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Museo territorio orientale


Elenco delle migliori vendite museo territorio orientale

SCUOLA MUSEO TERRITORIO PER UNA DIDATTICA DELL'ARCHEOLOGIA. GIORNATA DI STUDIO (CASTEGGIO, 14 APRILE 2002)
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    MUSEO DEL PRADO BORSA ARTE DOWN ISABEL DE BRAGANZA
    • Design originale ed esclusivo del Prado Museo.
    • La borsa è ispirata all'opera Maria Isabel di Braganza come fondatrice del Museo del Prado" (López Piquer, 1829), del Museo del Prado.
    • Acquistando questo articolo collabora nell'integrazione sociale, autonomia e crescita personale degli artisti con Sindrome di Down del progetto Arte Down.
    • L'acquisto dei prodotti e delle pubblicazioni ufficiali del Museo del Prado contribuisce alla conservazione e alla diffusione del suo patrimonio artistico.
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    MUSEO DEL PRADO BOLSO DE ASA CORTA, COLLEZIONE DI BORSE UFFICIALI DEL PRADO MUSEO DONNA, VARI, ESTÁNDAR
    • Design originale ed esclusivo del Museo del Prado
    • La borsa riproduce un dettaglio dell'opera "I figli del pittore nel salotto giapponese (Mariano Fortuny e Marsal, 1874), del Museo del Prado
    • 100% cotone biologico. 34 x 37 cm. Misura dei manici: 15 cm. Manici in pelle
    • Prodotto e stampato in Spagna con tecnica digitale
    • L'acquisto dei prodotti e delle pubblicazioni ufficiali del Museo del Prado contribuisce alla sua conservazione e alla diffusione del suo patrimonio artistico.
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    Italia (Tutte le città)
    Valle Brembana nel cuore di Zogno, casa storica cielo/terra affiancata da ristrutturare. Attualmente la soluzione è composta da: piano terra n. 2 ampie cantine e vano scala utilizzata per accedere ai piani superiori; al primo piano si trovano 2 grandi stanze e un bagno mentre la secondo piano altre 2 stanze con bagno e balcone. spazioso sottotetto parzialmente recuperabile. Zogno si trova a 7 Km dalla rinomata località termale di San Pellegrino Terme dove potete trovare le prestigiose QC Terme. Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo Chiesa parrocchiale di San Lorenzo In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo, sorta sulle rovine del medievale castello di parte guelfa, distrutto dai Visconti prima di consegnarlo alla repubblica veneta, dopo la pace di Lodi. L'interno custodisce la serie seicentesca dei Misteri del Rosario di Francesco Zucco, una Madonna col Bambino di Francesco Lavagna ed un dipinto di Vincenzo Angelo Orelli raffigurante Santa Margherita da Cortona. Architetture civili Museo della Valle Il Museo della Valle, situato in un edificio seicentesco del centro storico, espone in dodici sale una ricca serie di reperti sulla società agricola e contadina della valle. Museo di San Lorenzo È da ricordare inoltre il Museo di San Lorenzo, allestito presso la chiesa parrocchiale, che raccoglie testimonianze di carattere religioso della Valle Brembana.
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    Livorno (Toscana)
    Tenuta di circa 7 Ha coltivata ad uliveto e frutteto situata alle spalle del Golfo di Baratti. La Tenuta in oggetto è situata nel Parco Archeologico di Baratti e Populonia che è un vero e proprio museo all’aperto della civiltà etrusca sul Tirreno. Populonia è stata una delle più importanti Città-Stato dell’Etruria, l’unica città costruita dagli Etruschi sul mare, facente parte dei dodici centri così detti Dodecapoli le cui rovine si trovano nel territorio dell’attuale Comune di Piombino, ricco di Necropoli e di suggestivi reperti archeologici sparsi tra la spiaggia e le pinete retrostanti, importanti testimonianze di ricchezze artistiche che attraggono ogni anno migliaia di visitatori. Il Golfo di Baratti è situato tra Piombino e Populonia, un gioiello nascosto per gli stranieri ma per molti toscani un luogo dall’immenso valore affettivo, luogo colmo di memorie e di storia e che ha conservato negli anni della speculazione edilizia il suo aspetto di spiaggia incontaminata e selvaggia. E’ situato all’estremità sud orientale del Mare Ligure a nord del territorio comunale di Piombino, e, oltre alla spiaggia e al meraviglioso colore dell’acqua, offre la visione di scogliere a picco sul mare insieme al profumo della macchia mediterranea, il panorama aperto sulle isole dell’arcipelago toscano ed una tranquillità e riservatezza di cui godono poche spiagge del litorale toscano tra Livorno e Grosseto. A circa un chilometro di distanza dal Golfo, che si può raggiungere anche a piedi o in bicicletta, oltre che in auto, si trova la Tenuta suddetta con i sui 5 ha di uliveto giovane che entrerà in produzione tra 18 mesi circa, ed un ha di frutteto che comprende ogni specie di alberi da frutto. Il terrreno piantato ad uliveto e frutteto degrada dolcemente verso la strada che porta alla spiaggia del Golfo di Baratti, mentre sulla sommità del colle si trovano, già edificati a rustico, due edifici. Il primo, adibito a Villa Padronale di circa 200 mq. che comprende ingresso, grande soggiorno pranzo, cucina e servizi, tre camere e tre bagni. Nel seminterrato la possibilità di un grande spazio per tavernetta e palestra. Alle spalle della Villa Padronale un altro edificio di circa 130 mq, adibito a servizi per la tenuta, con ricovero attrezzi, magazzino, coppaio, officina e deposito scorte. Entrambi gli edifici sono stati edificati a rustico con la doppia possibilità per l’acquirente o di acquistarli chiavi in mano secondo il progetto approvato, oppure di completarli secondo il proprio gusto sia nella distribuzione degli ambienti che nella scelta dei materiali e nell’ampiezza delle finestre e porte finestre. Intorno alla Villa Padronale una grande terrazza che si affaccia sul panorama circostante. un giardino di macchia mediterranea con querce e lecci.Intorno non ci sono altre abitazioni, solo il verde degli ulivi, dei pini e della macchia mediterranea che si estende fino al mare. La tenuta si vende, chiavi in mano, ad € 4.000.000,00.
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    Santa Sofia d Epiro (Calabria)
    Disponibile una soluzione ai fini investimento immobiliare ad uso residenziale, ideale per realizzare una comoda abitazione o una struttura del settore turistico/alberghiera o similari. A tal proposito si segnala la possibilità di parcheggio libero per le auto e la possibilità di arrivare anche senza mezzi alla piazza principale del paese distante solo 300 metri circa. L'immobile sito in Santa Severina ha affaccio diretto sulla valle del Marchesato. La struttura, indipendente è composta attualmente da due unità residenziali, due magazzini e un ulteriore piano ad uso deposito (declassati di recente a tal uso) ma precedentemente anch'essi con finalità residenziali. Precedentemente la struttura è stata utilizzata dal comune di Santa Severina. In particolare attualmente la proprietà è composta da; 170 metri quadrati commerciali circa con destinazione abitazione 220 metri quadrati circa di locale deposito (ex destinazione abitazione) spazi esterni e cortili per una superficie complessiva pari a 231 metri quadrati. Allegati a questo annuncio un video di presentazione e qualche foto degli interni. non è stato possibile accedere a tutti gli spazi al momento. Faremo effettuare delle progettazioni di massima per meglio valorizzare questo investimento immobiliare. Aggiornamenti su questa pagina. L'immobile è da ristrutturare. Per questo investimento immobiliare è garantita la consulenza immobiliare e finanziaria mediante CroLab laboratorio creditizio e immobiliare. L'immobile è promosso anche sul mercato internazionale. La zona L'immobile si trova nel quartiere Grecìa, un'area archeologica di grande interesse. Proprio a ridosso di questo immobile vi è un percorso di interesse archeologico che già nel 2010 è stato inserito in un progetto di riqualificazione urbana denominato "Cavalcata di Santa Anastasia" ove sono presenti grotte e reperti archeologici di diverse epoche storiche, l'antica porta (a picco sul dirupo) e il rudere di una chiesa (con vano ipogeo sottostante)e gli imponenti resti (pilastri e muri) di quello che potrebbe essere un'antica Sinagoga. Il progetto non è ancora stato ultimato. Santa Severina Santa Severina è un antico borgo medioevale conosciuto storicamente con il nome greco Siberene, situato al centro della provincia di Crotone a metà strada tra il mare Ionio e i monti della Sila al centro di un meraviglioso paesaggio collinare, con il fiume Neto che percorre il suo territorio. Il borgo sorge su uno sperone di tufo che domina la vallata del fiume Neto. In certi giorni, all'alba, quando la foschia avvolge la valle fin sotto la base rocciosa che lo sorregge, assomiglia a una grande nave di pietra. A testimonianza della dominazione bizantina, rimane il quartiere della Grecìa, nella zona orientale, praticamente intatto dal punto di vista urbanistico, dove le case sono