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Cassettiere primo impero


Elenco delle migliori vendite cassettiere primo impero

ZDANG OROLOGIO DA TASCHINO AL QUARZO VINTAGE CON STEMMA DEL PRIMO IMPERO FRANCESE, DESIGN DA UOMO, DA DONNA, OROLOGIO DA CIONDOLO CLASSICO
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  • Funzionamento a batteria - orologio da tasca al quarzo, facile e comodo da usare
  • Puoi comporre la tua foto che cattura ricordi speciali con qualcuno di speciale per te
  • Buona qualità ma nessun peso da portare con te ovunque
  • Regalo premuroso perfetto - adatto anche per il cuoco o l'infermiera a cui non è permesso indossare un orologio da polso per lavorare - può anche essere perfetto
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JTWMY PRIMO IMPERO FRANCESE STEMMA DESIGN VINTAGE OROLOGIO DA TASCA AL QUARZO CLASSICO CIONDOLO COLLANA OROLOGIO REGALI-BRONZO
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    AZ FLAG BANDIERA NAPOLEONE BONAPARTE PRIMO IMPERO FRANCESE 150X90CM - BANDIERA BLASONE FRANCIA 90 X 150 CM FORO PER ASTA
    • Tessuto : Poliestere 100D
    • Uso : Interno ed esterno moderato
    • Aggancio : Foro
    • Finiture : Cuciti raddoppiati e bordi rinforzati
    • Imballaggio : Envoltorio de plástico
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    Catania (Sicilia)
    Cod. Rif. 30721282-19 Stupendo, prestigioso, palazzo nobiliare costruito in stile Napoleone III intorno al 1875. Facciata interamente in pietra bianca scolpita con stipiti riccamente decorati (ovati, foglie d'acanto, greche regolari, segmenti geometrici) e balcone centrale recante in alto lo stemma nobiliare della famiglia Pennisi di Floristella, committente dell'edificio. Grande portone originale in legno massello, sormontato da cimasa in ferro battuto con decorazioni floreali a volute e robbiane classiche. Maestosa scala d'ingresso realizzata in marmi vari e stucchi d'inedita eleganza. Ringhiera originale a tema classico e floreale. Tre rampe e tre pianerottoli: basso, intermedio e terminale. Ambiente luminoso grazie alle finestre centrali poste in alto e al balcone (con ringhiera ed infissi antichi) che si affaccia sulla chiostrina interna. Doppio ingresso con porte originali. Pavimenti Capodimonte e affreschi raffiguranti lo stemma Pennisi nel primo ambiente a sinistra e decorazioni a tema faunistico e volute in oro zecchino nel secondo ambiente. Entrando, sulla destra, troviamo un immenso salone di rappresentanza di circa dieci metri per dieci riccamente decorato. Stupendo pavimento in maiolica a rilievo di Capodimonte realizzato appositamente per il palazzo ed i suoi committenti. Opera unica, a tema faunistico, geometrico e floreale. Rosone centrale raffigurante il Dio greco Pan e le Menadi (corteo del dio Dioniso) simbolo di fecondità, armonia con la natura e rigenerazione. Colossale volta decorata ad inganno d'occhio simulante uno spazio aperto in stile classico popolato da svariati personaggi e simboli. Le Arti. I più grandi poeti d'ogni tempo. Filosofi. E poi vasi di fiori, putti, nature morte, uccelli e figure geometriche rifinite in oro zecchino. Temi ripetuti sugli stupendi inserti decorativi dei sovraporta. Il palazzo si sviluppa su due piani, tutti divisibili secondo i propri gusti e le più disparate necessità. Ampia terrazza interna, sia dal piano superiore sia dalla seconda terrazza/attico, spettacolare vista del mare e dell'Etna, nonché della cupola della basilica di San Sebastiano. Dal punto di vista stilistico, per meglio inquadrare esteticamente ed iconograficamente questa stupenda dimora conferendole altresì il giusto valore commerciale, occorre ricordare che lo stile Napoleone III, o Secondo Impero, nacque in Francia durante l'impero di Napoleone III, e caratterizzò l'arte e l'architettura tra il 1852 e il 1870 (e ben oltre, specie nel resto d'Europa e in Italia). Durante il regno di Napoleone III la Francia visse un periodo di straordinaria prosperità economica, che le permise di tornare ad essere una potenza bellica, come nell'epoca di Bonaparte. La ricchezza e l'euforia della grandezza si riflettevano negli arredi e nelle opere architettoniche che fiorirono in quella stagione: vi si ritrova il gusto per il lusso, lo sfarzo, l'autocelebrazione della potenza aristocratica e monarchica; inoltre risalta il fascino per le epoche passate, di cui si imitavano gli elementi caratteristici, mescolandoli tra loro fino a creare un nuovo stile, con il desiderio di superare le opere dei secoli precedenti. Lo stile Secondo Impero fa parte di quella fase definibile Eclettica che contraddistinse l'Italia e molti paesi europei nella seconda metà dell'800, ma si può dire che acquisì caratteristiche peculiari diventandone una variante. Vi fu un revival dello stile Return d'Egypte, in voga all'inizio dell'800 all'epoca delle campagne d'Egitto di Napoleone Bonaparte. Il clima di benessere economico e la crescita industriale spingevano a trarre ispirazione da quelle opere che in passato si erano distinte per la qualità e la perfezione tecnica: come lo stile Luigi XVI e il Neoclassico. In sostanza lo stile Napoleone III si componeva di numerosi stili di epoche passate, soprattutto riprese le forme più seriose ed austere del Primo Impero, ma personalizzandole e rendendole più leggere e raffinate, rispecchiando il panorama socio-culturale ed economico della Francia di fine Ottocento. Ciò racconta alla perfezione stile e contesto culturale di questa superlativa residenza. Il trionfo della bellezza eclettica nel cuore di Acireale.
