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Statuina maria terre


Elenco delle migliori vendite statuina maria terre

TERRE D'OC TISANA ARANCIO PASSIFLORA MANDARINO | TISANA FRUTTATA BIO IN FOGLIA SFUSA | FOGLIE DI TISANA SENZA TEINA | TÈ E TISANE DELL'OSPITALITÀ 70 GR | INFUSO BIOLOGICO FRUTTA
  • [OSPITALITA'] - Per Terre d'Oc il tè rappresenta un viaggio ed unisce le persone. In tutto il mondo il tè è un gesto d'ospitalità e spesso associato a tantissimi benefici per la salute.
  • [I COLTIVATORI] - Ogni primavera lo staff di "Terre d'Oc" gira il mondo per visitare i giardini del tè, incontrare i coltivatori e portare così nuovi raccolti che verranno aromatizzati nei propri laboratori.
  • [IL PACKAGING] - Le bustine di tè a marchio "Terre d'Oc" sono biodegradabili e compostabili. Inoltre la ricca collezione di tè e tisane di questa marca è naturale, etica e completamente biologica.
  • [PASSIFLORA] - Una tisana solare composta da un trio delicato che invita al benessere: fiori d'arancio, passiflora e mandarino. Indicata da bere alla sera per conciliare il sonno e farsi cullare da una dolce ninna nanna.
  • [DETTAGLI] - La spedizione comprende 1 vasetto di vetro, con tappo a vite, con all'interno tisana bio al gusto di fiori d'arancio, passiflora e mandarino, in foglia. La tisana non contiene teina. Peso netto totale 70 grammi.
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TERRE D'OC TÈ BIANCO AI FIORI D'ARANCIA | TÈ BIANCO CINESE BIOLOGICO 40 MUSSOLINE | FILTRI TÈ BIANCO BAI MU DAN AI FIORI ARANCIA | TÈ E TISANE DELL'OSPITALITÀ 56 GR
  • [OSPITALITÀ] - Per Terre d'Oc il tè rappresenta un viaggio e unisce le persone. In tutto il mondo il rito del tè è un vero gesto di ospitalità ed è spesso associato a tanti benefici per la nostra vita e la nostra salute.
  • [I COLTIVATORI] - Ogni primavera lo staff di "Terre d'Oc" gira il mondo per visitare i giardini del tè, incontrare i coltivatori e portare così nuovi raccolti e nuovi profumi, che verranno poi aromatizzati nei propri laboratori.
  • [IL PACKAGING] - Le bustine di tè a marchio "Terre d'Oc" sono biodegradabili e compostabili. Inoltre la ricca collezione di tè e tisane di questa marca è naturale, etica e completamente biologica. Un gesto d'amore per Madre Natura.
  • [BAI MU DAN] - Questo pregiato tè bianco imperiale proviene dalla regione del Fujian. Si presenta con foglie color giada e germogli chiamati aghi d'argento o Yin Zen. Interamente raccolto a mano.
  • [DETTAGLI] - La spedizione comprende 2 astucci, con 20 mussoline ciascuno, di tè bianco Bai Mu Dan aromatizzato ai fiori d'arancia. Il tè non contiene aromi artificiali. Peso netto totale 56 grammi.
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MARIA NILA - PURE VOLUME SHAMPOO 350 ML | SHAMPOO PER UN MAGGIORE VOLUME – VITAMINA B5
  • Lo shampoo Maria Nila Pure Volume – Uno shampoo volumizzante con vitamina B5 che rende i capelli fini più spessi e gli dona sostanza mentre rafforza la struttura del capello.
  • Grazie alla protezione del colore Complex i capelli sono protetti dai raggi UV e allo stesso tempo si garantisce il mantenimento del colore dei capelli.
  • Tutti i prodotti di Maria Nila Care & Style sono privi di solfati e parabeni e realizzati con ingredienti vegani al 100%. Il complesso di protezione del colore protegge e protegge il colore dei capelli dallo scolorimento.
  • "People for Ethical Treatment of Animals" è la più grande organizzazione per la protezione degli animali al mondo: PETA controlla i nostri ingredienti e la produzione per garantire che Maria Nila sia 100% vegana e rispettosa degli animali.
  • I nostri sviluppatori di prodotti Maria Nila si basano su ingredienti di altissima qualità che fanno la differenza per parrucchieri, clienti, animali e l'ambiente.