tutte abbarbicate sullo sperone roccioso da cui si dispiega il panorama del Marchesato. Il battistero, la vecchia Cattedrale, la chiesa di Santa Filomena e altre rovine sparse sul territorio, sono le testimonianze più appariscenti del periodo di Bisanzio. Il Battistero, cui si accede da una porticina della Cattedrale, è il più antico monumento bizantino della Calabria: realizzato tra VIII e IX secolo, a base circolare con croce greca inserita, in origine era un martyrium e solo più tardi fu adibito a battistero. La chiesa dell'Addolorata, risalente ad epoca pre-normanna, sorge sui resti dell'antico vescovado e conserva numerosi elementi della vecchia cattedrale consacrata nel 1036. L'interno a tre navate, edificato nel XVII secolo, custodisce un bellissimo altare barocco. La chiesa di Santa Filomena, interessante esempio di architettura bizantino-normanna, è una costruzione dell'XI secolo formata da due cappelle sovrapposte a pianta rettangolare, con una cupoletta adorna di colonnine (motivo tipico delle costruzioni armene) e due portali ogivali normanni. Quella che un tempo era la chiesa del Pozzoleo, restaurata, oggi funge da cripta di Santa Filomena. Conteneva una bella acquasantiera di marmo pario, oggi nel Museo Diocesano. Il castello di Santa Severina è stato eretto nel 1076 dai Normanni sui resti di una precedente fortificazione bizantina acquistato nel 1905 dal Comune che lo ha riportato all'antico splendore. Opera militare tra le più complesse e belle della Calabria, è composto da un mastio quadrato, quattrocentesco, con quattro torrioni angolari in corrispondenza dei quali si trovano quattro bastioni sporgenti. Cinto da possenti mura merlate e circondato su tre lati da un fossato, contiene intricati labirinti sotterranei e scuderie con resti di affreschi medievali. Magnifiche decorazioni a stucco e dipinti barocchi, opera di Francesco Giordano, ornano i grandi saloni della roccaforte. Seicentesca è anche la chiesa di Sant'Antonio, col bel portale in tufo e all'interno il sacello dei duchi Sculco (1666) e due cicli di affreschi rappresentanti la vita di San Francesco d'Assisi e quella di Sant'Antonio da Padova. La Cattedrale a nord e il castello normanno a sud sono le due importanti emergenze architettoniche del “Campo”, nome col quale gli abitanti di Santa Severina chiamano la propria piazza, per antica memoria di un suo uso militare come piazza d'armi. Separati dal castello da un profondo fossato, due spuntoni rocciosi formano un belvedere che si affaccia su un suggestivo scenario che spazia dai monti della Sila al mare Ionio. Fonte: Borghi più belli d'italia Santa Severina nel contesto sociale Fa parte dell'associazione "Borghi più belli d'Italia" da diversi anni. L'associazione che si prefigge di garantire, attraverso la tutela, il recupero e la valorizzazione – il mantenimento di un patrimonio di monumenti e di memorie. I criteri per fa parte di questa associazione sono rigidissimi. Molto attiva anche la delegazione FAI - Fondo Ambiente Italiano di Santa Severina e del Marchesato per la protezione di Beni artistici e naturalistici; la sensibilizzazione delle persone al valore del patrimonio paesaggistico e monumentale; la mobilitazione attiva per proteggere il paesaggio a rischio. CLASSE ENERGETICA: G 117 kWh/m2 a Spese: 0 Anno: 1960 Vani: Camere: 0 Riscaldamento: No Stato: Tipo Cucina: Mq: 400 Giardino: , 0 mq Box: 0 Ubicazione: via della libertà, , Santa Severina, , Italia Latitudine: 39.1464 Longitudine: 16.91538
    200.000 €
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    Cremona (Lombardia)
    CASTELLEONE: tipica cascinetta lombarda situata in frazione Corte Madama sviluppata su un'area di oltre 1800 mq. Possibilità di ristrutturazione oppure abbattimento e costruzione di una nuova villa.Posto sulla riva orientale di un lago, chiamato Gerundo e bonificato dai monaci cistercensi nel medioevo, Castelleone ha ancora la forma di un bastione che si protende nell'antica vallata del Serio: alcuni reperti conservati nel Museo Civico dimostrano che Castelleone era anticamente abitato dai Galli Insubri, poi soppiantati dai Celti e quindi dai Longobardi. Come è avvenuto nella campagna cremonese fin dalla fondazione di Cremona (218 a.C.), il territorio ha subito l'opera di centuriazione, ancora visibile in alcuni campi frazionati secondo l'etica romana.
    69.000 €
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    Venezia (Veneto)
    Santa Marina immobiliare presenta la vendita immobiliare di: Negozio di ampia metratura ubicato a pochi passi da piazza San Marco,completamente ristrutturato a Nuovo...Location Storica, Unica, Ineguagliabile,Internazionale..... La Piazza propriamente detta, cioè la zona racchiusa tra le Procuratie vecchie e nuove e quelle "nuovissime", presenta uno sviluppo architettonico di rara suggestione sul complesso monumentale dell'omonima basilica e l'appena prospiciente, svettante, campanile di San Marco. La Basilica prospetta sulla piazza con una facciata marmorea che risale al XIII secolo, in cui furono inseriti mosaici, bassorilievi ed una grande quantità di materiale di spoglio eterogeneo. Ció diede la caratteristica policromia, che si combina con i complessi effetti di chiaroscuro dovuti alle multiformi aperture ed al gioco dei volumi. Le due porte di ingresso alle estremità (quella meridionale, dedicata a san Clemente, risalente all'XI secolo e quella centrale a quello successivo) vennero realizzate con timpani ad arco inflesso, di ispirazione araba, forse volute anche per ricordare Alessandria d'Egitto, dove era avvenuto il martirio dell'evangelista Marco. Le porte minori sono successive, realizzate in gusto antico. L'unico mosaico originale delle lunette della facciata è quello sopra al primo portale a sinistra: gli altri risalgono al XVII e al XIX secolo e imitano i soggetti di quelli che andarono a sostituire. Tra la piazzetta dei Leoncini e le Procuratie si trova la Torre dell'Orologio, ultimata nel 1499, che segna l'inizio della Merceria, calle lungo la quale sono presenti i principali negozi della città. Costituisce tramite un sottoportico l'accesso di terra alla Piazza. La piccola chiesa di San Basso, suo annesso sulla destra, è stata sconsacrata: progettata da Baldassare Longhena, viene usata per mostre. Ai piedi della torre si trova dal 1750 il Caffè Lavena. Proseguendo verso ovest, incontriamo le Procuratie Vecchie, sedi ufficiali dei Procuratori di San Marco ai tempi della serenissima. Vennero costruiti nella prima parte del XVI secolo: il porticato del pianterreno è ricco di negozi e ristoranti, mentre anche oggi i piani superiori ospitano uffici. Sotto a questi archi si trova pure il Caffè Quadri, fondato nel 1755 e contrapposto al Caffè Florian, che si trova dall'altra parte della Piazza. Chiude la piazza la cosiddetta Ala Napoleonica, che congiunge le Procuratie Vecchie a quelle Nuove: prende questa denominazione dal fatto che fu ristrutturata nel 1810 per volontà di Napoleone. Progettata in origine come sede di rappresentanza, vi si trova il Museo Correr. Di fronte alle Procuratie Vecchie sono site quelle dette Nuove: disegnate da Jacopo Sansovino in pieno XVI secolo, necessitarono tra il 1582 e il 1586 di una ristrutturazione, che fu curata prima da Vincenzo Scamozzi e quindi da Baldassare Longhena, che fece chiudere il cantiere solo attorno al 1640. Come per le procuratie dirimpettaie, il porticato del pianterreno ospita locali, tra i quali il Caffè Florian, inizialmente noto come Alla Venezia trionfante, luogo di ritrovo dei venetisti al tempo delle lotte contro la dominazione austriaca. Il palazzo sarebbe dovuto diventare secondo Napoleone la sede di Eugenio di Beauharnais. L'estremità orientale di questo edificio tocca la Libreria marciana, progettata dal Sansovino, prospiciente la piazzetta. Vicino al punto di contatto tra questi due massicci edifici si trova il Campanile di San Marco, edificato tra il 1156 e il 1173 in una prima forma, ristrutturato nel 1514 e ricostruito senza alterazioni nel 1902 dopo un crollo. Vicino al campanile, in linea con la Porta della Carta, ingresso monumentale del Palazzo Ducale, si trova la Loggetta, progettata dal Sansovino e costruita tra il 1537 Per informazioni: SANTA MARINA IMMOBILIARE è tra le prime organizzazioni d'intermediazione immobiliare del territorio Veneziano ad adottare, applicare e sviluppare con successo nuovi sistemi di elasticità commerciale e metodiche di marketing di derivazione internazionale attraverso strumenti di analisi, indagini di mercato e digital strategy per il raggiungimento degli obiettivi. L'azienda si è fortemente strutturata per offrire alla clientela molteplici servizi. Santa Marina Immobiliare significa Serietà e Professionalità, espressa anche attraverso: Stima immobiliare,Manuale Immobiliare, Marketing, Gestione Patrimoni Immobiliari, Tecnologie innovative, Home Staging, Valorizzazione Immobile, Assistenza Contrattuale A 360 GRADI. VISITA IL NOSTRO SITO Mattia Marchi Mobile:347 9078198 Ufficio:0415649250 Gruppo Santa Marina Immobiliare Castello 5893 Tel 0415649250 Tel 3479078198 CHIAMA O VISITA IL NOSTRO SITO N.B. Chiediamo alle persone realmente interessate di contattarci telefonicamente (no mail) CLASSE ENERGETICA: G Spese: 0 Anno: 0 Vani: Camere: 0 Riscaldamento: Stato: Nuovo Tipo Cucina: Mq: 350 Giardino: , 0 mq Box: 0 Ubicazione: piazza san marco, , Venezia, , Italia Latitudine: 45.43417 Longitudine: 12.33847