    790.000 €
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    Imperia (Liguria)
    Nella splendida cornice di Diano Castello, uno dei borghi più belli d'Italia, Remax è lieta di presentare casa da terra a cielo ristrutturata recentemente; ci troviamo nel centro storico vicino alla chiesa di questo splendido paese a pochi chilometri dal mare, circondato da ulivi e da tanta storia. L'immobile si sviluppa su tre livelli con un ingresso al piano terra dove troviamo una stanza d'entrata, una camera e un bagno,una scala ci conduce al piano superiore dove è allocata la cucina; Nell'altro ingresso, quello principale al primo piano del civico 5 di via delle torri ci accoglie una prima stanza grande con finestra, salendo due gradini troviamo l'antibagno con pratici armadi a muro seguito dalla stanza da bagno; una porta divisoria ci separa da un'altra camera e dalla cucina di quello che potrebbe essere un piccolo appartamento indipendente per eventuali ospiti. Saliamo al piano superiore dove ci accoglie un living di tutto rispetto con angolo cottura e porta finestra con accesso allo splendido terrazzo dove lo sguardo si perde tra l'azzurro inteso del mare e il verde carico degli ulivi, bagno, camera da letto con cabina armadi e bagnetto privato. Al piano terra, a fianco al primo ingresso, ci sono due comode cantine.L'offerta viene completata da due grandi fasce di terreno carrabile delimitate da cancello in ferro battuto dove è possibile,oltre che parcheggiare diverse auto, vivere all'aperto circondati da piante da frutto, mangiare fuori con una vista mare e monti strepitosa. ll borgo di Diano Castello venne edificato intorno al X secolo con il nome di Castrum Diani], come luogo di difesa contro le incursioni deipirati saraceni.  Citato in un documento datato al 1033 quale pertinenza del Contado di Albenga, e quindi sotto l'amministrazione dei vescovi della città albenganese, all'inizio dell'XI secolo  divenne dominio della famiglia Clavesana; nel 1172 si smarcò dalla giurisdizione marchionale costituendosi libero Comune. Intorno al 1228  entrò a far parte dei domini della Repubblica di Genova e quale comunità alleata fornì uomini e mezzi (una galea) nella celebre battaglia della Meloria del 1284  che vide la disfatta pisana a vantaggio di una supremazia genovese nel mar Mediterraneo; l'aiuto prestato dalla comunità castellotta fu ricambiato da Genova con la concessione dell'appellativo di "Magnifica". Sempre in epoca medievale si diede vita alla costituzione della Comunitas Dian un'unione indipendente dei principali borghi della valle Dianese, ma sempre sotto l'orbita di influenza genovese, i cui statuti del 1363 sono ancora oggi conservati. Con lo scemare degli assalti pirateschi e la conseguente crescita delle varie comunità sulla costa, tra tutte Diano Marina, il borgo di Diano Castello vide diminuire la sua importanza e il calo sempre più decrescente della popolazione castellotta. Caduta la Repubblica di Genova nel 1797, la nuova municipalità di Diano Castello rientrò dal 2 dicembre 1797 nella Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del IV cantone, con capoluogo Diano Marina, della Giurisdizione del Capo delle Mele e dal 1803 centro principale della Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 fu inserito nel Dipartimento di Montenotte. Nel 1815 il territorio fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel II mandamento di Diano Marina del circondario di Porto Maurizio facente parte della provincia di Porto Maurizio (poi Provincia di Imperia, dal 1923). Nel 1871 la frazione di Paradisi venne distaccata da Diano Castello e aggregata al comune di Diano Marina. In occasione del terremoto del 1887 32 suoi abitanti persero la vita e il borgo subì notevoli danni strutturali alle case e ai monumenti artistici. Al 1923 risale la soppressione della municipalità castellotta e il conseguente accorpamento al comune di Diano Marina; nel 1925 venne ricostituito l'ente comunale di Diano Castello.
    275.000 €
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    Italia (Tutte le città)
    Riferimento annuncio: 21711268-35 The RE/MAX COLLECTION propone in esclusiva grande mansarda in pieno centro a Chiavari. La mansarda di grande metratura (200 mq. circa) gode di un'ottima esposizione e luminosità , all'interno gli ambienti ben distribuiti su un unico livello: grande open space all living con cucina, quattro camere da letto, doppi servizi e ripostiglio, il tutto completamente da personalizzare. Completa la proprietà  una grande cantina e possibilità  posto auto. La location permette ogni comodità , a due passi dal mare e dal centro storico, da mezzi pubblici nonchà© da autostrade e ferrovie. Chiavari, centro commerciale del Tigullio, la terza città  per numero di abitanti del territorio metropolitano dopo Genova e Rapallo. La città  si affaccia sul mar Ligure della Riviera di Levante, posizionandosi geograficamente al centro del golfo del Tigullio, ad est di Genova. Chià vari (Cià¤vai in ligure, /ˈt͡ʃaË�vai̯/) è un comune italiano di 27 448 abitanti della città  metropolitana di Genova in Liguria. Centro commerciale del Tigullio, è la terza città  per numero di abitanti del territorio metropolitano dopo Genova e Rapallo. Giuseppe Garibaldi divenne cittadino chiavarese dopo la cessione di Nizza alla Francia. Già  capoluogo del Dipartimento degli Appennini durante il Primo Impero francese (1797-1815) e dell'omonima provincia (1817-1859) con l'annessione al Regno di Sardegna nel 1815, è ancora oggi un importante centro e punto di riferimento per le valli dell'entroterra chiavarese. Già  sede dell'attività  giudiziaria con un apposito tribunale nel levante del territorio metropolitano genovese, soppresso dal settembre 2013 con il suo accorpamento a quello di Genova, è dal 1892 altresì sede della locale diocesi.
