l'antica Maremma pisana). Agenzia Immobiliare Fiaschi www.immobiliarefiaschi.it info@immobiliarefiaschi.it immobiliarefiaschi@pec.it tel. 3398545653
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Italia (Tutte le città)
Alle porte di Torre Mozza, marina di Ugento, a poca distanza dalle sue meravigliose spiagge, proponiamo in vendita terreno lottizzato di circa 900 mq. Ottimo investimento! Torre Mozza è una località balneare del Salento meridionale, in provincia di Lecce, e territorialmente appartenente al Comune di Ugento[1]. Il centro abitato prende il nome dall'omonima torre cinquecentesca, che si affaccia su una lunga distesa sabbiosa. Alla periferia dell'abitato un tratto di costa, caratterizzato dalla presenza di bacini salmastri, è oggi utilizzato per l'acquacoltura. Il paesaggio è ricco di canali e bacini artificiali, realizzati intorno agli anni Trenta nell'opera di bonifica di queste zone. Sono presenti numerosi hotel e villaggi, con annessi lidi, che ripopolano il paese durante il periodo estivo. Due fra i villaggi più rinomati fra i turisti di tutta Italia sono: Hotel Giurlita e Baia D'Oro. La torre, eretta per ordine del Re Carlo V nel XVI secolo era destinata all'avvistamento e per la difesa delle coste salentine contro le invasione dei pirati Saraceni, nella sommità vi era una pira di legna che veniva accesa in caso di avvistamento di navi saracene (nella tradizione popolare è rimasta a rappresentazione di una situazione di pericolo il detto "mamma li turchi" ovvero: attenzione arrivano i saraceni e/o turchi) per avvisare, con il fumo prodotto dalla combustione, le altre torri costiere limitrofe e quelle presenti nelle masserie nell'entroterra. Al primo piano vi è un locale dove erano posizionate le sentinelle, esse avevano a disposizione dei cavalli attraverso i quali, in caso di una imminente invasione, avvisavano la popolazione dei paesi nell'entroterra, compreso il capoluogo di Ugento. Torre Mozza apparteneva anticamente al territorio di Gemini che a sua volta era un ex Feudo della Mensa vescovile. Detta torre ha forma di tronco di cono, e durante la seconda guerra mondiale è stata usata dai soldati come postazione di mitragliamento. Realizzata nel 1565 con il nome di torre dei Fiumi e crollata appena ultimati i lavori, è stata successivamente riedificata. Nel corso dei secoli sono avvenuti crolli parziali della stessa. Per questo le è stato attribuito il nome di Torre Mozza.
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Immerso nel verde, nelle campagne di Agugliaro proponiamo in vendita bellissimo Casale circondato da giardino e terreni agricoli. L'immobile si trova a 5 minuti dal casello dell'autostrada A31 Agugliaro - Noventa Vicentina, garantendo un facile collegamento alle città di Vicenza, Noventa ed Este. L'immobile si sviluppa in due corpi fabbrica una prima porzione edificata nell'ante guerra e un seconda parte che comprende la ristrutturazione della prima e l'ampliamento con un corpo fabbrica ex nuovo. Al piano terra si sviluppa tutta la zona giorno, che comprende un ampio ingresso dalla caratteristiche signorili, una zona living, una cucina abitabile di circa 20 metri quadri e per ultima l'area pranzo per i pranzi domenicali o cene con amici e famigliari. Sempre al piano terra nella parte più antica dell'immobile c'è una grande lavanderia con bagno e una stanza dedicata a taverna con un grande camino signorile. Al secondo livello del Casale c'è la zona notte che comprende quattro camere da letto e due bagni padronali oltre ad una terrazza esposta a sud. Un ricovero attrezzi con soppalcato che una volta veniva utilizzato come "granaro" si sviluppa nell'ala ovest del Casale per una superficie di circa 230 metri quadri. A nord del fabbricato c'è un'autorimessa di circa 40 metri quadri con accesso laterale rispetto il fabbricato stesso. Con i suoi 500 metri quadrati questo Casale è un ottima soluzione per una famiglia che cerca ampi spazi, privacy e il piacere di vivere immersi nel verde della campagna. C'è inoltre la possibilità di acquistare oltre al Casale 4,25 campi agricoli vicentini che circondano di fatto il Casale.
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Italia (Tutte le città)
Viale Guerra, Cercola (Na) in prossimità della lottizzazione carafa disponiamo di un ampio locale per uso garage. La proprietà posizionata sotto ad un condominio è ubicata in una zona dove c’e carenza di posti auto, sarebbe ideale l’acquisto anche come forma di investimento potendolo suddividere in max 5 posti auto e una decina di posti moto.
