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STORIA DI UN IMPIEGATO 24 BIT
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STORIA DI UN MINUTO
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Italia
STORIA DEL NOME DI DIO - Un recente studio che fa luce sulla corretta pronuncia del Sacro Nome L'Autore Il dottor Gérard Gertoux vive a Lione. E’ un ebraista ed uno specialista del Tetragramma. Ha studiato lingue semitiche presso l’Accademia di Lingue Antiche (Saintes) e si è laureato in archeologia e storia delle civiltà antiche all’Università di Lione II. E' attualmente presidente dell'Association Biblique de Recherche d'Anciens Manuscrits (Associazione Biblica di Ricerca dei Manoscritti Antichi). Ha scritto diversi articoli specialistici di teologia biblica e in particolare sulla teonimia. RETROCOPERTINA LIBRO Il primo regalo che avete ricevuto: il nome. L'ultimo ricordo che resterà a lungo dopo di noi inciso sulla pietra: il nome. Quindi il nome è veramente importante! Eppure molti lo negano proprio a Dio. Ma Dio ha un nome, la Bibbia lo riporta oltre 7000 volte e tutte le religioni ne convengono; allora perché così poca gente lo conosce? Alcuni dicono che è troppo sacro perché si usi, altri che Dio vuole nasconderlo, oppure che la pronuncia e andata persa quindi non è importante. Però, nella Bibbia, il solo personaggio religioso che rifiuta sistematicamente di usare il Nome, è Satana il Diavolo. Quando Gesù discusse con Satana, la discussione è edificante, Gesù usò soltanto il Nome e Satana solo il titolo anonimo “Dio”. (Mt. 4:1-11) Questo antagonismo non è una novità tra coloro che evitano il nome di Dio (Ger 23:27) e quelli che accettano di usarlo! (Ger. 10:25). Questo studio a carattere storico e filologico ha lo scopo di aiutare tutti a capire che per 6000 anni questo nome è stato conosciuto e usato, ma, nel giro di pochi secoli sono sorte filosofie e interessi umani, che hanno cercato di oscurare questo grande nome, sopravvivendo fino ai nostri giorni. Il dottor Gèrard Gertoux con questo suo studio oltre a ripercorre i sei millenni di storia del nome di Dio, dimostra la correttezza filologica della pronuncia che risulta leggendo i testi antichi “secondo le lettere”, ovvero Y.EH.OW.AH. Inoltre come specialista del tetragramma, dimostra la superficialità e l’infondatezza di tutti gli argomenti di quei studiosi che, sviliscono pregiudizialmente e quindi rifiutano anche oggi, di pronunciare il Sacro Nome. Scoprirete anche che usare e pronunciare il nome di Dio in questo momento storico, è indispensabile per la nostra salvezza fisica e spirituale , in base alle dichiarazioni di Dio contenute nella Bibbia. (Gl. 2: 32; Ro 10:13) benedetto-xvi.jpg-150 "si metterà in trono con la pretesa di essere Dio" (2 Tess.2:4) L'ABISSO fra Benedetto XVI° e il Prof. Gérard Gertoux Nel suo recente libro dal titolo "Gesù di Nazaret", benedetto xvi° ha scritto quanto segue riguardo all'uso del nome divino: "Era assolutamente corretto che in Israele non si pronunciasse questa autodefinizione di Dio percepita nella parola YHWH, che non la si degradasse a una specie di nome idolatrico. E pertanto non è corretto che nelle nuove traduzioni della Bibbia si scriva come un qualsiasi nome questo nome per Israele sempre misterioso e impronunciabile." Eppure gli scrittori ebraici della Bibbia usarono quasi 7000 volte questo nome. E il figlio di Y.EH.OW.AW o GEOVA, Gesù Cristo, ha detto al popolo di Israele: "Ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò ancora conoscere", e nella preghiera modello che insegnò, al 1° posto disse: "sia santificato il tuo nome" Che ne pensate? E giusto o sbagliato usare il nome di Dio? Come si può essere amici dell'Onnipotente Creatore Y.EH.OW.AW o Geova o Jeova, se non si conosce per nome. Se Y.EH.OW.AW o GEOVA dice: "tale il mio nome in eterno e tale e l'appellazione mia per tutti secoli", chi ha il diritto di contraddirlo? Un contrasto che fà onore! Questo uomo è uno di "quelli che [non] amano il tuo nome ". [Salmo 5:11] Mentre i suoi servitori dicono di continuo: "Sia magnificato Y.EH.OW.AW o GEOVA che prova diletto nella pace del suo servitore" [Salmo 35:27] Il suo sguardo tetro e triste e molto diverso da "tutti quelli che si rifugiano in te si rallegreranno; A tempo indefinito grideranno di gioia. E quelli che amano il tuo nome esulteranno in te ". (Salmo 5:1) PREFAZIONE ALL'EDIZIONE ITALIANA 39-storia-nome-dio-250 Dopo la pubblicazione di questo libro in francese, inglese danese e spagnolo, sono lieto di scrivere la prefazione anche per la versione italiana. E’ con molto piacere che ringrazio tutta l’èquipe italiana, re­sponsabile della pubblicazione del mio libro. Ho particolarmente apprezzato l’accoglienza molto piacevole e la professionalità della professoressa Gabriella Gabrielli, la tra­duttrice, insieme alla dottoressa Maria Grazia Aragone. Ringrazio anche la professoressa Elena Necchi che ha effettuato un’accurata revisione linguistica, rendendo il più scorrevole possibile il testo per i lettori italiani; il Prof. Stefano Pizzorni per la revisione finale. Vorrei infine ringraziare il dottor Steno Sari, che ha coordinato l’insieme dei lavori e l’editore, per aver deciso di pubblicare questo libro in lingua italiana. Gérard Gertoux RECENSIONI Desidero innanzitutto ringraziare le persone qui sotto elencate per le preziose parole di incoraggiamento che mi hanno espresso. Ricordo con grande piacere le loro osservazioni, pre­cisando che esse non costituiscono in alcun modo una garanzia per quanto riguarda le conclusioni della mia ricerca, ma stanno comunque a indicare al lettore la serietà del mio lavoro. André Chouraqui (Biblista e traduttore).Si è detto personal­mente compiaciuto per questo lavoro che ha giudicato molto serio su di un soggetto tanto importante. L’ha citato nel suo libro Mosè. Henri Cazelles (Direttore del’Institut Catholique di Parigi): “La ringrazio vivamente di avermi inviato il suo “In Fame only?”,1 molto ricco di documentazione. Lo depositerò presso la Biblio­teca Biblica, dove i ricercatori potranno trarne gran profitto. Complimenti egrazie”. Edward Lipinski (Professore alla Katholieke Universiteit Leuven): “Ci tengo a ringraziarla per questo invio e a congratularmi per il lavoro coscienzioso di cui questa ri­cerca è la prova. Non mancherò di farne uso ogni qualvolta ritornerò su questo tema”. Shelomo Morag (Professore alla Hebrew University di Geru­salemme): “Lo studio è ricco di importanti testimonianze e costituisce una buona sintesi della ricerca”. Daniel Faivre (Professore presso l’Université de Franche-Comté CRNS): “La mia prima impressione è molto positiva. Presuppone una ricerca di impressionante erudizione sul Te­tragramma, che supera ampiamente le analisi che io ho sviluppato nel mio ultimo lavoro…” Mireille Hadas Lebel (Professoressa all’Università Parigi IV Sorbona): “Sono rimasta colpita dal fatto che il Tetragramma scritto in geroglifici si pronunci Yehua. Il suo studio è tanto denso e ricco che meriterebbe una rilettura immediata”. Marguerite Harl (Professoressa all’Università di Parigi IV Sor­bona, traduttrice e curatrice della Bibbia di Alessandria): “L’invio [del suo libro] mi riempie di ammirazione. Ancora una volta, tutti i mieicomplimenti”. Jacques Duquesne (Scrittore biblico): “Sulla pronuncia del Tetragramma, io non possiedo un’erudizione paragonabile alla sua. Ma le argomentazioni sostenute mi sembrano del tutto con­vincenti e sono felicissimo di averne avuto conoscenza”. R. Josy Eisenberg (Scrittore e animatore della trasmis­sione “Sorgente di vita”): “Tengo a dirle che condivido pienamente le sue opinioni. Attualmente ci sono troppi equivoci a proposito del Tetragramma”. E. J. Revell (Professore emerito all’Università di Toronto): “Ero molto interessato a leggere la copia del suo lavoro da Lei speditomi. Prima della lettura del suo studio non avevo una particolare opinione sulla pronuncia del nome di Dio. Come studente, negli anni ‘50, appresi che gli studiosi avevano de­terminato che Yahweh fosse la pronuncia antica. Non ritenni l’argomento ben fondato, ma questa opinione era considerata quasi come un articolo di fede dai miei insegnanti, e non avendo argomenti migliori ignorai il problema. Da allora ho pensato alla questione occasionalmente, ma le informazioni da me acquisite sono tutte riportate nel suo studio. Lei ha certa­mente raccolto più informazioni sull’argomento di ogni altro studioso che io conosca e mi congratulo con lei per aver pro­dotto questo prezioso lavoro. Molte grazie per avermelo spedito”. D. C. Hopkins (Curatore del Near Eastern Archaeology): “Gra­zie per avermi sottoposto il suo ricco e dettagliato studio. Il soggetto è affascinante”. G. W. Buchanan (Curatore del Mellen Biblical Commentary): “Mi permetta di ringraziarla molto per avermi spedito la sua eccellente tesi. Confido che venga presto pubblicata”. E. A. Livingstone (Dottore all’Università di Oxford): “Ho in­viato una copia della sua garbata lettera e della sua tesi a uno dei miei colleghi che mi ha dato un grande sostegno nella scelta del materiale sull’Antico Testamento nella terza edizione dell’Oxford Dictionary of the Christian Church (…); mi ha detto di aver trovato la sua tesi molto interessante; ha detto anche che la sua posizione è ragionevole e ben argomentata”. D. N. Freedman (Curatore dell’Anchor Bible): “Sono stato lieto di avere Sue notizie e la Sua trattazione dettagliata di questo prezioso e interessante soggetto, su cui ho scritto di tanto in tanto. Non sono mai stato completamente soddisfatto della mia stessa analisi e interpretazione del nome divino nella Bibbia ebraica, né di quella di altri, incluso il mio stesso professore, W. F. Albright e il suo insegnante (da cui Albright derivò la sua posizione), Paul Haupt. Allo stesso tempo non ho visto nient’altro che mi persuadesse del valore superiore di un’altra interpretazione, ma sarò felice di imparare dal suo studio e forse di scoprire che lei ha finalmente risolto questo enigma di vecchia data”. 1 La prima versione di quest’opera s’intitolava In Fame Only? ed è disponibile per la consultazione come tesi di laurea presso l’Istitut Catholique di Parigi (T594GER) 21, rue d’Assas F-75270 Editriceazzurra7 In vendita a 21,00 euro+3,63 spese postali
21 €
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Italia (Tutte le città)
PROFESSIONE DOCUMENTARISTA Storia e pratiche di una passione di Carlo Alberto Pinelli Postfazione di Ivelise Perniola Pag. 333; ill. Isbn 978 88 98 623 655 Per ordini direttamente dal nostro magazzino: ordini@edizionisabinae.com (spese di spedizione gratuite) _______________________________ La storia del documentarismo raccontata in modo semplice, lineare e sistematico. I maggiori movimenti artistici e i protagonisti che hanno fatto la storia del cinema documentario dalle sue origini fino agli ultimi anni. Un prezioso contributo per “gli addetti ai lavori”, gli studiosi e per coloro che vogliono iniziare un viaggio nella scoperta di un cinema che si radica nella realtà per estrarne il messaggio profondo. “Il libro di Carlo Alberto Pinelli è un libro importante e utile, l’ordine degli aggettivi è assolutamente interscambiabile. Perché è importante? in primo luogo perché si tratta di uno dei pochissimi testi editi in lingua italiana in cui si affronti, secondo una prospettiva
18 €
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Sant Antimo (Campania)
IMPARTISCO LEZIONI DI STORIA DELLA MUSICA PER TUTTI COLORO CHE HANNO BISOGNO DI AIUTO NELLA COMPRENSIONE DI QUESTA BELLISSIMA MA DIFFICILE MATERIA. SI PARTERA DALLO STUDIO DEGLI STRUMENTI MUSICALI SINO ALLA STORIA DELLA MUSICA DI OGGI. LE LEZIONI DI STORIA DELLA MUSICA SONO RIVOLTE ANCHE AI RAGAZZI DELLE SCUOLE MEDIE. SALUTI ED IN BOCCA AL LUPO A TUTTI:))
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Italia (Tutte le città)
Vendo l'intera opera "Storia della chiesa" in 13 volumi (in ottimo stato) curata da Hubert Jedin ed edita da Jaka Book. L' opera costituisce, come è noto, un imprescindibile punto di riferimento per gli studiosi ma anche per tutti coloro che si occupano seriamente della Storia della Chiesa, dei movimenti, delle questioni sociali e politiche con cui si è misurata dalle origini all' età contemporanea.