    35.000.000 €
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    Portofino (Liguria)
    Uscite didattiche e laboratori per scuole a Portofino e Liguria PERCORSI GUIDATI E LABORATORI DIDATTICI PER LA SCUOLA PRIMARIA Provincia di Savona A.s. 2019-2020 La Nostra Liguria propone 8 percorsi guidati e 5 laboratori didattici (durata: 2/3 ore ciascuno) per viaggi di istruzione e uscite didattiche delle scuole primarie. Il programma della giornata va costruito abbinando 2 proposte a vostra scelta. Su richiesta inviamo il dettaglio delle opzioni contenute nel dépliant. In caso di maltempo il pranzo e le attività didattiche si svolgeranno in locali coperti. PER INFORMAZIONI: 339-4402668 I PERCORSI GUIDATI IN VIAGGIO NELLA… PREISTORIA 1) FINALBORGO, UN GIARDINO DI PIETRA. Facciate, sculture, colonne sono ricche di fossili e conchiglie: è la pietra del Finale, una roccia nata in mare, e che oggi forma i nostri altopiani. Dopo una breve introduzione sulla formazione delle grotte finalesi, rifugio dei nostri antenati fin dal paleolitico, visiteremo il Museo archeologico. Qui ci imbatteremo nel gigantesco scheletro dell’orso delle caverne, con il suo cucciolo, e i bambini conosceranno la commovente vicenda del “giovane principe” e del “bambino degli scoiattoli”. Laboratorio didattico di archeologia sperimentale presso il Museo (a scelta: il mestiere dell’archeologo, la pittura sulle pareti delle caverne, la produzione di oggetti in ceramica…). LE GROTTE …CHI HA PAURA DEL BUIO? 2) GROTTE DI TOIRANO. Scendere nelle viscere della terra e ammirare le straordinarie architetture della natura…Ascoltare i suoni delle stalattiti e scoprire misteriose tracce lasciate da uomini preistorici…le grotte, un mondo incantato! (In alternativa: Grotte di Borgio Verezzi). UNA GIORNATA CON… GLI ANTICHI ROMANI 3) ALBENGA, VIVERE SOPRA UN ‘CASTRUM’ ROMANO. L’itinerario nel centro storico sarà articolato in momenti ludici in cui i bambini scopriranno le vestigia di Albingaunum e approfondiranno aspetti di storia romana (le guerre di conquista, la sottomissione delle tribù liguri, vita sociale, religione…). Visita del Museo Navale Romano: tra anfore e preziosi reperti della nave oneraria affondata scopriremo alcune curiosità, come i dadi da gioco dell’equipaggio e nocciole del I sec. A.C. 4) LA VIA JULIA AUGUSTA. Passeggiata storico-naturalistica lungo la necropoli romana e la via Julia Augusta, di fronte all’isola Gallinaria. Otium e negotium: le passioni e gli svaghi dei romani (visita ai resti dell’anfiteatro e delle terme). L’UOMO E IL MARE 5) NOLI: GLI ULTIMI “LUPI DI MARE”. La V° Repubblica Marinara è oggi un tranquillo borgo dove molte famiglie vivono della pesca, praticata ancora con metodi tradizionali. Introduzione con un percorso giocato nei carruggi per conoscere la storia di Noli e il funzionamento dei principali sistemi difensivi (torri, castello, case-forti, cinta muraria…). VITA DA MARINAI. I commerci tra mare ed entroterra, la navigazione (orientarsi in mare con stelle e bussola, i venti di mare, l’alimentazione, le tempeste e i naufragi che… ci faranno comprendere il significato del detto nolese: “U mâ u l’a u numme cun le”). In spiaggia, tra reti e gozzi, incontro i pescatori. MARE E… NATURA 6) VARIGOTTI… UN COVO DI SARACENI? Passeggiata tra storia e natura lungo un sentiero che, salendo tra “fasce”, ulivi e macchia mediterranea, raggiunge l’antica e silenziosa chiesa di S. Lorenzo (visita interno). Alta su uno sperone roccioso a dominio della baia dei Saraceni, San Lorenzo ricorda la lirica “Sere di Liguria”, dove V. Cardarelli paragona le nostre chiese a “navi che stanno per salpare”. Tutto attorno uno strapiombo vertiginoso di candide rocce, che si tingono di rosa alla luce del tramonto. ITINERARIO STORICO – ARTISTICO 7) FINALBORGO, UN MARE D’ARTE.. Stretti nell’abbraccio delle mura, i suoi palazzi, le Chiese, i Chiostri di Santa Caterina ne fanno uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Attraverso un originale percorso i bambini verranno guidati alla scoperta di dipinti, sculture, intarsi, in cui si cela una grande varietà di animali, reali o fantastici: sono allegorie di vizi e virtù, personificazioni di casate nobiliari, simboli legati a curiose vicende. Rivivremo in modo divertente la storia di Finale. (Su richiesta visita del Teatro Aycardi (1806), un’autentica “bomboniera” con tre ordini di palchi quasi in miniatura!). In alternativa: “Il castello fantasma”: caccia al tesoro alla ricerca dei resti di castel Gavone (distrutto nel 1713) reimpiegati nei secoli dai finalesi (capitelli che diventano fontane, caminetti trasformati in portoni...); perché in Liguria non si butta via niente! Premio per i vincitori. LA CULTURA DELL’OLIVO 8) COME FUNZIONA UN FRANTOIO? “I nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre fasce” affermava il poeta ligure G. Boine. Molte fasce sono popolate da un mare argenteo di ulivi secolari. Presso un frantoio conosceremo l’ulivo – pianta simbolo della cultura mediterranea –, le tecniche di coltivazione e raccolta. I LABORATORI (a Finale, Varigotti, Noli) Attività che uniscono una fase teorica di spiegazione ad una attività pratica. LA VEGETAZIONE: A) A CACCIA DI…PIANTE. Una particolare caccia al tesoro tra olivi e macchia mediterranea permetterà di conoscere le forme di adattamento dei vegetali rispetto alle condizioni climatiche dell’ambiente (luce, temperatura, siccità, salinità…), di esaminare alcuni aspetti delle foglie (dimensione, forma, consistenza, odore…) e le caratteristiche generali della flora mediterranea. Il tesoro sarà dato dall’erbario che nascerà unendo il lavoro di ogni ragazzo. B) IL SENTIERO DEI CINQUE SENSI. I bambini impareranno ad ascoltare i messaggi dell’ambiente naturale attraverso l’uso dei sensi. L’attività proseguirà con la “tombola della macchia mediterranea”, divertente gioco a squadre per verificare ed approfondire quanto appreso durante l’escursione. L’AMBIENTE MARINO C) UN MOSAICO DI MARE. Dopo un’escursione per conoscere le differenti forme di vita animale e vegetale presenti in una costa rocciosa ed in una sabbiosa, i bambini potranno realizzare un semplice mosaico con pietre, alghe, conchiglie ed altri materiali raccolti sulla spiaggia… un’originale opera d’arte da portare con sé come ricordo. D) ALLA SCOPERTA DELLA SPIAGGIA E DEL MARE. L’attività comprende una breve escursione lungo la costa per scoprire le principali specie animali e vegetali dell’ambiente marino mediterraneo, le proprietà fisiche e chimiche del mare, i fattori che regolano l’equilibrio dell’ecosistema mare e gli adattamenti di animali e piante alle condizioni ambientali. In spiaggia si svolgerà il laboratorio “A ciascuno il suo ambiente”. E)COSTRUIAMO L’ACQUARIO MEDITERRANEO. Il laboratorio illustra peculiarità anatomiche e strategie difensive di organismi marini e pesci del mar Ligure. ALTRI LABORATORI: Costruiamo la nassa, un’antica trappola per i pesci! – Il risseu, una pavimentazione di ciottoli di mare – Le casette di Varigotti – Costruiamo un accampamento romano in miniatura – La realizzazione di un mosaico – I nodi dei marinai – Albisola, la ceramica - I muretti a secco delle fasce. SONO DISPONIBILI I PROGRAMMI RELATIVI ALLA… § PROVINCIA DI GENOVA: L’Acquario di Genova; in abbinamento: itinerario nel centro storico, oppure visita ad un Museo a scelta (Palazzo Reale; Musei di strada Nuova; Museo Archeologico di Pegli, tra preistoria, antichi egizi, greci e romani; Museo Navale; Museo di Storia Naturale). Portofino e il Golfo Paradiso. § PROVINCIA DI IMPERIA: I Giardini Hanbury. Ventimiglia romana. San Remo e il Museo civico (preistoria). Imperia e il Museo dell’Olivo. Triora, il paese delle streghe… Dove il tempo si è fermato: Dolceacqua, Apricale, Pigna. Cervo, come un’ostrica sullo scoglio. Taggia. § PROVINCIA DI LA SPEZIA: la magia delle Cinque Terre. § COSTA AZZURRA: Monaco e il Museo Oceanografico (laboratorio didattico: la vasca tattile). PERCORSI GUIDATI E LABORATORI DIDATTICI PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO Provincia di Savona A.s. 2009-10 La Nostra Liguria propone 9 percorsi guidati e alcuni laboratori didattici (durata: 2/3 ore ciascuno) per i viaggi di istruzione delle scuole secondarie di primo grado. Il programma della giornata va costruito abbinando 2 proposte a vostra scelta. Su richiesta inviamo il dettaglio delle opzioni contenute nel presente dépliant. In caso di maltempo il pranzo e le attività didattiche si svolgeranno in locali coperti. PER INFORMAZIONI: 339-4402668 I PERCORSI GUIDATI Storico - Artistici IL MEDIOEVO 1) NOLI…QUINTA REPUBBLICA MARINARA? Ricordata da Dante nel IV canto del Purgatorio (“Vassi in San Leo e discendesi in Noli…”) l’antica Repubblica ha un passato glorioso. Attraverso un Percorso giocato nei carruggi i ragazzi conosceranno le caratteristiche del Castello feudale, la nascita del Comune e il funzionamento dei principali sistemi difensivi di Noli (metodi di comunicazione tra le torri, case-forti, cinta muraria…). VITA DA MARINAI: i commerci tra mare ed entroterra, la navigazione con gli strumenti del tempo, l’alimentazione e i naufragi che…ci spiegheranno il significato del detto “U mâ u l’a u numme cun le”. Terra di impavidi naviganti, diede un importante contributo nell’epoca delle scoperte geografiche: Anton da Noli raggiunse le isole di Capo Verde. La potente Repubblica è oggi un tranquillo borgo dove molte famiglie vivono della pesca, praticata ancora con metodi tradizionali. In spiaggia, tra reti e gozzi, incontreremo i pescatori. 