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    Italia (Tutte le città)
    rif. 21711268-24 NUOVO PREZZO!! The RE/MAX COLLECTION propone in esclusiva incantevole attico con grande terrazza al piano in pieno centro a Chiavari. L'attico gode di una meravigliosa vista panoramica sulle colline liguri e sulla cittadina, visibili da una splendida terrazza di generosa metratura e grandi balconate, oltre a scorcio mare. Distribuzione ambienti: ingresso, cucina abitabile con affaccio sul terrazzo al piano, salone quadruplo con doppia esposizione sia sul terrazzo che sulla balconata, quattro camere da letto di cui 2 matrimoniali (una con cabina armadi e servizio), due camere medie, due servizi e dispensa. Completano la proprietà    una grande cantina. Possibilità    posto auto. La location permette ogni comodità   , a due passi dal mare e dal centro storico, da mezzi pubblici nonchè da autostrade e ferrovie. Scheda immobile: -Categoria catastale A/2 -Vani 9 -Superficie totale 238 mq -Rendita catastale euro 2.486,74 -Spese amministrazione circa euro 150,00 mensili -Riscaldamento autonomo -L'immobile è in buono stato/da personalizzare Chiavari, centro commerciale del Tigullio, la terza città    per numero di abitanti del territorio metropolitano dopo Genova e Rapallo. La città    si affaccia sul mar Ligure della Riviera di Levante, posizionandosi geograficamente al centro del golfo del Tigullio, ad est di Genova. Chiavari (Cià        ¤vai in ligure) è un comune italiano di 27 448 abitanti della città    metropolitana di Genova in Liguria. Centro commerciale del Tigullio, è la terza città    per numero di abitanti del territorio metropolitano dopo Genova e Rapallo. Giuseppe Garibaldi divenne cittadino chiavarese dopo la cessione di Nizza alla Francia. Già    capoluogo del Dipartimento degli Appennini durante il Primo Impero francese (1797-1815) e dell'omonima provincia (1817-1859) con l'annessione al Regno di Sardegna nel 1815, è ancora oggi un importante centro e punto di riferimento per le valli dell'entroterra chiavarese. Già    sede dell'attività    giudiziaria con un apposito tribunale nel levante del territorio metropolitano genovese, soppresso dal settembre 2013 con il suo accorpamento a quello di Genova, è dal 1892 altresì sede della locale diocesi.
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    Genova (Liguria)
    The RE/MAX COLLECTION propone in esclusiva incantevole attico con grande terrazza al piano in pieno centro a Chiavari. L'attico gode di una meravigliosa vista panoramica sulle colline liguri e sulla cittadina, visibili da una splendida terrazza di generosa metratura e grandi balconate, oltre a scorcio mare. Distribuzione ambienti: ingresso, cucina abitabile con affaccio sul terrazzo al piano, salone quadruplo con doppia esposizione sia sul terrazzo che sulla balconata, quattro camere da letto di cui 2 matrimoniali (una con cabina armadi e servizio), due camere medie, due servizi e dispensa. Completano la proprietà una grande cantina. Possibilità posto auto. La location permette ogni comodità, a due passi dal mare e dal centro storico, da mezzi pubblici nonché da autostrade e ferrovie. Scheda immobile: -Categoria catastale A/2 -Vani 9 -Superficie totale 238 mq -Rendita catastale euro 2.486,74 -Spese amministrazione circa euro 150,00 mensili -Riscaldamento autonomo -L'immobile è in buono stato/da personalizzare Chiavari, centro commerciale del Tigullio, la terza città per numero di abitanti del territorio metropolitano dopo Genova e Rapallo. La città si affaccia sul mar Ligure della Riviera di Levante, posizionandosi geograficamente al centro del golfo del Tigullio, ad est di Genova. Chiavari (Ciävai in ligure) è un comune italiano di 27 448 abitanti della città metropolitana di Genova in Liguria. Centro commerciale del Tigullio, è la terza città per numero di abitanti del territorio metropolitano dopo Genova e Rapallo. Giuseppe Garibaldi divenne cittadino chiavarese dopo la cessione di Nizza alla Francia. Già capoluogo del Dipartimento degli Appennini durante il Primo Impero francese (1797-1815) e dell'omonima provincia (1817-1859) con l'annessione al Regno di Sardegna nel 1815, è ancora oggi un importante centro e punto di riferimento per le valli dell'entroterra chiavarese. Già sede dell'attività giudiziaria con un apposito tribunale nel levante del territorio metropolitano genovese, soppresso dal settembre 2013 con il suo accorpamento a quello di Genova, è dal 1892 altresì sede della locale diocesi.
    950.000 €
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    Genova (Liguria)
    The RE/MAX COLLECTION propone in esclusiva grande mansarda in pieno centro a Chiavari. La mansarda di grande metratura (200 mq. circa) gode di un'ottima esposizione e luminosità, all'interno gli ambienti ben distribuiti su un unico livello: grande open space all living con cucina, quattro camere da letto, doppi servizi e ripostiglio, il tutto completamente da personalizzare. Completa la proprietà una grande cantina e possibilità posto auto. La location permette ogni comodità, a due passi dal mare e dal centro storico, da mezzi pubblici nonché da autostrade e ferrovie. Chiavari, centro commerciale del Tigullio, la terza città per numero di abitanti del territorio metropolitano dopo Genova e Rapallo. La città si affaccia sul mar Ligure della Riviera di Levante, posizionandosi geograficamente al centro del golfo del Tigullio, ad est di Genova. Chiàvari (Ciävai in ligure, /?t??a?vai?/) è un comune italiano di 27 448 abitanti della città metropolitana di Genova in Liguria. Centro commerciale del Tigullio, è la terza città per numero di abitanti del territorio metropolitano dopo Genova e Rapallo. Giuseppe Garibaldi divenne cittadino chiavarese dopo la cessione di Nizza alla Francia. Già capoluogo del Dipartimento degli Appennini durante il Primo Impero francese (1797-1815) e dell'omonima provincia (1817-1859) con l'annessione al Regno di Sardegna nel 1815, è ancora oggi un importante centro e punto di riferimento per le valli dell'entroterra chiavarese. Già sede dell'attività giudiziaria con un apposito tribunale nel levante del territorio metropolitano genovese, soppresso dal settembre 2013 con il suo accorpamento a quello di Genova, è dal 1892 altresì sede della locale diocesi.
