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Olivo nome


Elenco delle migliori vendite olivo nome

OLIVO INTEGRATORE VEGAVERO® | CON IL 40% DI OLEUROPEINA | DALLA SPAGNA | 7500 MG (15:1) PER CAPSULA | 90 CAPSULE | VEGAN
  • ? CON IL 40% DI OLEUROPEINA: tutti conoscono i benefici dell'olio d'oliva per la salute del sistema cardiovascolare. Tuttavia, solo pochi sanno che queste proprietà sono attribuibili all'oleuropeina, un principio attivo particolarmente concentrato nelle foglie di olivo, che è un antiossidante naturale. Per questo, il nostro estratto di foglie di ulivo è standardizzato al 40%.
  • ? DALLA SPAGNA: altri integratori di foglie di olivo vengono spesso dalla Cina. Il nostro estratto di alta qualità proviene dalla Spagna, dove la tradizione degli olivi e dell'olio d'oliva è profondamente radicata. I nostri produttori ci garantiscono una raccolta e una lavorazione delicata in modo da preservare i preziosi polifenoli delle foglie d’olivo.
  • ✅ ALTO DOSAGGIO: ogni capsula contiene 500 mg di estratto di foglie di olivo con un rapporto di 15:1 - il più alto sul mercato – che corrisponde a 7500 mg di foglie secche di olivo. Questo garantisce un'alta concentrazione di composti bioattivi (tra cui l’oleuropeina). Prodotto privo di additivi, senza OGM e adatto ai vegani. In una confezione: 90 capsule. Dosaggio consigliato: 1 capsula al giorno.
  • ? VEGAVERO CLASSIC: integratori vegani di alta qualità che comprendono nutrienti essenziali, estratti vegetali, funghi medicinali e altri ingredienti funzionali. Ci concentriamo sulla qualità dei singoli ingredienti ed evitiamo sempre additivi artificiali come riempitivi non necessari. I nostri prodotti sono testati e migliorati costantemente dal nostro team sulla base delle più recenti scoperte scientifiche. Vegavero Classic - per noi significa qualità, sicurezza e praticità.
  • ? AL VOSTRO FIANCO: La premura nei vostri confronti fa parte della nostra filosofia. Per questo oltre a elaborare integratori pensati per le vostre esigenze, lavoriamo a formule uniche, per ottenere la perfetta sinergia di ingredienti e dosaggi. Siamo a disposizione, per consigliarvi e sostenervi nei vostri obiettivi, per fornirvi le certificazioni di ogni prodotto e per rispondere a tutte le vostre domande. Contatteci!
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OLIVO O ULIVO (OLEA EUROPAEA) FOGLIE TINTURA MADRE ANALCOOLICA NATURALMA | ESTRATTO LIQUIDO GOCCE 100 ML | INTEGRATORE ALIMENTARE | VEGANO
  • Olivo o Ulivo (Olea europaea) foglie Tintura Madre estratto concentrato 1:5. 100% naturale, analcoolica (senza alcool) e senza zuccheri. Adatta anche per donne in gravidanza o allattamento e per bambini. Notificata come integratore alimentare in Italia al Ministero della Salute. Made in Italy.
  • UN AIUTO NATURALE: integratore alimentare concentrato di Olivo o Ulivo in gocce. 40 gocce (2 ml) contengono 400 mg di Olivo o Ulivo. Macerato glicerico o estratto fluido puro di Olivo o Ulivo (Olea europaea) foglie in gocce.
  • NATURALMA – Naturali abitudini: Rispettiamo e amiamo la Natura, per questo tutti i nostri integratori sono Vegan e privi di qualsiasi ingrediente artificiale. Crediamo nell’importanza di garantirvi qualità e sicurezza, per cui selezioniamo le Materie Prime con cura, produciamo i prodotti in Italia, e provvediamo a registrarli presso il Ministero della Salute.
  • NATURALMENTE CON VOI: La premura nei vostri confronti fa parte della nostra filosofia. Per questo oltre a elaborare integratori pensati per le vostre esigenze, lavoriamo a formule uniche, per ottenere la perfetta sinergia di ingredienti e dosaggi. Siamo disponibili per consigliarvi nei vostri obiettivi, per fornirvi le informazioni su ogni prodotto e per rispondere a tutte le vostre domande. Contatteci!
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OLIVO DI CAMBIL – OLIO DI OLIVA VERGINE EXTRA (AOVE) – VARIETÀ PIQUALE, CON D.O SIERRA MOGA, CONFEZIONE DA 2 BOTTIGLIE DA 500 ML CON DOSATORE
  • Confezione da 2 flaconi da 500 ml con dosatore di olio di oliva vergine extra, varietà piquet e qualità certificata, si caratterizza per un aroma fruttato con un equilibrato amaro e prurito leggero, presenta anche aromi di erba fresca appena tagliata, pomodoro e sfumature di
  • Avirol ha la distinzione di prodotti di qualità certificata dalla giunzione di andalusia con il numero di registrazione 12.
  • Olivo di cambil ha il premio tesoro di magin 2010 come marchio più antico, registrato nella denominazione di origine sega magica
  • Ideale per uso in grezzo e marito da cucina e dessert.
  • La denominazione di Origine Sierra Magina certifica l'origine e la qualità degli oli di oliva vergine Extra prodotti nella nostra conarca, situata nella provincia di Jaén
  • Le calorie per una porzione di 14 g è di 126 kcal.
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Teramo (Abruzzo)
Proponiamo in vendita in località Villa Romita, frazione Sparazzano, terreno agricolo di circa 37.000 mq. Esposizione a est. Raggiungibile da strada interpoderale collegata alla provinciale. Nell'aera sono presenti circa 80 piante di olivo in piena produzione e la restante parte è piantumata in prevalenza con frassini pronti al taglio. Per ottenere maggiori informazioni di questo immobile, passa a trovarci in agenzia: Corso Cerulli n. 8 - Teramo tel. numero 0861 1991257. Per ulteriori offerte immobiliari visita il nostro sito internet Hai bisogno di finanziare il tuo acquisto? La nostra agenzia ti mette a disposizione una consulenza gratuita per valutare la forma di finanziamento più adatta alle tue esigenze ed al miglio tasso d'interesse.
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Italia (Tutte le città)
A circa tre chilometri da Vinci, è ubicato l'immobile costituito da due unità immobiliari per complessivi 410 mq di abitazione e resede di proprietà di circa 70.000 mq (7 ettari) con una piantagione che comprende circa 1200 piante di olivo. La costruzione del nucleo originario della colonica, ampliata poi nel corso dei decenni, risale alla prima metà dell'800 come è stato possibile leggere su una pietra ritrovata durante la ristrutturazione, datata appunto 1847. Il paese dista dall'abitazione circa un chilometro, anticamente, era un comune autonomo, si era sviluppato in età medievale attorno al castello, del quale oggi rimangono soltanto poche tracce inglobate in più recenti abitazioni. Vi esisteva, un tempo, un oratorio dedicato a Santa Lucia, di antichissima origine, con annesso ospedale omonimo, ma entrambi sono stati completamente trasformati nel corso dei secoli. Anche la chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, che si presume dovesse trovarsi racchiusa entro la cinta muraria del castello, ha subito pesanti interventi che le hanno fatto perdere le caratteristiche originarie. A croce latina ed a navata unica, conserva una bella tela ad olio con una Visitazione seicentesca. Due aneddoti sono legati a questa dimora, la prima riguarda il suo nome. Si narra infatti, che in tempi remoti, un famoso pittore fiorentino abbia dipinto i suoi quadri e i suoi paesaggi proprio in questo luogo e da ciò il nome della località e della villa. Il secondo prende spunto da un tratto del Libro della Genesi in cui si descrive il Diluvio Universale. Infatti secondo i racconti tramandati da padre in figlio, sembra che il ramoscello di olivo, che la colomba riportò a Noè dopo il Diluvio, l'avesse raccolto proprio da una piante di fronte all'abitazione. Tante sono state le persone che nel corso degli anni sono venute alla ricerca dell'olivo sia per dipingerlo che per fotografarlo.   L'abitazione è posta alle pendici del Monte Albano in una location tipica toscana ed è stata ristrutturata rispecchiando le caratteristiche tipiche dell'architettura locale. L'immobile è suddiviso in due unità indipendenti.   Descrizione prima abitazione: Questa unità è disposta su due piani, attestante l'unità, della consistenza di soggiorno, pranzo, due cucine, bagno, lavanderia al piano terreno, camera, camera singola, guardaroba, bagno e w.c., mansarda al piano primo, un resede esclusivo e tettoia in legno. Nel giardino è presente una Piscina di circa 11,00x 5,00 ml con tavolo e sedie per ristoro e casetta in legno. Vicino all'abitazione troviamo anche un Garage per due macchine con basculanti elettrici telecomandati in legno e pavimentazione sottostante in auto bloccanti. Mentre sul davanti troviamo un Posteggio per auto con catena elettrica telecomandata. Particolare importante è anche da sottolineare il fatto che è presente un manufatto di circa 30 mq. adibito ad uso civile abitazione da ristrutturare, ma regolarmente concessionato;   L'edificio ha una superficie lorda di circa 250 mq. (Mq. 125 a piano). I solai di piano sono realizzati in legno di castagno e mezzane in cotto, in voltine e in laterizio/cemento. L'abitazione è finemente ristrutturata con tinte e decorazioni tipiche toscane. I pavimenti del piano terra sono in legno di Noce a tavole di circa 2,00 ml mentre quelli del piano primo sono in legno Teak. E' presente anche l'impianto di aria condizionata.   Descrizione seconda abitazione: Anche questa unità è disposta su due piani, con ingresso dalla corte esclusiva attestante l'unità, della consistenza di soggiorno, pranzo, cucina, bagno e disimpegno al piano terreno, due camere, camera singola, disimpegno, antibagno e w.c. al piano primo, un resede esclusivo della superficie complessiva di circa mq. 470,00, ed una cantina con accesso esterno di una superficie di circa mq. 22,00, La superficie lorda è di circa 160 mq. (Mq. 80 a piano) esclusa la cantina scavata nella pietra con soffitto a volta. I solai di piano e di copertura sono tutti realizzati in legno di castagno e mezzane in cotto. L'abitazione è finemente ristrutturata con tinte e decorazioni tipiche toscane. I pavimenti del piano terra sono in cotto dell'impruneta mentre quelli del piano primo sono il legno Teak.