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Italia (Tutte le città)
Attraverso i racconti e le testimonianze dei veterani e dei sopravvissuti, Joshua Levine ricostruisce la storia dei soldati che rimasero per giorni sulla spiaggia, sotto i bombardamenti e il fuoco nemico, senza cibo né munizioni. Maggio 1940. La travolgente avanzata delle truppe tedesche in Belgio e nel nord della Francia costringe le armate anglo-francesi a ripiegare progressivamente verso le coste della Manica, intrappolando oltre 300.000 soldati nel campo trincerato di Dunkerque. L'unica speranza di salvarli è organizzare una massiccia evacuazione via mare utilizzando tutte le imbarcazioni disponibili, dalle enormi unità militari ai pescherecci alle piccole navi da diporto. Autorizzata da Winston Churchill e organizzata in tempi record dall'Ammiragliato britannico, l'Operazione "Dynamo" si svolse tra il 27 maggio e il 4 giugno, concludendosi con un successo inaspettato che fu salutato come "il miracolo di Dunkerque". Attraverso i racconti e le testimonianze dei veterani e dei sopravvissuti, Joshua Levine ricostruisce la storia dei soldati che rimasero per giorni sulla spiaggia, sotto i bombardamenti e il fuoco nemico, senza cibo né munizioni; dei civili che li portarono in salvo su imbarcazioni spesso piccolissime e sovraccariche; degli avieri che rischiarono la vita per far guadagnare del tempo prezioso ai compagni bloccati a terra; di coloro che su quelle spiagge morirono. Comprende un'intervista esclusiva al regista Christopher Nolan.
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Arezzo (Toscana)
Sono un laureando in Storia e Filosofia. Offro la mia disponibilità per aiuto compiti e ripetizioni, in qualsiasi materia (escluso francese)per i ragazzi della scuola elementare e media;scuole superiori solo materie letterarie Per coloro che sono disponibili a recarsi a casa mia il prezzo è di 10 euro, mentre se devo spostarmi io aggiungo 2 euro, ma dipende dalla distanza. Per qualsiasi informazione contattami, senza alcun impegno. cell.340 8228679
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Milano (Lombardia)
Laureato in giurisprudenza con il massimo dei voti, espertissimo conoscitore dei vari periodi storici con pluriennale esperienza nell'insegnamento a ragazzi delle medie, liceo, università, impartisce mirate lezioni di Storia per tutti i livelli didattici, nonchè a coloro che desiderano aumentare la propria cultura generale. Risultati e apprendimento garantiti
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Napoli (Campania)
Impartisco lezioni di Pianoforte,Solfeggio e Storia della Musica per tutti coloro che vogliono avvicinarsi allo studio dell arte della musica.Sono una professionista laureata col massimo dei voti e la lode presso il conservatorio di Napoli San Pietro a Majella e sono vincitrice di numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali.
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Frosinone (Lazio)
Salve, Mi chiamo Francesca e sono laureata in Beni Culturali e Storia dell'Arte. Ho conseguito le mie tesi di laurea in Letteratura di Viaggio e vorrei aiutare tutti coloro che necessitano di un supporto per la stesura di esami o tesi dì laurea in materie umanistiche. Potete scrivermi al seguente numero: 3281362109 Grazie
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Italia (Tutte le città)
Maggio 1940. La travolgente avanzata delle truppe tedesche in Belgio e nel nord della Francia costringe le armate anglo-francesi a ripiegare progressivamente verso le coste della Manica, intrappolando oltre 300.000 soldati nel campo trincerato di Dunkerque. L'unica speranza di salvarli è organizzare una massiccia evacuazione via mare utilizzando tutte le imbarcazioni disponibili, dalle enormi unità militari ai pescherecci alle piccole navi da diporto. Autorizzata da Winston Churchill e organizzata in tempi record dall'Ammiragliato britannico, l'Operazione "Dynamo" si svolse tra il 27 maggio e il 4 giugno, concludendosi con un successo inaspettato che fu salutato come "il miracolo di Dunkerque". Attraverso i racconti e le testimonianze dei veterani e dei sopravvissuti, Joshua Levine ricostruisce la storia dei soldati che rimasero per giorni sulla spiaggia, sotto i bombardamenti e il fuoco nemico, senza cibo né munizioni; dei civili che li portarono in salvo su imbarcazioni spesso piccolissime e sovraccariche; degli avieri che rischiarono la vita per far guadagnare del tempo prezioso ai compagni bloccati a terra; di coloro che su quelle spiagge morirono. Comprende un'intervista esclusiva al regista Christopher Nolan.
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NARRATIVA STRANIERA, ROMANZI. La piccola città dei sopravvissuti di Caroline Moorehead; Editore: Newton Compton Editori, 2017; Lingua: Italiano Copertina rigida editoriale con sovracoperta illustrata a colori: 384 pagine; Peso articolo: 0,640 gr. Dimensioni: 23.5 x 3.5 x 16.2 cm ISBN-13: 8014366120519 Caroline Moorehead ci racconta una pagina inedita e toccante della seconda guerra mondiale: la storia degli abitanti di un paesino francese che salvarono migliaia di persone dalle violenze e dalle rappresaglie della Gestapo. Chambon-sur-Lignon si trova sulle Ardenne, nella parte più remota della Francia orientale. Ebrei, comunisti, partigiani, agenti segreti britannici e americani sono solo alcuni di coloro che vennero fortuitamente messi in salvo dai generosi protagonisti del libro. Moltissimi furono anche i bambini orfani di guerra o figli di deportati nei lager - che se la cavarono grazie al loro intervento. Grazie a uno straordinario lavoro di ricerca condotto in Francia, Gran Bretagna e Germania, l’autrice tratteggia una commovente epopea fatta di silenzi e complicità, raccontando la coraggiosa scelta degli uomini e delle donne di Chambon-sur-Lignon, che spesso sacrificarono la propria vita per salvaguardare quella degli oppositori dei nazisti.
7 €
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Italia (Tutte le città)
STORIA, SECONDA GUERRA MONDIALE. L’esodo dei 350 Milla Giuliani Fiumani e Dalmati di P.Flaminio Rocchi; Ed.Difesa Adriatica Roma, aprile 1990; Copertina rigida editoriale illustrata a colori con alette; Pagine: 652; Peso di spedizione: 1,900kg.Dimensioni: cm 25 x 18,5; In-8 (cm. 25), similpelle editoriale P. Flaminio Rocchi è il sacerdote degli esuli dalmati, fiumani ed istriani. Egli ha vissuto in prima persona la tragedia dei profughi e le difficoltà per ricostruirsi una vita. Ne L’Esodo dei 350 mila giuliani, fiumani e dalmati, ci racconta la Storia di coloro che scegliendo l’Italia hanno perso tutto. Racconta e non scrive, come solo chi ha vissuto personalmente può fare, con dolore ma senza odio, riportando le testimonianze e i documenti con una precisione “da geometra”. “Questo libro è frutto di 50 anni di studio” (p. X) e si basa su notizie ricavate da una ricchissima bibliografia, dai 141 mila fascicoli dei danni di guerra e dei beni abbandonati di cui l’autore ha avuto visione in quanto membro dal 1950 delle commissioni interministeriali, e dalla voce dei diretti testimoni. L’Esodo è un libro fatto di libri, diviso in sette parti, ognuna in un certo senso a sé stante; ma è anche un libro di storie che insieme descrivono la Storia di una terra martoriata e tanto desiderata. P. Flaminio Rocchi narra uno stesso avvenimento da diversi punti di vista, come a volerne analizzare tutte le sfaccettature e anche semplicemente per ribadirne la veridicità: “Rischiando di essere noioso, ripeto pareri di amici e nemici, di vittime e di persecutori, di vescovi e di comunisti, di politici e di contadini, espressi spesso con le stesse parole…. Lo faccio per fornire testimonianze di fatti che sembrano incredibili”.