    340.000 €
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    Genova (Liguria)
    Testana Località Serro a soli 7 km da Recco proponiamo in vendita una casa semindipendente dotata di grande giardino e posto auto. L'immobile, immerso nel verde, risulta così composto: Ingresso in ampio soggiorno con angolo cottura, camera matrimoniale. antibagno e bagno, tutta la casa affaccia su un ampio giardino In orgine l'appartamento aveva due camere da letto, eventualmente è possibile ripristinare la camera singola. A circa 100 metri troviamo la fermata della corriera per raggiungere Recco. Nei documenti antichi l'odierno borgo di Testana è citato come "Arbore", molto probabilmente dal nome del torrente Arbora che qui scorre nella valle assieme al Recco. La frazione storicamente seguirà le vicende del comune capoluogo, Avegno, quest'ultimo citato già nel XIII secolo[2] e che il suo territorio diverrà signoria feudale della famiglia Malaspina. Soggetto territorialmente alla municipalità di Uscio, nel capitaneato di Recco e quindi nei domini della Repubblica di Genova, solamente con la dominazione napoleonica del Primo Impero francese (1797-1815) il borgo di Testana andrà a costituire il nuovo ente municipale di Avegno seguendone le sorti storiche come frazione riconosciuta anche dallo statuto comunale assieme alle località principali di Salto e Vescina.
    135.000 €
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    Italia (Tutte le città)
    TORRI DEL BENACO - Albisano - Villa singola immersa nel verde con assoluta privacy e una meravigliosa vista sul lago di Garda, si trova in ottimo stato manutentivo e con finiture di pregio, così suddivisa: al piano primo soggiorno con ampie vetrate, cucina con camino, una stanza da letto matrimoniale, bagno, splendida terrazza di circa 100 mq in piena vista lago.Al piano terra troviamo: due camere matrimoniali, cabina armadio, ulteriore bagno, posto auto coperto di 40 mq. Completa la proprietà un appartamento indipendente al piano terra composto da soggiorno con angolo cottura, zona notte e bagno. Da non dimenticare la piscina fronte lago! L'immobile è stato ristrutturato nel 2005. Impianto di riscaldamento autonomo a pavimento a gas metano, impianto di irrigazione automatico, cappotto esterno, locale cantina. Da vedere!! Le origini di Torri del Benaco si perdono nella notte dei secoli. I primi segni della presenza dell’uomo sono da far risalire al 2000 circa a.C.: nel 1978, durante scavi nel centro storico furono rinvenuti frammenti in ceramica decorata e oggetti in selce attribuibili all’età del bronzo e negli anni ’60 vennero trovate tracce di un antico insediamento palafitticolo. Altre testimonianze della presenza umana di quel periodo sono le numerose incisioni rupestri, raffigurazioni di notevoli dimensioni incise su lastre di pietra. Torri (Tulles) entrò a far parte dell’Impero romano verso la fine del I sec. a.C.: lo conferma il rinvenimento di monete di età imperiale e molti toponimi ancora esistenti come Le Sorti (sortes) e Il Salto (saltus); lo dimostrerebbero soprattutto la torre ovest del Castello e l’impianto urbanistico del porto e del Trincerò, nella parte nord del centro storico. Dopo la caduta dell’impero romano, dilagarono le popolazioni dei Goti, poi dei Longobardi e dei Franchi e agli inizi del X sec. penetrarono gli Ungari. Perciò l’allora re d’Italia Berengario I°, che nel 905 giunse e si fermò a Torri, fece erigere la cinta muraria di cui rimangono ampi resti e la Torre di Berengario, ora in piazza della Chiesa. A Torri datò 6 diplomi con i quali volle ricompensare con donazioni coloro che lo avevano aiutato contro Ludovico III di Borgogna. All’inizio del I millennio Torri godeva di un’importanza strategica e di una certa rilevanza politica essendo sede del Consiglio della Gardesana. Nel XII secolo la sponda veronese del Lago di Garda vide passare le truppe del Barbarossa; a questo stesso periodo risalgono la Chiesa di San Giovanni, nei pressi del vecchio cimitero, la Chiesa della Trinità, al porto, e San Gregorio a Pai. Con l’avvento degli Scaligeri a Verona, a Torri vennero rafforzate le difese del porto, creando una darsena fortificata e innalzato il Castello voluto da Antonio Della Scala, sulle rovine di una struttura preesistente, uno dei fortilizi più importanti di tutto il Garda. Attualmente ospita un interessante Museo etnografico, con gli aspetti più caratteristici della cultura locale e sul lato meridionale una s
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    Brescia (Lombardia)
    Rif: MM-018-19 In centro storico ad Armo, frazione della Valvestino (BS), importante rustico indipendente, con parte di Orto ed Arativo rispettivamente di mq. 47 e mq. 335, posti a monte dell' immobile e separati da esso da piccola stradina di passaggio. La proprietà si compone di due edifici indipendenti ma comunicanti tra loro, entrambi allo stato di rustico, completamente da ristrutturare e privi di impianto elettrico ed idraulico. Il primo è un immobile di mq. 110 a destinazione deposito, disposto su due livelli: al piano terra troviamo una zona di transito che lo collega all'altro edificio, al piano primo un locale deposito collegato alla strada posta a monte dell'immobile. Il secondo è un immobile di mq. 211 a destinazione residenziale disposto su tre livelli e composto da ingresso - cucina - ripostiglio e stalla al piano terra; cucina e stanza