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Restauro evendo carrozze


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CARROZZE FS A CASSA IN LEGNO PERVENUTE IN COSTRUZIONE E SU PROGETTO EX-RETI CONCESSIONARIE DOPO IL 1° LUGLIO 1905. PERVENUTE IN COSTRUZIONE E SU ... DOPO IL 1° LUGLIO 1905. EDIZ. ILLUSTRATA
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        Italia (Tutte le città)
        Importante proprietà ricca di fascino nella campagna novarese, più precisamente nel borgo di Ghemme. Il palazzo, indipendente, risale a metà ‘800 e porta segni evidenti della ristrutturazione Liberty dei primi del ‘900; è posizionato in un lembo di terra tra la Mora Inferiore e la Ferrovia (siamo proprio a ridosso di quella che fu la Stazione di Ghemme e che ora assiste al circuito turistico su carrozze anni ’20 della tratta Novara -Varallo), inserita in un’area residenziale a due passi dal nucleo storico di Ghemme. La Villa, delimitata da due vie convergenti, via Marconi e via Magenta, insiste su un lotto di terreno a pianta trapezoidale, libero su tre lati e di circa 2.500 mq. La superficie commerciale è di circa 1.300 mq e si sviluppa su tre livelli f.t. oltre ad un solaio e ad un piano interrato(parziale). La casa terra-cielo, il cui nucleo originale risale a metà ‘800, è un’unica proprietà e si presenta strutturata in più unità abitative. E’ completata da spazi esterni, quali terrazzi e balconi, e da locali accessori ad uso diverso: box, porticato, legnaia, cantina. Gode di una bella esposizione, luminosità e silenziosità. Gli ambienti interni sono molto generosi e ricchi di dettagli di pregio: parquet, marmette, serramenti con sovraporta, vetrate colorate incise artisticamente e inferriate: elementi da riportare all’antico splendore tramite interventi di restauro conservativo. Di particolare rilievo la scala in marmo bianco e il suo vano, dalla pregiata balaustra in ferro battuto, illuminato da vetrate colorate originali. L’intervento di recupero è importante, ma il potenziale di questa proprietà enorme. Diverse anche le possibilità di utilizzo e destinazione d’uso dell’immobile. Degna di nota la posizione della proprietà nell’ambito del borgo di Ghemme.
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        Ascoli Piceno (Marche)
        Residenza nobiliare posta lungo l'asse viario di corso Mazzini, palazzo Saladini-Pilastri si distingue per la sua poderosa facciata composta da bianchi blocchi di travertino levigati e allo stesso tempo mostra, in alcune parti laterli, l'aspetto originario che doveva avere nel XVI secolo. Infatti l'edificio è composto di tre ali per totali 6.534 mq coperti, di cui quella orientale è caratterizzata da una semplice muratura in blocchi di travertino grezzi, tipica dei palazzi ascolani cinquecenteschi. Il palazzo venne fondato nel XVI secolo nell'area precedentemente occupata da un monastero di suore benedettine. Nell'ampio giardino situato dietro la residenza è ancora possibile vedere alcuni resti del chiostro del convento medievale. Dal punto di vista architettonico l'ala orientale non presenta elementi di particolare interesse con semplici finestre dotate di mensola al primo piano e con ringhiera in ferro al secondo. Altro discorso per quanto riguarda il resto dell'edificio, che fu oggetto di una drastica operazione di restauro nel corso del XIX secolo. Il rinnovamento che, come già accennato, interessò solo l'ala occidentale e quella centrale, avvenne secondo un progetto del 1848 di Luigi Poletti, architetto modenese rappresentante del neoclassicismo post-napoleonico. Ciò è evidente nell'austera razionalità in cui ci appare la facciata, dove l'ala centrale più alta e più sporgente, è scandita, nella parte superiore, da possenti paraste con capitelli corinzi in terracotta realizzati dallo scultore Giorgio Paci. La scansione dell'edificio si risolve anche orizzontalmente con un alto zoccolo che si estende all'ala vecchia orientale, un cornicione aggettante in cui si intersecano i tre ingressi a tutto sesto e un largo fascione marcapiano proprio sotto il piano nobile. Nella parte Ovest del fabbricato troviamo l'antica Chiesa (ancora oggi consacrata) titolata a San Al piano terra si trovano finestroni a tutto sesto ai quali corrispondono più in alto finestre quadrate. Al primo piano, invece, le finestre sono coronate da un architrave fortemente aggettante sostenuto da mensole a voluta. I vani nella parte centrale immettono ad un balcone con balaustra a pilastrini. Nel secondo piano dell'ala centrale le finestre poggiano su una fascia, spezzata dalle paraste, decorata con fregi a volute. Si conclude il piano terzo con una torre di avvistamento. Alle spalle del fabbricato un ampio parco privato di oltre 8.835 mq recintati, con un piccolo mausoleo centrale ed una fonte naturale d'acqua. Il palazzo si presenta internamente con saloni affrescati, caratterizzati da stanze di ampie dimensioni, ingresso principale con colonnato, ingresso per carrozze, alloggi di servizio e residenza principale. Ad oggi la proprietà si presenta in condizioni da ritrutturare, con alcune lesioni interne dovute al terremoto e comunque con necessità di interventi imprtanti sull'intera superficie. > Sull'immobile esiste già una pratica approvata di fondo per il sisma
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