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Italia
OCCASIONE STRAORDINARIA!! Monterosso al Mare (Cinque Terre) rustico fronte mare con terreno carrabile! L’immobile che Vi proponiamo è incastonato nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, incantevole territorio nella Riviera Ligure, celeberrimo in tutto il mondo per la bellezza suggestiva che pervade ogni cosa e che affascina con i suoi borghi marinari, i suoi sentieri incantevoli, le sue espressioni artistiche e i suoi prodotti gastronomici. Siamo a Monterosso al mare, il borgo più grande delle Cinque Terre e dopo pochi km, a circa 450 m sul livello del mare, si arriva al maestoso Santuario di Santa Maria di Soviore, il complesso religioso più famoso delle Cinque Terre e uno dei più antichi d’Italia dedicati alla Vergine. In questo incantevole contesto, proprio accanto al Santuario, in una stupenda posizione panoramica tra boschi di castagni e pini marittimi, si apre il cancello di questa proprietà composta da un grande rudere che si raggiunge con breve viale che si snoda nel terreno che circonda la casa. L’immobile, che necessità di ristrutturazione totale, è composto da due unità catastali distinte la cui metratura complessiva è di circa 370 mq e da una cantina di circa 45 mq. La vista aerea e panoramica che si gode fino al mare è impagabile, si perde sui morbidi declivi dei boschi, intervallati dai sinuosi campi terrazzati. Nelle giornate limpide lo sguardo abbraccia un panorama vastissimo che va dal promontorio di Portofino alle Alpi Liguri da un lato, all’Arcipelago toscano e la Corsica dall’altro. Non sorprende che questa terra sia stata fortemente amata da poeti e scrittori che hanno cantato le sue coste frastagliate, il mare azzurro, gli antichi borghi e la natura selvaggia. Chi avrà il privilegio di vivere qui potrà -con un piccolo libro tra le mani- sedersi in un angolo tranquillo e immergersi nella lettura dei versi di Eugenio Montale, proprio nel luogo dove il Poeta li ha composti e che lo ha ispirato; potrà godere del fascino della sua lingua pietrosa, aspra e allo stesso tempo musicale, avendo negli occhi la magia della terra ligure e la chiarezza del suo mare. Codice annuncio 21711149-25. Visiona anche il video allegato oppure cerca su Youtube “ Monterosso al Mare – Cinque Terre – rustico fronte mare con terreno carrabile”
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Rocchetta di Vara (Liguria)
AFFARE A PREZZO RIBASSATISSIMO!! (Valore commerciale €. 135000,00) VENDO a €.89000,00 compreso arredamento e SPESE NOTARILI, che non sono poche! Per gli amanti della collina ed il mare Suvero (SP) è in una ottima posizione tranquilla a 690slm. Niente smog …l’ossigeno della vasta pineta di Casoni, a solo 2km dalla casa, rigenererà i polmoni! In villa bifamiliare, zona tranquilla nell'Entroterra Ligure a 690slm in paese caratteristico, vendo Appartamento 103mq, posto al 1°p. Ingresso, salone con camino, cucina abitabile, due camere matrimoniali, bagno con doccia, balcone con vista panoramica su vallate e mare. E' completamente arredato con vari elettrodomestici: Lavatrice , lavastoviglie, frigorifero frizer, forno elettr. e forno microonde e altro ancora. Tendaggi, lampadari e tappeti rendono l'appartamento vivibile anche tutto l'anno per la presenza di riscaldamento autonomo GPL. L'esterno con ampio giardino di c.a. 450mq con posti auto all'interno della proprietà tutta recintata. Il paese di Suvero offre l'opportunità di fare vacanze estive in quanto il mare dista c.a. 25km dalle bellissime spiagge delle 5 Terre o da Levanto, Lerici, Deiva M., Moneglia, Monterosso e altri ancora e autunnali per gli amanti dei funghi che si possono trovare tipo :Porcini, Finferli e Pinaroli. Per gli acquisti a 9km c'è il nuovo centro commerciale Schopping 5 Terre dove le serate estive ci sono attrazioni con cantanti famosi come in altri paesi nei dintorni. A 1km dalla casa potrai passare serate danzanti e domeniche con Karaoke e se non avrai voglia di andare al mare potrai usufruire delle piscine e solarium presso Hotel Cuccaro Club. Affrettati, se sei interessato, potrai già fare le tue prossime vacanze fermando con un anticipo il prezzo della casa e la data del rogito la decideremo insieme. Link YOUTUBE dove poter vedere i filmati della casa: https://youtu.be/_FgDt-amtw4 - https://youtu.be/dc8Cyp29OBA Contatti : Maria 3339041017 – Amos 3491356437