23 €
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L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. RETROCOPERTINA vari-triangoli-viola-300 INTRODUZIONE Perché il "Giorno della Memoria" La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno. In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1, da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1). A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2). Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah. La discussione alla Camera dei Deputati Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni. Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono. Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici. La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli. La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi». Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2 L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate. L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati. A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato. Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento. Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro». L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta». Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3 L'approvazione al Senato della Repubblica La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945. La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4 Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile. Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici». Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti. Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177. Il Giorno della Memoria negli altri Paesi Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei: - in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio; - in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale; - in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940; - in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver"); - in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste. NOTE 1Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei. 2 Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000. 3 Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato. 4 Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante). INDICE Introduzione 7 - Perché il Giorno della Memoria 8 - L'approvazione della Legge n. 211 del 2000 8 La discussione alla Camera dei Deputati 8 L'approvazione al Senato della Repubblica 10 - Il Giorno della Memoria negli altri Paesi 12 Note 13 DOCUMENTI 15 La Legge 20 luglio 2000 n. 211 PARTE I DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH 17 L'antisemitismo in Europa 18 - Le origini dell'antisemitismo 18 Le prime ostilità contro gli ebrei 18 L'antigiudaismo cristiano 19 - Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei 20 - La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano 23 - La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi 25 - La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo 26 - Le accuse infamanti contro gli ebrei 28 - L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei 29 - I nuovi provvedimenti discriminatori 30 - L'emancipazione degli ebrei 32 - La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo 33 - L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento 35 L'antisemitismo nazista 38 - L'antisemitismo in Germania prima del nazismo 38 - La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista 39 - I nazisti conquistano il potere 42 - I Campi di rieducazione 45 - I primi provvedimenti contro gli ebrei 46 - L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente 47 - Il "Lebensborn" 48 - Le Leggi di Norimberga 48 - L'emigrazione degli ebrei tedeschi 49 - La notte dei cristalli 51 - L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich 52 - La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est 53 - La vita nei ghetti 56 - Il ghetto di Lodz 58 - Il ghetto di Varsavia 59 - Il Piano Madagascar 61 La Shoah 62 - Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen 62 - La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est 63 - Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee 65 - Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio 66 - Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei 67 - I Campi di sterminio 70 Il Campo di Chelmo 72 Il Campo di Belzec 73 Il Campo di Sobibor 75 Il Campo di Treblinka 76 Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau 77 Il Campo di Auschwitz I 77 Il Campo di Auschwitz II - Birkenau 79 Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz 81 Il Campo misto di Lublino-Maidanek 82 - La vita dei deportati 82 - Lo sfruttamento del lavoro dei deportati 84 - Gli esperimenti pseudoscientifici 86 - Le modalità del genocidio 87 - Le fughe e le rivolte nei Campi 89 - Lo sterminio: chi sapeva? 93 - Il Processo di Norimberga 97 - L'opposizione delle Chiese al N azismo 99 - La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah 100 Note 104 Cronologia della Shoah 130 DOCUMENTI 143 - Mappa dei centri di sterminio - Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I - Il verbale della conferenza di Gross Wansee - Il decreto "Notte e Nebbia" PARTE II IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM 155 - Introduzione 156 - L'arrivo dei Rom in Europa 158 - La diffusione dei Rom in Europa 159 - Le cause delle migrazioni 161 - La persecuzione secolare dei Rom 162 - La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento 167 - La persecuzione da parte dei nazisti 168 - La normativa nazista contro gli zingari 170 - La soluzione finale della questione zingara 172 - L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi 173 - La politica fascista verso i Rom 175 - Le condizioni dei Rom dopo la guerra 176 Note 178 DOCUMENTI 187 PARTE III LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA 193 I testimoni di Geova 194 - Introduzione 194 - La repressione prima del nazismo 195 - La persecuzione da parte del nazismo 196 - Si intensifica la repressione 199 - La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo 203 Le origini e la diffusione del Movimento in Italia 203 Inizia la repressione 204 La distruzione del Movimento 207 Gli omosessuali 210 - Introduzione 210 - La persecuzione prima del nazismo 211 - La persecuzione durante il regime nazista 215 - L'internamento nei Lager 217 - La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo 218 Note 220 PARTE IV IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI 233 - La diffusione degli ebrei in Italia 234 - La discriminazione secolare degli ebrei 235 - li ghetto di Roma 237 - L'emancipazione degli ebrei 239 - L'antisemitismo prima del fascismo 240 - La prima normativa fascista antiebraica 242 - La campagna antisemita sulla stampa 243 - li "Manifesto della razza" 246 - La Rivista "La Difesa della Razza" 248 - L'espulsione degli ebrei dalle scuole 248 - I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri 251 - La "Dichiarazione della razza" 253 - I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università 255 - "I provvedimenti per la difesa della razza italiana" 256 - L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali 259 - L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società 260 - I Campi di concentramento per gli ebrei 264 - La posizione della Chiesa Cattolica 266 - La caduta del fascismo e l'occupazione nazista 267 - Inizia la deportazione degli ebrei italiani 269 La "razzia" degli ebrei romani 270 Continua la deportazione degli ebrei 272 - I Lager nazisti in Italia 273 Il Lager di Fossoli 273 Il Lager di Gries 274 La Risiera di S. Sabba 275 Conclusioni 276 Note 278 Cronologia dell'antisemitismo in Italia 296 DOCUMENTI 305 - Vignette antisemite 306 - Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana" 308 - Manifesto degli scienziati razzisti 315 - Pianta della Risiera di S. Sabba 318 PARTE V GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 319 - Le disfatte militari 320 - La caduta del fascismo 321 - li Governo Badoglio 322 - Le trattative per l'Armistizio 325 - La firma dell' armistizio a Cassibile 327 - La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943 329 - La fuga da Roma del Re e di Badoglio 332 - La dissoluzione dell'Esercito 333 - La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi 334 - La resa della Marina e dell'Aeronautica 336 - L'occupazione militare tedesca dell'Italia 337 - La costituzione della Repubblica Sociale Italiana 338 - L'internamento di militari italiani 339 I militari internati nei Lager 339 L'organizzazione dei Lager 340 Le modalità dell'internamento 341 Lo status di internato militare 342 Lo status di lavoratore civile 343 L'assistenza sanitaria 344 Il rifiuto di aderire alla RSI 345 La resistenza nei Lager 346 Note 347 DOCUMENTI 367 - Manifesti e volantini di propaganda nazifascista - Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI Appendice 374 - Gli Schindler Italiani: 374 Giorgio Perlasca 374 Giovanni Palatucci 375 - I simboli antisemiti 377 - Gli emblemi etnici nazisti 378 - I simboli nazisti 379 - Le divise naziste 381 - Motti, inni e saluti nazisti 382 - I simboli fascisti 383 - Organizzazioni fasciste 384 - Le organizzazioni giovanili fasciste 384 - Le uniformi fasciste 385 - Le festività fasciste 385 Note 387 Bibliografia 389 In vendita a 18,00 euro+3,65 spese postali
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INFORMAZIONI GENERALI sul corso propedeutico in ARALDICA che si terrà a Roma il 11 novembre 2017 dalle ore 13,30 alle 17,45 presso la sede del Collegio Periti Italiani in via del traforo, 133. OBIETTIVI DEL CORSO Fornire una conoscenza di base al fine di poter interpretare sia alcuni dei simboli presenti nello stemma e sia alcuni semplici stemmi. Il presente corso è solo propedeutico, poiché un corso completo, al fine di essere autonomo sia nellâ€(TM)interpretazione sia nella individuazione di eventuali errori o di attribuzione o di esecuzione non può esaurirsi in tre ore. SVILUPPI PROFESSIONALI Il corso può offrire sia degli spunti di interesse sia delle nozioni base che possono essere oltre modo utili per una eventuale prosecuzione dello studio sotto la guida e direzione di un qualificato e riconosciuto Esperto della materia. Solo dopo aver frequentato un corso specialistico che sarà organizzato in futuro, ci potrebbero essere degli sviluppi di carattere professionale con interessanti sbocchi qualificanti. DESTINATARI Il corso propedeutico è rivolto a tutti coloro che: desiderino avere una informativa di base; desiderino avere una informativa di base per poi proseguire in un corso specialistico; per Periti ed Esperti in altre materie (antiquariato in genere, mobili, preziosi, argentiâ€?) al fine di comprendere meglio un eventuale manufatto che devono peritare. Per coloro i quali dovessero necessitare di una attribuzione araldica (ove e quando possibile ed il corso ne spiegherà le ragioni), il Corso propedeutico qui in trattazione è utile per le nozioni di base che devono poi necessariamente essere supportate, nel prosieguo, dallâ€(TM)intervento di uno Specialista della Materia. ARTICOLAZIONE DEL CORSO: Araldica, come interpretare segni e simboli degli stemmi. Note esplicative. - Nozioni di Araldica in generale; - Cenni sulla blasonatura (ovvero sulla descrizione) degli stemmi; - Cenni sulla normativa italiana per la blasonatura; - Cenni sulla Araldica Civile ed Ecclesiastica; - Cenni sulla classificazione delle Armi (Stemmi); - Esempi di Elmi e di Corone in Araldica; - Curiosità Araldiche; - Esempi pratici; - Conclusioni Il corso, al fine di poterlo rendere il più interessante possibile, è interamente effettuato in Power Point® e la docenza avviene con continui richiami a casi pratici e concreti. Partecipanti: fino ad un massimo di 15 persone. Possono partecipare al corso sia gli iscritti al Collegio Periti Italiani, sia i non iscritti. I partecipanti saranno iscritti secondo l'ordine della data di iscrizione. Orario Segreteria: dal lunedì al venerdì ore 11.00 - 17.00 al n° 06.4201.6938 oppure al 347/63.02.337 per informazioni generali Sede: ROMA - Via del traforo, 133 Orario: 13,30 - 17,45 COSTO del corso: Euro 200,00 (IVA compresa) Facilitazioni: Sono previste facilitazioni per gruppi di 2 / 3 persone E' previsto un piccolo buffett caldo/freddo L'Araldica, come scienza ausiliaria della storia e codificata da secoli al fine di avere una comune chiave di lettura e di interpretazione dei simboli a livello universale, offre un contributo interessante per meglio capire l'origine del manufatto, aspetto, questo, che può incuriosire molti collezionisti e quindi anche far lievitare, in alcuni casi, il valore del bene. L'Araldica non afferisce ai "loghi" ed ai "marchi" di natura commerciale o di fabbrica, anche se questi a volte ed impropriamente, hanno come simbolo un "disegno" araldico, uno stemma. Inoltre, se il disegno araldico è ben fatto, permette di capire il periodo di esecuzione dello stesso, che a volte può essere diverso dal periodo di esecuzione del manufatto sul quale è riprodotto, stabilendo così e chiarendo alcune discrasie connesse fra oggetto e disegno in esame. L'Araldica, scienza che mostra, e con la sua descrizione illustra, un chiaro disegno distintivo rappresentato dello stemma (stemma che è la rappresentazione grafica di un nome) con le sue rigide regole, rende leggibile, come linguaggio universale, quel "simbolo" che per secoli è stato e continuerà ad essere un segno distintivo di possesso personale. Ecco quindi che valenti incisori (per una rappresentazione monocromatica) od abili smaltatori (per una rappresentazione policromatica), abbellivano orologi da taschino, pendole, od orologi da tavolo (così come altri manufatti come gioielli, argenti) con i colori dello stemma del committente, permettendo, quindi, a posteriori, molto spesso, quell'aiuto per decifrare sia la storia dell'oggetto sia la storia del personaggio, ove ciò possibile, ovvero per cercare di inquadrare sia l'uno che l'altro. Oltre che nel comparto dei preziosi, gioielli, argenteria, orologeria, l'Araldica risulta utilissima, se non necessaria, nello studio di dipinti, mobili, oggettistica, numismatica, ecc. Tramite quindi ed inoltre le differenziazioni di uno stemma si possono capire le ramificazioni di una Familia o legami di parentela, sempre che questi legami siano anche loro esplicitati nella rappresentazione grafica. Con alcuni esempi, il Relatore vorrà, dopo una parentesi iniziale utile e doverosa per capire come si legge uno stemma, fornire una serie di esempi portando anche qualche aneddoto decisamente interessante ed ai più sconosciuto â€?
