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L'immobile è ubicato nelle campagne senesi, a 6 km da San Gimignano e a 4 km da Poggibonsi. Ha una superficie complessiva di 300 mq, attualmente divisi in due appartamenti, uno di 100 mq e uno di 200 mq. E' posto al piano superiore della struttura medievale risalente al 1100 ed occupa tutta la navata dell'antica cappella, il corpo centrale e la Torre di avvistamento dal primo piano al terzo ed ultimo. Vi sono 4 camere, due living, due sale e 4 bagni. Essendoci comunque un unico muro portante, la divisione interna è facilmente modificabile a proprio piacimento e secondo le proprie necessità. Ristrutturata secondo le norme della Soprintendenza delle Belle Arti, è catalogata come bene storico e artistico nazionale, in quanto la Torre (i cui documenti ufficiali risalgono al 1036), interamente in cotto originale, è la prima costruzione di questo tipo in toscana, e anche l'ultima rimasta. La ristrutturazione è stata eseguita mantenendo intatte le caratteristiche originali, e aumentandone il valore grazie agli infissi in noce, il riscaldamento a metano irraggiante, i doppi vetri e il tetto autoventilato, che rendono l'immobile a livello di classe A energetica. Altre caratteristiche sono, il parquet di rovere bianco naturale a incastro senza collanti, l'idromassaggio, e ben 27 finestre per una luminosità impareggiabile. Sono inoltre disponibili 3 posti auto privati coperti adiacenti, e un garage interrato, che funge anche da cantinetta di 20 mq. La Magione di Torri, sul più antico tracciato valdelsano della Via Francigena, e alla confluenza di questa con la cosiddetta Volterrana Sud, è ubicata a circa 3 chilometri da Poggibonsi e 6 da San Gimignano, sulla Cusona - Ulignano. Fu una grande magione dei Cavalieri di S. Giovanni, i Gerosolimitani, che la utilizzarono, nel 1173, per un Capitolo generale dell'ordine per la sua grandezza e capacità ricettiva. Era stata costruita ai primi del secondo millennio (le Torri di guardia fin dal 1036) ed era costituita da una più ampia chiesa, da un grande ospizio (lo Spedale degli Innocenti) per i pellegrini adiacente ad essa e da altri servizi complementari. Cinta di mura e con un'unica porta d'accesso fra le due alte torri in laterizio (di cui una sopravvive) fu oggetto di non poche mire di signorotti della zona. Dell'antica chiesa romanica, utilizzata a lungo come tinaia, è rimasta dopo l'opera di restauro: la parte superiore della facciata con il piccolo rosone murato, parte della lunetta del portale, e il bellissimo portale in pietra serena che doveva rappresentare un accesso secondario al complesso assistenziale. La Magione è considerata per legge bene storico e artistico inalienabile.