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Cristiano mondo onofri


Elenco delle migliori vendite cristiano mondo onofri

CRISTIANO RONALDO CR7 BOXER PER BAMBINO, ADERENTI, 2 PZ
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Italia (Tutte le città)
Saad Kiwan - Riccardo Cristiano Edizioni Associate - 1991 indice: - L'Occidente e l'invasione del Kuwait - Il mondo arabo e l'invasione del Kuwait - Il partito Baath - Verso l'annessione del Kuwait - I protagonisti 1 - Mubarack e i petromonarchi 2 - Il coccio e il ferro, ovvero Hussein tra Assad e Saddam - Le implicazioni economiche del conflitto Golfo - storia di una crisi Bibliografia essenziale spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 copertina pieghevole con alette - pagg. 139 - Lit. 16.000
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Torino (Piemonte)
Saad Kiwan - Riccardo Cristiano Edizioni Associate - 1991 indice: - L'Occidente e l'invasione del Kuwait - Il mondo arabo e l'invasione del Kuwait - Il partito Baath - Verso l'annessione del Kuwait - I protagonisti 1 - Mubarack e i petromonarchi 2 - Il coccio e il ferro, ovvero Hussein tra Assad e Saddam - Le implicazioni economiche del conflitto Golfo - storia di una crisi Bibliografia essenziale spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 copertina pieghevole con alette - pagg. 139 - Lit. 16.000 COD.TB2920
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Torino (Piemonte)
Mariella Carpinello 1997 - I° ed. Mondadori - Le Scie Ascete, monache ed eremite: quando il messaggio cristiano diviene rifiuto di un destino imposto Mentre il mondo romano crolla e vengono meno tutte le certezze dell’età antica, un movimento ideale di imprevedibile portata si diffonde nelle regioni dell’antico impero, dall’Egitto alla Cappadocia, dall’Africa settentrionale alle isole mediterranee, dall’Italia alla Spagna fino alle Gallie: il movimento monastico. Cosa spinge tante donne della più diversa provenienza ed estrazione sociale a tagliare ogni legame con il mondo per abbracciare la castità, la dura disciplina dell’ascesi e chiudersi in un monastero? Per ciascuna di queste donne il messaggio cristiano è sopratutto un messaggio di libertà, un invito a rinnegare i rigidi ruoli imposti nella tarda società pagana e a scegliere, per la prima volta, il proprio destino: di preghiera, di studio, di meditazione... spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 cartonato con sovracopertina - pagg. 303 pda
7 €
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Italia
charles-taze-russell-120 J. F. RUTHERFORD Tutti i i diritti riservati 1920 Associazione Internazionale di Studenti Biblici QUESTO LIBRO È DEDICATO AI POPOLI ORA VIVENTI SULLA TERRA... CHE BRAMANO VITA, LIBERTÀ, E FELICITÀ Perla di libro, contenente 477 evidenze scritturali e storiche che il mondo è finito, e che ai milioni oggi viventi sulla terra viene offerta l’opportunità di non più morire Nota redazionale: Alcune aspettative espresse nel 1920 circa la restaurazione d'Israele e dell'umanità non si sono realizzate al tempo e nelle modalità previste dall’autore, ma dovevano realizzarsi secondo il proposito che Dio ha rivelato in modo progressivo, come attesta Proverbi 4:18: ”Ma il sentiero dei giusti è come la fulgida luce che risplende sempre più finché il giorno è fermamente stabilito”. PREFAZIONE Giudice J. F. Rutherford, Brooklyn, N.Y. Gentile Signore: Le pagine di prova del vostro libro intitolato “Milioni di persone ora viventi non morranno mai”, che gentilmente mi avete offerto di leggere, mi hanno dimostrato che questo è di interesse maggiore di quanto io speravo. Colgo questa precoce opportunità per esprimervi il mio sincero apprezzamento per l'opera. Il mirabile modo di procedere nel disporre i detti del Signore Gesù e degli apostoli e degli antichi profeti, coadiuvati da abbondanti prove secolari, tendono ad indicare che in un tempo avvenire milioni di viventi non morranno mai e che noi ne siamo coinvolti; ciò ispirerà fiducia e speranza nell'intelletto di ogni onesto ricercatore, lettore della verità. Come uno il quale ebbe lo stimato privilegio di registrare i sermoni del fu pastore Russell, in migliaia di giornali per le diverse terre, sono stato naturalmente ansioso di conoscere come voi avreste trattato le profezie sovente citate nei sermoni del fu pastore Russell. Sono veramente felice di constatare che voi trattate la maggior parte delle vostre prove dal punto di vista stabile dell'adempimento profetico. Sono contento che voi abbiate collezionato una cotale fila di prove per convalidare le