89.000 €
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Santa Maria Monte (Toscana)
Vendita residenziale Classe Energetica: G IPE: 198.00Sulle colline di Santa Maria a Monte è situata questa casa colonica, totalmente immersa nel verde che ad oggi ospita più nuclei familiari. Dalla strada principale, attraverso una strada privata, si arriva all'aia antistante la casa che si sviluppa come una spaziosa terrazza a picco sulle terre di proprietà e con una vista mozzafiato che nelle belle giornate posa lo sguardo fino a Volterra e oltre. L'accesso all'abitazione è nell'ampio ingresso dove si aprono: una spaziosa cucina abitabile, un arioso tinello con angolo cottura e due stanze di generosa metratura. Salendo al primo piano si affacciano sul disimpegno notte le 4 camere matrimoniali, la cameretta e il bagno. Un' ulteriore rampa di scale porta al secondo piano ad oggi un sottotetto allo stato grezzo, ma già diviso in stanze, in molte parti con una buona altezza. La proprietà è arricchita da 13 ettari di terreno con 200 piante di olivo e una serie di capanne in muratura già condonate. OTTIMO INVESTIMENTO ANCHE COME AGRITURISMO grazie all'ottima posizione, agli ampi spazi sia interni che esterni e alla totale privacy!!!!!!!!!!!! Riferimento: COD. RIF5957741VRG 200 mq. 9 vani 1 servizi Pontedera Prossima Apertura - (PI). Riscaldamento: nd Classe energetica: G IPE: 198.00 kWh/m² Dimensione: 200 mq Stanze: 9 Bagni: 1 Inserzionista: Pontedera
500.000 €
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Italia
PORTA AL PRATO PICCOLO LOCALE € 55.000 Vendesi piccolo locale completamente ristrutturato di 25 mq circa con angolo cottura e bagno adatto come pied a terre a due passi dalla Stazione di SMN. MAGNIFICO IMMOBILIARE Cell. 351 0939146 Tel. 055 0131815 Email: magnificoimmobiliarevendita@gmail.com Codice di Riferimento Agenzia: PORTA AL PRATO PICCOLO LOCALE € 55.000
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Italia (Tutte le città)
PORTOMAGGIORE - Abitazione indipendente in ex fienile ristrutturato, composto da abitazione disposta su due piani con portico d’ingresso, soggiorno, cucina abitabile, al piano superiore n° 2 camere da letto matrimoniali e bagno. Ampio garage adiacente con zona lavanderia, bagno di servizio e taverna ricavata nella ex stalla. Al piano primo grande vano ex fienile, utilizzabile per eventuale ampliamento. Corte privata di circa 700 mq., con viale ingresso e fronte casa pavimentato. Libera al rogito. Portomaggiore (Portmagiòr in dialetto ferrarese) è un comune italiano di 12.085 abitanti della provincia di Ferrara, in Emilia-Romagna. È capoluogo dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. Il toponimo deriva dall'importante porto fluviale che esisteva sul Sandalo e che permetteva i commerci con i corsi d'acqua prossimi (Fossa di Porto, Po di Primaro e Persico) e con il mare attraverso le paludi di Comacchio. Il toponimo deriva dall'importante porto fluviale che esisteva sul Sandalo e che permetteva i commerci con i corsi d'acqua prossimi (Fossa di Porto, Po di Primaro e Persico) e con il mare attraverso le paludi di Comacchio. Cittadina i cui primi insediamenti risalgono al XII secolo, sviluppatasi in una terra strappata alla antica palude delle valli del Mezzano sugli argini di antichi rami del fiume Po. Il primo documento scritto relativo alla città è una carta d'enfiteusi scritta da Regimbaldo di Santa Maria in Palazzolo del 955. Lo scritto tratta la descrizione morfologica delle terre comprese nella Pieve di Santa Maria in Porto e, nonostante non sia ancora utilizzato l'attributo “maggiore” tutti gli storici sono concordi nell'affermare che si trattasse proprio del centro odierno. Il