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DESCRIZIONE INFORMAZIONI GENERALI sul corso propedeutico in ARALDICA che si terrà a Roma il 16 giugno 2018 dalle ore 13,30 alle 17,45 presso la sede del Collegio Periti Italiani in via CERVETERI, 8. OBIETTIVI DEL CORSO Fornire una conoscenza di base al fine di poter interpretare sia alcuni dei simboli presenti nello stemma e sia alcuni semplici stemmi. Il presente corso è solo propedeutico, poiché un corso completo, al fine di essere autonomo sia nellâ€(TM)interpretazione sia nella individuazione di eventuali errori o di attribuzione o di esecuzione non può esaurirsi in tre ore. SVILUPPI PROFESSIONALI Il corso può offrire sia degli spunti di interesse sia delle nozioni base che possono essere oltre modo utili per una eventuale prosecuzione dello studio sotto la guida e direzione di un qualificato e riconosciuto Esperto della materia. Solo dopo aver frequentato un corso specialistico che sarà organizzato in futuro, ci potrebbero essere degli sviluppi di carattere professionale con interessanti sbocchi qualificanti. DESTINATARI Il corso propedeutico è rivolto a tutti coloro che: desiderino avere una informativa di base; desiderino avere una informativa di base per poi proseguire in un corso specialistico; per Periti ed Esperti in altre materie (antiquariato in genere, mobili, preziosi, argentiâ€|) al fine di comprendere meglio un eventuale manufatto che devono peritare. Per coloro i quali dovessero necessitare di una attribuzione araldica (ove e quando possibile ed il corso ne spiegherà le ragioni), il Corso propedeutico qui in trattazione è utile per le nozioni di base che devono poi necessariamente essere supportate, nel prosieguo, dallâ€(TM)intervento di uno Specialista della Materia. ARTICOLAZIONE DEL CORSO: Araldica, come interpretare segni e simboli degli stemmi. Note esplicative. - Nozioni di Araldica in generale; - Cenni sulla blasonatura (ovvero sulla descrizione) degli stemmi; - Cenni sulla normativa italiana per la blasonatura; - Cenni sulla Araldica Civile ed Ecclesiastica; - Cenni sulla classificazione delle Armi (Stemmi); - Esempi di Elmi e di Corone in Araldica; - Curiosità Araldiche; - Esempi pratici; - Conclusioni Il corso, al fine di poterlo rendere il più interessante possibile, è interamente effettuato in Power Point® e la docenza avviene con continui richiami a casi pratici e concreti. Partecipanti: fino ad un massimo di 15 persone. Possono partecipare al corso sia gli iscritti al Collegio Periti Italiani, sia i non iscritti. I partecipanti saranno iscritti secondo l'ordine della data di iscrizione. Orario Segreteria: dal lunedì al venerdì ore 11.00 - 17.00 al n° 06.4201.6938 oppure al 347/63.02.337 per informazioni generali Sede: ROMA - Via Cerveteri, 8 Orario: 13,30 - 17,45 COSTO del corso: Euro 200,00 (IVA compresa) Facilitazioni: Sono previste facilitazioni per gruppi di 2 / 3 persone E' previsto un piccolo buffett caldo/freddo L'Araldica, come scienza ausiliaria della storia e codificata da secoli al fine di avere una comune chiave di lettura e di interpretazione dei simboli a livello universale, offre un contributo interessante per meglio capire l'origine del manufatto, aspetto, questo, che può incuriosire molti collezionisti e quindi anche far lievitare, in alcuni casi, il valore del bene. L'Araldica non afferisce ai "loghi" ed ai "marchi" di natura commerciale o di fabbrica, anche se questi a volte ed impropriamente, hanno come simbolo un "disegno" araldico, uno stemma. Inoltre, se il disegno araldico è ben fatto, permette di capire il periodo di esecuzione dello stesso, che a volte può essere diverso dal periodo di esecuzione del manufatto sul quale è riprodotto, stabilendo così e chiarendo alcune discrasie connesse fra oggetto e disegno in esame. L'Araldica, scienza che mostra, e con la sua descrizione illustra, un chiaro disegno distintivo rappresentato dello stemma (stemma che è la rappresentazione grafica di un nome) con le sue rigide regole, rende leggibile, come linguaggio universale, quel "simbolo" che per secoli è stato e continuerà ad essere un segno distintivo di possesso personale. Ecco quindi che valenti incisori (per una rappresentazione monocromatica) od abili smaltatori (per una rappresentazione policromatica), abbellivano orologi da taschino, pendole, od orologi da tavolo (così come altri manufatti come gioielli, argenti) con i colori dello stemma del committente, permettendo, quindi, a posteriori, molto spesso, quell'aiuto per decifrare sia la storia dell'oggetto sia la storia del personaggio, ove ciò possibile, ovvero per cercare di inquadrare sia l'uno che l'altro. Oltre che nel comparto dei preziosi, gioielli, argenteria, orologeria, l'Araldica risulta utilissima, se non necessaria, nello studio di dipinti, mobili, oggettistica, numismatica, ecc. Tramite quindi ed inoltre le differenziazioni di uno stemma si possono capire le ramificazioni di una Familia o legami di parentela, sempre che questi legami siano anche loro esplicitati nella rappresentazione grafica. Con alcuni esempi, il Relatore vorrà, dopo una parentesi iniziale utile e doverosa per capire come si legge uno stemma, fornire una serie di esempi portando anche qualche aneddoto decisamente interessante ed ai più sconosciuto â€|
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DESCRIZIONE INFORMAZIONI GENERALI sul corso propedeutico in ARALDICA che si terrà a Roma il 10 marzo 2018 dalle ore 13,30 alle 17,45 presso la sede del Collegio Periti Italiani in via CERVETERI, 8. OBIETTIVI DEL CORSO Fornire una conoscenza di base al fine di poter interpretare sia alcuni dei simboli presenti nello stemma e sia alcuni semplici stemmi. Il presente corso è solo propedeutico, poiché un corso completo, al fine di essere autonomo sia nell’interpretazione sia nella individuazione di eventuali errori o di attribuzione o di esecuzione non può esaurirsi in tre ore. SVILUPPI PROFESSIONALI Il corso può offrire sia degli spunti di interesse sia delle nozioni base che possono essere oltre modo utili per una eventuale prosecuzione dello studio sotto la guida e direzione di un qualificato e riconosciuto Esperto della materia. Solo dopo aver frequentato un corso specialistico che sarà organizzato in futuro, ci potrebbero essere degli sviluppi di carattere professionale con interessanti sbocchi qualificanti. DESTINATARI Il corso propedeutico è rivolto a tutti coloro che: desiderino avere una informativa di base; desiderino avere una informativa di base per poi proseguire in un corso specialistico; per Periti ed Esperti in altre materie (antiquariato in genere, mobili, preziosi, argenti…) al fine di comprendere meglio un eventuale manufatto che devono peritare. Per coloro i quali dovessero necessitare di una attribuzione araldica (ove e quando possibile ed il corso ne spiegherà le ragioni), il Corso propedeutico qui in trattazione è utile per le nozioni di base che devono poi necessariamente essere supportate, nel prosieguo, dall’intervento di uno Specialista della Materia. ARTICOLAZIONE DEL CORSO: Araldica, come interpretare segni e simboli degli stemmi. Note esplicative. - Nozioni di Araldica in generale; - Cenni sulla blasonatura (ovvero sulla descrizione) degli stemmi; - Cenni sulla normativa italiana per la blasonatura; - Cenni sulla Araldica Civile ed Ecclesiastica; - Cenni sulla classificazione delle Armi (Stemmi); - Esempi di Elmi e di Corone in Araldica; - Curiosità Araldiche; - Esempi pratici; - Conclusioni Il corso, al fine di poterlo rendere il più interessante possibile, è interamente effettuato in Power Point® e la docenza avviene con continui richiami a casi pratici e concreti. Partecipanti: fino ad un massimo di 15 persone. Possono partecipare al corso sia gli iscritti al Collegio Periti Italiani, sia i non iscritti. I partecipanti saranno iscritti secondo l'ordine della data di iscrizione. Orario Segreteria: dal lunedì al venerdì ore 11.00 - 17.00 al n° 06.4201.6938 oppure al 347/63.02.337 per informazioni generali Sede: ROMA - Via Cerveteri, 8 Orario: 13,30 - 17,45 COSTO del corso: Euro 200,00 (IVA compresa) Facilitazioni: Sono previste facilitazioni per gruppi di 2 / 3 persone Indirizzo posta elettronica: corsi@collegioperiti.it E' previsto un piccolo buffett caldo/freddo ISCRIZIONI presso www.collegioperiti.org oppure www.collegioperiti.it L'Araldica, come scienza ausiliaria della storia e codificata da secoli al fine di avere una comune chiave di lettura e di interpretazione dei simboli a livello universale, offre un contributo interessante per meglio capire l'origine del manufatto, aspetto, questo, che può incuriosire molti collezionisti e quindi anche far lievitare, in alcuni casi, il valore del bene. L'Araldica non afferisce ai "loghi" ed ai "marchi" di natura commerciale o di fabbrica, anche se questi a volte ed impropriamente, hanno come simbolo un "disegno" araldico, uno stemma. Inoltre, se il disegno araldico è ben fatto, permette di capire il periodo di esecuzione dello stesso, che a volte può essere diverso dal periodo di esecuzione del manufatto sul quale è riprodotto, stabilendo così e chiarendo alcune discrasie connesse fra oggetto e disegno in esame. L'Araldica, scienza che mostra, e con la sua descrizione illustra, un chiaro disegno distintivo rappresentato dello stemma (stemma che è la rappresentazione grafica di un nome) con le sue rigide regole, rende leggibile, come linguaggio universale, quel "simbolo" che per secoli è stato e continuerà ad essere un segno distintivo di possesso personale. Ecco quindi che valenti incisori (per una rappresentazione monocromatica) od abili smaltatori (per una rappresentazione policromatica), abbellivano orologi da taschino, pendole, od orologi da tavolo (così come altri manufatti come gioielli, argenti) con i colori dello stemma del committente, permettendo, quindi, a posteriori, molto spesso, quell'aiuto per decifrare sia la storia dell'oggetto sia la storia del personaggio, ove ciò possibile, ovvero per cercare di inquadrare sia l'uno che l'altro. Oltre che nel comparto dei preziosi, gioielli, argenteria, orologeria, l'Araldica risulta utilissima, se non necessaria, nello studio di dipinti, mobili, oggettistica, numismatica, ecc. Tramite quindi ed inoltre le differenziazioni di uno stemma si possono capire le ramificazioni di una Familia o legami di parentela, sempre che questi legami siano anche loro esplicitati nella rappresentazione grafica. Con alcuni esempi, il Relatore vorrà, dopo una parentesi iniziale utile e doverosa per capire come si legge uno stemma, fornire una serie di esempi portando anche qualche aneddoto decisamente interessante ed ai più sconosciuto …
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Ragusa (Sicilia)
