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Fu formato


Elenco delle migliori vendite fu formato

FU FOO CANI SCULTURE STATUE FIGURINE ANTIQUARIATO COLLEZIONISMO ARTIGIANATO ORNAMENTO GRANDI STATUE DI LEONI DI PECHINO (UNA COPPIA), PIETRA DI ROCCIA SABBIA ARREDAMENTO FENG SHUI CINESE PROSPERITÀ P
  • 2.Foo Dogs è anche chiamato fu dogs, leoni di pechino, sono guardiani tradizionali cinesi.Foo Dog simboleggiava un potente guardiano mistico per proteggere una ricchezza familiare e uno stato sociale.Nell'antichità, i Fu Dogs erano sempre messi di fronte a luoghi importanti come come templi e governo. Ora sono ancora utilizzati per proteggere, ad esempio davanti a grandi tenute, ristoranti, banche, hotel e negozi per allontanare l'energia del male.
  • ★ Nuovo di zecca in scatola, splendidamente realizzato a mano, quindi il design può variare leggermente ,Grazie per la comprensione.
  • 1.Dimensioni: 20 cm x 14 cm x 27,5 cm (7,9 "* 5,5" * 10,8 "), materiale: pietra arenaria e resina.
  • 3.Posizionarlo a casa o in ufficio può portarti fortuna e prosperità, proteggere la tua casa e scongiurare la sfortuna.
  • ★ Questo è un oggetto interessante che è estremamente resistente. Bella immagine, adatta per la decorazione di casa, ufficio e studio. È anche un fantastico pezzo in buone condizioni per la collezione ,o come regalo per i tuoi amici.
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  • Facile da usare: Facile da leggere con il bastone di misura l'anello formato degli Stati Uniti, di dimensione adatta dito calibro viola per dimensione degli Stati Uniti
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  • Funzione: uno strumento sizer dito di plastica, utilizzato per misurare la dimensione delle dita prima di acquistare un anello
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Italia
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Italia (Tutte le città)
Po è un giovane panda il cui padre (un volatile) gestisce un piccolo ristorante la cui specialità sono i noodles cucinati secondo una ricetta segreta. Po fa il cameriere ma intanto sogna di poter essere un eroe del kung fu. Finchè un giorno, in seguito a una predizione che lo vedrebbe come l'eletto Guerriero Dragon, viene associato alla scuola del Maestro Shifu. Ha così modo di incontrare i suoi idoli. Sono i Furious Five: Tigress, Crane, Mantis, Viper e Monkey i quali non sono particolarmente felici di vederlo nelle vicinanze. Le speranze di farne un vero guerriero si affievoliscono progressivamente e il giorno in cui Tai Lung, il vendicativo e fortissimo leopardo delle nevi, si libera dalla prigionia e parte alla ricerca di Shifu e del Guerriero le cose sembrano mettersi male. I Cinque sono pronti a sacrificarsi ma Po riserverà loro delle sorprese. Dettagli edizione Durata 88 minuti Colore Colori Formato video Wide Screen Sistema Pal Codifica Area 2 (Europa/Giappone)
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Italia (Tutte le città)
Scritto nel 1904, pietra miliare della narrativa del XX secolo, racconta la vicenda di Mattia, sfaccendato bibliotecario di un ipotetico paesino della Liguria, odiato da moglie e suocera e connotato da una significativa anomalia: un occhio strabico simbolo inequivocabile di uno sguardo deformante sul reale. La vicenda si svolge tutta sotto il segno del fortuito e dell’imprevisto, Imprevisto è il suo stesso matrimonio, cui finisce obbligato dalla sua eccessiva disponibilità alle occorrenze del caso. Ma sarà ancora il caso (o il diavolo ?) a sottrarre Mattia alle infelici conseguenze dei suoi atti fortuiti: un'eccezionale vincita al gioco e un provvido sbaglio di persona lo renderanno improvvisamente ricco e libero. A completare questo bagno nell'irrazionale e nel fantastico, la rinascita di Mattia si snoda lungo una dimensione esoterica lo porterà a vivere un universo misterico popolato da ombre e forze occulte. ????Genere: Romanzo Autore: Luigi Pirandello Introduzione: Marziano Guglielminetti Cronologia: Simone Costa Note e appendice: Laura Nay ????Editore: Arnoldo Mondadori Edizione: 1993 Formato: 13 x 19,5 cm Rilegatura: brossura fresata Pagine: 236 ???? Condizioni: Il libro si presenta in ottime condizioni. Sulla parte posteriore della copertina è presente qualche macchia, per il resto la copertina presenta qualche segno di usura di poca rilevanza. Le pagine sono in ottimo stato. ????Consegna a mano gratuita. Metodo di spedizione proposto: Italia - Pieghi di libri raccomandata (Poste Italiane), consegna in circa 6 giorni lavorativi
6 €
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Roma (Lazio)
NAZARENO PADELLARO PIO XII Editrice S.A.I.E. Torino Prima edizione 15 Marzo 1956 Copertina flessibile illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine 377, formato cm. 14X20,5. Condizioni: OTTIMO PARI AL NUOVO COME MOSTRANO LE IMMAGINI ILLUSTRATO Papa Pio XII (in latino: Pius PP. XII, nato Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli; Roma, 2 marzo 1876 – Castel Gandolfo, 9 ottobre 1958). Dal 2 marzo 1939 al 9 ottobre 1958 è stato il 260º papa della Chiesa cattolica e 2º sovrano dello Stato della Città del Vaticano. Nel 1990, a conclusione della prima fase di beatificazione, ha ricevuto il titolo di servo di Dio. Nel 2009, a conclusione della seconda fase, ha ricevuto il titolo di venerabile, che ne attesta l'eroicità delle virtù per la Chiesa. La causa di canonizzazione è affidata alla Compagnia di Gesù. Nazareno Padellaro (Mazzarino, 1892 – Roma, 1980) è stato un pedagogista, funzionario e scrittore italiano. Nel 1923 vinse le olimpiadi della cultura, e si dedicò all'insegnamento. Fu quindi provveditore agli studi di Potenza. Divenuto pedagogista di riferimento del regime fascista, fu provveditore agli studi del governatorato di Roma. Negli anni '30 fu uno dei più rappresentativi teorici della scuola di mistica fascista. Diresse importanti periodici magistrali, tra cui "Il Primato Educativo". Fu autore dell'Inno dei figli della Lupa.Diresse il Centro didattico nazionale. Fu direttore, tra il 1939 e il 1943, della rivista Tempo di scuola, luogo di propaganda e di discussione del progetto politico pedagogico del ministro dell'educazione Giuseppe Bottai. Fu individuato dal Bottai per la redazione del testo di terza classe di tutte le scuole elementari del Regno. Nel 1940 fu nominato direttore generale delle Scuole medie del ministero dell'educazione nazionale. Spese di spedizione euro 2 con posta ordinaria "piego di libri" opportunamente protetto ed inviato dentro apposita busta postale. NON E’ PREVISTA LA CONSEGNA BREVI MANU Pagamento: postep
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Milano (Lombardia)