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Italia (Tutte le città)
A Milano, in via Durini 14 proponiamo in vendita ufficio di rappresentanza per complessivi 491 mq ca., posizionati all’interno di un immobile signorile risalente al secondo dopo Guerra. Gli spazi sono posizionati al piano Primo di uno stabile di Sei piani fuori terra. La superficie è così ripartita: Ufficio 445 mq al primo piano Magazzino 23 mq al primo piano interrato Magazzino 23 mq al secondo piano interrato Allo stato attuale l'ufficio è così ripartito: 3 sale riunioni, 8 uffici singoli/doppi, 3 bagni, area break, sala ced, reception/ingresso, 2 sale ancillari, balcone interno. L’unità si presenta in ottime condizioni sia nelle parti comuni sia negli interni, essendo stato completamente ristrutturato dal precedente proprietario. L’unità era sede di uno studio professionale ed è dotata di tutti i confort necessari. L’immobile si inserisce nel cuore del CBD di Milano, in un contesto di assoluto pregio, in prossimità delle più importanti sedi di banche e istituzioni finanziarie nazionali ed internazionali e studi professionali e associati Il distretto di via Durini è famoso inoltre per la presenza di immobili storici e per la sua vocazione a distretto del design La zona offre tutti i servizi quali bar, ristoranti sportelli bancari e postali, palestre ed è facilmente raggiungibile grazie alla prossimità delle stazioni della metropolitana M1«SanBabila», M1 e M3 «Duomo» a 300 mt dall’immobile. Entro il 2022 sarà aperta anche la stazione della Linea Metropolitana M4 a pochissima distanza Un marchio internazionale e in continua crescita - Diventa un agente immobiliare Engel & Völkers Commercial, unisciti al nostro team https://www.engelvoelkers.com/milanocommercial/ Potete contattarci senza impegno per maggiori informazioni o prenotare una visita. Engel & Völkers Commercial Milano +39 02 944 393
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sulla POLSA monolocale in residence spese comprese 350 a settimana per ferie a 1300 tra boschi e trincee,Nel corso della Ia Guerra Mondiale era posizione di seconda linea e, lungo le passeggiate possibili, si possono ancora notare trincee, camminamenti e manufatti dell'epoca. In località Corno della Paura sono presenti le piastre delle batterie di cannoni utilizzate per contenere la presenza austriaca. Da quella posizione e lungo tutti i camminamenti a costa di montagna si può ammirare l'incantevole panorama della Val d'Adige sia in direzione Verona sia direzione Rovereto e Trento. A valle, sopra la Polsa, in prossimità di Malga Susine è stata restaurata una posizione di caposaldo con relativi camminamenti e trincee (non indicata bisogna chiedere). Da Polsa si può facilmente raggiungere Riva del Garda con l'auto o in alternativa Malcesine collegata dall'ormai conosciuta funivia rotante Malcesine - Monte Baldo. La posizione è anche ottima per gli appassionati di mountain bike. Nei mesi estivi bus gratuito (tre volte alla settimana) collega Polsa, San Valentino, San Giacomo e Brentonico con la sommità della Funivia che porta a Malcesine.
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ARGENTA - Locale commerciale ad uso ufficio/studio/ambulatorio di circa mq. 80, disposti interamente al p. primo, con bagno e vano archivio. Ingresso indipendente con cortile privato. Riscaldamento autonomo. Nessuna spesa condominiale. Classe energetica G. Liberi da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari.
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ARGENTA - Locali commerciali ad uso negozio, ufficio, studio, ambulatorio. In posizione centralissima, vendesi n° 2 locali commerciali di mq. 35 e di mq. 37, recentemente ristrutturati, con vetrina, ripostiglio e bagno. I locali possono essere unificati, vendita a corpo oppure separata dei singoli negozi. Liberi da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari.
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ARGENTA - Locale commerciale di 58 mq. uso negozio, ufficio, studio o ambulatorio, con vetrina, disposto al piano terra su strada centralissima di passaggio, con due vani e servizio. Impianti a norma, risc. autonomo, parcheggio antistante, nessuna barriera architettonica. Classe D, disponibile da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari.