vostre asserzioni, e per indicare ai popoli come una base, l'inestimabile periodo di speranza di come potranno vivere in perpetuo. Non vi è necessità per nessuno di considerare le vostre constatazioni come delle ipotesi. Ringraziandovi di nuovo ed augurandovi ricche ed eterne benedizioni per questa vostra opera d'amore, sottoscrivo me stesso come, Vostro nei migliori affetti. G. C. DRISCOLL Santa Monica, California, 17 maggio 1920 INDICE La storia umana divisa in tre grandi epoche 9 Seconda epoca o mondo ora nel tempo della fine 10 Tempo dei Gentili 12 Testimonianza del nostro Signore sui segni della fine 15 Fine del mondo 16 Testimonianza corroborativa dal Vecchio Testamento 17 Il doppio d'Israele 19 Periodo dell'esilio d'Israele della Palestina 19 Profezia adempiuta 21 Il doppio inizia la sua fine 23 Il favore inizia a ritornare 23 Sionismo, sua origine e scopo 24 Motivo del Sionismo 25 Sviluppo del Sionismo 26 Doppio adempimento 27 La dichiarazione di Balfour 27 Scopo del Sionismo 28 Gli ebrei ricostruiscono Palestina 29 Edificheranno case 31 Altre evidenze che il mondo è finito 32 Il Movimento Mondiale Interconfessionale 37 Religioso aspetto di Wall Street 41 Wall Street col viso pietoso 46 Figura “Un espediente più onorevole” 48 Vangelo come testimonianza 49 Afflizione e perplessità su scala mondiale 49 Desiderio dell'uomo 50 Demoni attivi 51 Influenza spiritica sugli eventi attuali 51 Rimedi umani 53 Lega delle Nazioni 53 Rimedi ecclesiastico per le afflizioni umane 54 Il rimedio divino e la promessa redenzione 58 La causa 59 Redenzione promessa 60 IL redentore e il prezzo del riscatto 61 Il prezzo del riscatto 63 Il Seme 63 Selezione dei membri del corpo 64 Cosa significa essere cristiano 65 Persecuzione religiosa del seme del Serpente 67 Il Regno messianico in arrivo 70 IL giubileo ebraico prefigura il Regno 72 Governatori terreni 73 Inizio e ricostruzione, lavoro del nuovo ordine 74 Perché milioni oggi viventi non morranno mai 75 Come vivere per sempre 77 Piano divino per l'umana redenzione 78 Promessa positiva 79 Ritornare giovani 80 Risurrezione &nbs In vendita a 10,00 euro+3,65 spese postali
10 €
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Italia (Tutte le città)
L’inferno. Profondo Sud, male oscuro di Giorgio Bocca; 1°Edizione: Mondadori, 1992. Rilegato con sovracoperta illustrata a colori; Dimensioni:cm 22.5x15; Cartonato editoriale rigido, sovracoperta illustrata colori, -pp. 289; Peso di spedizione: 0,495gr. ISBN: 880436274X "Visto dall'alto l'inferno degli italiani è bellissimo. Dalla rocca di Erice, dall'aereo che scende sul mare verde e franto di Punta Raisi, dalle radure del Pollino su cui trascorrono nubi leggere fra i due mari esso sembra disegnato per gli dèi. Alle porte di questo inferno, dentro questo inferno ti avvolgono i profumi forti dei mirti, della macchia, degli aranceti, del salso che arriva dall'isola delle Femmine sulla strada di Palermo, dentro i calori della terra calda. Questo inferno degli italiani pieno di linfe sulfuree, di sorgenti fumanti, di lave scorrenti senza il quale noi del settentrione che ci portiamo addosso gli odori scialbi delle marcite, i gusti tenui dei pesci di lago non ci sentiremmo anche noi figli della terra "in cui fioriscono i limoni". E allora per quale peccato originale, per quali orgogli, per quale maledizione della storia, per quale "fatalità geografica" noi italiani del nord e del sud non riusciamo a fare di questo nostro paese un paese unito? Il guaio, per gli italiani dell'alta come della bassa Italia, è che non sono due popoli l'un l'altro straniero, che non esistono fra di essi diversità insormontabili di religione, di lingua, di razza. Il guaio è che il profondo sud, come notava Ugo La Malfa, non è oriente, non è Terzo Mondo, ma occidente cristiano e mediterraneo che per un diverso corso storico risulta come sfasato rispetto alle regioni più avanzate. E questo sfasamento ogni volta si traduce in fallimenti o involuzioni che nessuna forza al mondo sembra capace di impedire, di contenere. Perchè le platee, gli uditori degli italiani che non vogliono sapere, che non vogliono vedere possono pensare che il cronista dell'inferno esageri, ma chi vive a Bari come a Palermo, come a Napoli ripete le stesse amarissime parole: non ne posso più. Siamo stanchi di vivere così. Noi siamo per la prima volta moderatamente ottimisti. Per Padova e provincia ritiro a mano (da concordare ) gratis. Le tariffe postali sono: - Raccomandata .........€. 5,10 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 2,10 non tracciabile quindi poco sicura.