Il corso chitarra rock & metal è studiato per tutti coloro che vogliono approfondire questo genere musicale o hanno una naturale propensione verso queste sonorità. Le materie di studio sono: Armonia, melodia, tecnica, pattern, improvvisazione, fraseggio, repertorio. Armonia: blues, classica, moderna Intervalli, triadi, rivolti, quatriadi. Accordi maggiori, minori, di seconda, di quarta, di sesta, di settima maggiore, di settima minore, di nona, di undicesima, di tredicesima, diminuiti, aumentati, ibridi, sospesi etc.. Melodia: Scale diatoniche, minori naturali, armoniche, melodiche, pentatoniche maggiori, pentatoniche minori, scale blues, scale esatoniche, scale cromatiche. Tutti i modi di tutte queste scale. Techniche: alternate picking, hammer on pull off, slide, legato, tapping, string skipping, ibrid picking, chiken picking, vibrato, wammy bar, bending,finger piching, percussive tapping, sweep piching,natural armonics, artificial armonics, bottleneck. Pattern: duine, terzine, quartine, quintine, sestine, salti di terza, di quarta, di quinta in orizzontale ed in verticale,etc... Fraseggio blues, rock, metal, latin. Studio dei principali chitarristi che hanno fatto la storia di questo genere: David Gilmour, Carlos Santana, Jimi Hendrix, Brian May, Jimmy Page, Ritchie Blackmore, Steve Vai, Joe Satriani,Yngwie Malmsteen, Paul Gilbert, Vinnie Moore, Zakk Wylde, Steve Morse,Tony Iommy, Timo Tolkki, Kiko lauriero, Jhon Petrucci etc... Corso di Chitarra Folk Il corso di chitarra Folk è un corso base indirizzato a tutti coloro che vogliono riuscire a suonare dei brani di musica Folk, Rock, Cantautoriale, Leggera, Pop, o di qualsiasi altro genere musicale. L'obbiettivo del corso è riuscire ad eseguire diversi brani accompagnandosi con la chitarra acustica così da utilizzare gli accordi e la ritmica cantando la linea melodica del brano scelto. Tale tecnica è detta" Strumming". Il corso offre oltre alla conoscenza di tutti gli accordi, delle tecniche ritmiche per mano destra (sia con uso del plettro sia con uso delle dita), degli arpeggi, del Fingerpicking,delle nozioni di Teoria musicale e di Armonia musicale, anche tecniche base di canto, quali impostazione vocale, uso del diaframma, "humming","sirene", "vocalizzi","respirazione costo-diaframmatica", "tongue trill", "lip roll", "Belting - Voce di testa -Voce Mista ", "Twang", " I registri ", harmonic singing e altro... CORSO DI CHITARRA KID Il corso è aperto a tutti i bambini dai 5 anni in su, le lezioni possono essere singole o di gruppo ma si predilige la classe in modo che per i bambini studiare rappresenti un momento divertente ed un percorso accrescitivo di confronto reciproco e di rispetto degli altri. L'Insegnamento al bambino è un pianeta a parte. E' qui che entra in gioco l'esperienza del Maestro come animatore sia nei villaggi turistici, che nei gruppi giovanili (spesso cattolici), che nelle case di accoglienza... ma anche la preparazione ricevuta dal Liceo Socio Psico Pedagogico che lo vede diplomato con 95/100. L'elemento chiave è attivare nei bambini o incentivare la voglia di imparare a suonare rendendolo protagonista del proprio percorso creativo. Ricordiamo che il percorso è sempre mirato ad ampliare quelle che sono le normali attitudini e predisposizioni dell' allievo. La figura del Maestro autorevole, ma non rigido, è quella di un grande Amico che può aiutare il bambino a crescere e sopratutto a diventare una grande persona preservando le grandi qualità insite tipiche dei bambini che a volte crescendo taluni adulti perdono. La Musica fa crescere in un ambiente sano e nutre l'anima. I pro di cominciare da bambini a studiare uno strumento senza prendere troppo di petto la cosa, sono tantissimi: fra tutti c'è che sicuramente l'età che va dagli 8 ai 20 anni è la migliore per studiare musica perchè poi subentrano delle responsabilità per cui ci si accorge di avere sempre meno tempo. Proprio in questi anni la mente ed il desiderio di apprendere sono molto accesi. Sicuramente cominciando da bambini si può arrivare a grandissimi risultati che sono quelli indispensabili per poter intraprendere,se è propria scelta, anche la carriera professionale. Il programma didattico per i corsi "Kid" non sono solo studiati su misura sulla Psiche del bambino ma anche sulla fisicità che differisce ovviamente da quella di un adulto e che può differire spesso anche fra bambino e bambino della stessa età per questo esistono degli esercizi mirati studiati su misura. Si consiglia inizialmente l'uso di una chitarra 1/2 o 3/4. CORSO DI CHITARRA SACRA: L'obbiettivo del corso è quello di costrruire un repertorio mirato all'animazione di momenti liturgici e religiosi confrontandosi con brani del R.N.S., Giosy cento, Taizè, GEN e molti altri... passando anche per le composizioni sacre di musica classica e barocca. e gregoriana. Per questo corso vale tutto ciò che è stato detto per il corso "Chitarra Folk". Programma: -Composizione della chitarra, e componentistiche -Conoscere i differenti tipi di chitarre -Il ruolo della chitarra nella musica ed allâ€(TM)interno di un arrangiamento -Approccio alla chitarra come musicoterapia -Accenni sulla storia della chitarra -Accordatura della chitarra -Impostazione sullo strumento -Armonia di primo livello -Teoria musicale base -Spartito e Tabulatura -Triadi -Accordi maggiori e minori in primo manico -Accordi alterati (7 / 4 / 2 / 9 / 5 aug / 5 dim / 7 + / 6 etcâ€? etcâ€?) -Accordi con barré -Accordi rivolti -5 posizioni per ogni accordo -Scale maggiori diatoniche -Scale minori naturali -I modi della scala maggiore e minore -Diteggiature scale diatoniche con corde a vuoto -Diteggiature scale diatoniche miste -Diteggiature scale diatoniche a 3 note -Scale pentatoniche maggiori -Scale pentatoniche minori -Modi delle scale pentatoniche -Esecuzione di 3 brani semplici solo melodia con tabulata e/o spartito -Esecuzione di 5 brani semplici con accompagnamento e canto -Base del canto -Impostazione di canto -Tecniche di canto -Intonazione canto -Tecniche di chitarra: slide, hammer on, pull off, legato playing, string skipping,sweep picking, alternate piking, ibrid piking, vibrato, bending -Estenzione,mano sinistra -Coordinazione mano destra mano sinistra e articolazioni -Timing -Improvvisazione su base -Studio del fraseggio di primo livello -Studio degli stili musicali: folk, rock, blues, pop e leggera -Accordi sospesi -Riff -Suoni strumenti ed effettistica -Giri musicali e rapporto fra gli accordi -Musica di insieme Per ulteriori informazioni cercare il mio sito web: francescodallo.wix.com o cercatemi nei social come facebook e you tube
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Milano (Lombardia)
Introduzione Nel parola arteterapia si coniugano due concetti che sembrano molto distanti tra loro, da una parte la creatività cui "arte" rimanda, dall'altra la patologia che richiede appunto "terapia", ma l'arteterapia è molto di più di una "terapia fatta con lâ€(TM)arte", va molto oltre la cura di sintomi. Arteterapia è definita come lâ€(TM)insieme di trattamenti terapeutici che utilizzano come principale strumento il ricorso allâ€(TM)espressione artistica, allo scopo di promuovere la salute e favorire la guarigione, e si propone come una tecnica dai molteplici contesti applicativi, che vanno dalla terapia, alla riabilitazione e al miglioramento della qualità della vita. Sono dunque tre i contesti in cui poter applicare lâ€(TM)arteterapia: la cura, la riabilitazione, e la promozione della salute. Lâ€(TM)arteterapia si pone quindi come un sapere teorico-pratico che potenzialmente ha diversi obiettivi in relazione ai contesti in cui lâ€(TM)operatore viene chiamato ad agire Obiettivi Il Master ha l'obiettivo di offrire conoscenze e competenze specialistiche delle artiterapie, proponendo una formazione esperienziale che consente agli allievi l'importante opportunità di vivere in prima persona i benefici dell'arteterapia; in questo modo il Master non è soltanto una valida formazione specialistica, ma anche un importante percorso di crescita personale. A conclusione del Master ciascun allievo sarà in grado di strutturare e realizzare interventi di arteterapia, anche in collaborazione con altri professionisti della salute; gestire Atelier di Arteterapia rivolti a utenze differenti, per la riabilitazione, la cura o la promozione della salute; sarà in grado di proporre percorsi terapeutici individualizzati, costruire setting adeguati, conoscere le tecniche e i diversi materiali possibili in relazione alla diversità degli obiettivi dell'intervento di arteterapia. Programma Il Master sviluppa 250 ore totali, così suddivise: Lezioni fad: 136 ore Progetto di arteterapia: 56 ore Tesina finale: 56 ore Esame finale: 2 ore MODULO 1: INTRODUZIONE ALLâ€(TM)ARTETERAPIA Psicologia e arte Pedagogia e arte Storia e sviluppi dell'arteterapia I principali modelli teorici di riferimento delle arti-terapie I principali settori applicativi dell'arteterapia: settori educativo, riabilitativo, terapeutico, promozione della salute e del benessere psico-fisico MODULO 2: ARTETERAPIA CON ARTI GRAFICHE Storia, principi e modelli dell'arteterapia con arti grafico-pittoriche Le principali tecniche espressive grafico-pittoriche Laboratorio di arteterapia individuale Laboratorio di arteterapia di gruppo Presentazione e discussione di laboratori di arteterapia Principali settori applicativi dell'arteterapia con arti grafico-pittoriche MODULO 3: MUSICOTERAPIA Origini e storia della musicoterapia Principi teorici e principali modelli della musicoterapia Laboratorio di musicoterapia Musicoterapia e tecniche di rilassamento e visualizzazione guidata Principali settori applicativi della musicoterapia MODULO 4: TEATROTERAPIA Origini e storia della teatroterapia Principi teorici e principali modelli della teatroterapia Laboratorio di teatroterapia Espressione corporea Improvvisazione Principali settori applicativi della teatroterapia MODULO 5: MOVIMENTO-DANZA-TERAPIA Origini e storia della danzaterapia Principi teorici e principali modelli della danzaterapia Laboratorio di danzaterapia Espressione corporea Improvvisazione Principali settori applicativi della danzaterapia LEZIONI FAD Le lezioni FAD sono disponibili su piattaforma online e consistono in materiale testistico o video da consultare e studiare. La consultazione e lo studio del materiale è di fondamentale importanza per la bontà della formazione e la positività dell'esperienza vissuta successivamente in aula. Ogni modulo prevede inoltre lo studio di dispense fornite dai docenti e consigli bibliografici. PROGETTO DI ARTETERAPIA Ciascun allievo, individualmente o in piccolo gruppo, realizzerà un progetto di arteterapia (di 16 ore), a scelta tra le quattro aree (arti grafiche, musica, teatro, danza), da presentare gratuitamente in un Centro locale. A disposizione degli allievi è previsto su richiesta un servizio di supervisione nella fase di ideazione e stesura del progetto. Il progetto potrà essere inserito nel proprio curriculum tra le esperienze lavorative. ELABORAZIONE TESI FINALE Ciascun allievo sceglierà un argomento teorico da approfondire nella stesura della tesi finale del master. La tesi sarà articolata in tre capitoli: un capitolo teorico (minimo 20, massimo 50 pagine); il progetto di arteterapia realizzato; il report del progetto e la relazione conclusiva. ESAME FINALE L'esame finale consiste nella presentazione e discussione della tesina. La valutazione terrà conto solo della qualità degli elaborati finali. Destinatari Il Master in arteterapia è rivolto ad esperti del settore e a tutti coloro che intendano utilizzare strumenti operativi in contesti socio-educativi, abilitativi, riabilitativi, di supporto e cura: medici, psicoterapeuti, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti, terapisti della riabilitazione, infermieri, operatori sociosanitari, operatori sociali, educatori e insegnanti, ovvero tutte quelle figure professionali che fanno della relazione interpersonale il loro principale strumento di aiuto. Docenti I docenti del Master sono esperti provenienti da ambiti accademici e professionali relativi alle discipline oggetto del corso: Psicologi Educatori Pedagogisti Esperti nelle arti grafiche Musicoterapeuti Esperti in Teatroterapia Esperti in Danzaterapia Attestato A conclusione del master ciascun allievo riceverà l'attestato di formazione di MASTER IN ARTETERAPIA INTEGRATA valido a livello europeo, infatti sarà tradotto in lingue: Italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. Costi Il costo del master è di €2.200 + Iva suddiviso in 3 rate di uguale importo. Per qualsiasi informazione si prega di inviare una mail o telefonare dalle 12,0 alle 15,30 al 373.7814238
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Milano (Lombardia)
