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Francia napoleone


Elenco delle migliori vendite francia napoleone

NAPOLEONE BONAPARTE BANDIERA FRANCIA MAGLIETTA
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Catania (Sicilia)
Cod. Rif. 30721282-19 Stupendo, prestigioso, palazzo nobiliare costruito in stile Napoleone III intorno al 1875. Facciata interamente in pietra bianca scolpita con stipiti riccamente decorati (ovati, foglie d'acanto, greche regolari, segmenti geometrici) e balcone centrale recante in alto lo stemma nobiliare della famiglia Pennisi di Floristella, committente dell'edificio. Grande portone originale in legno massello, sormontato da cimasa in ferro battuto con decorazioni floreali a volute e robbiane classiche. Maestosa scala d'ingresso realizzata in marmi vari e stucchi d'inedita eleganza. Ringhiera originale a tema classico e floreale. Tre rampe e tre pianerottoli: basso, intermedio e terminale. Ambiente luminoso grazie alle finestre centrali poste in alto e al balcone (con ringhiera ed infissi antichi) che si affaccia sulla chiostrina interna. Doppio ingresso con porte originali. Pavimenti Capodimonte e affreschi raffiguranti lo stemma Pennisi nel primo ambiente a sinistra e decorazioni a tema faunistico e volute in oro zecchino nel secondo ambiente. Entrando, sulla destra, troviamo un immenso salone di rappresentanza di circa dieci metri per dieci riccamente decorato. Stupendo pavimento in maiolica a rilievo di Capodimonte realizzato appositamente per il palazzo ed i suoi committenti. Opera unica, a tema faunistico, geometrico e floreale. Rosone centrale raffigurante il Dio greco Pan e le Menadi (corteo del dio Dioniso) simbolo di fecondità, armonia con la natura e rigenerazione. Colossale volta decorata ad inganno d'occhio simulante uno spazio aperto in stile classico popolato da svariati personaggi e simboli. Le Arti. I più grandi poeti d'ogni tempo. Filosofi. E poi vasi di fiori, putti, nature morte, uccelli e figure geometriche rifinite in oro zecchino. Temi ripetuti sugli stupendi inserti decorativi dei sovraporta. Il palazzo si sviluppa su due piani, tutti divisibili secondo i propri gusti e le più disparate necessità. Ampia terrazza interna, sia dal piano superiore sia dalla seconda terrazza/attico, spettacolare vista del mare e dell'Etna, nonché della cupola della basilica di San Sebastiano. Dal punto di vista stilistico, per meglio inquadrare esteticamente ed iconograficamente questa stupenda dimora conferendole altresì il giusto valore commerciale, occorre ricordare che lo stile Napoleone III, o Secondo Impero, nacque in Francia durante l'impero di Napoleone III, e caratterizzò l'arte e l'architettura tra il 1852 e il 1870 (e ben oltre, specie nel resto d'Europa e in Italia). Durante il regno di Napoleone III la Francia visse un periodo di straordinaria prosperità economica, che le permise di tornare ad essere una potenza bellica, come nell'epoca di Bonaparte. La ricchezza e l'euforia della grandezza si riflettevano negli arredi e nelle opere architettoniche che fiorirono in quella stagione: vi si ritrova il gusto per il lusso, lo sfarzo, l'autocelebrazione della potenza aristocratica e monarchica; inoltre risalta il fascino per le epoche passate, di cui si imitavano gli elementi caratteristici, mescolandoli tra loro fino a creare un nuovo stile, con il desiderio di superare le opere dei secoli precedenti. Lo stile Secondo Impero fa parte di quella fase definibile Eclettica che contraddistinse l'Italia e molti paesi europei nella seconda metà dell'800, ma si può dire che acquisì caratteristiche peculiari diventandone una variante. Vi fu un revival dello stile Return d'Egypte, in voga all'inizio dell'800 all'epoca delle campagne d'Egitto di Napoleone Bonaparte. Il clima di benessere economico e la crescita industriale spingevano a trarre ispirazione da quelle opere che in passato si erano distinte per la qualità e la perfezione tecnica: come lo stile Luigi XVI e il Neoclassico. In sostanza lo stile Napoleone III si componeva di numerosi stili di epoche passate, soprattutto riprese le forme più seriose ed austere del Primo Impero, ma personalizzandole e rendendole più leggere e raffinate, rispecchiando il panorama socio-culturale ed economico della Francia di fine Ottocento. Ciò racconta alla perfezione stile e contesto culturale di questa superlativa residenza. Il trionfo della bellezza eclettica nel cuore di Acireale.