‘68 Terremoto in Sicilia a cura di Giuseppe Carlo Marino andò editori 10 febbraio 1968 Copertina rigida illustrata, rilegatura editoriale, pagine 143, formato cm. 17,5X24,5. Condizioni: OTTIMO COME DA FOTO Il terremoto del Belìce del 1968 fu un violento evento sismico, di magnitudo momento 6,4, che nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968 colpì una vasta area della Sicilia occidentale, la Valle del Belìce, compresa tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo. La prima forte scossa si avvertì alle ore 13:28 locali del 14 gennaio, con gravi danni a Montevago, Gibellina, Salaparuta e Poggioreale; una seconda alle 14:15. Nelle stesse località ci fu un'altra scossa molto forte, che fu sentita fino a Palermo, Trapani e Sciacca. Due ore e mezza più tardi, alle 16:48, ci fu una terza scossa, che causò danni gravi a Gibellina, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa e Vita. Nella notte, alle ore 2:33 del 15 gennaio, una scossa molto violenta causò gravissimi danni e si sentì fino a Pantelleria. Ma la scossa più forte si verificò poco dopo, alle ore 3:01, che causò gli effetti più gravi. A questa seguirono altre 16 scosse. Le vittime accertate ufficialmente variano: secondo alcune fonti furono complessivamente 231 e i feriti oltre 600, pochi rispetto ai danni perché molti abitanti avevano trascorso la notte all'aperto; secondo altre le vittime furono 296[4]. Altri scrivono addirittura di 370 morti, circa 1.000 feriti e 70.000 sfollati circa[5]. I pochi muri ancora rimasti in piedi crollarono completamente in seguito alla fortissima scossa avvenuta il 25 gennaio, alle ore 10:56. Dopo questa ultima scossa le autorità proibirono anche l'ingresso nelle rovine dei paesi di Gibellina, Montevago e Salaparuta. Furono registrate strumentalmente 345 scosse, con 81 di queste con magnitudo pari o superiore a 3 tra il 14 gennaio e il 1º settembre 1968 Spese di spedizione euro 2 con posta ordina
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Italia (Tutte le città)
Alessandro Sardi …MA, NON S’IMPRIGIONA LA STORIA Dettagli: Autore: Alessandro Sardi Editore: Centro Editoriale Nazionale Tipologia: Libro usato vintage Libro raro e introvabile Anno edizione: 5 gennaio 1958 Stato di conservazione: ottime condizioni Descrizione Dorso: con impressioni in oro. Copertina: in piena seta, con impressioni in oro al piatto, copertina rigida, pagine 441, formato cm. 21X28,5. Diario di un nobile, eroe dell'aria con D'Annunzio, e delle sue vicende a cavallo dell'epopea fascista. Foto inedite. Molto interessante. Molto raro. Autobiografia del nobiluomo abruzzese, tra i primi a aderire al fascismo e sottosegretario ai Lavori Pubblici nel primo Ministero Mussolini. I quaderni scritti nelle carceri di Regina Coeli, Poggioreale, Procida da parte dell'autore, detenuto politico arrestato nel 15/3/1945. Grande parte delle fotografie presenti nel volume, sono state fornite dall' ILLUSTRAZIONE ITALIANA altre dal SECOLO D'ITALIA. Alessandro Sardi (Sulmona, 25 gennaio 1889 – Roma, 2 novembre 1965) è stato un politico italiano. Nacque a Sulmona nel 1889 dai nobili Gennaro, barone di Rivisondoli, e Concetta Paduano Colajanni e partecipò alla prima guerra mondiale come ufficiale del Servizio Aeronautico; laureatosi in giurisprudenza, diventò avvocato. Tra il 1920 e il 1921 fu sindaco della sua città natale, fu anche consigliere provinciale e presidente del consiglio provinciale dell'Aquila. Facente parte dell'Associazione Nazionalista Italiana e confluito poi nel 1923 nel Partito Nazionale Fascista, fu eletto Deputato del Regno d'Italia alle elezioni del 1921 nel collegio di Aquila degli Abruzzi, venendo riconfermato nella tornata del 1924 nella circoscrizione Abruzzi e Molise e in quella del 1929 nel collegio unico nazionale. Nel 1922 partecipò alla marcia su Roma e da quell'anno fio al 1924 fu Sottosegretario di Stato presso il ministero dei lavori pubblici nel nuovo governo Mussolini. Ritiratosi dalla vita politica, morì a Roma nel
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Roma (Lazio)
Arnaldo Cipolla Il re fanciullo R. Bemporad e Figlio 20 Dicembre 1923 Libro RARO con otto grandi illustrazioni fuori testo di G. Grande Pubblicazione Firenze: R. Bemporad e figlio Rilegato in cartoncino marmorizzato con titoli al dorso, pagine 224, formato cm. 17,5X25. Arnaldo Cipolla (Como, 1877 – Roma, 23 febbraio 1938) è stato un giornalista, esploratore e scrittore italiano. Per i suoi viaggi e spedizioni, fu soprannominato negli anni venti il "Kipling italiano" Figlio di un garibaldino, fu inizialmente avviato alla carriera militare. Nel 1904, a seguito di un accordo tra il Belgio e l'Italia si recò nel Congo come volontario. Da questa esperienza nacque Dal Congo, la raccolta della corrispondenza tenuta con la famiglia. Successivamente fu assunto dal Corriere della Sera come corrispondente dall'Africa, seguendo le operazioni delle truppe italiane in Somalia e, recatosi successivamente in Etiopia, ne seguì le vicende legate alla successione al trono etiope dopo la morte di Menelik II (raccolte poi nell'opera, pubblicata per la prima volta nel 1911 e più volte ristampata, Nell'impero di Menelik). Nel 1910 venne assunto da La Stampa, occupandosi in particolare della campagna di Libia. Viaggiò e scrisse moltissimo in particolare nel periodo tra le due guerre mondiali. Punto focale della sua attività furono anche il Medio oriente e l'Asia Minore. I suoi scritti, datati di quasi un secolo, sono stati riportati in auge dai recenti eventi legati alle crisi in Iraq e Afghanistan. L'analisi delle motivazioni economiche, di controllo coloniale del territorio e delle materie prime, le varie influenze geopolitiche, pur se contestualizzate in un nuovo assetto mondiale, rimangono tuttora interessanti. STATO DI CONSERVAZIONE: BUONO come mostrano le fotografie. Spese di spedizione euro 2 con posta ordinaria "piego di libri" opportunamente protetto in custodia ed inviato dentro apposita busta postale. Non è prevista la consegna brevi manu Pagamento: Postep
14 €
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Trieste (Friuli Venezia Giulia)
INDRO MONTANELLI STORIA DEL REGNO D'ITALIA 1861-1946 Il Giornale di INDRO MONTANELLI N. 24 fascicoli Casa Editrice: Il Giornale Anno edizione: 1993 SOCIETA' EUROPEA DI EDIZIONI 1993 Copertina: flessibile, fascicoli spillati Pagine: 12 pagine cadauno Formato: cm. 14,5 X 23 Descrizione: opera completa di N. 24 fascicoli in cofanetto. Condizioni: OTTIMO COME MOSTRANO LE IMMAGINI Il Regno d'Italia fu lo Stato italiano proclamato il 17 marzo 1861 con l'Unità d'Italia, durante il Risorgimento italiano, in seguito alla seconda guerra d'indipendenza combattuta dal Regno di Sardegna per conseguire l'unificazione nazionale italiana, unificazione poi proseguita con la Terza guerra d'indipendenza italiana nel 1866 e l'annessione dello Stato Pontificio, con la conseguente presa di Roma, nel 1870. Il completamento del territorio nazionale avvenne tuttavia solo al termine della prima guerra mondiale, considerata come la quarta guerra d'indipendenza italiana, il 4 novembre 1918 (giorno della diramazione del Bollettino della Vittoria che annunciava che l'Impero austro-ungarico si arrendeva all'Italia) in base all'armistizio firmato a Villa Giusti, nei pressi di Padova. Con il successivo trattato di Saint-Germain-en-Laye, nel 1919, l'Italia completò l'unità nazionale con l'annessione di Trento, Trieste, l'Istria e parte della Dalmazia. Dal 1861 al 1946 fu una monarchia costituzionale basata sullo Statuto Albertino, concesso nel 1848 da Carlo Alberto di Savoia ai suoi sudditi del Regno di Sardegna, prima di abdicare l'anno successivo. Al vertice dello Stato vi era il re, il quale riassumeva in sé i tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario seppur esercitati non in maniera assoluta. Tale forma di governo fu avversata dalle frange repubblicane (oltreché internazionaliste e anarchiche) e si concretizzò soprattutto in due note vicende: la fucilazione di Pietro Barsanti (considerato il primo martire della Repubblica Italiana) e l'attentato di Giovanni Passannante, di f