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Portofino (Liguria)
Uscite didattiche elementari primarie medie secondarie primo grado VIAGGI DI ISTRUZIONE IN LIGURIA RIVIERA DELL’OUTDOOR SCUOLA PRIMARIA GUIDE TURISTICHE-AMBIENTALI LA NOSTRA LIGURIA Info tel: 339-4402668 ****@****.** (utilizza il modulo di contatto per inviare email) PERCORSI GUIDATI_ (durata 2 h ciascuno)_____ PREISTORIA FINALBORGO, IL MUSEO ARCHEOLOGICO. Dopo un’introduzione sulla formazione delle grotte finalesi, rifugio dei nostri antenati fin dal paleolitico, inizierà il percorso nel Museo archeologico. Qui ci imbatteremo nel gigantesco scheletro dell’orso delle caverne, con il suo cucciolo, e i bambini conosceranno la commovente vicenda del “giovane principe” e del “bambino degli scoiattoli”. Laboratorio didattico di archeologia sperimentale presso il Museo (a scelta: il mestiere dell’archeologo, la pittura sulle pareti delle caverne, la produzione di oggetti in ceramica…). GROTTE DI TOIRANO. Scendere nelle viscere della terra e ammirare le straordinarie architetture della natura…Ascoltare i suoni delle stalattiti e scoprire misteriose tracce lasciate da uomini preistorici…Le grotte, un mondo incantato! (In alternativa: Grotte di Borgio Verezzi). UNA GIORNATA CON… GLI ANTICHI ROMANI ALBENGA, VIVERE SOPRA UN ‘CASTRUM’ ROMANO. L’itinerario nel centro storico sarà articolato in momenti ludici in cui i bambini scopriranno le vestigia di Albingaunum e approfondiranno aspetti di storia romana (il divide et impera, lo scontro con le tribù liguri, vita sociale, religiosità…). Ogni bambino avrà la fotografia di un reperto romano riutilizzato nella città medievale: i particolari verranno scoperti durante il percorso. Visita del Museo Navale Romano: tra anfore e preziosi reperti della nave oneraria affondata scopriremo alcune curiosità, come i dadi da gioco dell’equipaggio, nocciole del I sec. A.C. Ed un fedele modellino della nave. LA VIA JULIA AUGUSTA. Passeggiata storico-naturalistica lungo la necropoli romana e la via Julia Augusta, di fronte all’isola Gallinaria, dalla curiosa forma di tartaruga. Otium e negotium: le passioni e gli svaghi dei romani (visita ai resti dell’anfiteatro e delle terme). L’UOMO E IL MARE NOLI: UN ANTICO BORGO DI PESCATORI. La V° Repubblica Marinara è oggi un tranquillo borgo dove molte famiglie vivono della pesca, praticata ancora con metodi tradizionali. Percorso giocato nei carruggi per conoscere la storia di Noli e il funzionamento dei principali sistemi difensivi (torri, castello, case-forti, cinta muraria…). VITA DA… lupi di mare! I commerci tra mare ed entroterra, la navigazione (l’alimentazione in mare, le tempeste e i naufragi… ci faranno comprendere il significato del detto nolese: “U mâ u l’a u numme cun le”). In spiaggia, tra reti e gozzi, incontro i pescatori. ITINERARIO STORICO – ARTISTICO FINALBORGO, UNO SCRIGNO D’ARTE… Attraverso un originale percorso i bambini verranno guidati alla scoperta di dipinti, sculture, intarsi, in cui si cela una grande varietà di animali, reali o fantastici: sono allegorie di vizi e virtù, personificazioni di casate nobiliari, simboli legati a curiose vicende. Rivivremo in modo divertente la storia di Finale – uno dei “Borghi più belli d’Italia” –, e scopriremo insieme il… “castello fantasma”: i resti di Castel Gavone (distrutto nel 1713) reimpiegati nei secoli dai finalesi (capitelli che diventano fontane, caminetti trasformati in portoni...), perché in Liguria non si butta via niente! (Su richiesta visita del Teatro Aycardi (1806), un’autentica “bomboniera” con tre ordini di palchi quasi in miniatura!). LA CULTURA DELL’OLIVO COME FUNZIONA UN FRANTOIO? “I nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre fasce” affermava il poeta ligure G. Boine. Molte fasce sono popolate da un mare argenteo di ulivi secolari. Presso un frantoio conosceremo l’ulivo – pianta simbolo della cultura mediterranea –, le tecniche di coltivazione e raccolta. Passeggiata in un uliveto. Degustazione. LABORATORI E ATTIVITA’ DIDATTICHE_ Attività che uniscono una fase teorica di spiegazione ad una attività pratica. Durata: 2 ore. Materiale che ogni bambino deve portare: astuccio con matite colorate, scotch, forbici, colla. LA VEGETAZIONE DELLA COSTA LIGURE A) A CACCIA DI…PIANTE. Lungo un sentiero di fronte al mare, una caccia al tesoro tra olivi e macchia mediterranea permetterà di conoscere le caratteristiche generali della flora mediterranea. Dopo una breve lezione sulla macchia mediterranea e sulla gariga, verranno distribuite delle schede con un disegno ed alcune informazioni sulla pianta da cercare. Durante l’escursione ciascuno dovrà trovare la sua pianta, leggere ciò che è scritto sulla scheda, e rispondere ad alcune domande. B) LA TOMBOLA DELLA MACCHIA MEDITERRANEA. Risalendo un sentiero di fronte al mare, i bambini apprenderanno le peculiarità della vegetazione costiera ligure. L’attività proseguirà con la “tombola della macchia mediterranea”, divertente gioco per verificare ed approfondire quanto appreso. Si gioca a squadre. Viene estratto un numero: la squadra che lo possiede deve guadagnarselo riconoscendo il nome della pianta corrispondente, rappresentata nel cartellone della tombola, e fornendo alcuni dati. Naturalmente vinceranno coloro che completeranno la casella per primi. L’AMBIENTE MARINO C) ESPLORANDO LA SPIAGGIA E IL MARE. L’attività comprende una breve escursione lungo la costa per scoprire le principali specie animali e vegetali dell’ambiente marino mediterraneo, i fattori che regolano l’equilibrio dell’ecosistema mare e gli adattamenti di animali e piante alle condizioni ambientali. In spiaggia si svolgerà il laboratorio “A ciascuno il suo ambiente”. D) COSTRUIAMO L’ACQUARIO MEDITERRANEO. Il laboratorio illustra peculiarità anatomiche e strategie difensive di organismi marini e pesci del mar Ligure. Costruzione di alcuni acquari con sassolini, sabbia e sagome di pesci, stelle marine, cavallucci…da ritagliare e colorare. E) UN MOSAICO IN SPIAGGIA. Dopo un’escursione per conoscere le forme di vita animale e vegetale presenti in prossimità della costa, i bambini realizzeranno un piccolo mosaico con pietre, alghe, conchiglie ed altri materiali raccolti in spiaggia. Un simpatico ricordo del mare di Varigotti… ALTRI LABORATORI: Costruiamo un accampamento romano in miniatura – Albisola, produzione di oggetti in ceramica. SOGGIORNI IN LIGURIA (scuole primarie)____ 1) In viaggio nella Preistoria, tra mare e natura Primo giorno: un'avventura nella Preistoria... Percorso guidato e laboratorio di archeologia sperimentale presso il Museo Archeologico di Finalborgo – Pranzo – Grotte di Toirano: chi ha paura del buio? (o grotte di Borgio Verezzi). Secondo giorno: Noli...antico borgo di pescatori – Pranzo – Varigotti, un covo di pirati saraceni? Laboratorio sull'ambiente marino o attività didattica sulla vegetazione costiera. 2) Itinerario Romano. Primo giorno: Albenga, vivere sopra un “castrum romano”- visita al museo Navale Romano – Pranzo – Percorso lungo la via romana Julia Augusta. Possibile visita di un frantoio con degustazione. Secondo giorno: Finalborgo...antico paese ligure scrigno di tesori – Pranzo – Varigotti, un covo di pirati saraceni? Laboratorio sull'ambiente marino o attività didattica sulla vegetazione costiera. 