12 €
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2 foto

Padova (Veneto)
L’inferno. Profondo Sud, male oscuro di Giorgio Bocca; 1°Edizione: Mondadori, 1992. Rilegato con sovracoperta illustrata a colori; Dimensioni:cm 22.5x15; Cartonato editoriale rigido, sovracoperta illustrata colori, -pp. 289; Peso di spedizione: 0,495gr. ISBN: 880436274X "Visto dall'alto l'inferno degli italiani è bellissimo. Dalla rocca di Erice, dall'aereo che scende sul mare verde e franto di Punta Raisi, dalle radure del Pollino su cui trascorrono nubi leggere fra i due mari esso sembra disegnato per gli dèi. Alle porte di questo inferno, dentro questo inferno ti avvolgono i profumi forti dei mirti, della macchia, degli aranceti, del salso che arriva dall'isola delle Femmine sulla strada di Palermo, dentro i calori della terra calda. Questo inferno degli italiani pieno di linfe sulfuree, di sorgenti fumanti, di lave scorrenti senza il quale noi del settentrione che ci portiamo addosso gli odori scialbi delle marcite, i gusti tenui dei pesci di lago non ci sentiremmo anche noi figli della terra "in cui fioriscono i limoni". E allora per quale peccato originale, per quali orgogli, per quale maledizione della storia, per quale "fatalità geografica" noi italiani del nord e del sud non riusciamo a fare di questo nostro paese un paese unito? Il guaio, per gli italiani dell'alta come della bassa Italia, è che non sono due popoli l'un l'altro straniero, che non esistono fra di essi diversità insormontabili di religione, di lingua, di razza. Il guaio è che il profondo sud, come notava Ugo La Malfa, non è oriente, non è Terzo Mondo, ma occidente cristiano e mediterraneo che per un diverso corso storico risulta come sfasato rispetto alle regioni più avanzate. E questo sfasamento ogni volta si traduce in fallimenti o involuzioni che nessuna forza al mondo sembra capace di impedire, di contenere. Perchè le platee, gli uditori degli italiani che non vogliono sapere, che non vogliono vedere possono pensare che il cronista dell'inferno esageri, ma chi vive a Bari come a Palermo, come a Napoli ripete le stesse amarissime parole: non ne posso più. Siamo stanchi di vivere così. Noi siamo per la prima volta moderatamente ottimisti. Per Padova e provincia ritiro a mano (da concordare) gratis. Le tariffe postali sono: - Raccomandata.........€. 5,10 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario.........€. 2,10 non tracciabile quindi poco sicura.
10 €
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Italia (Tutte le città)
Il potere occulto di George W. Bush. Religione, affari, legami segreti dell'uomo alla guida del mondo di Eric Laurent; Editore: Mondadori 1 ottobre 2003; Copertina flessibile: 195 pagine; Collana: Strade blu. Non Fiction Lingua: Italiano; Traduzione di A.Benabbi, C. Spital; ISBN-10: 8804524057 ISBN-13: 978-8804524052 Peso di spedizione: 0,322 gr. La presidenza di George W. Bush è tutto fuorché il risultato di un incidente elettorale. Dopo aver trascorso la prima parte della sua vita senza riuscire a porsi degli obiettivi precisi, inanellando un insuccesso dietro l’altro e con grossi problemi a causa dell’alcol, verso i quarant’anni Bush conosce una svolta radicale e imprevista. Negli Stati Uniti le lobby dell’estrema destra cristiana sono una minoranza molto influente, con una straordinaria capacità di pressione politica, e quando il futuro presidente, incoraggiato da Bob Evans, attuale ministro del Commercio, inizia a partecipare a gruppi cristiani di studio, fa suo il loro spirito da crociata contro il Male, la loro visione del mondo. Una visione categorica, sempre manichea, riassunta poi nella formula pronunciata dopo l’11 settembre: Chi non è con noi, è contro di noi. Come racconta un suo amico di allora, da quel momento George W. dice addio al Jack Daniel’s e dà il benvenuto alla Bibbia. Quando nel novembre del 2000 l’allora governatore del Texas divenne il quarantatreesimo presidente degli Stati Uniti, lo divenne proprio grazie ai giudici conservatori della Corte Suprema, alcuni dei quali erano strettamente collegati a quelle organizzazioni cristiane ultraconservatrici che si erano pronunciate tutte in sostegno della sua elezione. La nuova alleanza tra la destra al governo e i gruppi fondamentalisti cristiani pose allora le condizioni perché un vasto numero di persone (capi religiosi, intellettuali esclusi dalle università progressiste o semplicemente telepredicatori fanatici) potesse cominciare la scalata al potere e riuscire così a imporre le proprie idee settarie e retrograde. Con Il potere occulto di George W. Bush Eric Laurent ricostruisce questo sotterraneo universo che influenza e controlla l’attività del governo americano: dalle piccole sette millenariste all’integralismo cristiano, fino ad arrivare ai proseliti dei reverendi televisivi. Un folto e potente gruppo sociale che sembra essersi riunito sotto l’ala protettrice della presidenza, in nome di una politica che cerca di abbattere i principi laici (di separazione tra potere politico e coscienza religiosa) su cui si fonda la costituzione di una delle più solide e autorevoli democrazie moderne. Padova e provincia ritiro a mano (da concordare ) gratis. Le tariffe postali sono: - Raccomandata .........€. 5,00 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 2,00 non tracciabile quindi poco sicura.