2) ALBENGA, ALL’OMBRA DELLE TORRI MEDIEVALI Tra logge e palazzi medievali, si svelano ambienti raccolti e silenziosi, come la suggestiva Piazzetta dei Leoni. Con l’ausilio di schede didattiche (o attraverso un Percorso giocato, per le classi prime) i ragazzi approfondiranno temi legati alle attività commerciali, alle lotte tra guelfi e ghibellini, alla spiritualità. Visiteremo lo splendido Battistero paleocristiano (V°sec.) che conserva un magnifico mosaico in stile bizantino, tra i pochi presenti nel nord Italia insieme a Ravenna. 3) CASTEVECCHIO, IL FASCINO SENZA TEMPO DELLA LIGURIA. Per approfondire la differenza architettonica ed amministrativa tra feudo e Comune si può abbinare ad Albenga la visita di Castelvecchio di Rocca Barbena e di Villanova. Il primo è un borgo dai vicoli contorti e labirintici, abbarbicato alla rupe su cui sorge il Castello dei marchesi di Clavesana. Villanova è un paese-fortezza creato nel ‘200 dal Comune di Albenga per difendere la sua liberà dalle minacce dei feudatari. L’ETA’ MODERNA 4) FINALBORGO, UN GIARDINO DI PIETRA. Stretti nell’abbraccio delle mura, i suoi palazzi, le Chiese, il Convento Domenicano ne fanno uno dei “Borghi più belli d’Italia”. La ricca storia consente, con l’ausilio di schede didattiche, molteplici chiavi di lettura. I marchesi Del Carretto, che ne ebbero il dominio dal medioevo fino al 1598, furono i mecenati che durante il Rinascimento vollero i Chiostri di S. Caterina, lo splendido Castel Gavone, i tanti polittici cinquecenteschi. Dopo la pace di Cateau-Cambrèsis Finale fu acquistata dalla Spagna e ne divenne l’accesso marittimo per raggiungere il ducato di Milano: il XVII sec. Fu un’altra epoca d’oro per il Borgo, che si arricchì di monumenti secondo il nuovo gusto barocco. Splendide le statue vestite conservate in S. Biagio, ispirate ai princìpi della Controriforma. § Per le classi prime: potremo rivivremo in modo divertente la storia di Finale attraverso un originale percorso: i bambini verranno guidati alla scoperta di dipinti, sculture, intarsi, in cui si cela una grande varietà di animali, reali o fantastici: sono allegorie di vizi e virtù, personificazioni di casate nobiliari locali, simboli legati a curiose vicende storiche… § In alternativa: “Il castello fantasma”: caccia al tesoro alla ricerca dei resti di castel Gavone (distrutto nel 1713) reimpiegati nei secoli dai finalesi (capitelli che diventano fontane, caminetti trasformati in portoni...); perché in Liguria non si butta via niente! Premio speciale per i vincitori! (Su richiesta visita del Teatro Aycardi (1806), una “bomboniera” con tre ordini di palchi quasi in miniatura). 5) SAVONA, CITTA’ DI PAPI. 6) ITINERARIO NAPOLENICO, Savona e Valbormida. Ambientali LE GROTTE …CHI HA PAURA DEL BUIO? 7) GROTTE DI TOIRANO. Scendere nelle viscere della terra e ammirare le straordinarie architetture della natura…Ascoltare i suoni delle stalattiti e scoprire misteriose tracce lasciate da uomini preistorici…Le grotte, un mondo incantato! (In alternativa: Grotte di Borgio Verezzi). MARE E… NATURA 8) VARIGOTTI… UN COVO DI SARACENI? Passeggiata tra storia e natura lungo un sentiero che, salendo tra “fasce”, ulivi e macchia mediterranea, raggiunge l’antica e silenziosa chiesa di S. Lorenzo (visita interno). Alta su uno sperone roccioso a dominio della baia dei Saraceni, San Lorenzo ricorda la lirica “Sere di Liguria”, dove V. Cardarelli paragona le nostre chiese a “navi che stanno per salpare”. Tutto attorno uno strapiombo vertiginoso di candide rocce, che si tingono di rosa alla luce del tramonto. LA CULTURA DELL’OLIVO 9) COME FUNZIONA UN FRANTOIO? “I nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre fasce” affermava il poeta ligure G. Boine. Molte fasce sono popolate da un mare argenteo di ulivi secolari. Presso un frantoio conosceremo l’ulivo – pianta simbolo della cultura mediterranea –, le tecniche di coltivazione e raccolta. I LABORATORI (a Finale, Varigotti, Noli) Attività che uniscono una fase teorica di spiegazione ad una attività pratica. LA VEGETAZIONE: A) A CACCIA DI…PIANTE. Una caccia al tesoro tra olivi e macchia mediterranea permetterà di conoscere le forme di adattamento dei vegetali rispetto alle condizioni climatiche dell’ambiente (luce, temperatura, siccità, salinità…), di esaminare alcuni aspetti delle foglie (dimensione, forma, consistenza, odore…) e le caratteristiche della flora mediterranea. L’AMBIENTE MARINO B) ALLA SCOPERTA DELLA SPIAGGIA E DEL MARE. L’attività comprende una breve escursione lungo la costa per scoprire le principali specie animali e vegetali presenti in una costa rocciosa ed in una sabbiosa, i fattori che regolano l’equilibrio dell’ecosistema mare e gli adattamenti di animali e piante alle condizioni ambientali. In spiaggia si svolgerà il laboratorio “A ciascuno il suo ambiente”: la Posidonia, perché è tanto importante; le cause dell’impoverimento della flora nelle coste; il Santuario dei cetacei: morfologia, strategie di orientamento, evoluzione. Su richiesta: escursione in battello o barca a vela. ALTRI LABORATORI: Costruiamo la nassa, un’antica trappola per i pesci! – Il risseu, una pavimentazione di ciottoli di mare – La realizzazione di un mosaico – Albisola, la ceramica - I muretti a secco delle fasce. SONO DISPONIBILI I PROGRAMMI IN.... § PROVINCIA DI GENOVA.: ACQUARIO - Genova, la Superba… Itinerario nel centro storico più vasto d’Europa. Il contrasto tra i “carruggi” e le strade dell’aristocrazia. La Repubblica marinara e il “secolo d’Oro”. La chiesa di S. Matteo e la famiglia D’Oria. La Cattedrale di San Lorenzo. La casa di Colombo, Porta Soprana, il Palazzo Ducale, Piazza De Ferrari, il Porto antico. Itinerario in un Museo, a scelta tra: Palazzo Reale, saloni di rappresentanza, ambienti di vita quotidiana e la celeberrima galleria degli specchi. Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Palazzo Bianco, Rosso, Doria - Tursi con il violino di Paganini. Museo del Risorgimento e casa natale di Giuseppe Mazzini. Portofino e il Golfo Paradiso. § PROVINCIA DI IMPERIA: I Giardini Hanbury a Ventimiglia. San Remo. Imperia e il museo dell’Olivo. Triora, quale scenografia migliore dei suoi oscuri carruggi per la folle realtà della caccia alle streghe? - Dove il tempo si è fermato: Dolceacqua, Apricale, Pigna. Cervo, come un’ostrica sullo scoglio. § PROVINCIA DI LA SPEZIA: magiche Cinque Terre. § COSTA AZZURRA: Monaco e il Museo Oceanografico (laboratorio didattico: la vasca tattile) I membri di “La nostra Liguria” non sono solo guide turistiche ed ambientali abilitate dalla Provincia e operatori didattici con formazione universitaria, ma in primo luogo liguri che amano la loro terra e le sue tradizioni. Grazie al suo radicamento sul territorio “La Nostra Liguria” ha accesso ad ambienti di rilevante interesse storico e artistico ma normalmente chiusi al pubblico (il Teatro Aycardi e la Pieve Paleocristiana a Finale, la chiesa di S.Lorenzo Vecchio a Varigotti, salita su torri medievali, antiche fornaci di ceramica…). “La Nostra Liguria” progetta e conduce percorsi guidati e laboratori adeguando linguaggio e contenuto all’età dei ragazzi. Attraverso partecipazione attiva e coinvolgimento gli studenti diventano protagonisti delle visite e non solo osservatori della realtà esterna. Tra sentieri immersi nel verde a strapiombo sul mare ed antichi villaggi di pescatori scopriremo insieme la bellezza segreta della Liguria. LA NOSTRA LIGURIA P.I. 01437710096 VIA PARCO DEGLI ULIVI, 1 17029 VARIGOTTI (SV) TEL: 339-4402668. Inserzionista: Guide Turistiche
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    Toirano (Liguria)