3) Itinerario tra Arte, Mare e Natura. Primo giorno: Finalborgo...antico paese ligure scrigno di tesori – Pranzo – Varigotti, un covo di pirati saraceni? Laboratorio sull'ambiente marino o attività didattica sulla vegetazione costiera. Secondo giorno: Noli...antico borgo di pescatori – Pranzo – Grotte di Toirano: chi ha paura del buio? (o grotte di Borgio Verezzi). Contattateci per ricevere il dettaglio delle attività INFORMAZIONI: 339-4402668 ****@****.** (utilizza il modulo di contatto per inviare email) Http: // digilander.libero.it/guideliguria LA NOSTRA LIGURIA - P.I. 01437710096 - VIA PARCO DEGLI ULIVI, 1 - 17029 VARIGOTTI (SV) – 0196988029 - ****@****.** (utilizza il modulo di contatto per inviare email) §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§ VIAGGI DI ISTRUZIONE IN LIGURIA RIVIERA DELL’OUTDOOR SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GUIDE TURISTICHE-AMBIENTALI LA NOSTRA LIGURIA Info tel: 339-4402668 ****@****.** (utilizza il modulo di contatto per inviare email) Http: //digilander.libero.it/guideliguria PERCORSI GUIDATI_ (durata 2 h ciascuno)_____ Percorsi Storico – Artistici: IL MEDIOEVO NOLI…QUINTA REPUBBLICA MARINARA? Ricordata da Dante nel IV canto del Purgatorio (“Vassi in San Leo e discendesi in Noli…”) l’antica Repubblica ha un passato glorioso. Attraverso un Percorso giocato nei carruggi i ragazzi conosceranno le caratteristiche del Castello feudale, la nascita del Comune e il funzionamento dei principali sistemi difensivi di Noli (metodi di comunicazione tra le torri, case-forti, cinta muraria…). Vita da...lupi di mare: i commerci tra mare ed entroterra, l’alimentazione e i naufragi che…ci spiegheranno il significato del detto “U mâ u l’a u numme cun le”. Terra di impavidi naviganti, diede un importante contributo nell’epoca delle scoperte geografiche: Anton da Noli raggiunse le isole di Capo Verde. La potente Repubblica è oggi un tranquillo borgo dove molte famiglie vivono della pesca, praticata ancora con metodi tradizionali. In spiaggia, tra reti e gozzi, incontreremo i pescatori. ALBENGA, ALL’OMBRA DELLE TORRI MEDIEVALI Tra logge e palazzi medievali, si svelano ambienti raccolti e silenziosi, come la suggestiva Piazzetta dei Leoni. Con un Percorso giocato i ragazzi approfondiranno temi legati all'architettura medioevale, alle lotte tra guelfi e ghibellini, allo sviluppo dei Comuni. Visiteremo lo splendido Battistero paleocristiano (V°sec.) che conserva un magnifico mosaico in stile bizantino, tra i pochi presenti nel nord Italia insieme a Ravenna. CASTELVECCHIO DI ROCCA BARBENA, IL FASCINO SENZA TEMPO DELLA LIGURIA. Per approfondire la differenza architettonica ed amministrativa tra feudo e Comune si può abbinare ad Albenga la visita di Castelvecchio di Rocca Barbena e di Villanova. Il primo è un borgo dai vicoli contorti e labirintici, aggrappato alla rupe su cui sorge il Castello dei marchesi di Clavesana. Villanova è un paese-fortezza creato nel ‘200 dal Comune di Albenga per difendere la sua liberà dalle minacce dei feudatari. L’ETA’ MODERNA FINALBORGO, UN GIARDINO DI PIETRA. Stretti nell’abbraccio delle mura, i suoi palazzi, le Chiese, il Convento Domenicano ne fanno uno dei “Borghi più belli d’Italia”. La ricca storia consente, con l’ausilio di schede didattiche, molteplici chiavi di lettura. I marchesi Del Carretto, che ne ebbero il dominio dal medioevo fino al 1598, furono i mecenati che durante il Rinascimento vollero i Chiostri di S. Caterina, lo splendido Castel Gavone, i tanti polittici cinquecenteschi. Dopo la pace di Cateau-Cambrèsis Finale fu acquistata dalla Spagna e ne divenne l’accesso marittimo per raggiungere il ducato di Milano: il XVII sec. Fu un’altra epoca d’oro per il Borgo, che si arricchì di monumenti secondo il gusto barocco. Splendide le statue vestite conservate in S. Biagio, ispirate ai princìpi della Controriforma. § Per le classi prime: potremo rivivremo in modo divertente la storia di Finale attraverso un originale percorso: i bambini verranno guidati alla scoperta di dipinti, sculture, intarsi, in cui si cela una grande varietà di animali, reali o fantastici: sono allegorie di vizi e virtù, personificazioni di casate nobiliari locali, simboli legati a curiose vicende storiche… Scopriremo insieme il… “castello fantasma”: i resti di Castel Gavone (distrutto nel 1713) reimpiegati nei secoli dai finalesi (capitelli che diventano fontane, caminetti trasformati in portoni...), perché in Liguria non si butta via niente! (Su richiesta visita del Teatro Aycardi (1806), un’autentica “bomboniera” con tre ordini di palchi quasi in miniatura!). Percorsi Ambientali: LE GROTTE… CHI HA PAURA DEL BUIO? GROTTE DI BORGIO VEREZZI. Scenderemo nelle viscere della terra e contempleremo le fantasiose architetture della natura…Ascolteremo i suoni delle stalattiti …le grotte, un mondo incantato! (In alternativa: Grotte di Toirano). LA CULTURA DELL’OLIVO COME FUNZIONA UN FRANTOIO? “I nostri monumenti non sono nelle piazze delle nostre città, sono le nostre fasce” affermava il poeta ligure G. Boine. Molte fasce sono popolate da un mare argenteo di ulivi secolari. Presso un frantoio conosceremo le caratteristiche dell’ulivo – pianta simbolo della cultura mediterranea –, le tecniche di coltivazione e di raccolta. Passeggiata in un uliveto. Degustazione. LABORATORI E ATTIVITA’ DIDATTICHE_ Attività che uniscono una fase teorica di spiegazione ad una attività pratica. Durata: 2 ore. Materiale che ogni bambino deve portare: astuccio con matite colorate, scotch, forbici, colla. LA VEGETAZIONE DELLA COSTA LIGURE A) A CACCIA DI…PIANTE. Lungo un sentiero di fronte al mare, una caccia al tesoro tra olivi e macchia mediterranea permetterà di conoscere le caratteristiche generali della flora mediterranea. Dopo una breve lezione sulla macchia mediterranea e sulla gariga, verranno distribuite delle schede con un disegno ed alcune informazioni sulla pianta da cercare. Durante l’escursione ciascuno dovrà trovare la sua pianta, leggere ciò che è scritto sulla scheda, e rispondere ad alcune domande. B) LA TOMBOLA DELLA MACCHIA MEDITERRANEA. Risalendo un sentiero di fronte al mare, i bambini apprenderanno le peculiarità della vegetazione costiera ligure. L’attività proseguirà con la “tombola della macchia mediterranea”, divertente gioco per verificare ed approfondire quanto appreso. Si gioca a squadre. Viene estratto un numero: la squadra che lo possiede deve guadagnarselo riconoscendo il nome della pianta corrispondente, rappresentata nel cartellone della tombola, e fornendo alcuni dati. Naturalmente vinceranno coloro che completeranno la casella per primi. L’AMBIENTE MARINO C) ALLA SCOPERTA DELLA SPIAGGIA E DEL MARE. L’attività comprende una breve escursione lungo la costa per scoprire le principali specie animali e vegetali dell’ambiente marino mediterraneo, l’equilibrio dell’ecosistema mare e gli adattamenti di animali e piante alle condizioni ambientali. In spiaggia si svolgerà il laboratorio “A ciascuno il suo ambiente”. ALTRI LABORATORI: Albisola, produzione di oggetti in ceramica.. SOGGIORNI IN LIGURIA_____________ Proponiamo soggiorni combinando mete da voi prescelte o seguendo tracce da noi proposte. 