790.000 €
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Italia
Rif: 0052 - L'ANTICA CHERASCO di BOGETTI MARCO - +393317264265 / 0172.489945 - VIA VITTORIO EMANUELE II 35, CHERASCO, PRESENTA: Cherasco, in zona residenziale circondata dal verde e vicinissima al centro storico, presentiamo appartamento bilocale al secondo ed ultimo piano composto da soggiorno con angolo cucina, ampio terrazzo coperto, disimpegno, bagno, camera matrimoniale e balcone; il tutto completato dall’autorimessa singola. Servito da ascensore, è disponibile immediatamente, spese condominiali basse e riscaldamento autonomo! Occasione da non perdere! Per ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento contatti direttamente il numero 331.7264265 - Alessia, Agenzia Immobiliare L'Antica Cherasco La città di Cherasco, è situata 288 metri sopra il livello del mare, sulla terrazza fluviale formata dalla Stura di Demonte e dal Tanaro, conta 8.422 abitanti. È nata il 12 novembre 1243 per volontà del Comune di Alba e del vicario di Federico II, Manfredi Lancia; conserva tuttora la struttura a “castrum romanum”: una pianta quadrata con le vie che si intersecano in modo parallelo e perpendicolare. Si presenta con larghe strade, portici e molti edifici civili e religiosi di età medievale e barocca. Cherasco fu degli Angioini, poi dei Visconti e in balìa degli spagnoli e dei francesi nella prima metà del '500, fino a quando passò definitivamente ai Savoia (1559). Nel 1630 divampò la guerra e questa volta ad essa si aggiunse la peste che si diffuse in tutto il Piemonte; Cherasco immune dal contagio ospitò la corte con tutto il seguito. L’anno seguente soggiornarono a Cherasco i plenipotenziari di Austria, Francia, Spagna, Mantova e Monferrato, il cardinale Mazzarino e il Re Vittorio Amedeo I che vi firmarono la pace che poneva termine alla guerra per la successione di Mantova e Monferrato. Nel 1706 la corte, ritiratasi da Torino assediata dai francesi, soggiornò ancora a Cherasco. Nel 1796 venne firmato l'armistizio tra Vittorio Amedeo III e la Francia che significò la definitiva sconfitta dello Stato Sabaudo e la consegna di Cherasco a Napoleone. Una storia illustre e importante, che l’ha resa protagonista per secoli. Oggi il nome di Cherasco è legato ai Mercati dell’Antiquariato, alle mostre d’arte di Palazzo Salmatoris e a due specialità gastronomiche, le Lumache e i “Baci di Cherasco”; le prime famose grazie all’Istituto Internazionale di Elicicoltura e l’Associazione Nazionale degli Elicicoltori, che promuovono su larga scala l’allevamento del mollusco, i secondi cioccolatini a base di nocciole e cioccolato fondente, presenti in tutte le pasticcerie della Città. La struttura della Città, la disposizione delle strade, la presenza dei portici rendono il Centro Storico di Cherasco uno dei luoghi più adatti ai Mercati dell’antiquariato, appuntamenti proposti da oltre vent’anni: in particolare quelli dell’Antiquariato e del Collezionismo sono 3 all’anno (uno primavera a marzo o aprile, uno a se Codice di Riferimento Agenzia: 0052 (2102860)
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Cuneo (Piemonte)