    Viaggi istruzione in Liguria. Grotte Toriano e Liguria PERCORSI GUIDATI E LABORATORI DIDATTICI PER LA SCUOLA PRIMARIA Provincia di Savona A.s. 2019-20 La Nostra Liguria propone 8 percorsi guidati e 5 laboratori didattici (durata: 2/3 ore ciascuno) per viaggi di istruzione e uscite didattiche delle scuole primarie. Il programma della giornata va costruito abbinando 2 proposte a vostra scelta. Su richiesta inviamo il dettaglio delle opzioni contenute nel dépliant. In caso di maltempo il pranzo e le attività didattiche si svolgeranno in locali coperti. PER INFORMAZIONI: 339-4402668 I PERCORSI GUIDATI IN VIAGGIO NELLA… PREISTORIA 1) FINALBORGO, UN GIARDINO DI PIETRA. Facciate, sculture, colonne sono ricche di fossili e conchiglie: è la pietra del Finale, una roccia nata in mare, e che oggi forma i nostri altopiani. Dopo una breve introduzione sulla formazione delle grotte finalesi, rifugio dei nostri antenati fin dal paleolitico, visiteremo il Museo archeologico. Qui ci imbatteremo nel gigantesco scheletro dell’orso delle caverne, con il suo cucciolo, e i bambini conosceranno la commovente vicenda del “giovane principe” e del “bambino degli scoiattoli”. Laboratorio didattico di archeologia sperimentale presso il Museo (a scelta: il mestiere dell’archeologo, la pittura sulle pareti delle caverne, la produzione di oggetti in ceramica…). LE GROTTE …CHI HA PAURA DEL BUIO? 2) GROTTE DI TOIRANO. Scendere nelle viscere della terra e ammirare le straordinarie architetture della natura…Ascoltare i suoni delle stalattiti e scoprire misteriose tracce lasciate da uomini preistorici…le grotte, un mondo incantato! (In alternativa: Grotte di Borgio Verezzi). UNA GIORNATA CON… GLI ANTICHI ROMANI 3) ALBENGA, VIVERE SOPRA UN ‘CASTRUM’ ROMANO. L’itinerario nel centro storico sarà articolato in momenti ludici in cui i bambini scopriranno le vestigia di Albingaunum e approfondiranno aspetti di storia romana (le guerre di conquista, la sottomissione delle tribù liguri, vita sociale, religione…). Visita del Museo Navale Romano: tra anfore e preziosi reperti della nave oneraria affondata scopriremo alcune curiosità, come i dadi da gioco dell’equipaggio e nocciole del I sec. A.C. 4) LA VIA JULIA AUGUSTA. Passeggiata storico-naturalistica lungo la necropoli romana e la via Julia Augusta, di fronte all’isola Gallinaria. Otium e negotium: le passioni e gli svaghi dei romani (visita ai resti dell’anfiteatro e delle terme). L’UOMO E IL MARE 5) NOLI: GLI ULTIMI “LUPI DI MARE”. La V° Repubblica Marinara è oggi un tranquillo borgo dove molte famiglie vivono della pesca, praticata ancora con metodi tradizionali. Introduzione con un percorso giocato nei carruggi per conoscere la storia di Noli e il funzionamento dei principali sistemi difensivi (torri, castello, case-forti, cinta muraria…). VITA DA MARINAI. I commerci tra mare ed entroterra, la navigazione (orientarsi in mare con stelle e bussola, i venti di mare, l’alimentazione, le tempeste e i naufragi che… ci faranno comprendere il significato del detto nolese: “U mâ u l’a u numme cun le”). In spiaggia, tra reti e gozzi, incontro i pescatori. MARE E… NATURA 6) VARIGOTTI… UN COVO DI SARACENI? Passeggiata tra storia e natura lungo un sentiero che, salendo tra “fasce”, ulivi e macchia mediterranea, raggiunge l’antica e silenziosa chiesa di S. Lorenzo (visita interno). Alta su uno sperone roccioso a dominio della baia dei Saraceni, San Lorenzo ricorda la lirica “Sere di Liguria”, dove V. Cardarelli paragona le nostre chiese a “navi che stanno per salpare”. Tutto attorno uno strapiombo vertiginoso di candide rocce, che si tingono di rosa alla luce del tramonto. ITINERARIO STORICO – ARTISTICO 7) FINALBORGO, UN MARE D’ARTE.. Stretti nell’abbraccio delle mura, i suoi palazzi, le Chiese, i Chiostri di Santa Caterina ne fanno uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Attraverso un originale percorso i bambini verranno guidati alla scoperta di dipinti, sculture, intarsi, in cui si cela una grande varietà di animali, reali o fantastici: sono allegorie di vizi e virtù, personificazioni di casate nobiliari, simboli legati a curiose vicende. Rivivremo in modo divertente la storia di Finale. (Su richiesta visita del Teatro Aycardi (1806), un’autentica “bomboniera” con tre ordini di palchi quasi in miniatura!). In alternativa: “Il castello fantasma”: caccia al tesoro alla ricerca dei resti di castel Gavone (distrutto nel 1713) reimpiegati nei secoli dai finalesi (capitelli che diventano fontane, caminetti trasformati in portoni...); perché in Liguria non si butta via niente! Premio per i vincitori. LA CULTURA DELL’OLIVO 8) COME FUNZIONA UN FRANTOIO? “I nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre fasce” affermava il poeta ligure G. Boine. Molte fasce sono popolate da un mare argenteo di ulivi secolari. Presso un frantoio conosceremo l’ulivo – pianta simbolo della cultura mediterranea –, le tecniche di coltivazione e raccolta. I LABORATORI (a Finale, Varigotti, Noli) Attività che uniscono una fase teorica di spiegazione ad una attività pratica. LA VEGETAZIONE: A) A CACCIA DI…PIANTE. Una particolare caccia al tesoro tra olivi e macchia mediterranea permetterà di conoscere le forme di adattamento dei vegetali rispetto alle condizioni climatiche dell’ambiente (luce, temperatura, siccità, salinità…), di esaminare alcuni aspetti delle foglie (dimensione, forma, consistenza, odore…) e le caratteristiche generali della flora mediterranea. Il tesoro sarà dato dall’erbario che nascerà unendo il lavoro di ogni ragazzo. B) IL SENTIERO DEI CINQUE SENSI. I bambini impareranno ad ascoltare i messaggi dell’ambiente naturale attraverso l’uso dei sensi. L’attività proseguirà con la “tombola della macchia mediterranea”, divertente gioco a squadre per verificare ed approfondire quanto appreso durante l’escursione. L’AMBIENTE MARINO C) UN MOSAICO DI MARE. Dopo un’escursione per conoscere le differenti forme di vita animale e vegetale presenti in una costa rocciosa ed in una sabbiosa, i bambini potranno realizzare un semplice mosaico con pietre, alghe, conchiglie ed altri materiali raccolti sulla spiaggia… un’originale opera d’arte da portare con sé come ricordo. D) ALLA SCOPERTA DELLA SPIAGGIA E DEL MARE. L’attività comprende una breve escursione lungo la costa per scoprire le principali specie animali e vegetali dell’ambiente marino mediterraneo, le proprietà fisiche e chimiche del mare, i fattori che regolano l’equilibrio dell’ecosistema mare e gli adattamenti di animali e piante alle condizioni ambientali. In spiaggia si svolgerà il laboratorio “A ciascuno il suo ambiente”. E)COSTRUIAMO L’ACQUARIO MEDITERRANEO. Il laboratorio illustra peculiarità anatomiche e strategie difensive di organismi marini e pesci del mar Ligure. ALTRI LABORATORI: Costruiamo la nassa, un’antica trappola per i pesci! – Il risseu, una pavimentazione di ciottoli di mare – Le casette di Varigotti – Costruiamo un accampamento romano in miniatura – La realizzazione di un mosaico – I nodi dei marinai – Albisola, la ceramica - I muretti a secco delle fasce. SONO DISPONIBILI I PROGRAMMI RELATIVI ALLA… § PROVINCIA DI GENOVA: L’Acquario di Genova; in abbinamento: itinerario nel centro storico, oppure visita ad un Museo a scelta (Palazzo Reale; Musei di strada Nuova; Museo Archeologico di Pegli, tra preistoria, antichi egizi, greci e romani; Museo Navale; Museo di Storia Naturale). Portofino e il Golfo Paradiso. § PROVINCIA DI IMPERIA: I Giardini Hanbury. Ventimiglia romana. San Remo e il Museo civico (preistoria). Imperia e il Museo dell’Olivo. Triora, il paese delle streghe… Dove il tempo si è fermato: Dolceacqua, Apricale, Pigna. Cervo, come un’ostrica sullo scoglio. Taggia. § PROVINCIA DI LA SPEZIA: la magia delle Cinque Terre. § COSTA AZZURRA: Monaco e il Museo Oceanografico (laboratorio didattico: la vasca tattile). PERCORSI GUIDATI E LABORATORI DIDATTICI PER LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO Provincia di Savona A.s. 2009-10 La Nostra Liguria propone 9 percorsi guidati e alcuni laboratori didattici (durata: 2/3 ore ciascuno) per i viaggi di istruzione delle scuole secondarie di primo grado. Il programma della giornata va costruito abbinando 2 proposte a vostra scelta. Su richiesta inviamo il dettaglio delle opzioni contenute nel presente dépliant. In caso di maltempo il pranzo e le attività didattiche si svolgeranno in locali coperti. PER INFORMAZIONI: 339-4402668 I PERCORSI GUIDATI Storico - Artistici IL MEDIOEVO 1) NOLI…QUINTA REPUBBLICA MARINARA? Ricordata da Dante nel IV canto del Purgatorio (“Vassi in San Leo e discendesi in Noli…”) l’antica Repubblica ha un passato glorioso. Attraverso un Percorso giocato nei carruggi i ragazzi conosceranno le caratteristiche del Castello feudale, la nascita del Comune e il funzionamento dei principali sistemi difensivi di Noli (metodi di comunicazione tra le torri, case-forti, cinta muraria…). VITA DA MARINAI: i commerci tra mare ed entroterra, la navigazione con gli strumenti del tempo, l’alimentazione e i naufragi che…ci spiegheranno il significato del detto “U mâ u l’a u numme cun le”. Terra di impavidi naviganti, diede un importante contributo nell’epoca delle scoperte geografiche: Anton da Noli raggiunse le isole di Capo Verde. La potente Repubblica è oggi un tranquillo borgo dove molte famiglie vivono della pesca, praticata ancora con metodi tradizionali. In spiaggia, tra reti e gozzi, incontreremo i pescatori. 