8 €
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3 foto

Padova (Veneto)
Il potere occulto di George W. Bush. Religione, affari, legami segreti dell'uomo alla guida del mondo di Eric Laurent; Editore: Mondadori 1 ottobre 2003; Copertina flessibile: 195 pagine; Collana: Strade blu. Non Fiction Lingua: Italiano; Traduzione di A.Benabbi, C. Spital; ISBN-10: 8804524057 ISBN-13: 978-8804524052 Peso di spedizione: 0,322 gr. La presidenza di George W. Bush è tutto fuorché il risultato di un incidente elettorale. Dopo aver trascorso la prima parte della sua vita senza riuscire a porsi degli obiettivi precisi, inanellando un insuccesso dietro l’altro e con grossi problemi a causa dell’alcol, verso i quarant’anni Bush conosce una svolta radicale e imprevista. Negli Stati Uniti le lobby dell’estrema destra cristiana sono una minoranza molto influente, con una straordinaria capacità di pressione politica, e quando il futuro presidente, incoraggiato da Bob Evans, attuale ministro del Commercio, inizia a partecipare a gruppi cristiani di studio, fa suo il loro spirito da crociata contro il Male, la loro visione del mondo. Una visione categorica, sempre manichea, riassunta poi nella formula pronunciata dopo l’11 settembre: Chi non è con noi, è contro di noi. Come racconta un suo amico di allora, da quel momento George W. dice addio al Jack Daniel’s e dà il benvenuto alla Bibbia. Quando nel novembre del 2000 l’allora governatore del Texas divenne il quarantatreesimo presidente degli Stati Uniti, lo divenne proprio grazie ai giudici conservatori della Corte Suprema, alcuni dei quali erano strettamente collegati a quelle organizzazioni cristiane ultraconservatrici che si erano pronunciate tutte in sostegno della sua elezione. La nuova alleanza tra la destra al governo e i gruppi fondamentalisti cristiani pose allora le condizioni perché un vasto numero di persone (capi religiosi, intellettuali esclusi dalle università progressiste o semplicemente telepredicatori fanatici) potesse cominciare la scalata al potere e riuscire così a imporre le proprie idee settarie e retrograde. Con Il potere occulto di George W. Bush Eric Laurent ricostruisce questo sotterraneo universo che influenza e controlla l’attività del governo americano: dalle piccole sette millenariste all’integralismo cristiano, fino ad arrivare ai proseliti dei reverendi televisivi. Un folto e potente gruppo sociale che sembra essersi riunito sotto l’ala protettrice della presidenza, in nome di una politica che cerca di abbattere i principi laici (di separazione tra potere politico e coscienza religiosa) su cui si fonda la costituzione di una delle più solide e autorevoli democrazie moderne. Padova e provincia ritiro a mano (da concordare) gratis. Le tariffe postali sono: - Raccomandata.........€. 5,00 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario.........€. 2,00 non tracciabile quindi poco sicura.