1) In viaggio nel Medioevo Primo giorno: Il fascino della Liguria segreta: Albenga medioevale – Pranzo – Varigotti, un covo di pirati saraceni? Laboratorio sull'ambiente marino o attività didattica sulla vegetazione costiera. Secondo giorno: Noli...antico borgo di pescatori – Pranzo – Come funziona un frantoio? In alternativa (o come 3° giorno): Finalborgo...antico paese ligure scrigno di tesori – Pranzo – Grotte di Toirano: chi ha paura del buio? (o grotte di Borgio Verezzi). 2) Itinerario tra Arte, Mare e Natura. Primo giorno: Finalborgo...antico paese ligure scrigno di tesori – Pranzo – Varigotti, un covo di pirati saraceni? Laboratorio sull'ambiente marino o attività didattica sulla vegetazione costiera. Secondo giorno: Noli...antico borgo di pescatori – Pranzo – Grotte di Toirano: chi ha paura del buio? (o grotte di Borgio Verezzi). Contattateci per ricevere il dettaglio delle attività INFORMAZIONI: 339-4402668 ****@****.** (utilizza il modulo di contatto per inviare email) Http: // digilander.libero.it/guideliguria LA NOSTRA LIGURIA - P.I. 01437710096 - VIA PARCO DEGLI ULIVI, 1 - 17029 VARIGOTTI (SV) – 0196988029 - ****@****.** (utilizza il modulo di contatto per inviare email). Inserzionista: La Nostra Liguria
3 €
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Roma (Lazio)
ROMA, Centro Storico, Rione Campo Marzio. Nel centro storico romano, in Via Vittoria, strada che collega via del Corso a via del Babuino, al centro dell'area urbana del famoso Tridente, racchiusa dalle vie di Ripetta e del Babuino e centrata su via del Corso, poniamo in vendita un meraviglioso Attico panoramico con terrazza a livello ed una meravigliosa terrazza sovrastante. L'Attico è posto ai piani 4 e 5 di un classico palazzo d'epoca che ha ben conservato l'aspetto topografico che avevano in antico i quartieri medioevali e rinascimentali del Campo Marzio. L'abitazione si distribuisce come segue: ampio ingresso, corridoio di collegamento alla zona notte costituita da una camera da letto matrimoniale, un bagno, accessori, stanza guardaroba ed una scala di collegamento al livello superiore costituito da salone doppio, cucina, camera da letto, bagno e locale sottotetto. Completano la proprietà un terrazzo di mq 35,00 circa, a livello del salone di rappresentanza, ed una meravigliosa terrazza sovrastante padronale di mq 134,00 circa. Eccellente opportunità Dettagli: Rione Campo Marzio Attico 2 livelli Mq 120,00 coperti Mq 170,00 terrazze Mq 160,00 commerciali URL: https://www.immobilidiprestigio.it/it/ref/GGV44 VIA VITTORIA: Vi sono sicuramente tante strade il cui toponimo ha origini discutibili o addirittura misteriose, ma indubbiamente questa via Vittoria offre un caso singolare di toponomastica. Il Rufini nel 1847 affermò che questa via "venne così chiamata perché credesi vi abitassero due fratelli ed un altro giovane che nelle giostre e nelle corse riuscendo più volte vincitori, venivano accompagnati alla loro abitazione coronati di alloro e di olivo con plausi e grida di vittoria". Simpatica ma difficile da accettare, come d'altronde la spiegazione che fa discendere il nome della via dal fatto che qui vi abitarono, durante la Rivoluzione Francese, le zie di Luigi XVI, Adelaide e Vittoria, dimenticando però che il toponimo è più vecchio di almeno due secoli e, inoltre, perché solo Vittoria e non anche Adelaide' Altri ancora indicano un documento, le "Taxae Viarum" del 1617, dal quale risulta che nella via abitava ed operava un tal Stefano Vittoria, tessitore di una certa notorietà: forse è la spiegazione più accettabile. Questa via collega via del Corso a via del Babuino ed ebbe origine nell'ambito di un'operazione unitaria della struttura urbana del Tridente, episodio che concluse la "renovatio Urbis" del Rinascimento romano, iniziata da papa Leone X (1510) e completata sotto Paolo III. La via ebbe anche nome "delle Orsoline" per il monastero fondato, insieme alla chiesa denominata dei Ss.Giuseppe ed Orsola, da Camilla Borghese Orsini nella prima metà del Seicento ed interamente ricostruito tra il 1760 e il 1779 da Mauro Fontana e Pietro Camporese il Vecchio. Con l'avvento di Roma capitale e con lo scioglimento delle corporazioni religiose, le Orsoline furono costrette a sgomberare l'edificio che divenne proprietà statale. Nel 1839 i locali dell'ex convento furono concessi all'Accademia di Santa Cecilia e per questo motivo il complesso fu riadattato e ristrutturato: la chiesa venne sconsacrata e divenne sala per concerti, poi utilizzata come sala di recitazione per l'Accademia d'Arte Drammatica. Un altro ricordo storico che ci attrae è la lapide sopra il portone al civico 60: "S.P.Q.R. GIUSEPPE GARIBALDI NELL'APRILE MDCCCLXXIX (1879) ABITÒ IN QUESTA CASA OVE FU VISITATO DAL RE UMBERTO I - XX SETTEMBRE 1882". Garibaldi alloggiò, quindi, in questa casa ove disegnò dei progetti per far deviare le acque del Tevere ed evitare così le inondazioni della città. Nessun progetto garibaldino fu realizzato (fortunatamente!), anche perché molto fantasiosi, tipo quella di deviare il corso del fiume scavando un'enorme galleria sotto Monte Mario, oppure coprirlo completamente, realizzando sul suo corso un bel boulevard simile a quelli che costituiscono l'orgoglio di Parigi. Quello che fu realizzato, invece, fu il progetto dei muraglioni del Tevere, che, sebbene abbiano definitivamente eliminato le terribili inondazioni del fiume che tante distruzioni causarono, hanno ugualmente modificato l'aspetto del fiume e la sua connessione con la città, distruggendo tanti angoli pittoreschi. IL RIONE: Il simbolo araldico del rione Campo Marzio è una mezzaluna in campo azzurro, forse tratto dall'immagine marziale di un cimitero ornato da falce di luna. Infatti Tito Livio racconta che il "campo dei Tarquini consacrato a Marte fu destinato agli esercizi militari e ginnici fin dalla fondazione di Roma". Polo di attrazione della zona, fin da epoca molto antica, era un santuario, l'Ara di Marte. Questo altare era connesso con la funzione principale di questa pianura, quella militare, tanto importante da dare il nome alla zona. Come campo militare decadde assai presto e con l'aumento della cavalleria disposto da Giulio Cesare, il campo militare si spostò a "Centum Cellae" (Centocelle, un nuovo quartiere di Roma) e gli alloggiamenti dei soldati, in particolare gli armati barbari, furono posti sul Celio. Il Campo Marzio non fu abitato fino all'impero, quando entrò a far parte della IX Regio. Il rione fu istituito il 18 maggio 1743 con chirografo di Benedetto XIV. I quartieri medioevali e rinascimentali del Campo Marzio hanno conservato in gran parte l'orientamento e l'aspetto topografico che avevano in antico. Numerose strade seguono ancora il primitivo percorso: non solo la via del Corso ("via Lata") ma anche assi rettilinei formati da via della Scrofa-via di Ripetta; via dei Coronari- via delle Coppelle; via dei Giubbonari-Campo dei Fiori-via del Pellegrino, per citarne solo alcuni. Ciò a causa della continuità di vita che ha consentito la conservazione dell'impianto urbanistico antico. È certamente il rione che più degli altri può vantare i monumenti più famosi al mondo, come piazza del Popolo, piazza di Spagna, la scalinata di Trinità dei Monti ed il Mausoleo di Augusto.