2) ALBENGA, ALL’OMBRA DELLE TORRI MEDIEVALI Tra logge e palazzi medievali, si svelano ambienti raccolti e silenziosi, come la suggestiva Piazzetta dei Leoni. Con l’ausilio di schede didattiche (o attraverso un Percorso giocato, per le classi prime) i ragazzi approfondiranno temi legati alle attività commerciali, alle lotte tra guelfi e ghibellini, alla spiritualità. Visiteremo lo splendido Battistero paleocristiano (V°sec.) che conserva un magnifico mosaico in stile bizantino, tra i pochi presenti nel nord Italia insieme a Ravenna. 3) CASTEVECCHIO, IL FASCINO SENZA TEMPO DELLA LIGURIA. Per approfondire la differenza architettonica ed amministrativa tra feudo e Comune si può abbinare ad Albenga la visita di Castelvecchio di Rocca Barbena e di Villanova. Il primo è un borgo dai vicoli contorti e labirintici, abbarbicato alla rupe su cui sorge il Castello dei marchesi di Clavesana. Villanova è un paese-fortezza creato nel ‘200 dal Comune di Albenga per difendere la sua liberà dalle minacce dei feudatari. L’ETA’ MODERNA 4) FINALBORGO, UN GIARDINO DI PIETRA. Stretti nell’abbraccio delle mura, i suoi palazzi, le Chiese, il Convento Domenicano ne fanno uno dei “Borghi più belli d’Italia”. La ricca storia consente, con l’ausilio di schede didattiche, molteplici chiavi di lettura. I marchesi Del Carretto, che ne ebbero il dominio dal medioevo fino al 1598, furono i mecenati che durante il Rinascimento vollero i Chiostri di S. Caterina, lo splendido Castel Gavone, i tanti polittici cinquecenteschi. Dopo la pace di Cateau-Cambrèsis Finale fu acquistata dalla Spagna e ne divenne l’accesso marittimo per raggiungere il ducato di Milano: il XVII sec. Fu un’altra epoca d’oro per il Borgo, che si arricchì di monumenti secondo il nuovo gusto barocco. Splendide le statue vestite conservate in S. Biagio, ispirate ai princìpi della Controriforma. § Per le classi prime: potremo rivivremo in modo divertente la storia di Finale attraverso un originale percorso: i bambini verranno guidati alla scoperta di dipinti, sculture, intarsi, in cui si cela una grande varietà di animali, reali o fantastici: sono allegorie di vizi e virtù, personificazioni di casate nobiliari locali, simboli legati a curiose vicende storiche… § In alternativa: “Il castello fantasma”: caccia al tesoro alla ricerca dei resti di castel Gavone (distrutto nel 1713) reimpiegati nei secoli dai finalesi (capitelli che diventano fontane, caminetti trasformati in portoni...); perché in Liguria non si butta via niente! Premio speciale per i vincitori! (Su richiesta visita del Teatro Aycardi (1806), una “bomboniera” con tre ordini di palchi quasi in miniatura). 5) SAVONA, CITTA’ DI PAPI. 6) ITINERARIO NAPOLENICO, Savona e Valbormida. Ambientali LE GROTTE …CHI HA PAURA DEL BUIO? 7) GROTTE DI TOIRANO. Scendere nelle viscere della terra e ammirare le straordinarie architetture della natura…Ascoltare i suoni delle stalattiti e scoprire misteriose tracce lasciate da uomini preistorici…Le grotte, un mondo incantato! (In alternativa: Grotte di Borgio Verezzi). MARE E… NATURA 8) VARIGOTTI… UN COVO DI SARACENI? Passeggiata tra storia e natura lungo un sentiero che, salendo tra “fasce”, ulivi e macchia mediterranea, raggiunge l’antica e silenziosa chiesa di S. Lorenzo (visita interno). Alta su uno sperone roccioso a dominio della baia dei Saraceni, San Lorenzo ricorda la lirica “Sere di Liguria”, dove V. Cardarelli paragona le nostre chiese a “navi che stanno per salpare”. Tutto attorno uno strapiombo vertiginoso di candide rocce, che si tingono di rosa alla luce del tramonto. LA CULTURA DELL’OLIVO 9) COME FUNZIONA UN FRANTOIO? “I nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre fasce” affermava il poeta ligure G. Boine. Molte fasce sono popolate da un mare argenteo di ulivi secolari. Presso un frantoio conosceremo l’ulivo – pianta simbolo della cultura mediterranea –, le tecniche di coltivazione e raccolta. I LABORATORI (a Finale, Varigotti, Noli) Attività che uniscono una fase teorica di spiegazione ad una attività pratica. LA VEGETAZIONE: A) A CACCIA DI…PIANTE. Una caccia al tesoro tra olivi e macchia mediterranea permetterà di conoscere le forme di adattamento dei vegetali rispetto alle condizioni climatiche dell’ambiente (luce, temperatura, siccità, salinità…), di esaminare alcuni aspetti delle foglie (dimensione, forma, consistenza, odore…) e le caratteristiche della flora mediterranea. L’AMBIENTE MARINO B) ALLA SCOPERTA DELLA SPIAGGIA E DEL MARE. L’attività comprende una breve escursione lungo la costa per scoprire le principali specie animali e vegetali presenti in una costa rocciosa ed in una sabbiosa, i fattori che regolano l’equilibrio dell’ecosistema mare e gli adattamenti di animali e piante alle condizioni ambientali. In spiaggia si svolgerà il laboratorio “A ciascuno il suo ambiente”: la Posidonia, perché è tanto importante; le cause dell’impoverimento della flora nelle coste; il Santuario dei cetacei: morfologia, strategie di orientamento, evoluzione. Su richiesta: escursione in battello o barca a vela. ALTRI LABORATORI: Costruiamo la nassa, un’antica trappola per i pesci! – Il risseu, una pavimentazione di ciottoli di mare – La realizzazione di un mosaico – Albisola, la ceramica - I muretti a secco delle fasce. SONO DISPONIBILI I PROGRAMMI IN.... § PROVINCIA DI GENOVA.: ACQUARIO - Genova, la Superba… Itinerario nel centro storico più vasto d’Europa. Il contrasto tra i “carruggi” e le strade dell’aristocrazia. La Repubblica marinara e il “secolo d’Oro”. La chiesa di S. Matteo e la famiglia D’Oria. La Cattedrale di San Lorenzo. La casa di Colombo, Porta Soprana, il Palazzo Ducale, Piazza De Ferrari, il Porto antico. Itinerario in un Museo, a scelta tra: Palazzo Reale, saloni di rappresentanza, ambienti di vita quotidiana e la celeberrima galleria degli specchi. Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Palazzo Bianco, Rosso, Doria - Tursi con il violino di Paganini. Museo del Risorgimento e casa natale di Giuseppe Mazzini. Portofino e il Golfo Paradiso. § PROVINCIA DI IMPERIA: I Giardini Hanbury a Ventimiglia. San Remo. Imperia e il museo dell’Olivo. Triora, quale scenografia migliore dei suoi oscuri carruggi per la folle realtà della caccia alle streghe? - Dove il tempo si è fermato: Dolceacqua, Apricale, Pigna. Cervo, come un’ostrica sullo scoglio. § PROVINCIA DI LA SPEZIA: magiche Cinque Terre. § COSTA AZZURRA: Monaco e il Museo Oceanografico (laboratorio didattico: la vasca tattile) I membri di “La nostra Liguria” non sono solo guide turistiche ed ambientali abilitate dalla Provincia e operatori didattici con formazione universitaria, ma in primo luogo liguri che amano la loro terra e le sue tradizioni. Grazie al suo radicamento sul territorio “La Nostra Liguria” ha accesso ad ambienti di rilevante interesse storico e artistico ma normalmente chiusi al pubblico (il Teatro Aycardi e la Pieve Paleocristiana a Finale, la chiesa di S.Lorenzo Vecchio a Varigotti, salita su torri medievali, antiche fornaci di ceramica…). “La Nostra Liguria” progetta e conduce percorsi guidati e laboratori adeguando linguaggio e contenuto all’età dei ragazzi. Attraverso partecipazione attiva e coinvolgimento gli studenti diventano protagonisti delle visite e non solo osservatori della realtà esterna. Tra sentieri immersi nel verde a strapiombo sul mare ed antichi villaggi di pescatori scopriremo insieme la bellezza segreta della Liguria. LA NOSTRA LIGURIA P.I. 01437710096 VIA PARCO DEGLI ULIVI, 1 17029 VARIGOTTI (SV) TEL: 339-4402668. Inserzionista: Guide Turistiche
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    Italia (Tutte le città)
    Rif: BL011 - Negozio al piano terra a Pieve di Livinallongo, completo di arredo e di servizio. Ampio parcheggio fronte negozio. Livinallongo del Col di Lana è una delle principali valli ladine dell’area dolomitica, solcata dal fiume Cordevole che prende origine dal Passo Pordoi, sul versante orientale, fra il Sella e la catena del Padon. Pur appartenendo all’alto Agordino, per la sua posizione, la sua storia, le sue caratteristiche naturali, costituisce quasi un mondo a se stante: grandi abetaie che si contrappongono a terrazzamenti ben coltivati, verdi pascoli interrotti da massicci rocciosi. È un comune particolare, si potrebbe definire “sparso”, in quanto non esiste nessuna frazione che dia il nome al comune e la sede del municipio è Pieve di Livinallongo, arrampicata sul versante soleggiato a quota 1475 metri, dove è stato istituito anche un importante museo, il Museo di storia, usi, costumi della gente ladina che documenta la storia della gente ladina di Livinallongo attraverso modellini, oggetti e attrezzi, utensili e cimeli della vita agricola, fotografie e costumi. Sempre a Pieve si trovano la parrocchiale di San Giacomo Maggiore del XV, suggestiva per il suo particolare campanile e il monumento a Caterina Lanz eroina ladina che lottò contro le truppe napoleoniche.