18 €
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Torino (Piemonte)
Paolo Bagnoli UNA VITA DEMIURGICA Biografia di Filippo Burzio Con la bibliografia degli scritti (1909-2003) UTET 2015 Copertina rigida con sovraccoperta illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine 296, formato cm. 18X25. STATO DI CONSERVAZIONE: NUOVO come mostrano le immagini. Filippo Burzio (Torino, 16 febbraio 1891 – Ivrea, 25 gennaio 1948) è stato un giornalista, matematico e politologo italiano. Compì gli studi medi superiori all'Istituto Tecnico Industriale G. Sommeiller dove ottenne la Licenza fisico-matematica. Laureato in ingegneria all'Università di Torino il 21 dicembre 1914, sviluppò alcune ricerche sulla balistica, materia per la quale ottenne la libera docenza; successivamente insegnò tale disciplina all'Accademia Militare e al Politecnico di Torino. Contemporaneamente sviluppava un suo pensiero politico e filosofico che ben presto prevalse sui suoi interessi scientifici e che espose in varie opere. Il suo pensiero si riconduce alla sua educazione liberale e illuministica, alla tradizione piemontese ed a figure come Jean-Jacques Rousseau, Camillo Cavour e Giovanni Giolitti. Burzio elabora la cosiddetta dottrina del Demiurgo, personalità in grado di moderare i comportamenti della società umana e di indirizzarne le aspirazioni. Nel suo pensiero alcuni vedono l'anticipazione di temi di attualità, in particolare di tematiche europeistiche. Collaboratore del quotidiano La Stampa dal 1934, ne tenne la direzione dal 10 agosto all'8 settembre 1943. Per una successiva condanna a morte per antifascismo, fu costretto alla clandestinità fino alla liberazione. Dopo la caduta del Fascismo fu di nuovo direttore del quotidiano torinese. Fu anche socio corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei per la classe di Scienze Morali. Morì improvvisamente per infarto il 25 gennaio 1948. Al suo nome è stata costituita una Fondazione. Spese di spedizione euro 2 con posta ordinaria "piego di libri" opportunamente protetto ed inviato dentro ap
10 €
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Torino (Piemonte)
FIDAL Federazione Italiana Di Atletica Leggera REGOLAMENTO TECNICO INTERNAZIONALE PER LA GARE DI ATLETICA LEGGERA GRUPPO GIUDICI GARE ROMA 1981 Copertina flessibile illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine 236, formato cm. 12X17. Condizioni: OTTIMO COME DA FOTO La Federazione Italiana di Atletica Leggera (FIDAL) è una federazione sportiva che ha il compito di promuovere la pratica dell'atletica leggera e coordinarne le attività dilettantistiche ed agonistiche in Italia. La prima struttura autonoma ad organizzare manifestazioni podistiche in Italia fu la Unione Podistica Torinese (UPT) che nacque a Torino il 4 agosto 1897. Il 1º aprile 1899, sotto la Presidenza di Mario Luigi Mina, la U.P.T. cambiò denominazione in Unione Podistica Italiana (U.P.I.), sostituita il 21 ottobre 1906, su iniziativa de La Gazzetta dello Sport, dalla Federazione Podistica Italiana (F.P.I.). Nel Congresso di Milano dell'8 ottobre 1909, la F.P.I. assunse il nome di Federazione Italiana Sports Atletici (F.I.S.A.), il cui primo atto fu quello di rendere nota la tabella dei primati italiani. Nel Congresso tenuto il 21 dicembre 1924, alcune società, principalmente liguri e piemontesi, si distaccarono dalla F.I.S.A. per costituire l'Unione Italiana Sports Atletici (U.I.S.A.). La Federazione riacquistò la sua unità il 27 maggio 1925, assumendo infine, nel Congresso di Firenze del 12 dicembre 1926, la denominazione di Federazione Italiana di Atletica Leggera (F.I.D.A.L.). Il 19 marzo 1927 il P.N.F. a mezzo del Presidente del CONI Lando Ferretti nominò l'on. Leandro Arpinati Presidente sia della F.I.D.A.L. che della F.I.G.C.. L'attività femminile agli inizi fu organizzata dalla Federazione Italiana Atletica Femminile (F.I.A.F.), costituita a Milano nel 1923. La F.I.A.F, in base alla "Carta dello Sport", il 1º gennaio 1929 venne assorbita dalla F.I.D.A.L., Federazione elencata nella Legge 16.2.1942, n. 426. Spedizione € 2, pagamento bonifco, posepay.
6 €
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Torino (Piemonte)
Paolo Bagnoli UNA VITA DEMIURGICA Biografia di Filippo Burzio Con la bibliografia degli scritti (1909-2003) UTET 2015 Copertina rigida con sovraccoperta illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine 296, formato cm. 18X25. STATO DI CONSERVAZIONE: NUOVO come mostrano le immagini. Filippo Burzio (Torino, 16 febbraio 1891 – Ivrea, 25 gennaio 1948) è stato un giornalista, matematico e politologo italiano. Compì gli studi medi superiori all'Istituto Tecnico Industriale G. Sommeiller dove ottenne la Licenza fisico-matematica. Laureato in ingegneria all'Università di Torino il 21 dicembre 1914, sviluppò alcune ricerche sulla balistica, materia per la quale ottenne la libera docenza; successivamente insegnò tale disciplina all'Accademia Militare e al Politecnico di Torino. Contemporaneamente sviluppava un suo pensiero politico e filosofico che ben presto prevalse sui suoi interessi scientifici e che espose in varie opere. Il suo pensiero si riconduce alla sua educazione liberale e illuministica, alla tradizione piemontese ed a figure come Jean-Jacques Rousseau, Camillo Cavour e Giovanni Giolitti. Burzio elabora la cosiddetta dottrina del Demiurgo, personalità in grado di moderare i comportamenti della società umana e di indirizzarne le aspirazioni. Nel suo pensiero alcuni vedono l'anticipazione di temi di attualità, in particolare di tematiche europeistiche. Collaboratore del quotidiano La Stampa dal 1934, ne tenne la direzione dal 10 agosto all'8 settembre 1943. Per una successiva condanna a morte per antifascismo, fu costretto alla clandestinità fino alla liberazione. Dopo la caduta del Fascismo fu di nuovo direttore del quotidiano torinese. Fu anche socio corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei per la classe di Scienze Morali. Morì improvvisamente per infarto il 25 gennaio 1948. Al suo nome è stata costituita una Fondazione. Spese di spedizione euro 2 con posta ordinaria b'"'piego di librib'"' opportunamente protetto ed inviato dentro ap
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Roma (Lazio)