toponimo moderno si avrà solo nel 1249. La terra di Portomaggiore fu a lungo contesa tra i poteri arcivescovili ravennati e quelli ferraresi. Nel 1119 l'imperatore Arrigo VI promulgò un diploma con il quale venne spostato il confine ferrarese fino alla Fossa di Bosio, comprendendo anche Portomaggiore. Un altro diploma imperiale, settantasei anni dopo, restituiva ai Ravennati le “Terre di Porto”. I ferraresi tuttavia continuarono a considerare la Fossa di Bosio come confine naturale e a pretendere il controllo sui centri di Portomaggiore, Sandolo, Maiero, Ripapersico, Consandolo e Portoverrara che, solo nel 1277, si poterono dire definitivamente ferraresi perché delimitati da una fossa fatta costruire da Azzo Novello a scopo di delimitare i propri confini. Gli Estensi governarono Portomaggiore per tutto il periodo della durata del Ducato di Ferrara e fino alla sua devoluzione allo Stato Pontificio. Essi apportarono in queste terre notevoli migliorie, specie in termini di bonifiche. Già ai tempi di Nicolò II esisteva a Portomaggiore un'istituzione scolastica riportata dai documenti come “Schole Sanctae Mariae de Porto”.
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Italia (Tutte le città)
PORTOVERRARA Centro - Piccola casetta indipendente, completamente da ristrutturare, di circa 80 mq., composta al p. terra da ingresso, soggiorno, cucina, bagno; al p. primo da camera da letto. Classe energetica G. Libera subito. Portomaggiore (Portmagiòr in dialetto ferrarese) è un comune italiano di 12.085 abitanti della provincia di Ferrara, in Emilia-Romagna. È capoluogo dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. Il toponimo deriva dall'importante porto fluviale che esisteva sul Sandalo e che permetteva i commerci con i corsi d'acqua prossimi (Fossa di Porto, Po di Primaro e Persico) e con il mare attraverso le paludi di Comacchio. Cittadina i cui primi insediamenti risalgono al XII secolo, sviluppatasi in una terra strappata alla antica palude delle valli del Mezzano sugli argini di antichi rami del fiume Po. Il primo documento scritto relativo alla città è una carta d'enfiteusi scritta da Regimbaldo di Santa Maria in Palazzolo del 955. Lo scritto tratta la descrizione morfologica delle terre comprese nella Pieve di Santa Maria in Porto e, nonostante non sia ancora utilizzato l'attributo “maggiore” tutti gli storici sono concordi nell'affermare che si trattasse proprio del centro odierno. Il toponimo moderno si avrà solo nel 1249. La terra di Portomaggiore fu a lungo contesa tra i poteri arcivescovili ravennati e quelli ferraresi. Nel 1119 l'imperatore Arrigo VI promulgò un diploma con il quale venne spostato il confine ferrarese fino alla Fossa di Bosio, comprendendo anche Portomaggiore. Un altro diploma imperiale, settantasei anni dopo, restituiva ai Ravennati le “Terre di Porto”. I ferraresi tuttavia continuarono a considerare la Fossa di Bosio come confine naturale e a pretendere il controllo sui centri di Portomaggiore, Sandolo, Maiero, Ripapersico, Consandolo e Portoverrara che, solo nel 1277, si poterono dire definitivamente ferraresi perché delimitati da una fossa fatta costruire da Azzo Novello a scopo di delimitare i propri confini. Gli Estensi governarono Portomaggiore per tutto il periodo della durata del Ducato di Ferrara e fino alla sua devoluzione allo Stato Pontificio. Essi apportarono in queste terre notevoli migliorie, specie in termini di bonifiche. Già ai tempi di Nicolò II esisteva a Portomaggiore un'istituzione scolastica riportata dai documenti come “Schole Sanctae Mariae de Porto”. Malgrado i benefici influssi della stabilità estense fossero particolarmente sentiti dai portuensi, questi, in un momento difficile della vita della signoria, si lasciarono coinvolgere da faide familiari abbracciando la causa del marchese Azzo, ribelle al governo legittimo di Nicolo III. Il fatto, compiutosi nel 1395, è noto come tradimento di Portomaggiore, perché proprio qui, i due schieramenti diedero vita ad una sanguinosa battaglia conclusa con la sconfitta di Azzo.