al piano primo; camera - stanza e una gran parte a fienile al piano secondo. Valvestino è un meraviglioso ed affascinante territorio montano in Provincia di Brescia, nel cuore del Parco Alto Garda Bresciano, recentemente denominato 'Terra tra i due Laghi', il lago di Garda ed il lago d'Idro. Armo è uno dei nove comuni membri della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano con sede a Gargnano e il suo territorio comprende la parte nord del lago di Valvestino. I nuclei storici di Armo, Bollone, Moerna, Persone e Turano sono antichi nuclei storici caratterizzati da un incrocio di piccoli passaggi al loro interno con case alte e strette, un tempo dimora dei contadini che qui allevavano i loro animali e coltivavano gli appezzamenti montani. L'abbondanza di pascoli infatti è sempre stata significativa per l'economia dei villaggi della Valle, dedita all'allevamento del bestiame che sopravvive, ancora oggi, nei fienili di montagna estivi, con produzione di latte, da cui i famosi formaggi e burro. Il Comune di Valvestino fu creato nel 1931 dalla soppressione di quello di Turano e con l'unione degli antichi ex municipi di Armo, Bollone, Moerna e Persone. Fino al 1934 la Valvestino faceva parte del Trentino e, quindi, dell'Impero Austro-Ungarico fino al 1918. Attualmente è sottoposto al catasto vigente in Trentino (Sistema Tavolare) e alla competenza giudiziaria del Tribunale di Rovereto. Nel 2020 è previsto l'inizio dei lavori di una Nuova Galleria che collegherà la Valvestino, all'altezza dell'attuale bivio per la frazione di Armo, con il territorio trentino nel Comune di Bondone, in località Baitoni, sulla SP 69. Grazie alla nuova galleria la valle alto gardesana potrà avere a portata di mano – cioè a 10 minuti d'auto – asili, scuole, farmacie, servizi, e sicuramente anche posti di lavoro. Tutte cose che ora distano quasi un'ora di viaggio lungo i tornanti della Sp 9 che collega i Comuni di Valvestino e Magasa alla riviera gardesana.
    48.000 €
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    Brescia (Lombardia)
    Rif: MM-018 Ad Armo, frazione della Valvestino (BS), interessante immobile cielo-terra di ampie dimensioni posizionato al limite dell'antico centro storico. Di fronte all'immobile un giardino recintato di 145 mq è attualmente adibito ad orto con animali da bassa corte. L'edificio antico, caratterizzato da muri importanti, è composto da una porzione ristrutturata negli anni '80 per essere utilizzata come locanda e da una porzione a fienile, lasciata al rustico e completamente da ristrutturare. Attraverso un ampio ingresso con soffitto a volta lunettata si accede al piano rialzato composto da cucina abitabile collegata da una porta al soggiorno, un piccolo bagnetto e tre ampie stanze rispettivamente adibite a fondaci ed a deposito. Dallo stesso ingresso attraverso una scala si accede al piano primo composto da n. 5 camere da letto ed una cucina abitabile. Dallo stesso piano primo si accede al primo solaio del fienile, che si sviluppa nella parte a monte dell'edificio e attualmente, come già detto, è allo stato rustico completamente da ristrutturare. Al piano interrato, collegato con la via comunale, troviamo un piccolo fondaco con soffitto a volta, comunicante attraverso una scala in pietra, con il piano rialzato. L'edificio è attualmente disabitato ma con una semplice manutenzione interna potrebbe essere riutilizzato ad abitazione o anche, viste le sue ampie dimensioni, riconvertito a locanda/affittacamere o mini appartamenti per vacanze. La Valvestino è un meraviglioso ed affascinante territorio montano in Provincia di Brescia, nel cuore del Parco Alto Garda Bresciano, recentemente denominato 'Terra tra i due Laghi', il lago di Garda ed il lago d'Idro. Armo è uno dei nove comuni membri della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano con sede a Gargnano e il suo territorio comprende la parte nord del lago di Valvestino. I nuclei storici di Armo, Bollone, Moerna, Persone e Turano sono antichi nuclei storici caratterizzati da un incrocio di piccoli passaggi con case alte e strette, un tempo dimora dei contadini che qui allevavano i loro animali e coltivavano gli appezzamenti montani. L'abbondanza di pascoli infatti è sempre stata significativa per l'economia dei villaggi della Valle, dedita all'allevamento del bestiame che sopravvive, ancora oggi, nei fienili di montagna estivi, con produzione di latte, da cui i famosi formaggi e burro. Il Comune di Valvestino fu creato nel 1931 dalla soppressione di quello di Turano e con l'unione degli antichi ex municipi di Armo, Bollone, Moerna. e Persone. Fino al 1934 la Valvestino faceva parte del Trentino e, quindi, dell'Impero Austro-Ungarico fino al 1918. Attualmente è sottoposto al catasto vigente in Trentino (Sistema Tavolare) e alla competenza giudiziaria del Tribunale di Rovereto. Nel 2020 è previsto l'inizio dei lavori di una Nuova Galleria che collegherà la Valvestino, all'altezza dell'attuale bivio per la frazione di Armo, con il territorio trentino nel Comune di Bondone, in località Baitoni, sulla SP 69. Grazie alla nuova galleria la valle alto gardesana potrà avere a portata di mano – cioè a 10 minuti d'auto – asili, scuole, farmacie, servizi, e sicuramente anche posti di lavoro. Tutte cose che ora distano quasi un'ora di viaggio lungo i tornanti della Sp 9 che collega i Comuni di Valvestino e Magasa alla riviera gardesana.