Arnaldo Cipolla Il re fanciullo R. Bemporad e Figlio 20 Dicembre 1923 Libro RARO con otto grandi illustrazioni fuori testo di G. Grande Pubblicazione Firenze: R. Bemporad e figlio Rilegato in cartoncino marmorizzato con titoli al dorso, pagine 224, formato cm. 17,5X25. Arnaldo Cipolla (Como, 1877 – Roma, 23 febbraio 1938) è stato un giornalista, esploratore e scrittore italiano. Per i suoi viaggi e spedizioni, fu soprannominato negli anni venti il b'"'Kipling italianob'"' Figlio di un garibaldino, fu inizialmente avviato alla carriera militare. Nel 1904, a seguito di un accordo tra il Belgio e l'Italia si recò nel Congo come volontario. Da questa esperienza nacque Dal Congo, la raccolta della corrispondenza tenuta con la famiglia. Successivamente fu assunto dal Corriere della Sera come corrispondente dall'Africa, seguendo le operazioni delle truppe italiane in Somalia e, recatosi successivamente in Etiopia, ne seguì le vicende legate alla successione al trono etiope dopo la morte di Menelik II (raccolte poi nell'opera, pubblicata per la prima volta nel 1911 e più volte ristampata, Nell'impero di Menelik). Nel 1910 venne assunto da La Stampa, occupandosi in particolare della campagna di Libia. Viaggiò e scrisse moltissimo in particolare nel periodo tra le due guerre mondiali. Punto focale della sua attività furono anche il Medio oriente e l'Asia Minore. I suoi scritti, datati di quasi un secolo, sono stati riportati in auge dai recenti eventi legati alle crisi in Iraq e Afghanistan. L'analisi delle motivazioni economiche, di controllo coloniale del territorio e delle materie prime, le varie influenze geopolitiche, pur se contestualizzate in un nuovo assetto mondiale, rimangono tuttora interessanti. STATO DI CONSERVAZIONE: BUONO come mostrano le fotografie. Spese di spedizione euro 2 con posta ordinaria b'"'piego di librib'"' opportunamente protetto in custodia ed inviato dentro apposita busta postale. Non è prevista la consegna brevi manu Pagamento: Postep
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Pisa (Toscana)
Il conte Ugolino Romanzo Storico di EMILIO FANCELLI Illustrazioni del Prof. PIATTOLI Casa Editrice G. Nerbini 1943 Firenze XXI Copertina morbida, legatura editoriale, pagine 255, formato cm. 15X20,5. Stato di conservazione: OTTIMO come mostrano le foto Ugolino della Gherardesca (Pisa, 1210 – Pisa, 1289) è stato un nobile e politico italiano ghibellino (parteggiò per i guelfi) e comandante navale del XIII secolo. Auguste Rodin, il Conte Ugolino e i suoi figli, Musée d'Orsay, Parigi Ugolino ricopriva un'importante serie di cariche nobiliari: era infatti Conte di Donoratico, secondo in successione come Signore del Cagliaritano e Patrizio di Pisa; divenne Vicario di Sardegna nel 1252 per conto del Re Enzo di Svevia, e fu uno dei vertici politici di Pisa dal 18 aprile 1284 (come podestà) al 1º luglio 1288, giorno in cui fu deposto dal ruolo di capitano del popolo. Gli attriti con Ruggieri degli Ubaldini (arcivescovo di Pisa nonché capofazione ghibellino) portarono la sua posizione a peggiorare a tal punto che finì con alcuni figli e nipoti rinchiuso in una torre, dove morì per inedia nel marzo 1289. La sua figura fu rappresentata, vent'anni dopo, nel canto XXXIII dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri. Trama: Il conte Ugolino si trova nella zona Cocito dell'Inferno per la sua colpa di tradimento contro il prete Ruggieri degli Ubaldini. Il conte è immerso fino al collo in un lago di ghiaccio insieme all'altro che è costretto, impotente, a farsi addentare il cranio dal suo nemico. Ugolino, interrogato da Dante Alighieri in presenza di Virgilio, racconta la sua storia, specialmente la parte più triste e finale. Ruggieri degli Ubaldini, dopo che la fiducia del suo amico era venuta meno, a sua volta tradisce Ugolino facendolo rinchiudere in una torre senza porte (chiamata b'"'Torre della Fameb'"') lasciandolo a morire di fame e stenti assieme ai suoi figli. Spese di spedizione Euro 2 con posta prioritaria b'"'piego di librib'"', opportunamente protett
38 €
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Padova (Veneto)
Paolo Lorenzini Collodi Nipote SUSSI E BIRIBISSI Salani Editore 1956 I PRIMI GRANDI LIBRI 4 illustrazioni in nero e in colori di G. Rossini Copertina rigida illustrata colori, rilegatura editoriale, pagine 166, formato cm. 19X25. STATO DI CONSEVAZIONE: OTTIMO come mostrano le immagini Descrizione Sussi e Biribissi è un libro umoristico per bambini e ragazzi scritto da Paolo Lorenzini (nipote del più famoso Carlo Lorenzini detto Carlo Collodi), pubblicato nel 1902. Ha come sottotitolo Storia di un viaggio verso il centro della Terra, con riferimento al romanzo Viaggio al centro della Terra di Jules Verne. I due protagonisti, uno basso e grassottello l'altro alto e magro, infatti, affascinati dalle avventure descritte nel romanzo di Verne, decidono di ripercorrere il misterioso viaggio, partendo dalle fogne di Firenze. Naturalmente gliene capiteranno di tutti i colori malgrado i buoni consigli del gatto Buricchio. Divisi a causa di un imprevisto si ritroveranno dopo qualche tempo profondamente cambiati sia nel fisico che nel comportamento. Alla fine i propositi per il futuro saranno di rimanere con i piedi per terra credendo meno ai racconti fantastici. Sussi e Biribissi nella cultura popolare è diventato un epiteto ironico, talvolta utilizzato per indicare due persone dall'aspetto fisico opposto, molto amiche tra di loro. Paolo Lorenzini (Firenze, 12 gennaio 1876 – Firenze, 1958) è stato uno scrittore, poeta e traduttore italiano. Suo padre Ippolito era fratello di Carlo Lorenzini, il famoso autore di Pinocchio, conosciuto con lo pseudonimo di Carlo Collodi. Il nipote, infatti, adotterà lo pseudonimo di Collodi Nipote. La sua opera più famosa fu Sussi e Biribissi, pubblicata nel 1902 a Firenze dall'editore Salani. Fu il primo direttore responsabile del settimanale Topolino nel 1932, e il secondo de L'Avventuroso. Spese di spedizione euro 2 con posta ordinaria "piego di libri", opportunamente protetto ed inviato dentro apposita busta postale
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Novara (Piemonte)
GIAMPAOLO PANSA SCONOSCIUTO 1945 SPERLING PAPERBACK saggi 58 Prima edizione Ottobre 2007 Prezzo di copertina € 10,50 Copertina flessibile illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine 476, formato cm. 13,5X20. Stato di conservazione: OTTIMO come mostrano le immagini È la memoria degli sconfitti nella guerra civile ad accompagnarci lungo le pagine di questo libro. Storie dolenti, mai venute alla luce, che Giampaolo Pansa ha raccolto, cercato, ricostruito con partecipazione, puntiglio e grande rispetto per le troppe vittime incolpevoli, travolte dagli orrori della resa dei conti quando erano ragazzi o bambini. Storie sempre taciute per molte ragioni: la condizione di perdenti, l'ostilità dei vincitori, l'isolamento sociale e, nell'immediato dopoguerra, la paura di possibili vendette anche contro i genitori, i figli o i fratelli dei fascisti uccisi. Un capitolo proibito della nostra storia, narrato da italiani vissuti per sessantanni nella condizione obbligata di prigionieri del silenzio. Un'opera da cui emerge con chiarezza quanto l'Italia sia ancora oggi un paese diviso, a dispetto dell'antifascismo sbandierato dalla cultura dominante. Giampaolo Pansa (Casale Monferrato, 1º ottobre 1935) è un giornalista, scrittore e saggista italiano. Nativo di Casale Monferrato, dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato con 110/110 e lode in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Torino con una tesi intitolata Guerra partigiana tra Genova e il Po (relatore Guido Quazza). Il lavoro gli procurò il «premio Einaudi» (la tesi fu poi pubblicata da Laterza nel 1967). Durante gli anni universitari, Pansa fu anche allievo di Alessandro Galante Garrone, professore ordinario di Storia Moderna e Contemporanea, il quale lo indirizzò per primo verso gli studi storici sulla Seconda guerra mondiale e sulla Resistenza italiana. Spese di spedizione Euro 2,00 con posta "piego di libri”.