Rif: 74 (171176601) - L'ANTICA CHERASCO di BOGETTI MARCO - 331.7264265 / 0172.489945 - VIA VITTORIO EMANUELE 35, CHERASCO, presenta: Cherasco, in zona immersa nel verde adiacente al centro storico, facente parte di un complesso residenziale recentissimo, appartamento al piano terreno composto da: soggiorno con angolo cottura, spazioso disimpegno, bagno e ampia camera matrimoniale affacciata sul giardino; completamente arredato con autorimessa doppia inclusa nel canone. Appena ritinteggiato a nuovo, Da vedere! Per ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento contatti direttamente il numero 331.7264265 - Alessia, Agenzia Immobiliare L'Antica Cherasco La città di Cherasco, è situata 288 metri sopra il livello del mare, sulla terrazza fluviale formata dalla Stura di Demonte e dal Tanaro, conta 8.422 abitanti. È nata il 12 novembre 1243 per volontà del Comune di Alba e del vicario di Federico II, Manfredi Lancia; conserva tuttora la struttura a "castrum romanum": una pianta quadrata con le vie che si intersecano in modo parallelo e perpendicolare. Si presenta con larghe strade, portici e molti edifici civili e religiosi di età medievale e barocca. Cherasco fu degli Angioini, poi dei Visconti e in balìa degli spagnoli e dei francesi nella prima metà del '500, fino a quando passò definitivamente ai Savoia (1559). Nel 1630 divampò la guerra e questa volta ad essa si aggiunse la peste che si diffuse in tutto il Piemonte; Cherasco immune dal contagio ospitò la corte con tutto il seguito. L'anno seguente soggiornarono a Cherasco i plenipotenziari di Austria, Francia, Spagna, Mantova e Monferrato, il cardinale Mazzarino e il Re Vittorio Amedeo I che vi firmarono la pace che poneva termine alla guerra per la successione di Mantova e Monferrato. Nel 1706 la corte, ritiratasi da Torino assediata dai francesi, soggiornò ancora a Cherasco. Nel 1796 venne firmato l'armistizio tra Vittorio Amedeo III e la Francia che significò la definitiva sconfitta dello Stato Sabaudo e la consegna di Cherasco a Napoleone. Una storia illustre e importante, che l'ha resa protagonista per secoli. Oggi il nome di Cherasco è legato ai Mercati dell'Antiquariato, alle mostre d'arte di Palazzo Salmatoris e a due specialità gastronomiche, le Lumache e i "Baci di Cherasco"; le prime famose grazie all'Istituto Internazionale di Elicicoltura e l'Associazione Nazionale degli Elicicoltori, che promuovono su larga scala l'allevamento del mollusco, i secondi cioccolatini a base di nocciole e cioccolato fondente, presenti in tutte le pasticcerie della Città. La struttura della Città, la disposizione delle strade, la presenza dei portici rendono il Centro Storico di Cherasco uno dei luoghi più adatti ai Mercati dell'antiquariato, appuntamenti proposti da oltre vent'anni: in particolare quelli dell'Antiquariato e del Collezionismo sono 3 all'anno (uno primavera a marzo o aprile, uno a settembre e uno dicembre). - Classe: D
420 €
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Cuneo (Piemonte)
Rif: 42 (171176602) - L'ANTICA CHERASCO di BOGETTI MARCO - 331.7264265 / 0172.489945 - VIA VITTORIO EMANUELE 35, CHERASCO, presenta: Cherasco, vicinissimo al centro storico, presentiamo bilocale arredato appena ristrutturato composto da ampio ingresso, soggiorno con angolo cottura, bagno e camera matrimoniale, con grande cantina abbinata. Bassissime spese condominiali e completamente autonomo. Occasione! Per ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento contatti direttamente il numero 331.7264265 - Alessia, Agenzia Immobiliare L'Antica Cherasco La città di Cherasco, è situata 288 metri sopra il livello del mare, sulla terrazza fluviale formata dalla Stura di Demonte e dal Tanaro, conta 8.422 abitanti. È nata il 12 novembre 1243 per volontà del Comune di Alba e del vicario di Federico II, Manfredi Lancia; conserva tuttora la struttura a "castrum romanum": una pianta quadrata con le vie che si intersecano in modo parallelo e perpendicolare. Si presenta con larghe strade, portici e molti edifici civili e religiosi di età medievale e barocca. Cherasco fu degli Angioini, poi