8 €
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Catania (Sicilia)
Vendo questo commentario di Cesare Marcheselli Casale edito dalle Paoline nel 2005 (pagine 832) con lo sconto del 30%! Libro NUOVO, mai letto. Descrizione Marcheselli-Casale, un veneziano trasferitosi a Napoli dove è professore ordinario in Scienze Bibliche presso la Pontifica Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, offre al pubblico italiano questo suo lavoro frutto di lunghi anni di studio sulla Lettera agli Ebrei. Non è certo un libro di facile lettura (un commentario di ben 827 pagine!), tuttavia è ricco di nuove indagini sulla natura e l’origine di un testo considerato a volte la cenerentola del NT. Il metodo usato è quello storico-critico. In particolare la storia della redazione ha richiesto l’analisi strutturale del documento. La storia della tradizione ha pure un ruolo molto elevato: l’AT riletto con criteri propri, tradizioni giudaiche, sfondo alessandrino, eco dal mondo della romanità antica, risonanze dal mondo di Qumran e da quello della gnosi, attenzione alla chiesa antica. Il commentario è diviso in tre sezioni. Nella sezione introduttiva Marcheselli-Casale offre un profilo storico letterario di Ebrei, domandandosi chi sia l’autore e chi siano i destinatari dello scritto. L’autore senza nome, eppure maestro autorevole, teologo e pastore solerte, proveniente dal giudaismo ellenistico e dalla filosofia platonico-alessandrina (pur senza dipenderne), divenuto egli stesso cristiano dotto e convinto ritiene che le comunità destinatarie manchino di una adeguata conoscenza in materia di fede. Attraverso l’ascolto della Parola, devono tornare al contatto con Gesú Cristo. A loro egli consegna un capolavoro letterario, redatto nel greco forse più elegante dell’intero NT. Al problema dei destinatari e dove si trovino, Marcheselli-Casale risponde: sono giudeo-(etnico) cristiani (non solo proseliti), nostalgici dell’ebraismo, sul punto di smentire la loro chiamata alla fede in Cristo. Si tratterebbe di un appello ad una di quelle numerose «ecclesiae domus» a cui l’autore era agganciato. Allontanatosene per motivi non noti, desideroso di tornarvi al più presto, avverte il bisogno di inviare loro uno scritto (Eb 13,23-24). Di questa comunità l’autore fa parte, assieme ai suoi destinatari non neofiti: erano infatti già stati evangelizzati, e con essi l’autore stesso, da alcuni discepoli del «Signore Gesú» (Eb 2,3-4). Dove si trova questo gruppo sparuto? Sembrerebbe che si tratti di una comunità romana. Sulla data della redazione Marcheselli-Casale propende per l’ultimo ventennio del I secolo d. C. Un altro argomento trattato è il problema letterario: titolo, genere letterario, stile, estetica, unità e integrità del documento. In particolare riguardo al genere letterario l’autore pensa che Ebrei non sia «l’unico esempio di omelia del NT a noi inviata come lettera». Nessun tipo di genere letterario individuato nella Bibbia e a noi noto, può esaurire il volto letterario di Ebrei. Si tratterebbe di un «trattato», non di retorica né retorico, ma di stile retorico, basato su un permanente sostrato di comparazione tra antico e nuovo. Sarebbe un testo di approfondimento e di sostegno destinato a sostenere la fede dei destinatari, che stavano perdendo di vista l’orizzonte escatologico e arretrando dagli impegni della loro chiamata. Il metodo usato dall’autore di Ebrei si articola in quattro momenti: momento ermeneutico: Ebrei si appoggia di continuo al Primo Testamento, momento narrativo: nessun altro documento del NT, dopo i vangeli, contiene tanti riferimenti concreti alla vita terrena di Gesú come Ebrei; momento paracletico-pastorale: in Ebrei gli insegnamenti kerygmatici e cateche-tici si alternano con l’esigenza di trasporli nell’ortoprassi cristiana; momento argomentativo: la dispositio narrativa di Ebrei è cadenzata da momenti argomentativi costanti. La seconda parte è dedicata alla traduzione e commento per blocchi significativi. Il lavoro va avanti molto lentamente e con continui approfondimenti, che se rendono la