4 €
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Pisa (Toscana)
COLLODI NIPOTE (PAOLO LORENZINI) SUSSI E BIRIBISSI Illustrazioni in nero e in colori di G. Rossini SALANI EDITORE 1970 I PRIMI GRANDI LIBRI 4 Copertina rigida illustrata colori, rilegatura editoriale, pagine 166, formato cm. 19X25. STATO DI CONSEVAZIONE: OTTIMO come mostrano le immagini Descrizione Sussi e Biribissi è un libro umoristico per bambini e ragazzi scritto da Paolo Lorenzini (nipote del più famoso Carlo Lorenzini detto Carlo Collodi), pubblicato nel 1902. Ha come sottotitolo Storia di un viaggio verso il centro della Terra, con riferimento al romanzo Viaggio al centro della Terra di Jules Verne. I due protagonisti, uno basso e grassottello l'altro alto e magro, infatti, affascinati dalle avventure descritte nel romanzo di Verne, decidono di ripercorrere il misterioso viaggio, partendo dalle fogne di Firenze. Naturalmente gliene capiteranno di tutti i colori malgrado i buoni consigli del gatto Buricchio. Divisi a causa di un imprevisto si ritroveranno dopo qualche tempo profondamente cambiati sia nel fisico che nel comportamento. Alla fine i propositi per il futuro saranno di rimanere con i piedi per terra credendo meno ai racconti fantastici. Sussi e Biribissi nella cultura popolare è diventato un epiteto ironico, talvolta utilizzato per indicare due persone dall'aspetto fisico opposto, molto amiche tra di loro. Paolo Lorenzini (Firenze, 12 gennaio 1876 – Firenze, 1958) è stato uno scrittore, poeta e traduttore italiano. Suo padre Ippolito era fratello di Carlo Lorenzini, il famoso autore di Pinocchio, conosciuto con lo pseudonimo di Carlo Collodi. Il nipote, infatti, adotterà lo pseudonimo di Collodi Nipote. La sua opera più famosa fu Sussi e Biribissi, pubblicata nel 1902 a Firenze dall'editore Salani. Fu il primo direttore responsabile del settimanale Topolino nel 1932, e il secondo de L'Avventuroso. Spese di spedizione euro 2 con posta ordinaria "piego di libri", opportunamente protetto ed inviato dentro apposita busta postal
12 €
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Torino (Piemonte)
STENDHAL il rosso e il nero Cronaca del XIX secolo Presentazione di Gabriella Pesca Collina DEMETRA 1^ edizione gennaio 1998 collana ACQUARELLI 170 Raccolta di classici a cura di Angela Cerinotti Copertina flessibile con sovraccoperta illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine 507, formato cm. 15X21. Condizioni: NUOVO DI LIBRERIA Il rosso e il nero (titolo originale, Le Rouge et le Noir, con due sottotitoli: Chronique du XIXe siècle e Chronique de 1830) è un romanzo dello scrittore francese Stendhal. Il manoscritto fu venduto per 1500 franchi all'editore Levasseur che lo pubblicò in due tomi a Parigi nel novembre del 1830 con data 1831. La storia viene ripresa da Stendhal da un fatto di cronaca. L'autore infatti aveva letto di un giovane che uccise l'ex amante sulla rivista "La Gazette des Tribunaux". Il rosso e il nero, pubblicato nel 1830, è il secondo romanzo di Stendhal, dopo Armance del 1826. Il romanzo prende spunto dall'affaire Berthet, avvenuto nel 1827 presso il Tribunale di Corte d'Assise dell'Isère, il dipartimento di origine di Stendhal: il figlio di un maniscalco fu giudicato e condannato a morte per aver assassinato l'amante, moglie di un notaio di provincia. Il rosso e il nero riprende, sviluppa e arricchisce tale episodio, nel quale l'autore vede la manifestazione di un'energia popolare che la società conservatrice della Restaurazione reprime. Il rosso e il nero è un romanzo realistico, avente come trama la struttura sociale della Francia immediatamente precedente la rivoluzione del 1830, le opposizioni tra Parigi e la provincia, tra borghesia e nobiltà, tra gesuiti e giansenisti. Grazie alla sua capacità di rappresentare i rapporti tra i personaggi e la loro psicologia, Stendhal traccia un affresco della società reazionaria post-napoleonica, mostrando le ambizioni, il cinismo e l'ipocrisia di cui si nutrono quotidianamente i rapporti umani. Spese di spedizione Euro 2 con posta ordinaria "piego di libri” opportuname
8 €
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Milano (Lombardia)
HERTA VON STEPHANITZ IL CANE DA PASTORE TEDESCO (Der deutsche Schäferhund) NICOLO’ NICOLESI EDITORE 28 Dicembre 1976 come si alleva – come si educa come si tiene e si addestra 30 figure – 156 illustrazioni Traduzione di A. Silvestri-Giorgi COLLANA PICCOLA BIBLIOTECA DI CINOLOGIA Serie monografica Brossura cartonata editoriale con risvolti, immagine fotografica a colori “Campionessa Carla v. Haus Hackatherm”, numerose immagini a colori ed in bianco e nero nel testo, pagine 349, formato cm. 12,5X17. Testo di fondamentale importanza per i cultori della cinofilia e di questa razza in particolare. Stato di conservazione: OTTIMO DA LIBRERIA Il cane da pastore tedesco (detto anche Deutscher Schäferhund o German Shepherd Dog), comunemente abbreviato in pastore tedesco, secondo la classificazione cinologica FCI risponde allo standard nr. 166/10.08.2010-D (D=Germania); appartiene al 1º gruppo di razze canine (Cani da pastore e bovari) con riferimento alla sezione 1, cani da pastore con brevetto da lavoro ed impiego come cane da utilità, da difesa e per usi molteplici. Il primo esemplare di cane da pastore tedesco storicamente riconosciuto fu "Hektor von Linksrhein" nel 1899. Un esemplare canino di oltre 4 anni di età iscritto nel libro dell'allevamento della neo costituita associazione per il cane da pastore tedesco (S.V.) con la sigla S.Z. 001 (Schäferhund Zuctbuch 001). Il nome che però comparve sul registro dell'allevamento fu "Horand von Grafrath" rifacendosi all'affisso cinofilo del suo proprietario. L'associazione per il cane da pastore tedesco (S.V.) prese corpo in occasione della prima riunione dei soci fondatori svoltasi in Augsburg a cavallo del 23-24 aprile 1899 col benestare della V.D.H. (Verband für das Deutsche Hundewesen). spese di spedizione euro 2,00 con posta prioritaria "piego di libri, non tracciabile" o euro 4,00 con posta raccomandata "piego di libri, tracciabile", opportunamente protetto in busta di cellofan e inviato den
28 €
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Parma (Emilia Romagna)
Ignazio Silone FONTAMARA Arnoldo Mondadori Editore 1993 Collana LETTURE PER LA SCUOLA a cura di Mirella Zocchi Copertina flessibile illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine 224, formato cm. 14X20,5. Stato di conservazione: OTTIMO come mostrano le immagini. Ignazio Silone, pseudonimo e poi, dagli anni sessanta, anche nome legale di Secondo Tranquilli (Pescina, 1º maggio 1900 – Ginevra, 22 agosto 1978), è stato uno scrittore, giornalista, politico, saggista e drammaturgo italiano. Fontamara è il primo romanzo di Ignazio Silone, pubblicato dapprima nel 1933 in lingua tedesca in Svizzera - dopo esser stato scritto nella Confederazione elvetica tra il 1929 e il 1931 - al tempo in cui l'autore era riparato all'estero per sfuggire alle persecuzioni del Regime fascista; nel novembre 1933 egli pubblica un'edizione in lingua italiana a proprie spese, e nel 1934 l'opera fu tradotta in inglese. Il successo del romanzo, che denunciava l'immoralità e gli inganni del partito fascista di Mussolini e dei suoi seguaci, fu straordinario, galvanizzando una parte dell'opinione pubblica internazionale dell'epoca, che fece di Fontamara un documento della propaganda antifascista fuori dall'Italia e un simbolo della resistenza al totalitarismo (Hitler era appena arrivato al potere in Germania). TRAMA Dal 1º giugno 1929 nel paese di Fontamara (nella Marsica, vicino ad Avezzano) non arriva più l'elettricità, la cui fornitura è stata interrotta perché gli abitanti del paese non pagavano le bollette. Sperando di rimediare a questa “fatalità”, ogni contadino analfabeta firma una misteriosa "carta bianca", portata da un graduca della milizia (il cav. Pelino), la quale si scoprirà essere in realtà l'autorizzazione a togliere l'acqua per l'irrigazione per indirizzarla verso i possedimenti dell'Impresario, un imprenditore legato al regime che ha ottenuto la carica di podestà. Scoperto l'imbroglio… Spese di spedizione euro 2 con posta ordinaria "piego di lib