dei Visconti e in balìa degli spagnoli e dei francesi nella prima metà del '500, fino a quando passò definitivamente ai Savoia (1559). Nel 1630 divampò la guerra e questa volta ad essa si aggiunse la peste che si diffuse in tutto il Piemonte; Cherasco immune dal contagio ospitò la corte con tutto il seguito. L'anno seguente soggiornarono a Cherasco i plenipotenziari di Austria, Francia, Spagna, Mantova e Monferrato, il cardinale Mazzarino e il Re Vittorio Amedeo I che vi firmarono la pace che poneva termine alla guerra per la successione di Mantova e Monferrato. Nel 1706 la corte, ritiratasi da Torino assediata dai francesi, soggiornò ancora a Cherasco. Nel 1796 venne firmato l'armistizio tra Vittorio Amedeo III e la Francia che significò la definitiva sconfitta dello Stato Sabaudo e la consegna di Cherasco a Napoleone. Una storia illustre e importante, che l'ha resa protagonista per secoli. Oggi il nome di Cherasco è legato ai Mercati dell'Antiquariato, alle mostre d'arte di Palazzo Salmatoris e a due specialità gastronomiche, le Lumache e i "Baci di Cherasco"; le prime famose grazie all'Istituto Internazionale di Elicicoltura e l'Associazione Nazionale degli Elicicoltori, che promuovono su larga scala l'allevamento del mollusco, i secondi cioccolatini a base di nocciole e cioccolato fondente, presenti in tutte le pasticcerie della Città. La struttura della Città, la disposizione delle strade, la presenza dei portici rendono il Centro Storico di Cherasco uno dei luoghi più adatti ai Mercati dell'antiquariato, appuntamenti proposti da oltre vent'anni: in particolare quelli dell'Antiquariato e del Collezionismo sono 3 all'anno (uno primavera a marzo o aprile, uno a settembre e uno dicembre). - Classe: D
400 €
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Italia (Tutte le città)
L’ANTICA CHERASCO di BOGETTI MARCO – 331.7264265 / 0172.489945 – VIA VITTORIO EMANUELE 35, CHERASCO, presenta: Cherasco, nel pieno centro storico e comodo a tutti i servizi, presentiamo appartamento al piano secondo composto da ingresso, soggiorno - cucina, zona armadi, camera, bagno, balcone e la cantina al piano interrato. Completamente da arredare e disponibile dai primi di luglio! Per ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento contatti direttamente il numero 331.7264265 - Alessia, Agenzia Immobiliare L'Antica Cherasco La città di Cherasco, è situata 288 metri sopra il livello del mare, sulla terrazza fluviale formata dalla Stura di Demonte e dal Tanaro, conta 8.422 abitanti. È nata il 12 novembre 1243 per volontà del Comune di Alba e del vicario di Federico II, Manfredi Lancia; conserva tuttora la struttura a “castrum romanum”: una pianta quadrata con le vie che si intersecano in modo parallelo e perpendicolare. Si presenta con larghe strade, portici e molti edifici civili e religiosi di età medievale e barocca. Cherasco fu degli Angioini, poi dei Visconti e in balìa degli spagnoli e dei francesi nella prima metà del '500, fino a quando passò definitivamente ai Savoia (1559). Nel 1630 divampò la guerra e questa volta ad essa si aggiunse la peste che si diffuse in tutto il Piemonte; Cherasco immune dal contagio ospitò la corte con tutto il seguito. L’anno seguente soggiornarono a Cherasco i plenipotenziari di Austria, Francia, Spagna, Mantova e Monferrato, il cardinale Mazzarino e il Re Vittorio Amedeo I che vi firmarono la pace che poneva termine alla guerra per la successione di Mantova e Monferrato. Nel 1706 la corte, ritiratasi da Torino assediata dai francesi, soggiornò ancora a Cherasco. Nel 1796 venne firmato l'armistizio tra Vittorio Amedeo III e la