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Cagliari (Sardegna)
Oliveto S’Isca ottima occasione, non distante dal paese Nell’agro tra Soleminis e Dolianova, vi proponiamo un oliveto con edificabilità residenziale. L’Oliveto S’Isca si trova in località S’Isca Sa Folla, nella zona agricola tra Soleminis e Dolianova, a 2,6 km dal paese. Con circa 90 piante di olivo il terreno misura 15900 mq ed è raggiunto da una strada in parte asfaltata e in parte sterrata. Sul terreno è possibile edificare una civile abitazione di circa 60 mq, oltre a locali agricoli e magazzini in aderenza alla parte residenziale. La proprietà non è recintata e non ha pozzo artesiano. Esente da obbligo di certificazione energetica. Prezzo – non trattabile: euro 24.000. Soleminis info A 20 Km ca. da Cagliari, il paese di Soleminis (1834 ab.) si distende in una zona collinare del Campidano di Cagliari, al confine con gli ultimi rilievi montuosi di Serpeddì. In una zona dedita alle attività agro-pastorali tra le più fertili della Sardegna meridionale, le cui principali colture sono quelle della vite, dell'olivo e dei cereali, il paese si distingue per la produzione del pane e del miele, per la raccolta delle erbe aromatiche, e per l'allevamento avicolo. Numerosi siti archeologici nel territorio testimoniano la presenza di significativi insediamenti fin dal periodo prenuragico. La prima menzione del nome del paese risale al XI secolo, quando il paese era parte della curatoria del Parteolla nel giudicato di Cagliari, con la caduta del quale passa poi al Giudicato di Arborea. Nel 1258 il paese è possedimento della famiglia pisana dei Gherardesca, e nel 1297 del comune di Pisa. Durante la dominazione aragonese prima, e spagnola poi il paese appartenne a diversi feudatari. Rimasto deserto a seguito di pestilenze, il paese fu rifondato nel 1637 dalla nobile famiglia dei Vico, da questi passò agli Amat che lo tennero fino al riscatto del feudo nel 1839. Il centro storico di Soleminis conserva diverse antiche costruzioni realizzate secondo la tradizionale architettura rurale in mattoni di fango crudi. Tra queste spicca la casa "Corda Spada", trasformata in centro culturale, che conserva un’interessante collezione etnografica, oltre a mobili, utensili e manufatti della quotidianità isolana. Al limite dell’attuale confine comunale, in zona Sedd’e Cresia, sorge la parrocchiale di San Giacomo. Forse realizzata su un precedente impianto medievale, questa chiesa seicentesca, con un interno di impronta gotica, custodisce numerose statue e una splendida croce d’argento risalente al 1300. Assolutamente da non perdere il bellissimo Parco di Monte Arriubiu, parte della Foresta Demaniale Campidano (ca. 1600 ha). Il complesso confina con il centro abitato di Sinnai e di Settimo S. Pietro, e con i comuni di Soleminis e Dolianova. L’accesso da Soleminis, a nord della foresta, porta in località Mont’Arrubiu dove troviamo un vivaio e la ex-caserma forestale ristrutturata e destinata alle attività di educazione ambientale (C.E.E.A.).
24.000 €
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Roma (Lazio)
ROMA, Centro Storico, Via Vittoria. Bellissima abitazione nel cuore del Rione Campo Marzio, al piano primo di un delizioso Palazzetto storico. All'interno del "Tridente", gode di una posizione unica; a pochi passi da Piazza di Spagna e Trinità dei Monti, Via Vittoria collega Via del Corso a Via del Babuino. L'abitazione, finemente restaurata ed arredata, si compone di ingresso, soggiorno con angolo cottura, ampia camera da letto e bagno con doccia. Completano la bella proprietà gli arredi pregiati, gli affascinanti soffitti a cassettoni, gli accessori e tutti gli elettrodomestici. Contratto abitativo transitorio con giusti requisiti e garanzie. URL: https://www.immobilidiprestigio.it/it/ref/GWW19 Storia: Vi sono sicuramente tante strade il cui toponimo ha origini discutibili o addirittura misteriose, ma indubbiamente questa via Vittoria offre un caso singolare di toponomastica. Il Rufini nel 1847 affermò che questa via "venne così chiamata perché credesi vi abitassero due fratelli ed un altro giovane che nelle giostre e nelle corse riuscendo più volte vincitori, venivano accompagnati alla loro abitazione coronati di alloro e di olivo con plausi e grida di vittoria". Simpatica ma difficile da accettare, come d'altronde la spiegazione che fa discendere il nome della via dal fatto che qui vi abitarono, durante la Rivoluzione Francese, le zie di Luigi XVI, Adelaide e Vittoria, dimenticando però che il toponimo è più vecchio di almeno due secoli e, inoltre, perché solo Vittoria e non anche Adelaide' Altri ancora indicano un documento, le "Taxae Viarum" del 1617, dal quale risulta che nella via abitava ed operava un tal Stefano Vittoria, tessitore di una certa notorietà: forse è la spiegazione più accettabile. Questa via collega via del Corso a via del Babuino ed ebbe origine nell'ambito di un'operazione unitaria della struttura urbana del Tridente, episodio che concluse la "Renovatio Urbis" del Rinascimento romano, iniziata da papa Leone X (1510) e completata sotto Paolo III. La via ebbe anche nome "delle Orsoline" per il monastero fondato, insieme alla chiesa denominata dei Ss.Giuseppe ed Orsola, da Camilla Borghese Orsini nella prima metà del Seicento ed interamente ricostruito tra il 1760 e il 1779 da Mauro Fontana e Pietro Camporese il Vecchio. Con l'avvento di Roma capitale e con lo scioglimento delle corporazioni religiose, le Orsoline furono costrette a sgomberare l'edificio che divenne proprietà statale. Nel 1839 i locali dell'ex convento furono concessi all'Accademia di Santa Cecilia e per questo motivo il complesso fu riadattato e ristrutturato: la chiesa venne sconsacrata e divenne sala per concerti, poi utilizzata come sala di recitazione per l'Accademia d'Arte Drammatica. L'Accademia di Santa Cecilia, un'istituzione musicale che vantava già tre secoli di storia, fu istituita nel 1585 da Sisto V con la bolla "Ratione congruit", atto ufficiale di fondazione della Congregazione dei Musici. Sua prima sede fu la chiesa di "S.Maria ad Martyres", poi nel giro di circa 40 anni si trasferì diverse volte, dalla chiesa di S.Cecilia in Trastevere a S.Nicola de' Cesarini a quella di S.Maria Maddalena. Finalmente nel 1685 la Congregazione fissò la proprio sede a S.Carlo ai Catinari: periodo di particolare splendore fu quello che vide il cardinale Pietro Ottoboni protettore della Congregazione (1691-1739), tanto che il quel periodo (1716) un Breve di conferma di Innocenzo XI obbligava tutti i musicisti operanti a Roma ad iscriversi come soci ceciliani. Nel 1830, con l'elezione di Luigi Rossi alla carica di segretario della Congregazione, ebbe inizio un periodo di profonda trasformazione, da sodalizio a vera e propria Accademia di valenza internazionale. Deciso ad aprire le fila dei soci a categorie fino ad allora escluse (poeti, danzatori, costruttori di strumenti musicali, editori e perfino regnanti ed ambasciatori in qualità di mecenati), Rossi varò una profonda riforma dello Statuto, trasformando la Congregazione dapprima in "Congregazione ed Accademia" e poi in "Pontificia Accademia". Nel 1853 l'Accademia cambiò ancora sede e si stabilì in via di Ripetta 222, fino alla definitiva sede, come già accennato, nell'ex convento delle Orsoline di via Vittoria.