4 €
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Imperia (Liguria)
GIUSEPPE CESARE ABBA STORIA DEI MILLE Casa Editrice Marzocco 27 Novembre 1943 CON NOTE DI G. D’AMICO – ORSINI CON NUMEROSE ILLUSTRAZIONI E CINQUE CARTINE GEOGRAFICHE Copertina flessibile illustrata, rilegatura editoriale, pagine 280, formato cm. 20X14. Stato di conservazione: OTTIMO come mostrano le foto Abba, Giuseppe Cesare. - Scrittore e patriota italiano (Cairo Montenotte 1838 - Brescia 1910). Partecipò all'impresa dei Mille, combattendo eroicamente a Calatafimi e Palermo e, poi, nella battaglia del Volturno. Ritiratosi a Pisa nel 1862, per dedicarsi agli studi, se ne allontanò nel 1866 e nella giornata di Bezzecca si comportò con grande eroismo. Successivamente fu professore e preside a Faenza e a Brescia. Dopo un faticoso poemetto aleardiano in cinque canti (Arrigo. Da Quarto al Volturno, 1866) e un lungo racconto (Le rive della Bormida nel 1794, 1875), che passò quasi inosservato, pubblicò nel 1880 le Noterelle d'uno dei Mille edite dopo vent'anni, che nel 1882 furono ristampate col titolo Da Quarto al Faro. Noterelle d'uno dei Mille, e poi, nel 1891, col titolo definitivo: Da Quarto al Volturno. Noterelle d'uno dei Mille. L'incisiva semplicità delle prime rapide note è ancora viva nell'edizione definitiva, sebbene sia ravvisabile una paziente elaborazione letteraria del "piccolo capolavoro", come lo definì il Carducci. Scarso valore hanno le novelle (Cose vedute, 1887) e i versi (Romagna, 1887); di più ampio respiro Cose garibaldine (1907) e Pagine di storia, tre voll. post. (1912-13). Scrisse anche: Storia dei Mille narrata ai giovinetti (1904) e Vita di Nino Bixio (1905). I Mille sono la più nota delle formazioni garibaldine, avendo preso parte alla campagna nell'Italia meridionale comandata da Giuseppe Garibaldi, durante la Spedizione dei Mille. Furono il primo nucleo dell'Esercito meridionale, che conquistò il Regno delle Due Sicilie per unirlo al Regno di Sardegna tramite annessione; pochi mesi dopo fu proclamato il Regno d'Italia
10 €
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Italia (Tutte le città)
Paolo Lorenzini Collodi Nipote SUSSI E BIRIBISSI A. Salani Ed Giugno 1970 Copertina e illustrazioni di Roberto Innocenti Copertina rigida illustrata colori, rilegatura editoriale, pagine 154, formato cm. 13X20. STATO DI CONSEVAZIONE: OTTIMO PARI AL NUOVO come mostrano le immagini Descrizione Sussi e Biribissi è un libro umoristico per bambini e ragazzi scritto da Paolo Lorenzini (nipote del più famoso Carlo Lorenzini detto Carlo Collodi), pubblicato nel 1902. Ha come sottotitolo Storia di un viaggio verso il centro della Terra, con riferimento al romanzo Viaggio al centro della Terra di Jules Verne. I due protagonisti, uno basso e grassottello l'altro alto e magro, infatti, affascinati dalle avventure descritte nel romanzo di Verne, decidono di ripercorrere il misterioso viaggio, partendo dalle fogne di Firenze. Naturalmente gliene capiteranno di tutti i colori malgrado i buoni consigli del gatto Buricchio. Divisi a causa di un imprevisto si ritroveranno dopo qualche tempo profondamente cambiati sia nel fisico che nel comportamento. Alla fine i propositi per il futuro saranno di rimanere con i piedi per terra credendo meno ai racconti fantastici. Sussi e Biribissi nella cultura popolare è diventato un epiteto ironico, talvolta utilizzato per indicare due persone dall'aspetto fisico opposto, molto amiche tra di loro. Paolo Lorenzini (Firenze, 12 gennaio 1876 – Firenze, 1958) è stato uno scrittore, poeta e traduttore italiano. Suo padre Ippolito era fratello di Carlo Lorenzini, il famoso autore di Pinocchio, conosciuto con lo pseudonimo di Carlo Collodi. Il nipote, infatti, adotterà lo pseudonimo di Collodi Nipote. La sua opera più famosa fu Sussi e Biribissi, pubblicata nel 1902 a Firenze dall'editore Salani. Fu il primo direttore responsabile del settimanale Topolino nel 1932, e il secondo de L'Avventuroso. Spese di spedizione euro 2 con posta "piego di libri", opportunamente protetto in custodia di cellofan e inviato dentro apposita busta p
16 €
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Torino (Piemonte)
STENDHAL il rosso e il nero Cronaca del XIX secolo Presentazione di Gabriella Pesca Collina DEMETRA 1^ edizione gennaio 1998 collana ACQUARELLI 170 Raccolta di classici a cura di Angela Cerinotti Copertina flessibile con sovraccoperta illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine 507, formato cm. 15X21. Condizioni: NUOVO DI LIBRERIA Il rosso e il nero (titolo originale, Le Rouge et le Noir, con due sottotitoli: Chronique du XIXe siècle e Chronique de 1830) è un romanzo dello scrittore francese Stendhal. Il manoscritto fu venduto per 1500 franchi all'editore Levasseur che lo pubblicò in due tomi a Parigi nel novembre del 1830 con data 1831. La storia viene ripresa da Stendhal da un fatto di cronaca. L'autore infatti aveva letto di un giovane che uccise l'ex amante sulla rivista b'"'La Gazette des Tribunauxb'"'. Il rosso e il nero, pubblicato nel 1830, è il secondo romanzo di Stendhal, dopo Armance del 1826. Il romanzo prende spunto dall'affaire Berthet, avvenuto nel 1827 presso il Tribunale di Corte d'Assise dell'Isère, il dipartimento di origine di Stendhal: il figlio di un maniscalco fu giudicato e condannato a morte per aver assassinato l'amante, moglie di un notaio di provincia. Il rosso e il nero riprende, sviluppa e arricchisce tale episodio, nel quale l'autore vede la manifestazione di un'energia popolare che la società conservatrice della Restaurazione reprime. Il rosso e il nero è un romanzo realistico, avente come trama la struttura sociale della Francia immediatamente precedente la rivoluzione del 1830, le opposizioni tra Parigi e la provincia, tra borghesia e nobiltà, tra gesuiti e giansenisti. Grazie alla sua capacità di rappresentare i rapporti tra i personaggi e la loro psicologia, Stendhal traccia un affresco della società reazionaria post-napoleonica, mostrando le ambizioni, il cinismo e l'ipocrisia di cui si nutrono quotidianamente i rapporti umani. Spese di spedizione Euro 2 con posta ordinaria b'"'piego di libri” opportuname
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Pisa (Toscana)