lettura difficile per il principiante, sono in realtà una miniera preziosa per lo studioso. Nella terza parte Marcheselli-Casale sintetizza il messaggio teologico di Ebrei in 17 punti: Peregrinare nella fede; Verso il riposo ma quale?; Con il vademecum del pellegrino; Sotto la spinta dello Spirito Santo, il fedele accompagnatore; Verso il regno-riposo sabbatico. Escatologia; Nel frammezzo, incontrare il Gesú terreno; Celebrare Cristo salvatore: soteriologia, cristologia, ecclesiologia; Sommo sacerdote grande (tesi) e perfetto; «Alla maniera di Melchisedek»; Compie espiazione e riconciliazione; È mediatore di un patto migliore, nella continuità; Gesú è il Figlio più di…; Figlio di diritto, rivelazione di Dio, messia re; Noi, sacerdoti pellegrini; Rendiamo al Figlio il culto nuovo; Paraclesi, stile di un pastore zelante; Problemi e prospettive. E come sempre in questi commentari della collana «I Libri Biblici» vi è un capitolo dedicato all’inserimento del testo nel canone e un altro alla storia dell’interpretazione, a cui l’autore aggiunge anche alcune linee di Wirkungsgeschichte. Un lessico metodologico e biblico-teologico, e una bibliografia ragionata concludono questa vasta opera. Questo lavoro così approfondito di Marcheselli-Casale evidentemente non è da leggersi tutto d’un fiato. Tuttavia è bello averlo nella propria biblioteca personale per potervi ricercare i molti approfondimenti esegetici e teologici che richiede la lectio divina su questo testo ricco di spiritualità e di amore per Gesú Cristo. Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2005, nr. 3
30 €
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Italia (Tutte le città)
XVI secolo. L'antico odio tra due nobili confinanti innesca un crescendo di conflitti, scontri armati ed amori nell'Anfiteatro delle Murge, il brusco territorio che si estende fra Taranto e Matera. I due contendenti si abbandonano a soprusi e violenze di ogni tipo e nell'intricato mondo politico del tempo, un Capitano dell'esercito imperiale di Carlo V dovrà indagare sugli efferati omicidi denunciati dal Vescovo di Matera. Il Capitano Flores indaga sui terribili avvenimenti che insanguinano quella lontana provincia dell'Impero e nel corso delle sue ricerche si innamora della bella figlia del Marchese ma viene sviato nelle indagini dalle trame di don Vito, l'astuto assistente del Vescovo che utilizza un infallibile strumento di persuasione. Contemporaneamente a Costantinopoli il Sultano Solimano il Magnifico, aiutato dal temibile corsaro Alì Dragut, finanzia una potente offensiva contro il mondo cristiano con l'obbiettivo di prendere Taranto e l'area Jonica per farne la base per la conquista della penisola italiana. Unici difensori della città sembrano essere i Cavalieri del Cristo, l'ordine cavalleresco più attivo in quella parte del Mezzogiorno. Nessuno viene risparmiato dalla violenza dei tempi e dalle situazioni che si intrecciano tra di loro in un turbine di guerra e odio tra Cristiani e Musulmani come tra vicini e rivali.
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Italia (Tutte le città)
"Stiamo andando verso l'Apocalisse? È questa l'impressione che hanno molti di noi rispetto ai grandi cataclismi di questi ultimi tempi e anche alle guerre e agli odi che travagliano molti popoli. La risposta vera dovrebbe essere sì. Il cristiano crede che questo mondo dovrà un giorno finire, e del resto la scienza lo conferma." Carlo Maria Martini era convinto che in una realtà complessa, indifferente e minacciata dal caos sia quanto mai utile avere un vademecum pratico e morale del vivere, rintracciare le basi solide su cui far crescere il mondo: sapere che è giusta la paura, che la fede dà coraggio, che il presente è l'unico tempo privilegiato, che la famiglia costituisce il nucleo della società. In due preziose guide riunite insieme per la prima volta in un unico volume, Martini ci ricorda che la speranza vince la caducità del tempo e che la famiglia, se accolta nella sua condizione reale e fuori da ogni retorica, può essere una palestra di vita evangelica.
