Le maglie da calcio più brutte della storia
Un tifoso che si rispetti ha comprato la maglia della propria squadra del cuore almeno una volta nella vita. Partendo da questa premessa, gli strateghi del marketing hanno ben pensato che il calcio potesse diventare una miniera d'oro: basta creare ogni anno una nuova versione della divisa ed il gioco è fatto. Il problema è che a volte questa strategia ha prodotti veri e propri disastri ...
Fortunatamente la prima maglia di un club, soprattutto di quelli più famosi, subisce normalmente poche modifiche: l'identificazione del tifoso con i colori tradizionali è tutto o quasi per una squadra, quindi i presidenti e i manager delle grandi marche sportive non si azzardano a stravolgerli.
Tuttavia le maglie dei portieri e le seconde maglie danno molta più libertà di movimento ...
Il risultato è che spesso i grafici degli sponsor tecnici producono modelli che, in alcuni casi, sfiorano il ridicolo.
È il caso di alcune tra le maglie di calcio tra le più brutte della storia, che vi mostriamo di seguito.
La seconda maglia dell'Atletico Madrid, stagione 2004/2005: un curioso omaggio a spiderman.
La famosa maglia rosa da trasferta della Juventus edizione 2011/2012, ispirata da Hello Kitty?
L'Hull City e la sua maglia tigrata, stagione 1991/1992.
La famosa maglia multicolore di Jorge Campos, portiere del Messico durante i mondiali di Usa 94.
Ancora Spagna: la maglia a pois del Recreativo de Huelva, stagione 2012/2013.
La squadra tedesca del Bochum nel 1997/1998: manifestava per la pace?
la seconda maglia del Barcellona dell'anno scorso, ispirata agli agrumi?
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