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ARGENTA periferia agricola - Ampio terreno, ad uso produttivo in territorio agricolo, di totali mq. 45.380, dotato di n. 2 fabbricati ad uso ricovero attrezzature di totali mq. 1.210, ampi piazzali con fondo ben costipato e n. 2 accessi carrabili per autotreni. Libero da subito. Possibilità di affitto ed acquisto con formula “affitto a riscatto”. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici.
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ARGENTA - in ottima posizione sulla strada statale, locale commerciale ad uso artigianale di complessivi 540 mq., ampia sala con vetrine in fronte strada, comodi accessi carrabili con parcheggi per clientela. Disponibile anche magazzino comunicante di 240 mq. Classe energetica E. Libero da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini.
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ARGENTA periferia - Terreno edificabile produttivo agricolo, ad uso produttivo in territorio agricolo, di totali mq. 45.380, dotato di n. 2 fabbricati ad uso ricovero attrezzature di totali mq. 1.210, ampi piazzali con fondo ben costipato e n. 2 accessi carrabili per autotreni. Libero da subito. Possibilità di affitto ed acquisto con formula “affitto a riscatto”. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. Visitate il ns. sito web: www.cp-immobiliare.it
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ARGENTA - corte colonica con proservizi e corte privata, costituita da fabbricato abitativo bifamiliare composto da: abitazione disposta su 2 piani per totali mq. 216, parzialmente ristrutturata ed abitazione disposta su 2 piani per totali mq. 130, da ammodernare. Ampio fabbricato agricolo (ex stalla/fienile/magazzino) disposto su 2 piani, da ristrutturare. Proservizio esterno ad uso garage e deposito. Ampia corte di pertinenza esclusiva. Libera da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini.
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Il palazzo è stato eretto negli anni ’50, nel periodo storico di ricostruzione italica dopo la seconda guerra mondiale, ha un ingresso in stile “ventennio fascista”quindi con grandi altezze e di stampo signorile ed è dotato di ascensore; all’interno di questo stabile proponiamo la vendita di un appartamento all’ultimo piano di grande metratura e con caratteristiche uniche nel panorama scaligero. La residenza affaccia quasi interamente tra lungadige Riva San Lorenzo e via Armando Diaz, offrendo panorami mozzafiato, con viste sul fiume Adige, ponte di Castelvecchio, ponte della Vittoria, Ponte Garibaldi ed il santuario della Madonna di Lourdes. Il bene, mantenuto in ottimo stato, è diviso in maniera eccelsa con un ampio ingresso, dotato di cabina spogliatoio, dal quale si può accedere tramite una doppia porta ad un salone triplo di rappresentanza con due portefinestre e quattro finestre, oppure alla porta dell’abitazione privata. La porta conduce ad un lungo corridoio con molte stanze della zona giorno privata, che comprendono una cucina abitabile, una sala da pranzo, uno studio o eventuale terza camera, il bagno della zona giorno e una spaziosa e comoda lavanderia. Alla fine del corridoio della zona giorno si ha accesso alla zona notte, tramite un piccolo disimpegno dal quale si ha accesso alla camera matrimoniale e alla camera padronale completata da una sala da bagno. Ad eccezione della lavanderia e della sala da bagno tutte le stanze sono dotate di almeno un balcone e in più punti nel corridoio sono state sfruttate delle nicchie per comode armadiature a servizio dell’abitazione. L’appartamento gode di finiture eccellenti come pareti in spatolato nella zona giorno e di tessuto nella zona notte, mentre la pavimentazione è tutta in parquet, ad eccezion fatta per la cucina, dove è stato inserto un pavimento in marmo. I bagni e la lavanderia sono anch’essi tutti realizzati in marmo. La dimora infine è completata da una ampia soffitta, direttamente sopra il grande salone dell’appartamento, dotata di molte finestre sempre con vista Adige, quindi con la possibilità di essere collegata direttamente abitazione principale, soprattutto vista l’ampia altezza della stessa; oltre alla soffitta, il bene è dotato di una grande cantina al piano interrato e di posto auto coperto collegato all'ascensore e con un secondo accesso pedonale, così da poter abbattere le barriere architettoniche dell’accesso principale.