Francia che significò la definitiva sconfitta dello Stato Sabaudo e la consegna di Cherasco a Napoleone. Una storia illustre e importante, che l’ha resa protagonista per secoli. Oggi il nome di Cherasco è legato ai Mercati dell’Antiquariato, alle mostre d’arte di Palazzo Salmatoris e a due specialità gastronomiche, le Lumache e i “Baci di Cherasco”; le prime famose grazie all’Istituto Internazionale di Elicicoltura e l’Associazione Nazionale degli Elicicoltori, che promuovono su larga scala l’allevamento del mollusco, i secondi cioccolatini a base di nocciole e cioccolato fondente, presenti in tutte le pasticcerie della Città. La struttura della Città, la disposizione delle strade, la presenza dei portici rendono il Centro Storico di Cherasco uno dei luoghi più adatti ai Mercati dell’antiquariato, appuntamenti proposti da oltre vent’anni: in particolare quelli dell’Antiquariato e del Collezionismo sono 3 all’anno (uno primavera a marzo o aprile, uno a settembre e uno dicembre). Accanto a questi sono nati tutta una serie di mercati specializzati: del mobile antico e del vintage (a maggio);
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Italia (Tutte le città)
Rif: 27 - L’ANTICA CHERASCO di BOGETTI MARCO – 331.7264265 / 0172.489945 – VIA VITTORIO EMANUELE 35, CHERASCO, presenta: Cherasco, zona Fraschetta, nelle vicinanze del Golf Club di Cherasco presentiamo ampio cascinale di circa 250 mq, libero su quattro lati, di due piani fuori terra, composto da locale di sgombero, cantina e camera al piano terreno; cucina, soggiorno, due terrazzi, 4 camere, bagno e corridoio al piano primo; oltre ad ampio e luminoso porticato. Ampio cortile e giardino privato circondano la proprietà. Richiesta molto allettante! Per ulteriori informazioni o per fissare un appuntamento contatti direttamente il numero 331.7264265 - Giulia, Agenzia Immobiliare L'Antica Cherasco La città di Cherasco, è situata 288 metri sopra il livello del mare, sulla terrazza fluviale formata dalla Stura di Demonte e dal Tanaro, conta 8.422 abitanti. È nata il 12 novembre 1243 per volontà del Comune di Alba e del vicario di Federico II, Manfredi Lancia; conserva tuttora la struttura a “castrum romanum”: una pianta quadrata con le vie che si intersecano in modo parallelo e perpendicolare. Si presenta con larghe strade, portici e molti edifici civili e religiosi di età medievale e barocca. Cherasco fu degli Angioini, poi dei Visconti e in balìa degli spagnoli e dei francesi nella prima metà del '500, fino a quando passò definitivamente ai Savoia (1559). Nel 1630 divampò la guerra e questa volta ad essa si aggiunse la peste che si diffuse in tutto il Piemonte; Cherasco immune dal contagio ospitò la corte con tutto il seguito. L’anno seguente soggiornarono a Cherasco i plenipotenziari di Austria, Francia, Spagna, Mantova e Monferrato, il cardinale Mazzarino e il Re Vittorio Amedeo I che vi firmarono la pace che poneva termine alla guerra per la successione di Mantova e Monferrato. Nel 1706 la corte, ritiratasi da Torino assediata dai francesi, soggiornò ancora a Cherasco. Nel 1796 venne firmato l'armistizio tra Vittorio Amedeo III e la Francia che significò la definitiva sconfitta dello Stato Sabaudo e la consegna di Cherasco a Napoleone. Una storia illustre e importante, che l’ha resa protagonista per secoli. Oggi il nome di Cherasco è legato ai Mercati dell’Antiquariato, alle mostre d’arte di Palazzo Salmatoris e a due specialità gastronomiche, le Lumache e i “Baci di Cherasco”; le prime famose grazie all’Istituto Internazionale di Elicicoltura e l’Associazione Nazionale degli Elicicoltori, che promuovono su larga scala l’allevamento del mollusco, i secondi cioccolatini a base di nocciole e cioccolato fondente, presenti in tutte le pasticcerie della Città. La struttura della Città, la disposizione delle strade, la presenza dei portici rendono il Centro Storico di Cherasco uno dei luoghi più adatti ai Mercati dell’antiquariato, appuntamenti proposti da oltre vent’anni: in particolare quelli dell’Antiquariato e del Collezionismo sono 3 all’anno (uno primavera a marzo o aprile, uno a settembre