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Venezia (Veneto)
Gruppo Santa Marina Immobiliare presenta: Appartamento/Dulpéx al Lido di Venezia, in contesto residenziale, ubicato in zona Terre Perse, posizione tranquilla e ben servita da attività commerciali e mezzi pubblici, si arriva in soli 10 minuti di autobus a Santa Maria Elisabetta. L'immobile è così composto: al piano rialzato troviamo un Ampio Ingresso/Soggiorno con cucina a vista, giardino privato di mq 100, al piano primo è presente una Camera matrimoniale, Bagno, disimpegno con Letto a Castello, sottotetto adibito ad uso camera con due letti singoli. CARATTERISTICHE PRINCIPALI - Zona tranquilla e ben servita; - Vista aperta sul Mare; - Giardino privato; - Ampio soggiorno con vista giardino. Per informazioni aggiuntive: SANTA MARINA IMMOBILIARE è tra le prime organizzazioni d'intermediazione immobiliare del territorio Veneziano ad adottare, applicare e sviluppare con successo nuovi sistemi di elasticità commerciale e metodiche di marketing di derivazione internazionale attraverso strumenti di analisi, indagini di mercato e digital strategy per il raggiungimento degli obiettivi. L'azienda si è fortemente strutturata per offrire alla clientela molteplici servizi. Santa Marina Immobiliare significa serietà e professionalità,espressa anche attraverso: Stima immobiliare,Manuale Immobiliare, Marketing,Gestione Patrimoni Immobiliari,Tecnologie innovative,Home Staging,Valorizzazione Immobile,Assistenza Contrattuale A 360 GRADI. Gruppo Santa Marina Immobiliare Aena Srl Venezia Castello 5893 E-mail: mattia.marchi@santamarinaimmobiliare.it Ufficio 0415649250/ 3479078198 - Campo Santa Marina 5893 Gruppo Santa Marina Immobiliare CLASSE ENERGETICA: F Spese: 0 Anno: 0 Vani: Camere: 2 Riscaldamento: Autonomo Stato: Tipo Cucina: Mq: 75 Giardino: , 100 mq Box: 0 Ubicazione: Terre Perse, , Venezia, , Italia Latitudine: 45.3844 Longitudine: 12.35119
1.500 €
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Italia (Tutte le città)
ARGENTA - Locale commerciale ad uso ufficio/studio/ambulatorio di circa mq. 80, disposti interamente al p. primo, con bagno e vano archivio. Ingresso indipendente con cortile privato. Riscaldamento autonomo. Nessuna spesa condominiale. Classe energetica G. Liberi da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari.
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Italia (Tutte le città)
ARGENTA - Locali commerciali ad uso negozio, ufficio, studio, ambulatorio. In posizione centralissima, vendesi n° 2 locali commerciali di mq. 35 e di mq. 37, recentemente ristrutturati, con vetrina, ripostiglio e bagno. I locali possono essere unificati, vendita a corpo oppure separata dei singoli negozi. Liberi da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari.
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Italia (Tutte le città)
ARGENTA - Locale commerciale di 58 mq. uso negozio, ufficio, studio o ambulatorio, con vetrina, disposto al piano terra su strada centralissima di passaggio, con due vani e servizio. Impianti a norma, risc. autonomo, parcheggio antistante, nessuna barriera architettonica. Classe D, disponibile da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici, meritando la scomunica per sé e per i suoi familiari.
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Italia (Tutte le città)
ARGENTA periferia agricola - Ampio terreno, ad uso produttivo in territorio agricolo, di totali mq. 45.380, dotato di n. 2 fabbricati ad uso ricovero attrezzature di totali mq. 1.210, ampi piazzali con fondo ben costipato e n. 2 accessi carrabili per autotreni. Libero da subito. Possibilità di affitto ed acquisto con formula “affitto a riscatto”. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. A seguito di questo convegno iniziò le operazioni contro gli eserciti pontifici.
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Italia (Tutte le città)
ARGENTA - in ottima posizione sulla strada statale, locale commerciale ad uso artigianale di complessivi 540 mq., ampia sala con vetrine in fronte strada, comodi accessi carrabili con parcheggi per clientela. Disponibile anche magazzino comunicante di 240 mq. Classe energetica E. Libero da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini.
