-
loading
Solo con l'immagine

Esercito generale


Elenco delle migliori vendite esercito generale

ESERCITO TEDESCO BW BERRETTO INVERNALE, PELLICCIA ECOLOGICA TAGLIA BERRETTO MIMETICO 61
  • Berretto invernale originale dell’esercito tedesco con visiera e protezione orecchie.
  • Particolarmente caldo e comodo da indossare.
  • Protezione per orecchie, mento e collo che si girano verso il basso (da chiudere vicino al mento grazie alla chiusura in velcro).
  • Materiale: Tessuto esterno: 100% cotone. Fodera: 70% cotone, 30% poliacrilico. Pelliccia ecologica: 50% cotone, 50% poliacrilico.
  • Ideali per l'utilizzo quotidiano e per tutte le attività all'aria aperta, trekking ed escursioni.
[Di più]
Vedi prezzi in Amazon
ESERCITO STIVALI BATTAGLIA MODELLO 2000 - 43
  • CI - Stivali da combattimento dell'esercito tedesco tipo 2000
  • Allacciatura a 8 fori.
  • Suola antistatica, resistente a olio e benzina.
  • Materiale: pelle. Fodera: pelle. Materiale suola: gomma.
  • Ideale per l'uso quotidiano e per tutte le attività all'aria aperta, trekking ed escursioni.
[Di più]
Vedi prezzi in Amazon
ESERCITO ITALIANO CREST ARALDICO CON STEMMA ARALDICO MIS CM 22,5 X 17,5
  • Crest araldico con stemma esercito italiano
  • Prodotto ufficiale e autorizzato
  • prodotto ufficiale. Con ologramma anti contraffazione che ne contraddistingue l'ufficialità
  • 22,5X17,5 cm
[Di più]
Vedi prezzi in Amazon
Roma (Lazio)
LAURENTINA – CECCHIGNOLA all’interno della Città Militare, Adiacente Viale dell’Esercito: Proponiamo la locazione un appartamento di circa 65 Mq, posto al 2° piano all' interno di una palazzina in cortina di 4 piani in tutto sprovvista di ascensore. Internamente è composto da ingresso/disimpegno, soggiorno, camera da letto matrimoniale, cucina abitabile, bagno finestrato e dotato di box doccia, ripostiglio e comodo soppalco (uso ripostiglio); esternamente troviamo un balcone, con accesso dal soggiorno. L’immobile è molto luminoso data la tripla esposizione esterna a Nord-Est verso Viale dell’Esercito e a Sud-Ovest verso Via Laurentina, con affacci ampi, aperti e liberi, immersi nel verde. L'appartamento è in buono stato generale: la porta d’ingresso è blindata, gli infissi sono in alluminio laccato bianco con doppi vetri e dotati di zanzariere; controsoffitti con faretti e porte recenti; pavimentazioni originali. L'appartamento viene fornito completamente arredato (come da foto). Si valutano Contratti sia Transitori (12-18 mesi), sia Concordati (3+2 anni), che Liberi (4+4 anni), per lavoratori referenziati; si richiedono garanzie reddituali dimostrabili. La richiesta è di € 750 mensili; Le spese condominiali ammontano ad Euro 50,00 mensili circa, comprensive dell’acqua; il riscaldamento è autonomo. La zona è ottimamente servita da mezzi pubblici, scuole, ospedali, farmacie, bar, tabacchi, supermercati, negozi di ogni genere ed da servizi di pubblica utilità. Studio 3D Immobiliare - Via Gabriello Chiabrera n. 60/A - Tel. 0659640052 - Fax 0662201321 - mail: info@studio3dimmobiliare.it - Web: www.studio3dimmobiliare.it – Orari dal Lunedì al Venerdì 09:00/13:00 – 15:30/19:30 e Sabato 09:00/13:00.
750 €
Vista prodotto
Italia (Tutte le città)
ARGENTA - Locale commerciale ad uso ufficio/studio/ambulatorio di circa mq. 80, disposti interamente al p. primo, con bagno e vano archivio. Ingresso indipendente con cortile privato. Riscaldamento autonomo. Nessuna spesa condominiale. Classe energetica G. Liberi da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari.
Vista prodotto
Italia (Tutte le città)
ARGENTA - Locali commerciali ad uso negozio, ufficio, studio, ambulatorio. In posizione centralissima, vendesi n° 2 locali commerciali di mq. 35 e di mq. 37, recentemente ristrutturati, con vetrina, ripostiglio e bagno. I locali possono essere unificati, vendita a corpo oppure separata dei singoli negozi. Liberi da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari.
Vista prodotto
Italia (Tutte le città)
ARGENTA - Locale commerciale di 58 mq. uso negozio, ufficio, studio o ambulatorio, con vetrina, disposto al piano terra su strada centralissima di passaggio, con due vani e servizio. Impianti a norma, risc. autonomo, parcheggio antistante, nessuna barriera architettonica. Classe D, disponibile da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari.
Vista prodotto
Italia (Tutte le città)
ARGENTA periferia agricola - Ampio terreno, ad uso produttivo in territorio agricolo, di totali mq. 45.380, dotato di n. 2 fabbricati ad uso ricovero attrezzature di totali mq. 1.210, ampi piazzali con fondo ben costipato e n. 2 accessi carrabili per autotreni. Libero da subito. Possibilità di affitto ed acquisto con formula “affitto a riscatto”. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici.
Vista prodotto
Italia (Tutte le città)
ARGENTA - in ottima posizione sulla strada statale, locale commerciale ad uso artigianale di complessivi 540 mq., ampia sala con vetrine in fronte strada, comodi accessi carrabili con parcheggi per clientela. Disponibile anche magazzino comunicante di 240 mq. Classe energetica E. Libero da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini.
Vista prodotto
Italia (Tutte le città)
ARGENTA periferia - Terreno edificabile produttivo agricolo, ad uso produttivo in territorio agricolo, di totali mq. 45.380, dotato di n. 2 fabbricati ad uso ricovero attrezzature di totali mq. 1.210, ampi piazzali con fondo ben costipato e n. 2 accessi carrabili per autotreni. Libero da subito. Possibilità di affitto ed acquisto con formula “affitto a riscatto”. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. Visitate il ns. sito web: www.cp-immobiliare.it
Vista prodotto
Italia (Tutte le città)
ARGENTA - corte colonica con proservizi e corte privata, costituita da fabbricato abitativo bifamiliare composto da: abitazione disposta su 2 piani per totali mq. 216, parzialmente ristrutturata ed abitazione disposta su 2 piani per totali mq. 130, da ammodernare. Ampio fabbricato agricolo (ex stalla/fienile/magazzino) disposto su 2 piani, da ristrutturare. Proservizio esterno ad uso garage e deposito. Ampia corte di pertinenza esclusiva. Libera da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini.
Vista prodotto
Italia (Tutte le città)
al piano primo di mq 140, composto da: ingresso, corridoio, cucina abitabile di 20 mq, salone, tre camere letto matrimoniali, bagno con doccia e vasca, ripostiglio vano caldaia esterno, garage esclusivo e posto auto coperto. Ampia corte con giardino comune. Riscaldamento autonomo. Dotato di zanzariere. Senza spese condominiali. In cedolare secca. Classe energetica G. Libero subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini.
Vista prodotto

Pubblicare Annunci Gratuiti - comprare e vendere usato in Italia | CLASF - copyright ©2024 www.clasf.it.