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Casale storico 360 mq (esterno completamente da ristrutturare, interni splendidamente restaurati con particolari d'epoca di pregio, coperture e splendido terrazzo ottimi) indipendente su tre lati. Corte e giardino di 150 mq piantumato e con dheor: - al piano terreno da due locali studio, ampia cucina con dispensa, doppi servizi (140 mq) e splendido soppalco; - al primo piano da tre camere da letto, due bagni (140 mq), disimpegni con armadi a muro e balcone (2,5 mq); - torretta con mansarda (studiolo) e porzioni di soffitte poste al piano sottotetto (24 mq); - due locali del 1600 con cantine al piano seminterrato (55 mq da ristrutturare). Nel giardino di proprietà è presente un'autorimessa (18 mq) e un basso fabbricato (realizzato nel dopo guerra) oggi utilizzato come taverna con ampie vetrate e deposito (49 mq). In giardino sopra il locale laboratorio e taverna, con accesso dal cortile con scala indipendente vi è un terrazzo abitabile di 50 mq. Serramenti in legno con doppivetri e riscaldamento autonomo a gas metano. La ristrutturazione è stata sapientemente realizzata negli interni con il recupero di volte, tetto, tinte originali, cassettoni e pavimentazioni, mentre completamente da ristrutturare le facciate - IMMOBILE SOGGETTO A VENDITA PUBBLICA, il prezzo indicato è un Budget, maggiori informazioni SOLO TELEFONICAMENTE o consultando il sito WWW.CASEDAENTI.IT. Cortesemente non inviare e-mail. Per visionare internamente gli immobili è necessario inoltrare formale richiesta agli Enti venditori; è possibile acquisire le proprietà con mutui ipotecari non oltre 80% del Budget (NO MUTUI del 100%), presso le Banche convenzionate con gli Enti che effettuano le vendite.
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SAN GIMIGNANO CENTRO - AFFASCINANTE GRANDE LOCALE COMMERCIALE - ubicato in contrada dalla via principale V. San Giovanni, Piazza del Duomo e Piazza della Cisterna. Composto da una superficie di tot 260 mq. Distribuiti in un primo locale di 50 mq circa dal quale si accede con un grande passaggio al secondo ampio locale di 220 mq circa tutto open-space per poi arrivare ai 3 servizi di cui uno disabili. (la parte iniziale è destinata a negozio C/1 e la seconda parte come magazzino C/2) Soffitto a volta e mattoni a vista,ai lati sono presenti 33 nicchie per tutta la lunghezza, un grande ornamento in pietra serena rende ancor più caratteristico il locale, e una via di fuga scavata nella roccia nella Seconda Guerra Mondiale molto suggestiva; il tutto rende questo locale di GRANDE FASCINO e notevole bellezza. per maggiori informazioni e per visionare 0559061409 o scrivi a rinascimento@remax.it
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VIA SAN GERVASIO IN AFFITTO. In Signorile ed elegante palazzo del dopo guerra, in ottimo stato di conservazione, al primo piano sopra l'ammezzato (equivalente a un secondo piano) servito da comodo ascensore interno, affittasi appartamento frutto di radicale ristrutturazione appena terminata. Internamente composto da ingresso su soggiorno con angolo cottura, arredato di cucina della "Veneta Cucine" disegnata su misura e completa di pensili e mobile tv integrato, con elettrodomestici di qualità, frigo/freezer anti-frost, lavastoviglie marca "Bosch", un tavolo in pendant con 4 sedie, 2 sgabelli da mensola, un divano letto, 2 camere matrimoniali non arredate, un comodissimo ripostiglio, 2 bagni (uno cieco e uno con finestra) con grandi docce, anti-bagno ad uso lavanderia dotato di lavatrice. Tutti gli infissi sono con doppi vetri, il riscaldamento è a pavimento (centralizzato con conta-calorie), in sala e nelle camere c'è la predisposizione per installare climatizzato del tipo "Unico" (senza motore esterno). Non c'è cantina. Sistema di video sorveglianza nel vano scale condominiale. Spese condominiali a carico dell'inquilino di circa 1.200/1.300€ annui, comprensivi di ascensore, portierato, riscaldamento, luce e pulizia parti comuni ecc. Libero da subito. Persone referenziate. Tipo di contratto 4 anni + 4 con Cedolare Secca. Garanzia, fidejussione o deposito cauzionale di 4 mensilità. Canone mensile 1.300€. Orario visite al tardo pomeriggio o di sabato. Per info: Vitale 3282280892