1.300 €
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Desenzano del Garda (Lombardia)
Manerba del Garda, villa pardonale direttamente a lago con terreno di 4.500 mq e due depèndance. La villa padronale si sviluppa su 3 livelli, ogni stanza gode di vista lago: Piano terra con taverna, cantine e bagno con doccia. Piano primo con sala da pranzo, cucina e servizio giorno, Piano secondo con zona notte composta di 4 camere e 4 bagni. L'offerta include, oltre alla villa padronale, due depèndance ognuna indipendente, ognuna di 70 mq con due camere, soggiorno con cucina a vista e bagno. Portico e terrazzo con piena vista lago panoramica. Monumenti e luoghi d'interesse Sito palafitticolo San Sivino-Gabbiano, inserito nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, nell'ambito del sito seriale transnazionale Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi. Storia: La leggenda narra che Manerba fu eretta in devozione alla dea Minerva. Ella venne a nascondersi in questa valle, importante e suggestivo centro della Valtenesi, dove piantó i suoi ulivi (dei quali era la protettrice) e insegnó molte delle sue arti. In suo onore fu costituito un tempio che peró venne distrutto dai Barbari.' Molti studiosi credono che il toponimo di Manerba derivi da “Minerva arx”. Altri invece fanno risalire tale nome ai galli cenomani (il termine deriverebbe dall'unione di “mon”, che significa uomo d'armi, ed “erb”, zona militare). Il toponimo indicherebbe, in questo caso, “un luogo fortificato residenza del capo”: ció è plausibile dato che dall'alto della Rocca del paese risultava agevole difendersi da qualunque attacco. La presenza dell'uomo sul Lago di Garda risale alla Preistoria, più precisamente al Tardo Neolitico (circa 4000 a.C.): sotto la Rocca, infatti, sono stati ritrovati resti di un villaggio del Mesolitico. La zona faceva parte fin dall'epoca longobarda della corte del Monastero di San Colombano del Priorato di Bardolino e della prioria di Solarolo, dipendente dall'Abbazia di San Colombano di Bobbio (PC) e del grande feudo monastico di Bobbio. I monaci evangelizzarono il territorio favorendo l'espansione dei commerci, dell'agricoltura (specie la vite e l'olivo), del sistema di pesca, e della cultura, introducendo importanti innovazioni ed aprendo vie commerciali. Le popolazioni che si succedettero nei secoli furono accomunate dalla stessa consapevolezza: il collegamento con le vie di comunicazione terrestri e fluvio-lacuali della regione poneva il territorio in una posizione favorevole in tempo di pace, ma molto pericolosa in caso di un'eventuale guerra. Questo spiega la presenza, in Valtenesi, di castelli risalenti al XIII secolo, alcuni dei quali eretti su fortilizi romani. La torre del Castello di Manerba era il punto di convergenza di una raggiera che collegava le torri di tutti i comuni del territorio. La torre interna principale, detta Maschio, racchiudeva una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana, e altri ambienti di ancora incerta funzione[9]. Questi castelli avevano la funzione principale di proteggere e tenere al riparo le popolazioni locali, che si recavano all'interno della cinta muraria. Dal XVI secolo Manerba divenne rifugio di banditi e fuorilegge, obbligando la Serenissima Repubblica di Venezia alla completa distruzione delle mura nel 1574. La città, insieme agli altri comuni della Valtenesi entra a far parte del più ampio organismo della “Comunità di Riviera”, che diviene dominio di Venezia dopo il conflitto con i Visconti, e prende così il nome di Magnifica Patria, all'interno della quale si trovava la Quadra della Valtenesi, con Manerba come riferimento principale. CLASSE ENERGETICA: G Spese: 0 Anno: 1970 Vani: Camere: 8 Riscaldamento: Autonomo Stato: Tipo Cucina: Mq: 470 Giardino: , 4500 mq Box: 0 Ubicazione: Via Pascoli, , Manerba del Garda, , Italia Latitudine: 45.54422 Longitudine: 10.56326
6.200.000 €
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Taranto (Puglia)
Privato affitta, una villa singola in località Torre Ovo - Librari del Comune di Torricella. L'immobile è sviluppato su una superficie di 280 mq circa di cui 150 di giardino, 30 di veranda coperta e 80 di abitazione. Vi sono tre camere da letto per un totale di sette posti, cucina completa di accessori e pentolame, ripostiglio e bagno con ampia doccia e lavatrice, solarium (sul tetto) di 100 mq circa. Si trova a circa 350 metri dal mare, in zona tranquilla e non su via di principale scorrimento del traffico. Cinque minuti a piedi dalle fantastiche spiagge libere. Dotata di climatizzatore. Tre posti auto in proprietà privata. Affitti settimanali da sabato a sabato o per periodi più lunghi: da ottobre ad aprile soggiorno minimo 30 giorni al prezzo di 450 euro al mese. Il possesso della casa avviene alle ore 12. 00 e la stessa deve essere liberata alle ore 08. 00 del giorno di partenza. Acqua fornita con autobotte in cisterna ed estratta a mezzo pompa (3 euro per metro cubo) e luce (al costo di 30 cent a kw/h) a vostro carico. Richiesta caparra di euro 100 per le forniture. Torre Ovo - Librari è la parte costiera del Comune di Torricella. Si affaccia sul mare Ionio. ci sono dei paesaggi incantati, spiagge bellissime (libere) e percorsi interni da mozzafiato tra i secolari alberi di ulivo. Due link caricati su youtube: watch?v=QcAQR-Zu_oM watch?v=cIqWGaMTV6s A Torre Ovo Famosa è anche la foresta fossile, a pochi chilometri da Campomarino di Maruggio, costituita da una superficie di circa 800 m² dove i tronchi, unico caso al mondo, spuntano da 6 metri di profondità circondati dal mare. Fonte Wikipedia watch?v=2OAdmedm3g0 Numerose le attività commerciali e di ristorazioni presenti sulla costa...(rosticcerie, panificio, pizzerie, ristoranti, bracerie, pub, edicole, gelaterie, alimentari, farmacie, ecc) Torre Ovo è posta circa 6 km a sud di Torricella e circa 35 km a sud-est da Taranto. Una porzione minore del territorio, tuttavia, è amministrativamente parte del Comune di Maruggio, anch'esso in provincia di Taranto. Su tale porzione sorge la torre saracena che dà il nome alla località. Nonostante tale divisione amministrativa, la località è comunque considerata un unicum. Torre Ovo, assieme alle località di Trullo di Mare e Librari, costituisce la Marina di Torricella. Ad ogni modo, Torre Ovo non confina direttamente con Torricella, bensì con un'ulteriore frazione dello stesso Comune, denominata Monacizzo, anche se, come è solito nelle zone rurali del Salento, tra Torre Ovo e Monacizzo e tra Monacizzo e Torricella corrono diversi ettari di terra disabitata e coltivata prevalentemente a vite, tanto che, più che confinanti, le zone sembrano essere invero isolate l'una dall'altra. Il territorio di Torre Ovo, approssimativamente vasto 2,5 km², si può idealmente dividere in tre zone: Zona litoranea - È la zona che costeggia il mare, a partire dal confine con la località di Librari, a nord-ovest, fino alla zona della torre, verso sud-est. Molto frequentata nelle serate estive, quando i turisti usano passeggiare, nella zona vi sono due piazzette, in una delle quali vengono annualmente organizzati dal Comune spettacoli teatrali, concerti ed intrattenimenti. La spiaggia è per lo più sabbiosa e la rena ha la particolarità di essere costituita in massima parte da frammenti microscopici di conchiglie. Il mare, particolarmente salato, si fa apprezzare per l'acqua straordinariamente cristallina. In tale zona sorge una delle due strutture alberghiere della località, l'hotel "Costa d'Oro", nonché alcuni bar ed un video-pub. Zona collinare - In tale zona, nell'interno, verso nord, poco distante dal mare, sorgono numerose villette. Vi è poi un vasto appezzamento terriero, coltivato in gran parte a vite e in minima ad olivo, in cui si trova anche una vecchia masseria ottocentesca, oggi praticamente abbandonata. Zona della Torre - La torre si trova su un'area sopraelevata a strapiombo sul mare. A tale zona si perviene percorrendo la litoranea in direzione sud-est, verso la località di Campomarino di Maruggio, distante circa 6 km. Come già detto, tale zona appartiene amministrativamente al Comune di Maruggio. Qui sorge l'altra delle strutture alberghiere della località, il residence "Eden", i cui stabilimenti balneari si trovano comunque nella zona litoranea, poco distante. Nonostante nella zona della Torre non ci sia una spiaggia in senso proprio, è possibile scendere dalla torre su una piattaforma di roccia e da lì bagnarsi in mare. A largo di tale piattaforma si trova una formazione rocciosa di medie dimensioni, chiamata dagli autoctoni l'isolotto, che può essere raggiunta a nuoto. La popolazione residente a Torre Ovo è assai scarsa, approssimativamente nell'ordine delle dieci unità, ma la località si popola di turisti in estate. Essi provengono perlopiù dai vicini comuni di Sava, Torricella, Fragagnano o dalla città di Taranto e, in minor misura, da altri comuni del circondario. Si registra poi una nutrita presenza di turisti provenienti dal napoletano e dal nolano, oltre che da Torino. Tuttavia, mentre i torinesi che usano passare la stagione estiva a Torre Ovo sono in gran parte emigranti dalle zone del tarantino o loro discendenti, i campani non sono in genere originari della località e delle zone vicine. Consistente anche la presenza di turisti provenienti dall'estero, prevalentemente da Germania, Francia e Paesi Bassi, anche se si tratta perlopiù di emigranti italiani o discendenti di questi.