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ARGENTA periferia - Terreno edificabile produttivo agricolo, ad uso produttivo in territorio agricolo, di totali mq. 45.380, dotato di n. 2 fabbricati ad uso ricovero attrezzature di totali mq. 1.210, ampi piazzali con fondo ben costipato e n. 2 accessi carrabili per autotreni. Libero da subito. Possibilità di affitto ed acquisto con formula “affitto a riscatto”. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po[3], proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini. Visitate il ns. sito web: www.cp-immobiliare.it
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ARGENTA - corte colonica con proservizi e corte privata, costituita da fabbricato abitativo bifamiliare composto da: abitazione disposta su 2 piani per totali mq. 216, parzialmente ristrutturata ed abitazione disposta su 2 piani per totali mq. 130, da ammodernare. Ampio fabbricato agricolo (ex stalla/fienile/magazzino) disposto su 2 piani, da ristrutturare. Proservizio esterno ad uso garage e deposito. Ampia corte di pertinenza esclusiva. Libera da subito. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi, il signore di Forlì che di lì a pochi anni avrebbe anche ospitato Dante Alighieri, riconosciuto capitano generale dei ghibellini.
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ARGENTA - abitazione in bifamiliare con garage e giardino, interamente disposta al piano rialzato di 154 mq.; con ampio ingresso da giardino esclusivo cucina abitabile con stufa a legna moderna, salone con terrazzo, disimpegno zona notte, due camere matrimoniali, una camera singola, due bagni di cui uno con lavanderia, ripostiglio, cantina al piano interrato, vano caldaia all’esterno. Giardino di mq. 270; autorimessa con cantina dotata di caminetto. Impianti autonomi. Classe energetica G. Libera in sei mesi. Argenta (Arzènta in dialetto argentano) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Ferrara in Emilia-Romagna. È attraversato per tutta la sua lunghezza dalla Strada statale 16 Adriatica ed è fra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione. Fa parte dell'Unione dei comuni Valli e Delizie. È uno dei comuni più estesi d'Italia (34º nella classifica nazionale); comprende il capoluogo e 13 frazioni, distanti tra loro fino a 50 chilometri (ne è un esempio la distanza stradale tra Santa Maria Codifiume e Anita). Sorta probabilmente in epoca romana, tuttavia la tradizione vuole che Argenta sia sorta per volere di Esuperanzio, vescovo di Ravenna dal 425 al 430 lungo la sponda destra del fiume Po, proprio nei pressi della Pieve di San Giorgio, il più antico luogo di culto della zona, ora a circa un chilometro di distanza dal centro abitato. Secondo uno storico locale, il Conte Camillo Laderchi, poco dopo la sua fondazione, il territorio di Argenta venne donato al vescovo di Ravenna Agnello (556-569), da parte dell'Imperatore bizantino Giustiniano, il quale aveva tolto quelle terre ai Ostrogoti sconfitti in battaglia nel 540. Nel 603, per volere dell'esarca bizantino di Ravenna Smaragdo (603-611), Argenta venne fatta fortificare. Successivamente la cittadina fu trasferita sulla riva sinistra del Po; la scelta si rivelò felice poiché Argenta acquisì importanza come di collegamento tra il ferrarese e il ravennate. Data la sua posizione geografica, tra il XII secolo ed il XIV secolo la cittadina fu oggetto di lunghe contese tra il vescovato di Ravenna e la signoria degli Estensi. Ciò influenzò notevolmente Argenta rendendola indipendente, ma allo stesso tempo intimamente e culturalmente legata a filo doppio alle due aree geografiche. Fu proprio durante uno di questi conflitti fra Ferrara e Ravenna, che nel 1200 il borgo di Argenta fu preso d'assalto da un esercito composto da soldati ferraresi e mercenari modenesi e veronesi, che la devastarono ed incendiarono. Gli assedianti fecero prigionieri gran parte degli abitanti, che vennero fatti morire nelle carceri di Ferrara. Oltre a ciò, spezzarono le catene che chiudevano il Po e le portarono nella Cattedrale di San Giorgio a Ferrara, dove furono esposte in segno di trionfo. Nel 1295 si tenne ad Argenta un convegno che vide riuniti tutti i capi ghibellini della Romagna: Scarpetta Ordelaffi.
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