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    Roma (Lazio)
    VIA ALEARDO ALEARDI ROMA - VIA ALEARDO ALEARDI Nella parte alta di via Merulana, antico scenario di processioni e cortei pontifici, in una traversa tranquilla, via Aleardo Aleardi, posta tra due opere architettoniche imponenti della Capitale: la Basilica di S. Giovanni in Laterano e la Basilica di S. Maria Maggiore e a poca distanza da ciò che è conosciuto come il monumento più visitato del mondo, il Colosseo, in una zona che si pregia non solo di bellezze architettoniche ma si presenta come vivace e caratteristica, di fatti annovera numerosi bistrot, osterie e locali tipici, luoghi di cultura e di svago tra i più rinomati della città: Teatro Brancaccio, Auditorium di Mecenate, il Museo Nazionale di Arte Orientale e il Museo Storico della Liberazione. E servita inoltre da scuole, uffici pubblici, negozi e parchi. In quest'area proponiamo la VENDITA di una NUDA PROPRIETA', con usufruttuario di 86 anni, di un pregevole appartamento di circa 70 mq, posto al terzo piano di una palazzina di cinque, munita di ascensore. L'immobile si presenta in ottimo stato e si compone di: ampio ingresso, salone con aria condizionata, cucina abitabile, camera matrimoniale, bagno padronale con doccia e bagno di servizio.Tutti gli ambienti accedono a un terrazzino e la luminosità è garantita da una doppia esposizione interna ed esterna. La zona, che si estende lungo i rioni Monti ed Esquilino, è centrale e ben collegata: nelle vicinanze si trovano la fermata metro A Manzoni, fermate di tram e di numerosi autobus. Classe Energetica:G
    295.000 €
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    Roma (Lazio)
    Roma: In Via Merulana strada storica di Roma situata nel centro storico, che collega la basilica di Santa Maria Maggiore alla basilica di San Giovanni in Laterano, lungo i rioni Monti e Esquilino. Lungo la moderna via Merulana, da via Labicana a piazza di San Giovanni in Laterano, si trovano la basilica di Sant'Antonio da Padova all'Esquilino e la chiesa dei Santi Marcellino e Pietro al Laterano, mentre nel tratto da via Labicana a piazza di Santa Maria Maggiore, si trovano il Palazzo Merulana un museo che raccoglie la vasta collezione di quadri della Fondazione Cerasi, il teatro Brancaccio, il cosiddetto Auditorium di Mecenate, un ninfeo facente parte degli Horti Maecenatis, il Museo nazionale d'arte orientale Giuseppe Tucci e la chiesa di Sant'Alfonso all'Esquilino. A Parigi via Merulana sarebbe un boulevard, infatti su questo prestigioso viale proponiamo in vendita un locale commerciale di 142 mq con grandi finestre, suddiviso in 4 ambienti composti da: 4 sale, 1 magazzino, 1 spogliatoio, 1 ripostiglio, 1 bagno doppio, 1 grande cucina dotata di canna fumaria. Attualmente e’ locato da 2 anni contratto 6+6 ad € 2.500 mensili.
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    Italia
    Appartamento comodissimo a pochi minuti dal centro. Bellissimi 100 mq situati in uno stabile signorile posto al terzo piano con scorcio vista mare, cosi composto: grande ingresso alla genovese, bagno, cucina, due camere per ogni esigenza e il tutto completato da un bellissimo soggiorno molto luminoso. Gli infissi sono nuovissimi in doppio vetro, le pavimentazioni dell' appartamento sono in parte graniglia alla genovese mentre il restante parquet. Termo-centralizzato, sono già state posizionate le valvole termostatiche e i contabilizzatori. Il territorio dell'ex circoscrizione di Castelletto si estende nella zona collinare alle spalle del centro storico di Genova, occupando la parte alta delle vallette di tre piccoli rivi, oggi tombinati, che scorrono sotto le vie del quartiere (il rio Carbonara, il rio Sant'Anna e il rio Torbido). La massiccia urbanizzazione di quest'area, rimasta per secoli all'esterno delle mura cittadine ed inglobata nella cerchia difensiva solo nel Seicento con la costruzione delle Mura Nuove, risale alla seconda metà dell'Ottocento. La delimitazione del quartiere verso il centro cittadino segue quello che fu il percorso delle mura trecentesche, comprendendo tutta la zona a monte di corso Dogali, corso Carbonara, piazza del Portello, piazza Corvetto e via Serra. Verso la Val Bisagno la delimitazione è costituita dal lato orientale delle seicentesche mura nuove, dalle mura dello Zerbino fino al Forte Castellaccio. L'asse di salita S. Barnaba e via Castellaccio divide Castelletto dal quartiere di Oregina. Appartamento comodissimo a pochi minuti dal centro. Bellissimi 100 mq situati in uno stabile signorile posto al terzo piano con scorcio vista mare, cosi composto: grande ingresso alla genovese, bagno, cucina, due camere per ogni esigenza e il tutto completato da un bellissimo soggiorno molto luminoso. Gli infissi sono nuovissimi in doppio vetro, le pavimentazioni dell' appartamento sono in parte graniglia alla genovese mentre il restante parquet. Termo-centralizzato, sono già state posizionate le valvole termostatiche e i contabilizzatori. Il territorio dell'ex circoscrizione di Castelletto si estende nella zona collinare alle spalle del centro storico di Genova, occupando la parte alta delle vallette di tre piccoli rivi, oggi tombinati, che scorrono sotto le vie del quartiere (il rio Carbonara, il rio Sant'Anna e il rio Torbido). La massiccia urbanizzazione di quest'area, rimasta per secoli all'esterno delle mura cittadine ed inglobata nella cerchia difensiva solo nel Seicento con la costruzione delle Mura Nuove, risale alla seconda metà dell'Ottocento. La delimitazione del quartiere verso il centro cittadino segue quello che fu il percorso delle mura trecentesche, comprendendo tutta la zona a monte di corso Dogali, corso Carbonara, piazza del Portello, piazza Corvetto e via Serra. Verso la Val Bisagno la delimitazione è costituita dal lato orientale delle seicentesche mura nuove, dalle mura dello Zerbino fino al Forte Castellaccio. L'asse di salita S. Barnaba e via Castellaccio divide Castelletto dal quartiere di Oregina.