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Italia (Tutte le città)
«Con audacia e rispetto Rosmini dice che i sacerdoti sono come tutti gli uomini di questo mondo: sono deboli, fragili e peccatori, spesso in crisi; uomini da sanare, guarire, sostenere, guidare, amare. Essere preti, effettivamente, è un dono. E una manifestazione della follia dell'amore di Dio rivelatosi nel Figlio Gesù Cristo. In un mondo frammentato e lacerato da discordia e da divisioni, il prete (comunque ogni cristiano) annuncia quello che ci chiede, oggi e sempre, Gesù: siate perfetti nell'unità. In una umanità senza amore, disamorata e violenta, il prete annuncia la proposta - vissuta fino alla croce di Gesù - del suo unico comandamento: "amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi". Questi appunti di Don Fortunato Di Noto sono "briciole di pane". Ci riportano alla sostanza della vita del prete, alla sua bellezza e operosità feconda nella carità e al servizio della comunità. Mai sopra le righe, con delicatezza e con conoscenza dei fatti dolorosi e gioiosi del prete, entrano queste briciole nei vuoti dell'esistenza e la riempiono di quello che ha bisogno: Eucarestia, celebrata e vissuta, Parola di Dio, nutrimento per il cammino di fede; Comunità, nel servizio ai fratelli nella fede; Carità operosa per i poveri i piccoli, i deboli, i vulnerabili, i lontani e i nemici.» (Dalla prefazione di Mons. Antonio Staglianò)
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Italia
L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. RETROCOPERTINA vari-triangoli-viola-300 INTRODUZIONE Perché il "Giorno della Memoria" La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno. In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1, da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1). A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2). Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah. La discussione alla Camera dei Deputati Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni. Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono. Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici. La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli. La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi». Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2 L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate. L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati. A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato. Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento. Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro». L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta». Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3 L'approvazione al Senato della Repubblica La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945. La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4 Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile. Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici». Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti. Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177. Il Giorno della Memoria negli altri Paesi Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei: - in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio; - in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale; - in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940; - in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver"); - in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste. NOTE 1Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei. 2 Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000. 3 Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato. 4 Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante). INDICE Introduzione 7 - Perché il Giorno della Memoria 8 - L'approvazione della Legge n. 211 del 2000 8 La discussione alla Camera dei Deputati 8 L'approvazione al Senato della Repubblica 10 - Il Giorno della Memoria negli altri Paesi 12 Note 13 DOCUMENTI 15 La Legge 20 luglio 2000 n. 211 PARTE I DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH 17 L'antisemitismo in Europa 18 - Le origini dell'antisemitismo 18 Le prime ostilità contro gli ebrei 18 L'antigiudaismo cristiano 19 - Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei 20 - La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano 23 - La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi 25 - La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo 26 - Le accuse infamanti contro gli ebrei 28 - L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei 29 - I nuovi provvedimenti discriminatori 30 - L'emancipazione degli ebrei 32 - La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo 33 - L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento 35 L'antisemitismo nazista 38 - L'antisemitismo in Germania prima del nazismo 38 - La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista 39 - I nazisti conquistano il potere 42 - I Campi di rieducazione 45 - I primi provvedimenti contro gli ebrei 46 - L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente 47 - Il "Lebensborn" 48 - Le Leggi di Norimberga 48 - L'emigrazione degli ebrei tedeschi 49 - La notte dei cristalli 51 - L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich 52 - La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est 53 - La vita nei ghetti 56 - Il ghetto di Lodz 58 - Il ghetto di Varsavia 59 - Il Piano Madagascar 61 La Shoah 62 - Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen 62 - La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est 63 - Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee 65 - Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio 66 - Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei 67 - I Campi di sterminio 70 Il Campo di Chelmo 72 Il Campo di Belzec 73 Il Campo di Sobibor 75 Il Campo di Treblinka 76 Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau 77 Il Campo di Auschwitz I 77 Il Campo di Auschwitz II - Birkenau 79 Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz 81 Il Campo misto di Lublino-Maidanek 82 - La vita dei deportati 82 - Lo sfruttamento del lavoro dei deportati 84 - Gli esperimenti pseudoscientifici 86 - Le modalità del genocidio 87 - Le fughe e le rivolte nei Campi 89 - Lo sterminio: chi sapeva? 