Introduzione Nel parola arteterapia si coniugano due concetti che sembrano molto distanti tra loro, da una parte la creatività cui "arte" rimanda, dall'altra la patologia che richiede appunto "terapia", ma l'arteterapia è molto di più di una "terapia fatta con l'arte", va molto oltre la cura di sintomi. Arteterapia è definita come l'insieme di trattamenti terapeutici che utilizzano come principale strumento il ricorso all'espressione artistica, allo scopo di promuovere la salute e favorire la guarigione, e si propone come una tecnica dai molteplici contesti applicativi, che vanno dalla terapia, alla riabilitazione e al miglioramento della qualità della vita. Sono dunque tre i contesti in cui poter applicare l'arteterapia: la cura, la riabilitazione, e la promozione della salute. L'arteterapia si pone quindi come un sapere teorico-pratico che potenzialmente ha diversi obiettivi in relazione ai contesti in cui l'operatore viene chiamato ad agire Obiettivi Il Master ha l'obiettivo di offrire conoscenze e competenze specialistiche delle artiterapie, proponendo una formazione esperienziale che consente agli allievi l'importante opportunità di vivere in prima persona i benefici dell'arteterapia; in questo modo il Master non è soltanto una valida formazione specialistica, ma anche un importante percorso di crescita personale. A conclusione del Master ciascun allievo sarà in grado di strutturare e realizzare interventi di arteterapia, anche in collaborazione con altri professionisti della salute; gestire Atelier di Arteterapia rivolti a utenze differenti, per la riabilitazione, la cura o la promozione della salute; sarà in grado di proporre percorsi terapeutici individualizzati, costruire setting adeguati, conoscere le tecniche e i diversi materiali possibili in relazione alla diversità degli obiettivi dell'intervento di arteterapia. Programma Il Master sviluppa 250 ore totali, così suddivise: Lezioni fad: 136 ore Progetto di arteterapia: 56 ore Tesina finale: 56 ore Esame finale: 2 ore MODULO 1: INTRODUZIONE ALL'ARTETERAPIA Psicologia e arte Pedagogia e arte Storia e sviluppi dell'arteterapia I principali modelli teorici di riferimento delle arti-terapie I principali settori applicativi dell'arteterapia: settori educativo, riabilitativo, terapeutico, promozione della salute e del benessere psico-fisico MODULO 2: ARTETERAPIA CON ARTI GRAFICHE Storia, principi e modelli dell'arteterapia con arti grafico-pittoriche Le principali tecniche espressive grafico-pittoriche Laboratorio di arteterapia individuale Laboratorio di arteterapia di gruppo Presentazione e discussione di laboratori di arteterapia Principali settori applicativi dell'arteterapia con arti grafico-pittoriche MODULO 3: MUSICOTERAPIA Origini e storia della musicoterapia Principi teorici e principali modelli della musicoterapia Laboratorio di musicoterapia Musicoterapia e tecniche di rilassamento e visualizzazione guidata Principali settori applicativi della musicoterapia MODULO 4: TEATROTERAPIA Origini e storia della teatroterapia Principi teorici e principali modelli della teatroterapia Laboratorio di teatroterapia Espressione corporea Improvvisazione Principali settori applicativi della teatroterapia MODULO 5: MOVIMENTO-DANZA-TERAPIA Origini e storia della danzaterapia Principi teorici e principali modelli della danzaterapia Laboratorio di danzaterapia Espressione corporea Improvvisazione Principali settori applicativi della danzaterapia LEZIONI FAD Le lezioni FAD sono disponibili su piattaforma online e consistono in materiale testistico o video da consultare e studiare. La consultazione e lo studio del materiale è di fondamentale importanza per la bontà della formazione e la positività dell'esperienza vissuta successivamente in aula. Ogni modulo prevede inoltre lo studio di dispense fornite dai docenti e consigli bibliografici. PROGETTO DI ARTETERAPIA Ciascun allievo, individualmente o in piccolo gruppo, realizzerà un progetto di arteterapia (di 16 ore), a scelta tra le quattro aree (arti grafiche, musica, teatro, danza), da presentare gratuitamente in un Centro locale. A disposizione degli allievi è previsto su richiesta un servizio di supervisione nella fase di ideazione e stesura del progetto. Il progetto potrà essere inserito nel proprio curriculum tra le esperienze lavorative. ELABORAZIONE TESI FINALE Ciascun allievo sceglierà un argomento teorico da approfondire nella stesura della tesi finale del master. La tesi sarà articolata in tre capitoli: un capitolo teorico (minimo 20, massimo 50 pagine); il progetto di arteterapia realizzato; il report del progetto e la relazione conclusiva. ESAME FINALE L'esame finale consiste nella presentazione e discussione della tesina. La valutazione terrà conto solo della qualità degli elaborati finali. Destinatari Il Master in arteterapia è rivolto ad esperti del settore e a tutti coloro che intendano utilizzare strumenti operativi in contesti socio-educativi, abilitativi, riabilitativi, di supporto e cura: medici, psicoterapeuti, psicologi, assistenti sociali, fisioterapisti, terapisti della riabilitazione, infermieri, operatori sociosanitari, operatori sociali, educatori e insegnanti, ovvero tutte quelle figure professionali che fanno della relazione interpersonale il loro principale strumento di aiuto. Docenti I docenti del Master sono esperti provenienti da ambiti accademici e professionali relativi alle discipline oggetto del corso: Psicologi Educatori Pedagogisti Esperti nelle arti grafiche Musicoterapeuti Esperti in Teatroterapia Esperti in Danzaterapia Attestato A conclusione del master ciascun allievo riceverà l'attestato di formazione di MASTER IN ARTETERAPIA INTEGRATA valido a livello europeo, infatti sarà tradotto in lingue: Italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco. Costi Il costo del master è di €2.200 + Iva suddiviso in 3 rate di uguale importo. Per qualsiasi informazione si prega di inviare una mail o telefonare dalle 12,0 alle 15,30 al 373.7814238
2.200 €
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Loria (Veneto)
corso a 2 livelli organizzato da assoc.ilsoffiodelrisveglio con soc.omeopatica Thiene del Dotto.Barni Gli incontri saranno tenuti dalla Dr.ssa Nicoletta Zappa 1° Livello La Medicina Ufficiale. Attuale stato della Scienza Medica. Le malattie ricorrenti e recidivanti. La malattia cronica. I farmaci chimici ed i loro effetti collaterali. Le vaccinazioni. Storia della Medicina. Storia della Filosofia. Storia della Scienza. Le Leggi della Materia e della Fisica. La Fisica meccanicistica di Newton. Cartesio. La Legge dei Contrari. La Fisica quantistica di Einstein. L’Energia. Concetto di onda e di campo elettromagnetico. Le Leggi dell’Energia. L’equivalenza tra la Materia e l’Energia. La Medicina Alternativa e le sue Leggi. L’Agopuntura e la Pranoterapia. La Legge di Risonanza. La natura energetica della malattia. La Medicina Omeopatica. Storia dell’Omeopatia. Samuel Hahnemann. Le Leggi e i Principi dell’Omeopatia. La Legge dei Simili. I tre piani dell’organismo: mentale, emozionale e fisico..e molto altro Costo 1° livello 70€ si terrà in 2 lezioni 3 ore ciascuna Sabato 17 e 31 ottobre dalle 9.00 alle 12.00 Il corso partirà ad un minimo di partecipanti iscritti (20-25) 2 livello: Il corso è rivolto a coloro che già conoscono l’Omeopatia a livello teorico (1° livello) e sono interessati ad avere anche un insegnamento pratico, attraverso lo studio di alcuni rimedi della Materia Medica. 6 lezioni di 3 ore ciascuna di sabato mattina 1 volta al mese a partire da Gennaio Il prezzo del Corso di 2° livello è fissato in Euro 120,00 Il corso partirà ad un minimo di partecipanti iscritti (20-25) - le date sono riportate sul sito www.ilsoffiodelrisveglio.eu luisa 3203012657
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Bergamo (Lombardia)
SCRIVERE UN ROMANZO CORSO INTENSIVO di SCRITTURA CREATIVA Il corso è rivolto a tutti coloro che hanno un progetto narrativo e lo vogliono sviluppare a cura di Angela Sabella Presidente dell'Associazione culturale Il Paese che non c'è, formatore e consulente editoriale, allieva di Dacia Maraini, Giuseppe Pontiggia e Stefano Benni. e di Silvia Gilardi diplomata Scuola Holden di Alessandro Baricco Il corso si propone un percorso didattico sul complesso universo del romanzo, sulle tecniche necessarie per costruirne la struttura, sviluppare la trama e far vivere sulla pagina la vita e gli eventi che abbiamo immaginato per i nostri personaggi. Passo dopo passo, verranno affrontate tutte le problematiche di costruzione e sviluppo a partire da un concreto progetto di scrittura proposto dall'allievo per arrivare alla prima stesura del testo. • La costruzione della trama • La costruzione dei personaggi • Il dialogo • Il tempo nel romanzo • Lo stile • La prima stesura • La seconda e terza stesura • Finale: revisione e pubblicazione PROGRAMMA "Non si scrive perché si vuole dire qualcosa, ma perché si ha qualcosa da dire" Francis Scott Fitzgerald. Sei sicuro di avere una storia? Cosa voglio raccontare e come lo voglio raccontare. Gli infiniti modi di raccontare una storia. Il desiderio di scrivere non basta Raccontare una storia dall'incipit al finale. I tre atti di una storia: tensione, esplosione del conflitto e risoluzione. La punteggiatura Dirigere le soste narrative. Che scrittore sei? Racconto o romanzo? Giallo o nero, qual è il tuo colore? La riscrittura Scrivere è riscrivere. Info 377.1246697 Associazione culturale Il Paese che non c'è Bergamo, via Sant'Alessandro, 32 cortile interno -
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Bergamo (Lombardia)
Scrivere un romanzo o un racconto corso intensivo di due giorni di scrittura il corso è rivolto a tutti coloro che hanno un progetto narrativo e lo vogliono sviluppare a cura di Angela Sabella presidente dell'associazione culturale il paese che non c'è, formatore e consulente editoriale, allieva di dacia maraini, giuseppe pontiggia e stefano benni. e di Silvia Gilardi diplomata scuola holden di alessandro baricco il corso si propone un percorso didattico sul complesso universo del racconto e del romanzo, sulle tecniche necessarie per costruirne la struttura, sviluppare la trama e far vivere sulla pagina la vita e gli eventi che abbiamo immaginato per i nostri personaggi. passo dopo passo, verranno affrontate tutte le problematiche di costruzione e sviluppo a partire da un concreto progetto di scrittura proposto dall'allievo per arrivare alla prima stesura del testo. la costruzione della trama la costruzione dei personaggi il dialogo il tempo nel romanzo lo stile la prima stesura la seconda e terza stesura finale: revisione e pubblicazione corso sempre attivo programma "non si scrive perché si vuole dire qualcosa, ma perché si ha qualcosa da dire" francis scott fitzgerald. sei sicuro di avere una storia? cosa voglio raccontare e come lo voglio raccontare. gli infiniti modi di raccontare una storia. il desiderio di scrivere non basta raccontare una storia dall'incipit al finale. i tre atti di una storia: tensione, esplosione del conflitto e risoluzione. la punteggiatura dirigere le soste narrative. che scrittore sei? racconto o romanzo? giallo o nero, qual è il tuo colore? la riscrittura scrivere è riscrivere. associazione culturale il paese che non c'è via sant'alessandro,32 - bergamo
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Bergamo (Lombardia)
Scrivere un racconto scrivere un romanzo corso intensivo di scrittura creativa a cura di angela sabella presidente dell'associazione culturale il paese che non c'è e di silvia gilardi diplomata alla scuola holden di alessandro baricco il corso è rivolto a tutti coloro che hanno un progetto narrativo e lo vogliono sviluppare il corso propone un percorso didattico sul complesso universo del racconto e del romanzo, sulle tecniche necessarie per costruirne la struttura, sviluppare la trama e far vivere sulla pagina gli eventi che abbiamo immaginato per i nostri personaggi. passo dopo passo, verranno affrontate tutte le problematiche di costruzione e sviluppo del testo, a partire da un concreto progetto di scrittura proposto dall'allievo, per arrivare alla prima stesura. la costruzione della trama la costruzione dei personaggi il dialogo il tempo nel romanzo lo stile la prima stesura la seconda e terza stesura finale: revisione e pubblicazione programma "non si scrive perché si vuole dire qualcosa, ma perché si ha qualcosa da dire". francis scott fitzgerald sei sicuro di avere una storia? cosa voglio raccontare e come lo voglio raccontare. gli infiniti modi di raccontare una storia. il desiderio di scrivere non basta raccontare una storia dall'incipit al finale. i tre atti di una storia: tensione, esplosione del conflitto e risoluzione. la punteggiatura dirigere le soste narrative. che scrittore sei? racconto o romanzo? giallo o nero, qual è il tuo colore? la riscrittura scrivere è riscrivere. corso sempre attivo
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Roma (Lazio)