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    Brescia (Lombardia)
    SPONDA LOMBARDA LAGO DI GARDA -BS- HOTEL CON VISTA PANORAMICA 4 STELLE IN VENDITA Nel bellissimo contesto delle rive del Garda, lungo la sponda lombarda del lago, proponiamo in vendita Mura e gestione di un bellissimo hotel 4 stelle con vista panoramica suggestiva ed unica, completamente ristrutturato tra l'anno 2014 e l'anno 2017. L'hotel ha in sè 46 favolose camere (quasi tutte con vista lago), totalmente climatizzato, possiede al suo interno sale comuni ampie e soleggiate, una piscina, un ristorante con vista lago, un bar (con affaccio su terrazza fronte piscina, fronte giardino e fronte lago) Un grande giardino ombreggiato ci immerge in un mondo parallelo, l'ospitalità è di casa con una organizzatissima gestione familiare, mediamente sempre capiente al 90% della disponibilità. Curiosità territoriali: Il lago di Garda o Benaco è il maggiore lago italiano, con una superficie di circa 370 km² (terzo per profondità dopo il lago di Como ed il lago Maggiore). Cerniera fra tre regioni, Lombardia (provincia di Brescia), Veneto (provincia di Verona), Trentino-Alto Adige (provincia di Trento), è posto in parallelo all'Adige, da cui è diviso dal massiccio del monte Baldo. A settentrione si presenta stretto a imbuto mentre a meridione si allarga, circondato da colline moreniche che rendono più dolce il paesaggio. Il lago è un'importante meta turistica ed è visitato ogni anno da milioni di persone. La parte settentrionale del lago è situata in una depressione che si insinua in direzione NE-SO all'interno delle Alpi, mentre la parte meridionale occupa un'area dell'alta Pianura Padana: si distinguono quindi un tratto vallivo e uno pedemontano, il primo di forma stretta e allungata, il secondo ampio e semicircolare. Una caratteristica del Garda è la dimensione limitata del bacino idrografico (2 290 km²) rispetto alla superficie lacustre: ad una lunghezza di 52 km del lago corrispondono i 95 km del bacino, mentre le rispettive larghezze sono di 16 km e 42 km. Lo spartiacque orientale del bacino idrografico benacense presenta una direzione parallela all'asse del lago, mentre quello occidentale ha un andamento più sinuoso. All'interno del bacino i rilievi maggiori sono la cima Presanella (3 556 m) e il monte Adamello (3 554 m), anche se la maggior parte del territorio è compreso tra i 65 e i 1.500 m. Morfologicamente il bacino idrografico del Garda è suddivisibile in quattro aree: la pianura di circa 200 km², la superficie lacustre di circa 370 km², la porzione occidentale di circa 500 km² e quella orientale di circa 1 040 km². Nel lago sono presenti cinque isole, tutte di dimensioni piuttosto ridotte. La più grande è l'isola del Garda, su cui nel 1220 san Francesco d'Assisi fondò un monastero, soppresso nel Settecento, e su cui oggi sorge un palazzo ottocentesco in stile neogotico veneziano. A breve distanza si trova la seconda isola per dimensioni, l'isola di San Biagio, anche detta 'dei Conigli' in quanto nel XVI secolo vi erano numerosi conigli che offrivano cacce abbondanti. L'isola, situata all'estremità sud-orientale del golfo di Manerba del Garda, si trova a breve distanza dalla costa e nei periodi di secca è raggiungibile a piedi. Lungo la riva orientale si trovano altre tre isole, tutte di dimensioni modeste, situate nei dintorni di Malcesine: la più settentrionale è l'isola degli Olivi, quindi vi è l'isola del Sogno, anch'essa raggiungibile a piedi dalla costa nei periodi di secca, e infine la più meridionale, l'isola del Trimelone (o del Tremellone). Tra le sorgenti subacquee del Garda la più nota è la Boiola, la cui peculiarità è data dagli attributi termali sodico-sulfurei che rendono quest'acqua di buone qualità terapeutiche. La sorgente sgorga a circa 300 metri di distanza dalla sponda est della penisola di Sirmione, alla profondità di 17 metri. Fino all'Ottocento la sorgente rilasciava in più punti e senza interruzione bolle che risalivano in superficie, dove sprigionavano un intenso odore di zolfo. Foto indicative
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    San Venanzo (Umbria)
    San Venanzo vicinanze Marsciano Villa panoramica Villa panoramica con splendida veduta sulla vallata umbra fino Perugia e sul centro storico di San venanzo. La villa si sviluppa su due piani così suddivisi: Piano terra: ampio e panoramico salone con possibilità di creare una camera a piano terra, angolo cottura, bagno e ampio portico con angolo barbecue Piano Primo: 2 camere matrimoniali, una singola, un ampio bagno e due terrazzi panoramici. La proprietà è circondata da un ampio spazio esterno con olivi e alberi da frutto dove è possibile realizzare una piscina. Si valuta anche la vendita del terreno agricolo di proprietà contiguo di circa 9 ettari che attualmente è affittato dove è stato impiantato un noccioleto e sarà oggetto di una trattativa a parte. Ape “G” – ep 320 San Venanzo è un comune italiano di 2 170 abitanti della provincia di Terni in Umbria. È il 15º comune umbro per estensione, con una superficie complessiva di oltre 169.000 ettari. La presenza dell'uomo nella zona è confermata dai ritrovamenti di reperti risalenti al Paleolitico, al Neolitico, all'età del bronzo e del ferro, lungo il corso dei torrenti Calvana e Fersinone. Ora questi resti sono conservati al Museo archeologico nazionale di Perugia. Anche gli Etruschi hanno lasciato tracce consistenti della loro presenza. Le origini dell'abitato di San Venanzo risalgono all'epoca bizantina, intorno all'VIII secolo. La particolare collocazione di questa area geografica, compresa tra Orvieto, Perugia e Todi, fu tra le principali cause, durante l'epoca comunale, di numerose guerre locali. A partire dall'anno 1290 San Venanzo appartenne ai Monaldeschi di Orvieto e ne seguì le sorti fino al prevalere del dominio della Chiesa (XVI secolo). San Venanzo rimase compreso nel territorio di Orvieto fino al 1929, quando divenne comune autonomo inglobando il comune di San Vito. La ricchezza del borgo è peró data dal suo ambiente naturale incontaminato, tra i più suggestivi della regione. Di grande interesse naturalistico il Parco dei Sette Frati, situato in prossimità della cima del monte Peglia: l'area verde ospita una riserva faunistica protetta e il Centro di documentazione flora e fauna del Monte Peglia. In questa zona, 265.000 anni fa, era attivo uno dei 3 vulcani ‘bonsai' identificati da studi recenti, che hanno permesso di sviluppare anche il filone del turismo didattico-ambientale con l'apertura del Parco e Museo Vulcanologico nel 1999. Perla del Museo è la venanzite, roccia vulcanica unica al mondo nel suo genere che puó essere osservata in loco in un'antica cava, che è il fulcro del Parco Vulcanologico, vero e proprio museo all'aria aperta. Resti vulcanici sono presenti anche nel letto del torrente Fersinone, che scavando una profonda gola che si allunga fino alla Valnestore a Morcella, nel comune di Marsciano. Ben documentata è anche la presenza etrusca lungo il corso del Fersinone, in particolare a Poggio Aquilone, dove sono stati rinvenuti resti funerari etruschi. Monumenti e luoghi d'interesse Fra i suoi edifici più rappresentativi si segnala Villa Faina, da tempo sede del Comune. Inoltre, ogni anno, l'omonimo parco ospita il festival musicale ad ingresso gratuito Incanto d'Estate, che ha visto esibirsi numerosi artisti italiani di rilievo nazionale. Tra le frazioni, si trovano i borghi di Rotecastello, Pornello e Collelungo. CLASSE ENERGETICA: G Spese: 0 Anno: 0 Vani: Camere: 0 Riscaldamento: Autonomo Stato: Tipo Cucina: Mq: 215 Giardino: , 3000 mq Box: 0 Ubicazione: , , San Venanzo, , Italia Latitudine: Longitudine:
    490.000 €
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    Italia (Tutte le città)
    Ad Alliste ai piedi della chiesa della Madonna nell'Alto, con una vista panoramica, proponiamo in vendita terreno di quasi 1 ettaro. Alliste è un comune italiano di 6.723 abitanti della provincia di Lecce in Puglia. Situato nel basso Salento, comprende anche la frazione di Felline e le località costiere di Capilungo e Posto Rosso.Alliste si colloca in una valle compresa tra la "Serra orientale" e la "Serra costiera", presso la costa del mar Ionio. Il territorio è caratterizzato da lievi alture, formate da compatti calcari mesozoici; raggiunge la massima altitudine in località Madonna dell'Alto (86 m. s.l.m.) La costa è bassa e rocciosa e la pianura è costituita da formazioni più recenti (calcareniti del Salento e formazioni di Gallipoli, costituite da sabbie argillose). Dal sostrato roccioso dipendono i tipi di terreno, dei quali i più diffusi sono quelli argillosi e le terre rosse, mentre occupano un'estensione ridotta le terre brune ed i terreni tufacei. Il territorio comunale, che si estende per 23,47 km², confina a nord con il comune di Racale, a est e a sud con il comune di Ugento, a ovest con il mare Ionio.a presenza umana nel territorio allistino risale al Paleolitico inferiore: nelle "Grotticelle del Ninfeo" si sono rinvenute tracce di frequentazione, con un centinaio di manufatti litici di facies epigravettiana, comprendenti lame, punte bulini e raschiatoi. La località "Ninfeo" (zona comprendente l'area da Masseria Canne all'omonima Masseria Ninfeo) venne frequentata ancora nel Mesolitico (strumenti denticolati) e nel Neolitico (frammenti ceramici). Al II millennio a.C. risale il "menhir di Terenzano" e le specchie di "Sciuppano" e "dell'Alto". Dalla demolizione della "specchia dell'Alto", negli anni sessanta, emersero frammenti ceramici databili dall'età del bronzo all'epoca tardo-imperiale romana e connessi probabilmente al culto di qualche divinità della natura. Nei pressi, intorno all'anno 1000 venne costruita dai monaci basiliani una piccola chiesa rupestre, che testimonia la continuità del culto[7], poi divenuta l'abbazia minore della "Madonna dell'Alto". Il territorio passò nel II secolo a.C. sotto la dominazione romana: la frequentazione è attestata dai ritrovamenti di ceramica domestica e monete disseminati nei campi: la zona, probabilmente paludosa era incolta e destinata al pascolo e alla caccia. Nella frazione di Felline venne impiantata una fornace, attiva fino al I secolo a.C., intorno al quale si sviluppò probabilmente un piccolo nucleo abitato (il toponimo di "Felline" deriverebbe dal termine latino figlinae, ossia laboratori artigianali per la produzione della ceramica.L'ortogonalità dell'impianto urbano testimonia di una fondazione derivata da un preciso piano di colonizzazione e di sfruttamento del territorio, piuttosto che di una formazione spontanea. Il nucleo abitato, inizialmente citato come "casale", a partire dal 1378 viene considerato una "Terra", ossia un centro protetto da una cinta muraria.
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