    43.000 €
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    Italia (Tutte le città)
    VILLETTA A SCHIERA IN OTTIME CONDIZIONI Proponiamo a Bolgare elegante villetta a schiera in zona tranquilla nei pressi del centro, l'immobile molto ben tenuto è così composto: PIANO TERRA 57,60mq soggiorno con cucina a vista, bagno di servizio completo di sanitari e doccia. PIANO PRIMO 57,60mq Bagno principale con vasca, due camere matrimoniali con balcone, camera singola (ideale anche come studio) PIANO INTERRATO 40,20mq box auto, vano sottoscala, locale lavanderia e taverna con camino. Il tutto con le seguenti finiture: -pavimenti in ceramica e parquet -vetri doppi con serramenti in legno -zanzariere -tende da sole -basculante automatizzata In vendita causa trasferimento la casa è già libera e pronta all'uso! Possibilità di acquisto tramite mutuo al 100% tasso fisso o variabile a seconda delle tue esigenze. Per ulteriori informazioni ci trovi nelle sedi di Palazzolo sull'Oglio Via Matteotti n.22 Per visite dirette e gratuite 0306391986 CURIOSITA': https://it.wikipedia.org/wiki/Bolgare Alcuni ritrovamenti hanno permesso di far risalire la nascita di Bolgare ai tempi dell'impero romano. Un mosaico inserito in un pavimento di una casa, alcune lapidi funerarie, nonché monete imperiali sono testimonianza di quell'epoca distante quasi 2000 anni. L'origine del nome sembra derivare dagli avvenimenti successi nel V secolo. Si narra difatti che, nel 452, la zona fu soggetta alle invasioni barbariche, e più precisamente dagli Unni. Questi invasori avevano al proprio seguito elementi appartenenti all'esercito bulgaro, che soggiornarono a lungo in questi territori. Il toponimo Bolgare deriverebbe quindi da Bulgare, ovvero località in cui soggiornano i bulgari. Il primo documento scritto in cui viene menzionato il nome del paese risale però all'anno 830, quando in un lascito a favore della chiesa si menzionano alcuni territori siti in Bolgare. Ma è il medioevo il periodo in cui il paese ha subito le maggiori trasformazioni, sia in ambito sociale che in quello strutturale. Difatti, a conseguenza delle lotte tra le fazioni guelfe e ghibelline, questa epoca vide un continuo fiorire di fortificazioni e torri. Di queste rimane una torre che faceva parte del castello di proprietà della famiglia Berlendis, posto al centro del paese. A dire la verità le torri erano due, ma nel 1706 una di queste fu abbattuta, unitamente a parte del castello stesso, per fare spazio alla chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro. Di fazione guelfa, il paese fu raso al suolo nel XIII secolo dai milanesi, esponenti dell'opposta fazione. In seguito passò prima ai Conti di Cortenuova, poi, nel 1329 venne posto sotto la dominazione della signoria dei Visconti. Un nuovo cambio portò il paese ad essere un protettorato del Colleoni, alle dipendenze della Serenissima. Ma la tranquillità rimaneva soltanto un miraggio: il 24 maggio 1378 un nuovo dramma colpì il paese: i ghibellini, sostenuti dai Visconti, rasero nuovamente al suolo il borgo, uccidendo gran parte degli esponenti di faz
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    Italia (Tutte le città)
    STREPITOSO AFFARE!!! In zona tranquillissima di Covo proponiamo villetta a schiera centrale posta in contesto di sole 3 unità abitative. La proprietà ha ingresso pedonale e carrale completamente indipendentemente ed è così sviluppata: PIANO TERRA: Ingresso, soggiorno con angolo cottura, disimpegno, bagno, giardino fronte e retro ed autorimessa singola. PIANO PRIMO: Due camere da letto, bagno padronale e due balconi. PIANO INTERRATO: Cantina esclusiva FINITURE: Impianto elettrico messo a nuovo Tetto cemento armato Aria condizionata Cancello elettrico Vetri doppi Serramenti in legno Prezzo irripetibile soli euro 119.000 Per ulteriori informazioni ci trovi nelle sedi di Romano di lombardia (BG) via Nazario Sauro 6b. Per visite e contatti diretti 0363903871 CURIOSITA': https://it.wikipedia.org/wiki/Covo Da Covum, nome romano di Covo, passava la via Cassanese, che collegava Mediolanum (Milano) con Brixia (Brescia) passando anche da Cassianum (Cassano d'Adda), da cui il nome della strada. Le origini della moderna Covo ancor oggi non sono del tutto chiare e quindi sono soggette ad ipotesi avanzate dagli studiosi che analizzano le realtà della zona. Per cercare spiegazioni concrete spesso ci si concentra sull'origine del toponimo: in questo caso difatti l'ipotesi più accreditata farebbe derivare il nome da cavus, ovvero canale, che indicherebbe il fosso bergamasco, canale artificiale ampliato notevolmente in età medievale, ma risalente all'epoca romana. Si potrebbe quindi ipotizzare che i primi insediamenti abitativi risalgano a quel periodo, indicati con il nome di ad cavum, ovvero villaggio presso il canale. Tuttavia questa non è l'unica teoria riguardante l'etimologia: un'altra vorrebbe far derivare il nome da cave che in lingua franca significava cantina, a dimostrazione della notevole produzione vinicola presente sul territorio. Infine vi è la versione legata alla tradizione popolare, che accosterebbe il termine a covone di grano (elemento presente anche sullo stemma comunale), che sottolineerebbe la spiccata tradizione rurale del borgo fin da tempi remoti. Il primo documento scritto che attesta l'esistenza del paese risale all'anno 920, nel periodo storico in cui questi territori erano stati conquistati dai Franchi: questi nuovi dominatori istituirono la secolare istituzione del Sacro Romano Impero, in cui introdussero il feudalesimo. Erano gli anni in cui in tutto il territorio della provincia di Bergamo a partire dalla fine del dodicesimo secolo, imperversavano le lotte tra guelfi e ghibellini, e Covo non ne fu esente: in tal senso documenti dell'epoca raccontano che il borgo si dotò di numerose fortificazioni e di un castello a scopi difensivi. Il borgo ebbe un notevole sviluppo, essendo inoltre posto in una zona ricca di strade commerciali che collegavano le principali città della Lombardia, e venne inizialmente assegnato in feudo a Matilde di Canossa. Questa, con un atto datato 1098, donò i suoi possedimenti territoriali alla
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    Brescia (Lombardia)