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FIRENZE - NOVOLI - IN VILLA DEMIDOFF – UN OTTIMO INVESTIMENTO, CANTINA. Nel maestoso complesso residenziale-direzionale della ottocentesca Villa Demidoff, oggi tornata a nuova vita dopo un accurato recupero con le tecnologie, attenzioni e comfort moderni, è possibile usufruire anche di posti auto all’interno dell’autorimessa, tutti autonomamente utilizzabili. E… per coloro che volessero avere anche uno “spazio al chiuso”, nello stesso complesso sono disponibili alcune cantine. Il complesso, con un corpo principale e due ali laterali che si affacciano su una splendida piazza, è contornato da ben quattro vie, Via di Novoli, Via Stradella, Via Corteccia e Via De’ Tacchinardi. Attraverso spazi aperti e corti si raggiungono la palazzina costruita ex-novo con aree commerciali in angolo tra Via di Novoli e Via Stradella, e la nuova piazzetta che farà da sagrato alla Chiesa di San Donato in Polverosa. Le cantine, di dimensioni che vanno dai 9 mq fino ai 25 mq, con un altezza di 2,35 mt, sono al livello -1 del piano interrato che è collegato alla superficie anche dalla scala esterna, con ascensore, posta sulla piazza ad uso pubblico prospiciente Via F. Corteccia. LA CANTINA SELEZIONATA E CHE PRESENTIAMO IN ESCLUSIVA PER VOI E’ LA “693”. LE DIMENSIONI SONO: ALTEZZA 2,35MT. SUPERFICIE 20,00 MQ. Arrivare alle cantine con l’auto è agevole: sbarra telecomandata all'accesso, ampia la rampa e gli spazi di manovra, tutto ben illuminato, impianti efficienti e di sicurezza. Tutto ben costruito, e....Per tornare al piano strada? Scale e ascensore! Gli ampi spazi esterni del complesso immobiliare sono tutti ben illuminati e fruibili. L’accesso carrabile alla rampa è controllato da sbarra metallica motorizzata con apertura telecomandata. Nella rampa è prevista un’accensione comandata da crepuscolare per la luce Notte. Nelle corsie ed in prossimità delle uscite dell’autorimessa sono installati corpi illuminanti a soffitto temporizzati e corpi di emergenza con autonomia minima di 1 ora. Tutti i pulsanti sono luminosi. L’impianto a servizio degli ascensori prevede il sezionatore di emergenza al piano terra, illuminazione ordinaria, d’emergenza, e chiamata telefonica all’interno della cabina. Impianto antincendio ed quant’altro, a norma di legge. Nei corridoi delle cantine sono installati corpi illuminanti a soffitto temporizzati e corpi di emergenza con autonomia minima di 1 ora. Tutti i pulsanti sono luminosi. Giudizio: Ottimo Riferimento Agenzia: 31451004-97 Villa Demidoff è nelle immediate vicinanze dei viali di circonvallazione e dei principali punti di accesso alla città di Firenze: aeroporto di Peretola-Amerigo Vespucci, diramazione Firenze Nord dell’Autostrada A/1; di fronte al parco di San Donato, e molto vicino a Università, Palazzo di Giustizia e centri commerciali. A meno di 2,5 Km. dal centro storico di Firenze, sarà ancora più collegata con il cuore della città stessa e con l’aeroporto dalla nuova tranvia con la fermata davanti all’ingresso in piazza San Donato su via di Novoli. UN PO’ DI STORIA riporta Wikipedia: “Villa San Donato o Villa Demidoff era una sontuosa villa appartenuta alla famiglia Demidoff: Tra le più belle ville ottocentesche di Firenze. Dopo i danni della seconda guerra mondiale oggi è ridotta a uno scheletro dell'antico edificio circondato da palazzi, che dà solo una flebile eco del suo antico splendore. Nel 2012 sono però iniziati dei lavori per il completo restauro e rifacimento; la villa sarà partizionata e gli appartamenti ricavati destinati ad uso abitativo". “Nel parco di Villa Demidoff è stato costruito il primo campo da golf in Italia nel 1889. Il Florence Golf Club fu fondato da un gruppo di inglesi facenti parte della numerosa colonia di sudditi di Sua Maestà Britannica presente a Firenze nell'800. Sui prati di San Donato giocarono i pionieri del football di Firenze, giocatori del cosiddetto calcio all'inglese, una élite di aristocratici inglesi ed italiani che costituirono il Florence Football Club nel 1898.”
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ARGENTA - abitazione in bifamiliare con garage e giardino, interamente disposta al piano rialzato di 154 mq.; con ampio ingresso da giardino esclusivo cucina abitabile con stufa a legna moderna, salone con terrazzo, disimpegno zona notte, due camere matrimoniali, una camera singola, due bagni di cui uno con lavanderia, ripostiglio, cantina al piano interrato, vano caldaia all’esterno. Giardino di mq. 270; autorimessa con cantina dotata di caminetto. Impianti autonomi. Classe energetica G. Libera in sei mesi. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi.
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