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Desenzano del Garda (Lombardia)
Villa di prossima costruzione, a scelta tra tetto piano o a falde, dotata delle ultime tecnologie con spesa energetica pari quasi a zero grazie ai pannelli fotovoltaici inoltre vi è la possibilità di installare un accumulatore di 13,5 Kw. La residenza viene costruita tutta su un unico piano con materiali tradizionali, il cemento è armato con acciaio B540C controllato in stabilimento, tutte le lattonerie e i pluviali a vista sono realizzati in lamiera preverniciata colore testa di moro ed hanno uno sviluppo adeguato al fine di allontanare l'acqua meteorica. Tutte le pareti perimetrali sono isolate termicamente, in modo tale da rispettare le vigenti norme in materia di isolamento. Tale cappotto è realizzato con pannelli in polistirene espanso sinterizzato. La finitura delle superfici esterne del sistema a cappotto sarà eseguita mediante l'applicazione a frattazzo di rivestimento minerale fibrato ad effetto compatto, a base di resine acriliche e silossaniche ad elevata protezione contro gli agenti atmosferici. Il riempimento delle fondazioni del piano terra in corrispondenza dei locali abitabili è realizzato con un vespaio aerato. Sono altresì realizzate due reti separate per il convogliamento e smaltimento delle acque bianche e nere. Tutte le condotte della rete orizzontale e verticale della fognatura, di qualsiasi diametro esse siano, sono in PVC. Le condotte interne all'abitazione inserite all'interno delle pareti sono opportunamente insonorizzate. Le finestre hanno davanzale in pietra Gaia Gray o materiale equivalente con finitura fiammata– spazzolata, opportunamente trattata superficialmente spessore cm 3 con sagoma esterna 3+3 e gocciolatoio. Le porte finestre hanno soglie in pietra spessore cm 3 con medesime caratteristiche ai davanzali. Pavimenti e rivestimenti sono visionabili su campionatura presso la sala mostra del fornitore, di capitolato è previsto che la posa sia eseguita dritta fugata e che le pareti delle docce siano preventivamente impermeabilizzate con alta tecnologia. Su tutta la superficie interna all'abitazione è eseguita opportuna impermeabilizzazione con guaina bituminosa sopra la quale è eseguito pannello isolante in polistirene e sopra il quale sono eseguiti gli impianti elettrico ed idraulico opportunamente protetti con un getto di materiale leggero tipo cemento cellulare. La villa è di tipo antisismica ed è personalizzabile nella distribuzione degli spazi interni e nelle finiture. Vi è un garage fuori terra con spazio per due auto e su richiesta si puó realizzare inoltre una piscina 4×8 con skimmer a sfioro e dotare il giardino di impianto automatico di illuminazione ed irrigazione. Fra i vari servizi vi sono: videocitofono, predisposizione per allarme ed aria condizionata, riscaldamento a pavimento, porte scorrevoli, cancello elettrico, tapparelle elettriche, porta blindata, sanitari sospesi, spese condominiali nulle. Ottima occasione per posizione, struttura e rapporto qualità/prezzo. Classe energetica A4. Di Castiglione delle Stiviere (Castilione li Stivere o