    Rif: MM-018-18 In centro storico ad Armo, frazione della Valvestino (BS), interessante porzione di casa cielo-terra, con piccolo orto di mq. 63 recintato posto vicino all'immobile. Trattasi di edificio storico di mq. 77 disposto su tre piani ed accatastato come abitazione di tipo popolare. Al piano seminterrato troviamo una cantina con soffitto a volta, non comunicante con il resto dell'immobile. Al piano primo due locali accatastati come pranzo e cucina e collegati da scala interna al piano secondo con un locale camera da letto e ripostiglio. Un sottotetto aperto frontalmente sui due lati completa l'immobile. Collegato e comunicante all'edificio principale vi è un immobile accatastato a deposito di mq. 58, anch'esso disposto su tre piani con cantina al piano seminterrato, deposito al piano terra e primo ed un sottotetto. Tutti e due gli immobili si trovano allo stato rustico e sono completamente da ristrutturare. Valvestino è un meraviglioso ed affascinante territorio montano in Provincia di Brescia, nel cuore del Parco Alto Garda Bresciano, recentemente denominato "Terra tra i due Laghi", il lago di Garda ed il lago d'Idro. Armo è uno dei nove comuni membri della Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano con sede a Gargnano e il suo territorio comprende la parte nord del lago di Valvestino. I nuclei storici di Armo, Bollone, Moerna, Persone e Turano sono antichi nuclei storici caratterizzati da un incrocio di piccoli passaggi al loro interno con case alte e strette, un tempo dimora dei contadini che qui allevavano i loro animali e coltivavano gli appezzamenti montani. L'abbondanza di pascoli infatti è sempre stata significativa per l'economia dei villaggi della Valle, dedita all'allevamento del bestiame che sopravvive, ancora oggi, nei fienili di montagna estivi, con produzione di latte, da cui i famosi formaggi e burro. Il Comune di Valvestino fu creato nel 1931 dalla soppressione di quello di Turano e con l'unione degli antichi ex municipi di Armo, Bollone, Moerna e Persone. Fino al 1934 la Valvestino faceva parte del Trentino e, quindi, dell'Impero Austro-Ungarico fino al 1918. Attualmente è sottoposto al catasto vigente in Trentino (Sistema Tavolare) e alla competenza giudiziaria del Tribunale di Rovereto. Nel 2020 è previsto l'inizio dei lavori di una Nuova Galleria che collegherà la Valvestino, all'altezza dell'attuale bivio per la frazione di Armo, con il territorio trentino nel Comune di Bondone, in località Baitoni, sulla SP 69. Grazie alla nuova galleria la valle alto gardesana potrà avere a portata di mano – cioè a 10 minuti d'auto – asili, scuole, farmacie, servizi, e sicuramente anche posti di lavoro. Tutte cose che ora distano quasi un'ora di viaggio lungo i tornanti della Sp 9 che collega i Comuni di Valvestino e Magasa alla riviera gardesana.
    18.000 €
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    Padova (Veneto)
    Siamo nel parco naturale dei colli Euganei, a meno di 20 chilometri dal centro di Padova (città del Santo) e a meno di 10 minuti di automobile dalle rinomate località termali di Abano e Montegrotto. Nelle vicinanze, sempre meno di 10 minuti in macchina, troviamo l'uscita dell'autostrada A4 Venezia-Torino e A31 Valdastico che collega Belluno con Treviso e poi Padova. Teolo è un antico borgo fondato dall'impero romano e a tutt'oggi rimane un paese immerso nel verde, ma dotato di tutte le strutture di cui abbisogniamo, scuole, palestre, supermercati, farmacie, teatro etc. e ampiamente servito da mezzi di trasporto pubblici e privati. La struttura di cui pubblichiamo è situata nella frazione di San Biagio nella zona pianeggiante del comune di Teolo, alla fine di una stradina del paese costeggiata da ville e villette e immersa in un verde giardino di quasi 9000 mq. ricco di vegetazione, fiori piante e alberi. La visuale aperta verso tutti i punti cardinali, si perde verso la campagna, le colline e il verde dei giardini circostanti in un atmosfera di tranquillità privacy e sicurezza. Arrivando dalla strada, incrociamo un vialetto alberato che ci conduce fino alla villa, dalla tipica sagoma rettangolare, si sviluppa gran parte al piano terra e una parte al primo piano dove l’altezza del grande tetto a due falde lo permette. Il fabbricato è stata costruito verso la fine degli anni 70', con materiali di ottima qualità, non badando economie o risparmi. Frontalmente troviamo il portoncino di ingresso che ci conduce all’appartamento mentre a sinistra invece troviamo un capiente garage di circa 25 mq oltre alla cantina ed al locale caldaia. La sensazione che si prova all'entrata di questa villa è estremamente rilassante, circondata da piante e alberi, immersa nel silenzio della campagna, ma a portata per tutte le età, vista la vicinanza a Teolo e a tutti i suoi servizi. Entrando sulla nostra destra troviamo un ampio e luminosissimo soggiorno caratterizzato dal grande caminetto posto nell’angolo. La stanza, affaccia sul portico, un angolo esterno che da direttamente sul giardino; uno spazio da godere anche quando il tempo non è favorevole grazia alla protezione offerta dal tetto. Internamente i locali si snodano lungo uno spazioso corridoio con un grande armadio a muro, incontriamo una prima stanza oggi destinata a studio-ufficio, il primo bagno con doccia, una stanza matrimoniale, una stanza doppia molto spaziosa, il bagno padronale con vasca da bagno, la stanza singola ed infine la cucina abitabile che affaccia sull’atrio collegato a sua volta con il soggiorno, il tutto studiato seguendo i dettami dell’architettura circolare. Al piano superiore si acceda da una scala interna, collegata alla cucina ma con accesso anche dall’esterno. Qui, si trova uno spazio accessorio di circa 100 mq, un sottotetto con travi a vista suddiviso in 4 stanze oltre ad un bagno dove è possibile eventualmente ricavare un altro appartamento totalmente indipendente. Come detto il fabbricato risale alla fine degli anni 70 e pur essendo stato regolarmente manutentato necessità di qualche lavoro di manutenzione e ammodernamento. Date le dimensioni e le caratteristiche uniche si presta per molteplici opportunità: casa prestigiosa di residenza, piccolo bed and breakfast con l’ulteriore possibilità di ampliamento anche distaccato grazia alla normativa Piano Casa Veneto. La casa è sicuramente accattivante per una varia tipologia di clientela, la vicinanza a zone di alto pregio sia turistico che lavorativo, la tranquillità della zona e una visuale sul verde che trova poche realtà similari, ne fanno un occasione veramente unica.