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Pisa (Toscana)
Cod.11167 - Dove l’alto bacino dei torrenti affluenti del fiume Era degrada verso ovest formando la parte del territorio con il microclima più godibile, essendo protetto dai venti freddi di nord-est in inverno e ben esposto alle fresche brezze di maestrale in estate, esiste questo casale tipico toscano risalente al 1678, ristrutturato per la prima volta nel 1970 dagli attuali proprietari e oggetto di importanti interventi di adeguamento di servizi per essere più funzionali nel 2004. Come ricorda il Repetti nel suo Dizionario geografico fisico e storico della Toscana, il podere “La Fonte” è proprio sulla sommità da cui si vedono le Alpi Apuane imbiancate in inverno e, nelle giornate più terse, il luccichio del mare di Livorno e deve il suo nome all’acqua abbondante del pozzo, anche quando le torride estati rendono la siccità più grave. La proprietà è composta dalla casa colonica di circa 500 mq, da un garage, un solarium già predisposto per una piccola piscina con idromassaggio, attrezzato con area barbecue per cucinare e cenare all’aperto durante la bella stagione, un forno a legna originale e perfettamente funzionante. La casa colonica è suddivisa in tre unità ciascuna indipendente con proprio accesso tramite l’ampio giardino o il porticato, ma è possibile unire i diversi appartamenti attraverso le porte comunicanti dei soggiorni. La composizione: 1) Cucina, soggiorno-pranzo con camino originale, forno a legna con camino d’epoca, 3 camere, 2 bagni 2) Cucina, sala da pranzo, salone con camino, 3 camere, 2 bagni di cui uno con idromassaggio. 3) Cucina-soggiorno, 2 camere, 1 bagno. La qualità abitativa viene esaltata dalla disponibilità di 42.850 mq di terreno in dolce pendenza, in parte coltivato ad olivo con oltre 300 piante in produzione, in parte a seminativo e bosco. www.casain24ore.it
600.000 €
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Gardone Val Trompia (Lombardia)
Gardone Riviera, villa ristrutturata nel 2013 con vista lago panoramica mozzafiato a 270° sul Monte Baldo, sulla costa veronese e su tutte le isole e penisole del Garda. Posizione eccellente, la villa è immersa nel verde, di cui 850 mq di giardino e circa 3.000 mq di uliveto composto da 100 alberi d'olivo. Piscina rifinita elegantemente e zona barbecue con completa vista lago. La villa è disposta su due livelli, al piano primo e principale si trova il salone di 40 mq calpestabili con ampa apertura finestrata che consente vista lago panoramica e luminosità, oltre che l'accesso sulla terrazza di 35 mq calpestabili, cucina semiabitabile, 2 camere matrimoniali, di cui una con bagno padronale con vasca idromassaggio e ulteriore bagno con doccia e sauna, oltre ai locali accessori; Piano seminterrato, molto luminoso grazie alle ampie aperture a vetro, composto da camera matrimoniale, bagno, taverna con camino e cucina separata, ripostiglio, deposito e garage per 4 auto. contesto verde e panoramico, molto tranquillo, ideale per trascorrervi le vacanze oppure per viverla come abitazione principale. Monumenti e luoghi d'interesse: Vittoriale degli italiani, cittadella monumentale costruita sulle rive del lago di Garda come dimora del poeta Gabriele D'Annunzio, che vi abitó dal 1921 al 1938. Fu progettata dall'architetto Giancarlo Maroni e dal 1925 è monumento nazionale, meta di interesse per turisti e non. Il Vittoriale si estende per circa nove ettari sulle colline di Gardone Riviera in posizione panoramica, dominante il lago. Accoglie il visitatore l'ingresso monumentale costituito da una coppia di archi al cui centro è collocata una fontana che reca in lettere bronzee un passo del Libro segreto, ultima opera scritta da Gabriele d'Annunzio: «Dentro da questa triplice cerchia di mura, ove tradotto è già in pietre vive quel libro religioso ch'io mi pensai preposto ai riti della patria e dei vincitori latini chiamato Il Vittoriale». A sormontare la fontana una coppia di cornucopie e un timpano con il famoso motto dannunziano "Io ho quel che ho donato". Dalle arcate d'ingresso si snoda un duplice percorso: il primo in leggera salita conduce alla prioria, la casa-museo di Gabriele d'Annunzio, e salendo ancora alla nave militare Puglia e al mausoleo degli eroi con la tomba del poeta; il secondo porta verso i giardini, l'arengo, e, attraverso una serie di terrazze digradanti verso il lago, si giunge alla limonaia e al frutteto. Superato l'ingresso e presa la via verso la prioria si incontrano il pilo del Piave con la scultura della Vittoria incatenata dello scultore Arrigo Minerbi, il Pilo del Dare in brocca cioè colpire nel segno, imbroccare. Sulla sinistra il Parlaggio, l'anfiteatro progettato da Maroni fra il 1931 e il 1938, i cui lavori terminarono soltanto nel 1953 lasciandolo, tuttavia, incompiuto. Ispirato ai teatri della classicità, e in particolar modo a quello di Pompei dove Maroni venne mandato in missione insieme allo scultore Renato Brozzi, secondo le indicazioni del committente doveva impiegare delle lastre di marmo rosso di Verona a copertura dei materiali grezzi della "modernità", quali il cemento armato, utilizzati per la platea e le gradinate. La struttura rimase in tale manchevole stato per mancanza di fondi, sino all'effettivo compimento dell'opera avvenuto nel marzo 2020 e inaugurata nel mese di luglio. L'anfiteatro gode di uno panorama sul lago avendo come naturale scenografia il monte Baldo, l'isola del Garda, la rocca di Manerba nella quale al poeta tedesco Goethe parve di ravvisare il profilo di Dante e la penisola di Sirmione. È sede ogni estate di una stagione di spettacoli che negli anni ha portato a calcare il palco i più grandi attori italiani, étoiles del mondo della danza come Carla Fracci ed Eleonora Abbagnato, star della musica internazionale come Lou Reed, Michael Bolton, Patti Smith e Ben Harper. Salendo ancora si giunge alla piazzetta Dalmata che prende il nome dal pilo sovrastato dalla Vergine di Dalmazia. Su questo spazio si affacciano la prioria, la casa-museo di Gabriele d'Annunzio, lo Schifamondo, le torri degli archivi e il tempietto della Vittoria con una copia bronzea della celebre Vittoria alata di Brescia di epoca classica. Sul lato destro si trovano due delle ultime automobili possedute da d'Annunzio nel corso della sua vita: la Fiat Tipo 4 e l'Isotta Fraschini. La sommità del Vittoriale è occupata dal mausoleo, monumento funebre realizzato dopo la morte di d'Annunzio Il monumento è ispirato ai tumuli funerari di tradizione etrusco-romana ed è costituito da tre gironi in marmo Botticino a rappresentare le vittorie degli umili, degli artieri e degli eroi. Al centro della spianata superiore è collocata la sepoltura di d'Annunzio e intorno le arche di dieci fra eroi e legionari fiumani cari al poeta Guido Keller, Giuseppe Piffer, Ernesto Cabruna, Mario Asso, Italo Conci, Adriano Bacula, Antonio Locatelli, Luigi Siviero, Antonio Gottardo e Riccardo Gigante. CLASSE ENERGETICA: F Spese: 0 Anno: 0 Vani: Camere: 3 Riscaldamento: Autonomo Stato: Tipo Cucina: Mq: 432 Giardino: , 850 mq Box: 60 Ubicazione: Via Castello, , Gardone Riviera, , Italia Latitudine: 45.62842 Longitudine: 10.57991
1.800.000 €
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Lecce (Puglia)
Sulla direttrice per Gallipoli, in feudo di Alezio, a confine tra Taviano, Gallipoli, Matino.. Vendiamo un immobile di mq 70 con porticato da ristrutturare. L’immobile attualmente ha un accatastamento deposito con la possibilità attraverso un cambio di destinazione d’uso di diventare regolare abitazione. Si accede tramite un cancello in ferro battuto, suggestivo viale alberato, si estende un terreno di mq 30.600 completamente piantumato con alberi da frutto, verdure, ortaggi, 700 alberi di olivo integri, seminativo di ogni genere.. Irrigazione con 3 pozzi sorgivi e un pozzo artesiano. Questo paese è un oasi di tranquillità ed è ben servito dai mezzi pubblici, vi hanno luogo ricorrenze, celebrazioni e sagre caratteristiche eccellentemente organizzate. Festeggiamenti principali sono rivolti alla festa della Santa Maria Della Lizza, titolo che secondo alcuni deriva dall’antico nome Messapico del Paese. Confinante la famosissima località balneare di Gallipoli con una distesa di sabbia bianca e fine, mare trasparente con fondale medio basso e prevalentemente sabbioso, con sfumature tra l'azzurro e il verde smeraldo, il tutto circondato dal verde della macchia mediterranea. Per visitare la proprietà e gli interni vi invitiamo a contattare i seguenti numeri: 00393920995609 00393401503714
128.000 €
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Desenzano del Garda (Lombardia)