Castilio de Stiveriis in latino) non si conoscono le origini. A causa della sua posizione geografica fu zona molto contesa nel periodo delle Signorie, fra Gonzaga, Visconti e Scaligeri, fino a quando nel 1478 inizió con il marchese Ferrante Gonzaga la sua storia autonoma di feudo. È di questo periodo la nascita di Luigi Gonzaga (1568) lo stesso che sarà proclamato santo nel 1726, e oggi venerato nel mondo come "il santo della gioventù". La città stessa fu sede di due episodi della Guerra di successione spagnola, rispettivamente nel 1702 e nel 1706, durante la battaglia di Castiglione nella quale venne distrutto il vasto castello fortificato per mano delle truppe francesi dei generali Luigi Giuseppe di Borbone-Vendôme e Médan sotto il comando del Re di Francia Luigi XIV, schierate contro gli Imperiali austriaci. A causa della politica filo francese dei suoi signori, accusati di fellonia contro l'impero, il principato fu occupato dalle truppe imperiali nel 1691 e di fatto sottoposto all'autorità dell'imperatore d'Austria a seguito di sequestro nel 1708 (i cittadini di Castiglione giurarono infatti proprio in quell'anno fedeltà assoluta all'Imperatore Giuseppe. I d'Asburgo). Nel 1773 il duca Luigi III Gonzaga, pretendente dello stato, rinunció ad ogni diritto sovrano a favore definitivamente dell'Austria anche sul ducato di Solferino e la signoria di Medole: Castiglione acquisì dunque in seguito il titolo di "principato" nei domini asburgici e dell'Impero Austriaco di Maria Teresa e Giuseppe II. Il 5 agosto del 1796 nelle sue campagne ebbe luogo la battaglia di Castiglione nella prima campagna d'Italia di Napoleone contro gli austriaci. Dalla Restaurazione (1815), Il dominio austriaco duró fino a quando nelle vicinanze si combatté, durante la Seconda guerra d'indipendenza italiana, la famosa battaglia di Solferino e San Martino (1859) che segnó una tappa fondamentale nella storia del Risorgimento, e ispiró il giovane Henry Dunant alla creazione di una delle associazioni umanitarie più importanti: la Croce Rossa Internazionale, idea che si concretizzó nel 1864 a Ginevra. Alla fine della Seconda guerra d'indipendenza italiana, Castiglione entró a far parte della provincia di Brescia, diventando capoluogo del Circondario di Castiglione delle Stiviere.[senza fonte] Nel 1866, con la Terza guerra d'indipendenza italiana, fu annesso al Regno d'Italia quello che restava del Regno Lombardo-Veneto, compresa la provincia di Mantova nel territorio ridotto nel 1859. Nel 1868 il circondario di Castiglione delle Stiviere fu smembrato, assegnando la maggior parte del territorio alla provincia di Mantova, che tornava così nei suoi confini storici. Il 3 marzo 1984 Marco Furlan e Wolfgang Abel, due studenti veronesi, vengono arrestati in flagranza di reato colti sul fatto mentre con due taniche di benzina stavano per dare fuoco alla discoteca Melamara di Castiglione delle Stiviere. Si interruppe quel giorno la catena di omicidi firmati dai due neonazisti con la sigla Ludwig. Nel 2001 Castiglione delle Stiviere ottenne il titolo di città. Il 20 dicembre 2016 i cittadini di Castiglione delle Stiviere e di Solferino sono stati chiamati alle urne per esprimersi, con un referendum, a favore o contro la fusione dei due comuni.L'esito del referendum è stato favorevole alla non fusione. CLASSE ENERGETICA: 14 kWh/m2 a Spese: 0 Anno: 0 Vani: Camere: 3 Riscaldamento: Autonomo Stato: Tipo Cucina: Mq: 152,8 Giardino: , 450 mq Box: 35 Ubicazione: Via Fenil Nuovo Molini, , Lonato del Garda, , Italia Latitudine: 45.47015 Longitudine: 10.46557
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