    420.000 €
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    Lucca (Toscana)
    In posizione collinare, l'immobile gode della splendida vista del mare ed è circondata da 14,5 ettari di terreno, composto dal giardino abbellito da alberi ad alto fusto e palme, e una parte di bosco.Questa splendida proprietà è composta da otto edifici che necessitano di essere ristrutturati, di cui il più antico risalente al 1700, tra cui la padronale e una villa secondaria, due dépendance, e tre annessi tra cui una palestra per gli amanti dello sport, la portineria e le ex scuderie, per complessivamente 10.000 mq di superficie.LA VILLA MARIA TERESA - Il corpo centrale è costituita dalla villa Maria Teresa di Savoia venduto dalla famiglia Orsucci a Maria Teresa di Savoia duchessa di Lucca, moglie del Duca Carlo Ludovico di Borbone, nel 1826 che lo adibì a villa. che la fece costruire dopo che l’acquistò nel 1826 dagli Orsucci. Dal 1878 al 1888 lavorò alla villa l'architetto lucchese Domenico Martini, che, su commissione di Roberto di Borbone, nipote di Carlo Lodovico duca di Lucca, realizzò l'imponente edificio a tre piani Da un documento di archivio sappiamo che al primo piano di detta villa si trovavano gli appartamenti “per i suoi gentiluomini e le sue dame d’onore; al secondo piano la guardaroba per la biancheria di casa e delle tavole, le camere per la servitù, al pianterreno il salone, sala da pranzo per la Duchessa e famiglia e la sua corte, la cucina e le stanze da pranzo per il personale”. Il 9 maggio 1892 nella villa fatta costruire dal Duca Roberto di Borbone vi nacque la sorella Zita di Borbone che fu ultima imperatrice d'Austria, moglie dell'imperatore beato Carlo I d’Austria. Nel 1893 fu costruita la facciata lignea della cappella in occasione del matrimonio di una figlia del duca di Borbone. All'interno si trova un altare ligneo del XVII secolo, proveniente dalla cappella della villa della Rinchiostra dei Cybo Malaspina i principi di Massa elevati a tale carica da Carlo V Imperatore del Sacro Romano Impero.LA VILLA DEL DUCA ROBERTO - Il corpo posto sul lato sud, è la villa che fece costruire nel 1888 il Duca Roberto di Borbone. Essa si articola su tre piani che iniziano con l’ingresso principale costituito da un atrio ricco di marmi policromi con ai lati due porte in legno magnificamente intarsiate e risalenti all’epoca della costruzione. Su di esse campeggia lo stemma della famiglia dei Principi Borboni – Parma, costituito da tre gigli con ai lati due draghi. Sul portale è incisa in caratteri dorati la scritta: “Robertus Parmae Dux” (Roberto Duca di Parma. Su quello a destra la data della costruzione del corpo centrale della villa “anno 1888”. Al Piano terra, ai lati di ingresso, vi sono alcune salette per gli ospiti. Segue la biblioteca, magnifica per il soffitto a cassettoni e gli armadi intagliati e un caminetto in marmo. Dalla biblioteca, attraverso due porte, si accede al salone di rappresentanza. Sul suo sfondo si trova la copia dipinta di un arazzo con l’incoronazione di Luigi XIV. La sala è tappezzata in damasco rosso, interessante e decorato il soffitto. Segue un’altra sala di rappresentanza con caminetto in marmo bianco e tappezzata in damasco verde detta “Sala Verde”. Segue la “Sala Bianca” ovvero la sala da pranzo dei Principi, decorata in stucco dorato. Salendo da un ampio scalone si accede al primo piano che inizia con lo studio del Duca Roberto e le camere da letto dei Principi. Sul soffitto possiamo ammirare la rappresentazione dello sposalizio della Madonna e gli stemmi principeschi. Al secondo piano si trovavano le camere dei bambini e una stanza adibita a scuola oltre alle stanze per la servitù.Complessivamente, le strutture ospitano venticinque camere da letto matrimoniali e tredici bagni.Si tratta di una vera e propria villa da sogno, inserita in un contesto unico ed esclusivo, un'oasi di relax fra le dolci colline strette fra le maestose vette delle Alpi Apuane e le rilassanti spiagge del Lido di Camaiore.
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