Sabato 27 + Domenica 28 Ottobre dalle 10.00 alle 17.00 Max 12 posti Non è necessaria alcuna esperienza né abilità particolare. A Roma con Progetto GRAF Laboratorio di Teatro per Educatori - Impara strumenti di comunicazione, interazione, lavoro ed apprendimento che vengono dal mondo del teatro, dalla sua storia e dalle sue ricerche, facilmente assimilabili e replicabili nei vari contesti educativi. ->>Sei un educatore, un insegnante, un operatore socio culturale, un assistente educativo, un animatore? Se ti riconosci in una di queste definizioni o se ti incuriosiscono questi mestieri, a te è rivolto questo breve viaggio nella galassia del teatro. Di un teatro, tra gli infiniti che esistono. In questo laboratorio infatti cercheremo di esplorare il teatro inteso come strumento di comunicazione, non come mestiere da attore professionale né come semplice forma ricreativa, ma come utile veicolo di socializzazione e autodeterminazione, così che un gioco diventi educazione! Questi mestieri hanno come presupposto fondamentale che ci sia una comunicazione tra le parti coinvolte e alla base della comunicazione ci deve essere un'affinità e una realtà condivisa. Quindi si deve, a nostro avviso, essere disposti a mettersi insieme con gli utenti, i bambini, i ragazzi “difficili”, ecc, nel fare ciò che si sta facendo. Il teatro aiuta a fare questo, nella misura in cui può farci mantenere una mente razionale, che segue il percorso dal punto di vista didattico, tecnico e formale e far esistere contemporaneamente davanti agli utenti, i bambini, i ragazzi, ecc (e a noi stessi) la parte emotiva, genuina e curiosa dell'educatore. Chi partecipa amerà conoscere quella parte di voi e vi seguirà nel viaggio. Tecniche, trucchi e dinamiche teatrali possono arricchire le interazioni lavorative e personali, possono essere usate durante incontri, lezioni, percorsi educativi e, senza che ce ne accorgiamo, amplificano l'empatia e la comunicazione tra coloro che partecipano a questo “gioco” serio. Si costruisce così un percorso dove la storia e le potenzialità di ognuno si fondono in una narrazione comune. Teatro, infatti, è anche il gusto di accordarsi per realizzare un racconto condiviso: l'emozione di viaggiare tra le persone, curiosando in vari mondi e personaggi, in diverse identità, in tutte le storie possibili. Ã^ una ricerca della nostra parte più creativa e vitale. Ã^ ascolto della nostra realtà. L'obiettivo del laboratorio è, quindi, quello di fornire degli strumenti e delle suggestioni per arricchire le possibilità che un educatore, un insegnante, ha di avvicinarsi al mondo e al sentire dei suoi utenti. Si tratterà di aggiungere un colore in più sulla tavolozza del pittore-educatore. I giochi, gli esercizi, gli incontri saranno incentrati su: • La scoperta delle nostre innate capacità di giocare • La relazione con l'altro • La fiducia • La cooperazione • La condivisione • L'Ascolto • L'uso del corpo, della voce e delle emozioni come linguaggio • La scoperta delle potenzialità individuali in contesti e situazioni inconsuete • La valorizzazione dei limiti Gli obiettivi del percorso sono: • Proporre ai presenti nuovi strumenti teorico-pratici, che accompagnino il lavoro educativo nei diversi contesti: tecniche e trucchi teatrali come strumenti educativi basati su un approccio ludico ed esperienziale, che coinvolgano i destinatari tanto da metterli in gioco in prima persona, sperimentando una modalità di comunicare non esclusivamente verbale. • Esplorare la possibilità di imparare e pensare in modo alternativo, così da migliorare e crescere con cooperazione, divertimento e serenità. • Fare “gruppo” utilizzando una modalità di relazionarsi fondata sulle “risorse umane” e sulla condivisione di contenuti ed esperienze. Non è richiesta una precedente esperienza teatrale. Di seguito una nota dell'insegnante.. "Programma del laboratorio, qualche indizio per i curiosi e per gli interessati: Lo scopo del laboratorio è suggerire degli strumenti di comunicazione, interazione e apprendimento che vengono dal mondo del teatro, dalla sua storia e dalle sue ricerche. I partecipanti sperimenteranno i giochi e le dinamiche teatrali proposte, sia come utenti che come conduttori, in un continuo confronto tra esperienza dell'esercizio teatrale e riflessione sulla sua utilità in ambito educativo. Le ore di laboratorio si svilupperanno come segue: breve introduzione. giochi teatrali di gestione del corpo, della voce, dello spazio scenico. giochi di trasformazioni di oggetti o personaggi (principio trasformativo). improvvisazioni. scrittura/narrazione collettiva. letture ad alta voce (letture animate, interattive, come quelle che possono servire in ambito educativo). simulazioni di situazioni tra educatore e utenti, in cui si possano sperimentare le dinamiche teatrali appena esplorate:. infine, saluti. anzi no! (ripeto) domande, dubbi, perplessità, approfondimenti, curiosità, pettegolezzi serissimi e solo alla fine, i saluti. se questo programma ancora non vi basta, se la curiosità vi attanaglia... vi resta una sola cosa da fare: venire a sperimentare di persona! vi aspetto il 27 ottobre per cominciare l'avventura..." Ambra Moriconi - La docente Ancora una nota da ambra per chi ha frequentato il nostro primo laboratorio: "vorrei subitissimo aggiungere che chi ha già fatto il corso a febbraio, può tornare pieno di curiosità, perchè anche se con qualche veloce ripasso ci avventureremo in esperimenti tutti nuovi. dai dai daiiii!" COME CI SI ISCRIVE? Per informazioni o prenotazioni (scadenza al raggiungimento di max 12 PARTECIPANTI) contattare - 3474728611 oppure al 3459702288 oppure rispondere a questo messaggio
110 €
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Italia (Tutte le città)
INFORMAZIONI GENERALI sul seminario su ARALDICA che si terrà a Roma il 23 novembre 2019 dalle ore 13,15 alle 17,30 presso la sede del Collegio Periti Italiani in via Veturia, 45. OBIETTIVI DEL SEMINARIO Fornire una conoscenza di base al fine di poter interpretare sia alcuni dei simboli presenti nello stemma e sia alcuni semplici stemmi. SVILUPPI PROFESSIONALI Il seminario può offrire sia degli spunti di interesse sia delle nozioni base che possono essere oltre modo utili per una eventuale prosecuzione dello studio sotto la guida e direzione di un qualificato e riconosciuto Esperto della materia. DESTINATARI Il seminario è rivolto a tutti coloro che: O desiderino avere una informativa di base; O desiderino avere una informativa di base per poi proseguire in un corso specialistico; O per Periti ed Esperti in altre materie (antiquariato in genere, mobili, preziosi, argenti…) al fine di comprendere meglio un eventuale manufatto che devono peritare. ARTICOLAZIONE DEL CORSO: Araldica, come interpretare segni e simboli degli stemmi. Note esplicative. - Nozioni di Araldica in generale; - Cenni sulla blasonatura (ovvero sulla descrizione) degli stemmi; - Cenni sulla normativa italiana per la blasonatura; - Cenni sulla Araldica Civile ed Ecclesiastica; - Cenni sulla classificazione delle Armi (Stemmi); - Esempi di Elmi e di Corone in Araldica; - Curiosità Araldiche; - Esempi pratici; - Conclusioni Il seminario, al fine di poterlo rendere il più interessante possibile, è interamente effettuato in Power Point® e la docenza avviene con continui richiami a casi pratici e concreti. Partecipanti: fino ad un massimo di 10 persone. Possono partecipare al corso sia gli iscritti al Collegio Periti Italiani, sia i non iscritti. I partecipanti saranno iscritti secondo l'ordine della data di iscrizione. Orario Segreteria: dal lunedì al venerdì ore 11.00 - 17.00 al n° 06.5309.8877 oppure al 347/63.02.337 per informazioni generali Sede: ROMA - Via Veturia, 45 Orario: 13,15 - 17,30 COSTO del corso: Euro 298,90 (IVA compresa) Facilitazioni: Sono previste facilitazioni per gruppi di 2 / 3 persone Indirizzo posta elettronica: corsi@collegioperiti.it E' previsto un piccolo buffett caldo ISCRIZIONI presso www.collegioperiti.org oppure www.collegioperiti.it L'Araldica, come scienza ausiliaria della storia e codificata da secoli al fine di avere una comune chiave di lettura e di interpretazione dei simboli a livello universale, offre un contributo interessante per meglio capire l'origine del manufatto, aspetto, questo, che può incuriosire molti collezionisti e quindi anche far lievitare, in alcuni casi, il valore del bene. L'Araldica non afferisce ai "loghi" ed ai "marchi" di natura commerciale o di fabbrica, anche se questi a volte ed impropriamente, hanno come simbolo un "disegno" araldico, uno stemma. Inoltre, se il disegno araldico è ben fatto, permette di capire il periodo di esecuzione dello stesso, che a volte può essere diverso dal periodo di esecuzione del manufatto sul quale è riprodotto, stabilendo così e chiarendo alcune discrasie connesse fra oggetto e disegno in esame. L'Araldica, scienza che mostra, e con la sua descrizione illustra, un chiaro disegno distintivo rappresentato dello stemma (stemma che è la rappresentazione grafica di un nome) con le sue rigide regole, rende leggibile, come linguaggio universale, quel "simbolo" che per secoli è stato e continuerà ad essere un segno distintivo di possesso personale. Ecco quindi che valenti incisori (per una rappresentazione monocromatica) od abili smaltatori (per una rappresentazione policromatica), abbellivano orologi da taschino, pendole, od orologi da tavolo (così come altri manufatti come gioielli, argenti) con i colori dello stemma del committente, permettendo, quindi, a posteriori, molto spesso, quell'aiuto per decifrare sia la storia dell'oggetto sia la storia del personaggio, ove ciò possibile, ovvero per cercare di inquadrare sia l'uno che l'altro. Oltre che nel comparto dei preziosi, gioielli, argenteria, orologeria, l'Araldica risulta utilissima, se non necessaria, nello studio di dipinti, mobili, oggettistica, numismatica, ecc. Tramite quindi ed inoltre le differenziazioni di uno stemma si possono capire le ramificazioni di una Famiglia o legami di parentela, sempre che questi legami siano anche loro esplicitati nella rappresentazione grafica. Con alcuni esempi, il Relatore vorrà, dopo una parentesi iniziale utile e doverosa per capire come si legge uno stemma, fornire una serie di esempi portando anche qualche aneddoto decisamente interessante ed ai più sconosciuto …
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Bergamo (Lombardia)
Navigare senza Stella Polare CORSO ONLINE di SCRITTURA AUTOBIOGRAFICA Il corso è rivolto a tutti coloro che desiderano acquisire le basi per produrre un testo narrativo partendo dalla propria storia personale, i ricordi e la memoria. Durante il corso useremo la scrittura come strumento per liberarci da blocchi mentali, attirare flussi di energia e di fiducia nel lavoro che si sta compiendo. Il bello dei corsi online è che puoi seguirli ovunque tu sia, fare i compiti e seguire le lezioni allâ€â„¢ora che preferisci, senza dover rinunciare ai tuoi impegni e alle tue passioni. STRUTTURA DEL CORSO Lezione 1. Raccontare chi Il diario: scrivere per sé Esercizio: presentiamoci scrivendo una brevissima autobiografia di due pagine. Open. La mia storia di Andrea Agassi Lezione 2. Raccontare cosa Trovare la storia giusta tra le mille piccole e poco interessanti vicende quotidiane Esercizio: scriviamo in prima e poi in terza persona un racconto narrando un evento realmente accadutoci. I racconti di Karen Blixen Lezione 3. Raccontare come Esercizio: trasformare il racconto di sé in un racconto per gli altri Quando il diario è letteratura: Virginia Woolf Lezione 4. • Scriviamo una lettera (massimo cinque cartelle) a noi stessi in prima e poi in terza persona, raccontando un avvenimento completamente inventato. Lezione 5. • Scriviamo un racconto (massimo cinque cartelle) in cui raccontiamo un nostro dolore (è possibile scegliere di narrare in prima o in terza persona). Laboratorio finale • Scriviamo un racconto (massimo cinque cartelle) in cui raccontiamo un giorno di grande felicità (è possibile scegliere di scrivere in prima o in terza persona). Docente: Angela Sabella laureata in lettere moderne, Presidente dellâ€â„¢Associazione culturale Il Paese che non câ€â„¢è, allieva di Dacia Maraini, Giuseppe Pontiggia e Stefano Benni. Docente di scrittura creativa, consulente editoriale e formatore comportamentale. Formatore certificato in metodo Caviardage. Operatore del benessere Translational Music di Emiliano Toso.