COLLODI NIPOTE (PAOLO LORENZINI) SUSSI E BIRIBISSI Illustrazioni in nero e in colori di G. Rossini SALANI EDITORE 1970 I PRIMI GRANDI LIBRI 4 Copertina rigida illustrata colori, rilegatura editoriale, pagine 166, formato cm. 19X25. STATO DI CONSEVAZIONE: OTTIMO come mostrano le immagini Descrizione Sussi e Biribissi è un libro umoristico per bambini e ragazzi scritto da Paolo Lorenzini (nipote del più famoso Carlo Lorenzini detto Carlo Collodi), pubblicato nel 1902. Ha come sottotitolo Storia di un viaggio verso il centro della Terra, con riferimento al romanzo Viaggio al centro della Terra di Jules Verne. I due protagonisti, uno basso e grassottello l'altro alto e magro, infatti, affascinati dalle avventure descritte nel romanzo di Verne, decidono di ripercorrere il misterioso viaggio, partendo dalle fogne di Firenze. Naturalmente gliene capiteranno di tutti i colori malgrado i buoni consigli del gatto Buricchio. Divisi a causa di un imprevisto si ritroveranno dopo qualche tempo profondamente cambiati sia nel fisico che nel comportamento. Alla fine i propositi per il futuro saranno di rimanere con i piedi per terra credendo meno ai racconti fantastici. Sussi e Biribissi nella cultura popolare è diventato un epiteto ironico, talvolta utilizzato per indicare due persone dall'aspetto fisico opposto, molto amiche tra di loro. Paolo Lorenzini (Firenze, 12 gennaio 1876 – Firenze, 1958) è stato uno scrittore, poeta e traduttore italiano. Suo padre Ippolito era fratello di Carlo Lorenzini, il famoso autore di Pinocchio, conosciuto con lo pseudonimo di Carlo Collodi. Il nipote, infatti, adotterà lo pseudonimo di Collodi Nipote. La sua opera più famosa fu Sussi e Biribissi, pubblicata nel 1902 a Firenze dall'editore Salani. Fu il primo direttore responsabile del settimanale Topolino nel 1932, e il secondo de L'Avventuroso. Spese di spedizione euro 2 con posta ordinaria b'"'piego di librib'"', opportunamente protetto ed inviato dentro apposita busta postal
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Padova (Veneto)
Paolo Lorenzini Collodi Nipote SUSSI E BIRIBISSI Salani Editore 1956 I PRIMI GRANDI LIBRI 4 illustrazioni in nero e in colori di G. Rossini Copertina rigida illustrata colori, rilegatura editoriale, pagine 166, formato cm. 19X25. STATO DI CONSEVAZIONE: OTTIMO come mostrano le immagini Descrizione Sussi e Biribissi è un libro umoristico per bambini e ragazzi scritto da Paolo Lorenzini (nipote del più famoso Carlo Lorenzini detto Carlo Collodi), pubblicato nel 1902. Ha come sottotitolo Storia di un viaggio verso il centro della Terra, con riferimento al romanzo Viaggio al centro della Terra di Jules Verne. I due protagonisti, uno basso e grassottello l'altro alto e magro, infatti, affascinati dalle avventure descritte nel romanzo di Verne, decidono di ripercorrere il misterioso viaggio, partendo dalle fogne di Firenze. Naturalmente gliene capiteranno di tutti i colori malgrado i buoni consigli del gatto Buricchio. Divisi a causa di un imprevisto si ritroveranno dopo qualche tempo profondamente cambiati sia nel fisico che nel comportamento. Alla fine i propositi per il futuro saranno di rimanere con i piedi per terra credendo meno ai racconti fantastici. Sussi e Biribissi nella cultura popolare è diventato un epiteto ironico, talvolta utilizzato per indicare due persone dall'aspetto fisico opposto, molto amiche tra di loro. Paolo Lorenzini (Firenze, 12 gennaio 1876 – Firenze, 1958) è stato uno scrittore, poeta e traduttore italiano. Suo padre Ippolito era fratello di Carlo Lorenzini, il famoso autore di Pinocchio, conosciuto con lo pseudonimo di Carlo Collodi. Il nipote, infatti, adotterà lo pseudonimo di Collodi Nipote. La sua opera più famosa fu Sussi e Biribissi, pubblicata nel 1902 a Firenze dall'editore Salani. Fu il primo direttore responsabile del settimanale Topolino nel 1932, e il secondo de L'Avventuroso. Spese di spedizione euro 2 con posta ordinaria b'"'piego di librib'"', opportunamente protetto ed inviato dentro apposita busta postale
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Italia
Pistole e Revolver CATALOGO DEI MATERIALI E DELLE COLLEZIONI Museo Storico Italiano della Guerra Rovereto 1995 Editore: Museo storico italiano della guerra, Rovereto Pubblicazione: 1995 Stato di conservazione: PARI AL NUOVO N. 2 volumi con schede mobili in raccoglitori ad anelli formato cm. 26X31,5 Primo volume pagine (6) 140; Secondo volume da 141 a 281. La raccolta comprende: 40 esemplari progettati antecedentemente al 1900 112 esemplari progettati nel periodo tra il 1901 e la fine della Grande Guerra 164 esemplari progettati tra le due guerre mondiali 25 esemplari progettati posteriormente alla seconda guerra mondiale Rara opera che contiene 281 schede illustrate (fronte e retro) su carta pesante con dati tecnici e fotografie dell’arma. Il Museo storico italiano della Guerra di Rovereto (TN), situato nel quattrocentesco castello di Rovereto, unica rocca veneziana in Trentino, nasce nel 1921 con lo scopo di documentare la Grande Guerra, di cui anche la città fu teatro. Col tempo il museo passò ad accogliere tra le sue collezioni anche materiale inerente alle guerre coloniali italiane e la Seconda guerra mondiale. La collezione, costituita grazie a donazioni pubbliche o di associazioni e privati locali, raccoglie armi, uniformi, opere d'arte, fotografie, cimeli, manifesti, oggetti di uso quotidiano in trincea, onorificenze, lettere e diari. STATO DI CONSERVAZIONE: OTTIMO COME NUOVO Spese di spedizione Euro 9,00 con posta pacco ordinario "sicuro e tracciabile" opportunamente protetto in apposito cofanetto e inviato dentro apposito pacco postale imbottito a bolle d'aria. NON E’ PREVISTA LA CONSEGNA BREVI MANU Pagamento: postepay bonifico bancario vaglia postale
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Pesaro (Marche)
Walt Disney Imparo a leggere con TOPOLINO IL LIBRO DELLA GIUNGLA Arnoldo Mondadori Editore Prima edizione Marzo 1977 Copertina rigida illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine n.n., formato cm. 17X24, segni di biro all'antiporta. Illustrazioni a colori Stato di conservazione: OTTIMO COME MOSTRANO LE IMMAGINI Wolfgang Reitherman (Monaco di Baviera, 26 giugno 1909 – Burbank, 22 maggio 1985) è stato un animatore e regista tedesco naturalizzato statunitense. Il libro della giungla (The Jungle Book) è un film del 1967 diretto da Wolfgang Reitherman. È un film d'animazione prodotto dalla Walt Disney Productions e uscito negli Stati Uniti il 18 ottobre 1967. È il 19º Classico Disney. È ispirato alle storie del bambino selvatico Mowgli dell'omonimo libro di Rudyard Kipling. Fu l'ultimo film ad essere stato prodotto da Walt Disney, che morì durante la sua produzione. Le prime versioni della sceneggiatura e della colonna sonora seguivano l'opera di Kipling più da vicino, con un tono drammatico, tetro e sinistro che Disney non voleva nel suo film per famiglie, il che portò alla sostituzione dello sceneggiatore Bill Peet e del compositore Terry Gilkyson. Il casting impiegò i famosi attori e musicisti Phil Harris, Sebastian Cabot, George Sanders e Louis Prima, così come regolari collaboratori Disney come Sterling Holloway, e il figlio del regista, Bruce Reitherman, nel ruolo di Mowgli. Il libro della giungla ricevette un'accoglienza positiva, con molto successo per la sua colonna sonora, con cinque canzoni dei fratelli Sherman e una di Gilkyson, "Lo stretto indispensabile". Il film incassò più di 73 milioni di dollari negli Stati Uniti nella sua prima uscita, e altrettanti da due riedizioni. Dopo il successo del film, la Disney distribuì in seguito un remake live-action e un sequel cinematografico, Il libro della giungla 2. Nel 2016 è uscito un nuovo remake live-action del film, anch'esso dal titolo Il libro della giungla. EURO 2 SPEDIZIONE.