Manerba del Garda, villa singola di nuova ristrutturazione posizionata a 200 metri dalla spiaggia Romantica, una delle più belle spiagge del lago di Garda la quale gode di un vasto panorama sull'isola dei Coniglie sull'isola del Garda. La villa è stata ristrutturata nel 2019 e misura 220 mq calpestabili su unico piano, è composta da 2 unità abitative collegate ma indipendenti, questa caratteristica permette di usufruire della proprietà interamente oppure, all'occorrenza, separatamente, ciascuna con la propria privacy. Ogni unità ha il proprio ingresso privato. La villa è circondata da un vasto giardino di 600 metri quadrati ed è servita da strada privata per accesso. Composta da ingresso, soggiorno molto ampio e luminoso, cucina abitabile e primo bagno di servizio, ulteriore sala che divide la zona giorno dalla zona notte; questa sala puó essere utilizzata come seconda unità indipendente data la presenza degli attacchi per la cucina. la continuità dello spazio esterno permette di entrare nell'area giardino e porticato della proprietà; Zona notte con due camere matrimoniali, bagno, ripostiglio e veranda con apertura sul giardino; solo la zona notte ha una proprietà terza al piano superiore. Piano interrato con camera matrimoniale luminosa, bagno dotato di idromassaggio, accesso ad un particolare plateatico, lavanderia, taverna ed altri locali accessori. Ottima sistemazione per una o due famiglie, a pochi passi dal lago e dai servizi, bar, ristorante, minimarket, tutto a portata di mano. Molteplici posti auto all'interno della proprietà privata, servita da strada privata. Monumenti e luoghi d'interesse Sito palafitticolo San Sivino-Gabbiano, inserito nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, nell'ambito del sito seriale transnazionale Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi. Storia La leggenda narra che Manerba fu eretta in devozione alla dea Minerva. Ella venne a nascondersi in questa valle, importante e suggestivo centro della Valtenesi, dove piantó i suoi ulivi (dei quali era la protettrice) e insegnó molte delle sue arti. In suo onore fu costituito un tempio che peró venne distrutto dai Barbari.' Molti studiosi credono che il toponimo di Manerba derivi da "Minerva arx". Altri invece fanno risalire tale nome ai galli cenomani (il termine deriverebbe dall'unione di "mon", che significa uomo d'armi, ed "erb", zona militare). Il toponimo indicherebbe, in questo caso, "un luogo fortificato residenza del capo": ció è plausibile dato che dall'alto della Rocca del paese risultava agevole difendersi da qualunque attacco. La presenza dell'uomo sul Lago di Garda risale alla Preistoria, più precisamente al Tardo Neolitico (circa 4000 a.C.): sotto la Rocca, infatti, sono stati ritrovati resti di un villaggio del Mesolitico. La zona faceva parte fin dall'epoca longobarda della corte del Monastero di San Colombano del Priorato di Bardolino e della prioria di Solarolo, dipendente dall'Abbazia di San Colombano di Bobbio (PC) e del grande feudo monastico di Bobbio. I monaci evangelizzarono il territorio favorendo l'espansione dei commerci, dell'agricoltura (specie la vite e l'olivo), del sistema di pesca, e della cultura, introducendo importanti innovazioni ed aprendo vie commerciali. CLASSE ENERGETICA: D 164,07 kWh/m3 a Spese: 0 Anno: 0 Vani: Camere: 3 Riscaldamento: Autonomo Stato: Tipo Cucina: Mq: 260 Giardino: , 600 mq Box: 0 Ubicazione: Via Pieve vecchia, , Manerba del Garda, , Italia Latitudine: 45.5624 Longitudine: 10.54848
600.000 €
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Desenzano del Garda (Lombardia)
Manerba del Garda, elegante villa di nuova realizzazione posizionata a circa 500 metri dal lago e dalla passeggiata lungolago. La villa è completamente indipendente, sorge su un'area completamente soleggiata ed è realizzata su un piano singolo e un piano interrato. La villa è circondata da un giardino spazioso che dona privacy, rifinita con elementi di design ricercati e dotata dell'impiantistica tecnologicamente più avanzata. Composta da piano nobile con zona giorno di oltre 35 mq calpestabili, bagno giorno, due camere matrimoniali e bagno principale; dal piano nobile si ha accesso al porticato di circa 30 mq calpestabili, giardino privato e piscina di 32 mq riscaldata. Piano interrato composto da ulteriori due camere matrimoniali, bagno, lavanderia, taverna e accesso diretto a garage triplo di 55 mq calpestabili. Monumenti e luoghi d'interesse Sito palafitticolo San Sivino-Gabbiano, inserito nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, nell'ambito del sito seriale transnazionale Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi. Storia La leggenda narra che Manerba fu eretta in devozione alla dea Minerva. Ella venne a nascondersi in questa valle, importante e suggestivo centro della Valtenesi, dove piantó i suoi ulivi (dei quali era la protettrice) e insegnó molte delle sue arti. In suo onore fu costituito un tempio che peró venne distrutto dai Barbari.' Molti studiosi credono che il toponimo di Manerba derivi da "Minerva arx". Altri invece fanno risalire tale nome ai galli cenomani (il termine deriverebbe dall'unione di "mon", che significa uomo d'armi, ed "erb", zona militare). Il toponimo indicherebbe, in questo caso, "un luogo fortificato residenza del capo": ció è plausibile dato che dall'alto della Rocca del paese risultava agevole difendersi da qualunque attacco. La presenza dell'uomo sul Lago di Garda risale alla Preistoria, più precisamente al Tardo Neolitico (circa 4000 a.C.): sotto la Rocca, infatti, sono stati ritrovati resti di un villaggio del Mesolitico. La zona faceva parte fin dall'epoca longobarda della corte del Monastero di San Colombano del Priorato di Bardolino e della prioria di Solarolo, dipendente dall'Abbazia di San Colombano di Bobbio (PC) e del grande feudo monastico di Bobbio. I monaci evangelizzarono il territorio favorendo l'espansione dei commerci, dell'agricoltura (specie la vite e l'olivo), del sistema di pesca, e della cultura, introducendo importanti innovazioni ed aprendo vie commerciali. La presenza dell'uomo sul Lago di Garda risale alla Preistoria, più precisamente al Tardo Neolitico (circa 4000 a.C.): sotto la Rocca, infatti, sono stati ritrovati resti di un villaggio del Mesolitico. La zona faceva parte fin dall'epoca longobarda della corte del Monastero di San Colombano del Priorato di Bardolino e della prioria di Solarolo. CLASSE ENERGETICA: Spese: 0 Anno: 2025 Vani: Camere: 4 Riscaldamento: Autonomo Stato: Tipo Cucina: Mq: 160 Giardino: , 500 mq Box: 55 Ubicazione: Via Belvedere, , Manerba del Garda, , Italia Latitudine: 45.55919 Longitudine: 10.55777
950.000 €
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Desenzano del Garda (Lombardia)
Manerba del Garda, elegante villa di nuova realizzazione posizionata a circa 500 metri dal lago e dalla passeggiata lungolago. La villa è completamente indipendente, sorge su un'area completamente soleggiata ed è realizzata su un piano singolo e un piano interrato. La villa è circondata da un giardino spazioso che dona privacy, rifinita con elementi di design ricercati e dotata dell'impiantistica tecnologicamente più avanzata. Composta da piano nobile con zona giorno di oltre 50 mq calpestabili, tre camere matrimoniali di cui una padronale di oltre 28 mq dal piano nobile si ha accesso al porticato di circa 30 mq calpestabili, giardino privato e piscina di 72 mq riscaldata. Piano interrato composto da una stanza polifuzionale di 81 mq dove si puó realizzare la palestra, una zona wellness oppure una taverna dopodichè cantina, lavanderia e una autorimessa quadrupla di oltre 66 mq. Posizione fantastica con spiaggia, lago, ristoranti, gelateria e negozi comodamente raggiungibili a piedi in pochi minuti. Monumenti e luoghi d'interesse Sito palafitticolo San Sivino-Gabbiano, inserito nella lista del Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, nell'ambito del sito seriale transnazionale Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi. Storia La leggenda narra che Manerba fu eretta in devozione alla dea Minerva. Ella venne a nascondersi in questa valle, importante e suggestivo centro della Valtenesi, dove piantó i suoi ulivi (dei quali era la protettrice) e insegnó molte delle sue arti. In suo onore fu costituito un tempio che peró venne distrutto dai Barbari.' Molti studiosi credono che il toponimo di Manerba derivi da "Minerva arx". Altri invece fanno risalire tale nome ai galli cenomani (il termine deriverebbe dall'unione di "mon", che significa uomo d'armi, ed "erb", zona militare). Il toponimo indicherebbe, in questo caso, "un luogo fortificato residenza del capo": ció è plausibile dato che dall'alto della Rocca del paese risultava agevole difendersi da qualunque attacco. La presenza dell'uomo sul Lago di Garda risale alla Preistoria, più precisamente al Tardo Neolitico (circa 4000 a.C.): sotto la Rocca, infatti, sono stati ritrovati resti di un villaggio del Mesolitico. La zona faceva parte fin dall'epoca longobarda della corte del Monastero di San Colombano del Priorato di Bardolino e della prioria di Solarolo, dipendente dall'Abbazia di San Colombano di Bobbio (PC) e del grande feudo monastico di Bobbio. I monaci evangelizzarono il territorio favorendo l'espansione dei commerci, dell'agricoltura (specie la vite e l'olivo), del sistema di pesca, e della cultura, introducendo importanti innovazioni ed aprendo vie commerciali. La presenza dell'uomo sul Lago di Garda risale alla Preistoria, più precisamente al Tardo Neolitico (circa 4000 a.C.): sotto la Rocca, infatti, sono stati ritrovati resti di un villaggio del Mesolitico. La zona faceva parte fin dall'epoca longobarda della corte del Monastero di San Colombano del Priorato di Bardolino e della prioria di Solarolo. CLASSE ENERGETICA: Spese: 0 Anno: 2025 Vani: Camere: 3 Riscaldamento: Autonomo Stato: Tipo Cucina: Mq: 217 Giardino: , 1000 mq Box: 70 Ubicazione: Via Belvedere, , Manerba del Garda, , Italia Latitudine: 45.55722 Longitudine: 10.55451
2.100.000 €
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