110 €
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Italia (Tutte le città)
Autore:  Karen Traviss Editore: Multiplayer Edizioni Genere: Fantascienza Lingua: Italiano Halo Glasslands è il titolo della nuova trilogia di Halo che narrerà la storia del dopo Guerra Umani –Covenant andandosi a collocare tra il finale di Halo 3 e quello del pluripremiato romanzo Halo I Fantasmi di Onix. Rivelerà inoltre molti fatti accaduti prima del risveglio di Master Chief in Halo 4. Tutto l’arco narrativo sarà scritto e curato da Karen Traviss, scrittrice già famosa per i suoi best-sellers su Star Wars e Gears of War. “Nonostante la storia di Karen tratti le vicende e i personaggi di Halo: I Fantasmi di Onix è il nuovo scenario e il nuovo stile che appassionerà sicuramente i fan di Halo” ha dichiarato Frank O’Connor, direttore dello sviluppo di 343 Industries e veterano del mondo di Halo, aggiungendo: “Abbiamo un’opportunità straordinaria per esplorare quest’universo dopo la guerra contro il Covenant, e di svelare alcuni misteri e collegamenti che spiegheranno molte cose dell’universo di Halo” Ambientato dopo gli eventi di Halo 3 nel 2553 Halo Glasslands esplorerà l’instabile situazione politica dell’Halo Universe dopo la fine del Guerra Umani -Covenant. e gli sviluppi delle vicende dei personaggi di Halo I Fantasmi di Onix. Al centro degli eventi una missione diplomatica del gruppo degli USNC inviati dall’Office of Naval Intelligence (ONI) a Sanghelios. Il team, guidato dal capitano Sarah Osburn, è composto da un candidato fallito degli Spartan II, da Margaret O. Parangosky direttore dell’ONI e infine da Vaz e Mal del corpo speciale Odst e da BlackBox (AI construct). E sono accompagnati da un civile, Evan Philips, uno dei pochi umani a conoscere la lingua Sangheili. Il team è stato preparato a compiere azioni controverse come rilasciare Huragok, catturato dall’ONI. Ad un certo punto incontreranno i sopravvissuti della battaglia di Onix. Verranno poi approfondite le implicazioni morali del programma Spartan II e tutti coloro che ne sono coinvolti, tra cui la dott.ssa Catherine Halsey. Saranno poi analizzate la cultura Sangheili e l’impatto dei Covenant nella loro società. Karen Traviss è autrice di fantascienza e glottoteta britannica. Traviss ha lavorato come giornalista, nella Territorial Army e nella Royal Naval Auxiliary Service. Ha studiato alla Clarion Science Fiction e Fantasy workshop. Il suo primo romanzo pubblicato, City of Pearl (2004), ha introdotto i lettori a una serie futuristica riguardante lo scontro di civiltà aliene, a seguire ha scritto Crossing the Line (2004), The World Before (2005), Matriarch (2006), Ally (2007) e Judge (2008). Oltre ad aver creato il proprio universo fittizio, Traviss ha scritto undici romanzi ambientati nell’universo di Guerre stellari. Le case Lucasfilm e Del Rey le hanno commissionato la scrittura di tre delle nove storie della serie Legacy of the Force: Legacy of the Force 2: Bloodlines (2006), Legacy of the Force 5: Sacrifice (2007) e Legacy of the Force 8 (2008). Karen Traviss ha anche scritto quattro romanzi di Gears of War; il primo intitolato Aspho Fields che funge da prequel al primo videogioco, il secondo I resti di Jacinto che narra le vicende dopo la distruzione di Jacinto, raccontata nella storia del secondo videogioco. Il terzo e il quarto, intitolati: Anvil Gate nel quale Vectes. l’isola in cui i sopravvissuti si rifugiano, viene attaccata dai Lambent e Coalition’s End che vede la fine della Coalizione dei Governi Organizzati, tutti pubblicati in Italia da Multiplayer.it Edizioni
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Roma (Lazio)
INFORMAZIONI GENERALI sul seminario su ARALDICA che si terrà a Roma il 22 GENNAIO 2022 dalle ore 13,00 alle 17,00 esclusivamente IN STREAMING. OBIETTIVI DEL CORSO Fornire una conoscenza di base al fine di poter interpretare sia alcuni dei simboli presenti nello stemma e sia alcuni semplici stemmi. SVILUPPI PROFESSIONALI Il corso può offrire sia degli spunti di interesse sia delle nozioni base che possono essere oltre modo utili per una eventuale prosecuzione dello studio. DESTINATARI Il corso è rivolto a tutti coloro che: O desiderino avere una informativa di base; O desiderino avere una informativa di base per poi proseguire in un corso specialistico; O per Periti ed Esperti in altre materie (antiquariato in genere, mobili, preziosi, argenti…) al fine di comprendere meglio un eventuale manufatto che devono peritare. ARTICOLAZIONE DEL CORSO: Araldica, come interpretare segni e simboli degli stemmi. Note esplicative. - Nozioni di Araldica in generale; - Cenni sulla blasonatura (ovvero sulla descrizione) degli stemmi; - Cenni sulla normativa italiana per la blasonatura; - Cenni sulla Araldica Civile ed Ecclesiastica; - Cenni sulla classificazione delle Armi (Stemmi); - Esempi di Elmi e di Corone in Araldica; - Curiosità Araldiche; - Esempi pratici; - Conclusioni Il corso, al fine di poterlo rendere il più interessante possibile, è interamente effettuato in Power Point® e la docenza avviene con continui richiami a casi pratici e concreti. Partecipanti: fino ad un massimo di 10 persone. Possono partecipare al corso sia gli iscritti al Collegio Periti Italiani, sia i non iscritti. I partecipanti saranno iscritti secondo l'ordine della data di iscrizione. Orario Segreteria: dal lunedì al venerdì ore 12.00 - 17.00 al n° 06.5309.8877 oppure al 347/63.02.337 per informazioni generali Orario: 13,00 - 17,00 COSTO del corso: Euro 195,20 (IVA compresa) Facilitazioni: Sono previste facilitazioni per gruppi di 2 / 3 persone L'Araldica, come scienza ausiliaria della storia e codificata da secoli al fine di avere una comune chiave di lettura e di interpretazione dei simboli a livello universale, offre un contributo interessante per meglio capire l'origine del manufatto, aspetto, questo, che può incuriosire molti collezionisti e quindi anche far lievitare, in alcuni casi, il valore del bene. L'Araldica non afferisce ai "loghi" ed ai "marchi" di natura commerciale o di fabbrica, anche se questi a volte ed impropriamente, hanno come simbolo un "disegno" araldico, uno stemma. Inoltre, se il disegno araldico è ben fatto, permette di capire il periodo di esecuzione dello stesso, che a volte può essere diverso dal periodo di esecuzione del manufatto sul quale è riprodotto, stabilendo così e chiarendo alcune discrasie connesse fra oggetto e disegno in esame. L'Araldica, scienza che mostra, e con la sua descrizione illustra, un chiaro disegno distintivo rappresentato dello stemma (stemma che è la rappresentazione grafica di un nome) con le sue rigide regole, rende leggibile, come linguaggio universale, quel "simbolo" che per secoli è stato e continuerà ad essere un segno distintivo di possesso personale. Ecco quindi che valenti incisori (per una rappresentazione monocromatica) od abili smaltatori (per una rappresentazione policromatica), abbellivano orologi da taschino, pendole, od orologi da tavolo (così come altri manufatti come gioielli, argenti) con i colori dello stemma del committente, permettendo, quindi, a posteriori, molto spesso, quell'aiuto per decifrare sia la storia dell'oggetto sia la storia del personaggio, ove ciò possibile, ovvero per cercare di inquadrare sia l'uno che l'altro. Oltre che nel comparto dei preziosi, gioielli, argenteria, orologeria, l'Araldica risulta utilissima, se non necessaria, nello studio di dipinti, mobili, oggettistica, numismatica, ecc. Tramite quindi ed inoltre le differenziazioni di uno stemma si possono capire le ramificazioni di una Famiglia o legami di parentela, sempre che questi legami siano anche loro esplicitati nella rappresentazione grafica. Con alcuni esempi, il Relatore vorrà, dopo una parentesi iniziale utile e doverosa per capire come si legge uno stemma, fornire una serie di esempi portando anche qualche aneddoto decisamente interessante ed ai più sconosciuto …
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