93 - Il Processo di Norimberga 97 - L'opposizione delle Chiese al N azismo 99 - La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah 100 Note 104 Cronologia della Shoah 130 DOCUMENTI 143 - Mappa dei centri di sterminio - Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I - Il verbale della conferenza di Gross Wansee - Il decreto "Notte e Nebbia" PARTE II IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM 155 - Introduzione 156 - L'arrivo dei Rom in Europa 158 - La diffusione dei Rom in Europa 159 - Le cause delle migrazioni 161 - La persecuzione secolare dei Rom 162 - La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento 167 - La persecuzione da parte dei nazisti 168 - La normativa nazista contro gli zingari 170 - La soluzione finale della questione zingara 172 - L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi 173 - La politica fascista verso i Rom 175 - Le condizioni dei Rom dopo la guerra 176 Note 178 DOCUMENTI 187 PARTE III LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA 193 I testimoni di Geova 194 - Introduzione 194 - La repressione prima del nazismo 195 - La persecuzione da parte del nazismo 196 - Si intensifica la repressione 199 - La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo 203 Le origini e la diffusione del Movimento in Italia 203 Inizia la repressione 204 La distruzione del Movimento 207 Gli omosessuali 210 - Introduzione 210 - La persecuzione prima del nazismo 211 - La persecuzione durante il regime nazista 215 - L'internamento nei Lager 217 - La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo 218 Note 220 PARTE IV IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI 233 - La diffusione degli ebrei in Italia 234 - La discriminazione secolare degli ebrei 235 - li ghetto di Roma 237 - L'emancipazione degli ebrei 239 - L'antisemitismo prima del fascismo 240 - La prima normativa fascista antiebraica 242 - La campagna antisemita sulla stampa 243 - li "Manifesto della razza" 246 - La Rivista "La Difesa della Razza" 248 - L'espulsione degli ebrei dalle scuole 248 - I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri 251 - La "Dichiarazione della razza" 253 - I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università 255 - "I provvedimenti per la difesa della razza italiana" 256 - L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali 259 - L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società 260 - I Campi di concentramento per gli ebrei 264 - La posizione della Chiesa Cattolica 266 - La caduta del fascismo e l'occupazione nazista 267 - Inizia la deportazione degli ebrei italiani 269 La "razzia" degli ebrei romani 270 Continua la deportazione degli ebrei 272 - I Lager nazisti in Italia 273 Il Lager di Fossoli 273 Il Lager di Gries 274 La Risiera di S. Sabba 275 Conclusioni 276 Note 278 Cronologia dell'antisemitismo in Italia 296 DOCUMENTI 305 - Vignette antisemite 306 - Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana" 308 - Manifesto degli scienziati razzisti 315 - Pianta della Risiera di S. Sabba 318 PARTE V GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 319 - Le disfatte militari 320 - La caduta del fascismo 321 - li Governo Badoglio 322 - Le trattative per l'Armistizio 325 - La firma dell' armistizio a Cassibile 327 - La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943 329 - La fuga da Roma del Re e di Badoglio 332 - La dissoluzione dell'Esercito 333 - La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi 334 - La resa della Marina e dell'Aeronautica 336 - L'occupazione militare tedesca dell'Italia 337 - La costituzione della Repubblica Sociale Italiana 338 - L'internamento di militari italiani 339 I militari internati nei Lager 339 L'organizzazione dei Lager 340 Le modalità dell'internamento 341 Lo status di internato militare 342 Lo status di lavoratore civile 343 L'assistenza sanitaria 344 Il rifiuto di aderire alla RSI 345 La resistenza nei Lager 346 Note 347 DOCUMENTI 367 - Manifesti e volantini di propaganda nazifascista - Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI Appendice 374 - Gli Schindler Italiani: 374 Giorgio Perlasca 374 Giovanni Palatucci 375 - I simboli antisemiti 377 - Gli emblemi etnici nazisti 378 - I simboli nazisti 379 - Le divise naziste 381 - Motti, inni e saluti nazisti 382 - I simboli fascisti 383 - Organizzazioni fasciste 384 - Le organizzazioni giovanili fasciste 384 - Le uniformi fasciste 385 - Le festività fasciste 385 Note 387 Bibliografia 389 In vendita a 18,00 euro+3,65 spese postali
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Mi chiamo Giancarlo Vaccalluzzo, ho 36 anni. Oltre agli studi di conservatorio mi sono diplomato al CPM di Milano in "Contemporary Writing and Production", approfondendo tutto il mondo dell'arrangiamento e composizione al computer. Propongo lezioni personalizzate di pianoforte/tastiere in base alle richieste di ognuno. Molto spesso insegno pianoforte moderno per esempio ai cantanti che vogliono riuscire a suonare e cantare le loro canzoni con un approccio più moderno. Ma anche lezioni dedicate all'arrangiamento di un brano musicale, partendo dai fondamentali e poi passando alla composizione su computer E ovviamente anche per chi voglia iniziare proprio da zero lo studio del pianoforte, iniziando quindi dalle basi della tecnica, non tralasciando la teoria e il solfeggio. Nel 2012 ho iniziato a suonare con Francesca Michielin, aprendo i concerti di Elio e le storie Tese, Cristiano De Andrè e Franco Battiato, e suonando agli MTV Awards, Coca Cola Summer Festival. Dall’aprile 2015 sono stato assistente alla direzione musicale e pianista accompagnatore per il Musical “Sister Act” prodotto dal Teatro Brancaccio e dalla Compagnia della Rancia. Nel 2015-2016 ho collaborato come Arrangiatore a “Musica Ribelle - Il Musical” prodotto da TodoModo Music All con la collaborazione di Eugenio Finardi, in anteprima nel Teatro della Pergola di Firenze. Dal 2017 in tour con Lodovica Comello. Ho poi ricoperto il ruolo di tastierista in varie manifestazioni: Radio Deejay & Riccione Estate 2015, "Milano per Gaber" - Teatro Piccolo Milano,MTV Music Awards, Coca Cola Summer Festival - Canale 5, Time to Love Onlus 2015, Donne in Canto 2015 - Pala Banco Brescia, Musicultura 2015 - Arena Sferisterio, Radio 2. Dal 2016 sono docente di Pianoforte e Ear Training al MAS (music, art & show) di Milano
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