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Rimini (Emilia Romagna)
Vendo libro usato "GESU' LA VERITA' STORICA" di E. P. Sanders. Edizioni Arnoldo Mondadori Milano 1995. Pagine 334. Paperback formato 15 x 23 Copertina rigida con sovracopertina plastificata illustrata. Sanders è uno tra i più grandi studiosi del Gesù storico degli ultimi venti – trent'anni. Egli ha impresso per sempre il proprio nome nella storia della disciplina soprattutto con il suo lavoro del 1985 "Jesus and Judaism". Il volume in vendita rappresenta un tentativo, peraltro felicemente riuscito, di riprendere, a dieci anni di distanza, le analisi e le conclusioni del suo masterpiece, presentandole in una veste accessibile anche ad un lettore privo di qualsiasi esprerienza di studi storici o neo testamentari. Chi fu veramente Gesù Cristo? Un maestro di morale, un riformatore religioso, un pacifista o un ribelle che voleva battersi in favore degli oppressi? Sottoponendo a vaglio rigoroso tutta la documentazione esistente, l'autore intende rispondere a questi e ad altri interrogativi. In buone condizioni d'uso. Codice ISBN 8804464356. Ritiro a carico dell'acquirente o spedizione anche con piego di libri a carico dell'acquirente. Prezzo, escluse spese di imballaggio e spedizione, €. 15,00
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Parma (Emilia Romagna)
Ferenc Molnár I RAGAZZI DELLA VIA PAL Traduzione di Enrico Burich Con quattro tavole fuori testo e coperta in tricromia CAPOLAVORI STRANIERI PER LA GIOVENTU’ N. 54 R. BEMPORAD & F. - FIRENZE 1936 Copertina rigida illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine 166, formato cm. 15X22. Condizioni: OTTIMO PARI AL NUOVO come da foto Ferenc Molnár, nome magiarizzato di Ferenc Neumann (Budapest, 12 gennaio 1878 – New York, 2 aprile 1952), è stato uno scrittore, drammaturgo e giornalista ungherese di origine tedesco-ebraica; pubblicò diversi romanzi, novelle e drammi per il teatro. È l'autore del libro I ragazzi della via Pál, classico della letteratura per ragazzi, pubblicato nel 1906. Si trasferì negli Stati Uniti poco prima del secondo conflitto mondiale a causa dei pogrom, restandovi fino alla morte. Si sposò tre volte e la sua vita sentimentale fu parecchio tumultuosa, se non infelice. La sua opera complessiva, ispirata ad autori come Luigi Pirandello, Oscar Wilde, George Bernard Shaw, ma dotata di un certo carattere personale, si distingue per un profondo senso critico verso i prepotenti e gli arroganti. Specialmente nei suoi lavori più conosciuti si denota, appena celata dietro dialoghi e situazioni non privi di umorismo, un'accorata partecipazione alle vicende di figure umane oppresse da ingiustizie sociali. Molnár ebbe ancora giovane una subitanea notorietà: dopo la pubblicazione del racconto Danubio blu (uscito nel 1902 con titolo differente), nel 1907 venne rappresentato il suo dramma Il diavolo (1907) e successivamente furono messe in scena altre sue commedie fra cui, nel 1909, il poema scenico Liliom e, nel 1925, Il cigno e Giochi al castello, meta-rappresentazione di uno spettacolo di attori. Molte sue opere sono state adattate da celebri autori, fra cui Tom Stoppard, P. G. Wodehouse e Arthur Miller, sia per il cinema che per il teatro e la radio Spese di spedizione Euro 2 con posta ordinaria "piego di libri” opportunamente pr
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Cagliari (Sardegna)
ALICIA DUJOVINE ORTIZ EVITA UN MITO DEL NOSTRO SECOLO MONDADORI LE SCIE Novembre 1996 Traduzione di Marianna Basile e Federica Peressotti Copertina rigida con sovraccoperta illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine 377, formato cm. 15X22,5. Condizioni: PARI AL NUOVO COME MOSTRANO LE IMMAGINI María Eva Duarte de Perón, nata Eva María Ibarguren (Los Toldos, 7 maggio 1919 – Buenos Aires, 26 luglio 1952), è stata un'attrice, politica, sindacalista e filantropa argentina, seconda moglie del Presidente Juan Domingo Perón e First Lady dell'Argentina dal 1946 fino alla morte nel 1952, avvenuta per un tumore, a soli 33 anni. È di solito indicata come Eva Perón, o con l'affettuoso diminutivo in lingua spagnola Evita. Di umili origini, nacque nel villaggio di Los Toldos, presso Junín, situato circa 280 chilometri a sud-ovest di Buenos Aires, nell'Argentina rurale, il 7 maggio 1919, ultima di cinque figli. Nel 1934, all'età di 15 anni, andò a Buenos Aires, capitale della nazione, dove perseguì una carriera da attrice di palcoscenico, radio e cinema. Eva conobbe l'allora Colonnello Juan Domingo Perón il 22 gennaio 1944, a Buenos Aires durante un evento di beneficenza al Luna Park Stadium a favore delle vittime del terremoto di San Juan. I due si sposarono l'anno successivo. Nel 1946, Juan Perón fu eletto Presidente dell'Argentina, proponendo una politica sociale e nazionalista, il peronismo, a cui Eva contribuì. Nel corso dei successivi sei anni, Eva Perón divenne potente all'interno dei sindacati peronisti, perorando la causa dei diritti dei lavoratori e dei più poveri. La sua figura, tuttora oggetto di venerazione popolare in Argentina, è stata anche al centro di numerose celebrazioni postume, come il film musical hollywoodiano Evita, tratto dall'omonimo spettacolo teatrale. Spese di spedizione euro 2 con posta ordinaria "piego di libri" opportunamente protetto ed inviato dentro apposita busta postale.
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Gorizia (Friuli Venezia Giulia)
La scienza degli Gnomi AMZ editrice – Milano 1986 Copertina rigida illustrata a colori, rilegatura editoriale, pagine n.n. formato cm. 24,5X31,3 Stato di conservazione: OTTIMO come mostrano le immagini. Il termine gnomo venne introdotto da Paracelso dopo il 1493 (ma stampato per la prima volta in italiano nel XVIII secolo), nella magia e nell'alchimia per indicare uno spirito ctonio, mentre in seguito il termine è stato adottato nel folklore europeo e utilizzato nella letteratura fantasy per designare spiritelli legati alla terra. Paracelso fu il primo a menzionare gli gnomi, facendone derivare il nome dalla radice greca gnosis ("conoscenza"). Paracelso considerava gli gnomi spiriti della terra e del sottosuolo, e sosteneva che potessero spostarsi all'interno del terreno con la stessa facilità con cui gli uomini camminano sopra di esso. Inoltre, sempre secondo Paracelso, i raggi del sole hanno il potere di trasformare gli gnomi in pietra. Tutti questi elementi sono anche tipici dei nani della mitologia nordica; queste due figure sono in effetti spesso sovrapposte e difficilmente distinguibili anche nel folklore e nella letteratura fantasy. Talune fonti confondono anche gli gnomi con altre creature fantastiche (soprattutto dei boschi), per esempio elfi e goblin. Nel folklore europeo, gli gnomi (detti piccolo popolo o erroneamente anche folletti) sono creature fatate simili a uomini minuscoli. Sono tradizionalmente rappresentati come baffuti e barbuti, e a volte dotati di caratteristici cappelli a cono, spesso di colore rosso. Abitano nei boschi, e sono (come fate, nani ed elfi) strettamente legati alla natura in cui abitano. Gli gnomi appaiono frequentemente nelle fiabe della tradizione folcloristica germanica (e, per esempio, nei racconti dei fratelli Grimm); sono generalmente rappresentati come vecchietti minuscoli e burberi, che vivono sottoterra. Uno dei testi moderni più celebri sugli gnomi è il libro Gnomi (Leven en werken van de Kabouter) pubbli
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