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Dipinto madonna bambino raffaello


Elenco delle migliori vendite dipinto madonna bambino raffaello

MADONNA BAMBINO SAN GIOVANNINO SANT ELISABETTA RAFFAELLO ARTISTA QUADRO DIPINTO 120X100CM ALTA QUALITA
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  • Taglia: 8 3/4
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Piegaro (Umbria)
Italiy - Perugia - Castello di Macereto: Villa con Giardino in Vendita Splendida villa con giardino in vendita nella suggestiva località di Castello di Macereto, situata nella Provincia di Perugia, nel Comune di Piegaro. Questa affascinante residenza si sviluppa su tre livelli, offrendo una vasta gamma di spazi e comfort. Tra gli elementi distintivi di questa proprietà si includono: • Piano Terra: Zona pranzo con caminetto, cucinotto e soggiorno, • Piano Primo:2 camere matrimoniali 1 bagno, 1 ripostiglio, 2 balconi ed una finestra con affaccio diretto sul giardino dove troviamo:Ripostiglio Legnaia, magazzino e barbecue • Piano Seminterrato: Lavanderia, cucina rustica con caminetto, e accesso all'esterno Gli spazi esterni sono altrettanto affascinanti, con un ampio giardino, un orto di 500 mq, un annesso spazioso è adibito a magazzino, offrendo ulteriori possibilità di utilizzo. La proprietà è caratterizzata dal suo stile unico, garantendo comfort e atmosfera accogliente. Un ampio garage di 14 mq e un forno a legna contribuiscono a rendere questa villa ancora più desiderabile. Classe Energetica APE "G" - EP 320 Un'opportunità unica per chi cerca una residenza dal fascino storico, immersa nella tranquillità di Castello di Macereto. La storia del castello, con le sue antiche mura e la chiesa parrocchiale dedicata a S. Michele Arcangelo, aggiunge un tocco di autenticità a questa proprietà unica. Non lasciarti sfuggire l'occasione di vivere in un luogo che unisce storia e comfort moderno. Contattaci per ulteriori informazioni o per pianificare una visita a questa straordinaria villa a Castello di Macereto. Castello Cenni Storici: Piccolo castello di poggio a 301 metri s.l.m., a breve distanza dall'importante via Pievaiola, che collega Perugia con Città della Pieve. Sconosciuto il periodo in cui avvenne il primitivo insediamento. Nell'elencazione del 1282 la località è indicata come villa, con una popolazione di 20 focolari; in quella del 1370 è ancora classificata tale. Soltanto negli estimi della seconda metà del quindicesimo secolo è classificata come castello, ma le mura quasi sicuramente furono costruite in precedenza perché, quando nel 1443 Ciarpellone, luogotenente del Piccinino, dopo aver preso e saccheggiato Piegaro, costringendo gli abitanti ad emigrare in massa, assalì e conquistó pure Macereto, la località, secondo il Pellini, era già castello. Nel 1444 il papa Eugenio IV contribuì alla sua ricostruzione non solo dichiarando estinto un grosso debito che gli abitanti, insieme a quelli di Piegaro, avevano contratto con la Curia, ma esentandoli anche per tre anni da ogni tassa. Nel 1452 anche il pontefice Niccoló V intervenne con larghi aiuti e privilegi in favore della comunità. Nessun'altra notizia degna di nota abbiamo potuto reperire. Soltanto nel “Riparto dei Governi e delle comunità dello Stato pontificio con i loro appodiati” del 1817, si trova che a quella data la località faceva parte del comune di Piegaro. Le Chiese L'antica chiesa parrocchiale, dedicata a S. Michele Arcangelo, col titolo di pievania, era situata fuori le mura, in cima al colle detto un tempo Petroso e corrispondente sicuramente al toponimo S.Angelo. Ma per comodità dei fedeli le funzioni religiose venivano svolte nella chiesa di S. Pietro, ubicata all'interno delle mura, attualmente sconsacrata e ridotta a sala di riunioni ad uso della comunità. L'attuale chiesa parrocchiale, a navata unica, fu eretta nel 1909. Ha un solo altare sovrastato da una grande tela ad olio del pittore Ascani di Paciano, raffigurante S. Michele Arcangelo che uccide il drago. Entro i limiti della parrocchia si trovavano un tempo la chiesa di S. Maria, appartenente alla Confraternita del Sacramento, quella di S. Egidio, di proprietà della Sapienza vecchia e quella della Madonna delle Grondici. Le prime due sono scomparse, la prima distrutta e la seconda sconsacrata. Quella delle Grondici invece, ristrutturata e ampliata, è stata trasformata dall'attuale parroco don Nazareno Marchesi in un grazioso santuario, meta continua di fedeli, che vi giungono da ogni parte della regione. Sopra l'altare maggiore trovasi l'immagine della Madonna con il Bambino tra S. Sebastiano e S. Rocco dipinta da Gregorio Tedesco nel 1495. Sulla parte bassa del dipinto è raffigurato un miracolo e l'ordinatore della tela, un certo fra Matteo. CLASSE ENERGETICA: G Spese: 0 Anno: 1950 Vani: Camere: 3 Riscaldamento: Stato: Abitabile Tipo Cucina: Mq: 140 Giardino: , 200 mq Box: 0 Ubicazione: , Macereto, Piegaro, , Italia Latitudine: Longitudine:
109.000 €
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Italia (Tutte le città)
Valle Brembana-Zogno centrale: in ottima posizione disponiamo di diversi box sia in misura singola che doppia. Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Il Medioevo Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. L'età contemporanea Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Chiesa parrocchiale di San Lorenzo In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo, sorta sulle rovine del medievale castello di parte guelfa, distrutto dai Visconti prima di consegnarlo alla repubblica veneta, dopo la pace di Lodi. L'interno custodisce la serie seicentesca dei Misteri del Rosario di Francesco Zucco, una Madonna col Bambino di Francesco Lavagna ed un dipinto di Vincenzo Angelo.
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Italia (Tutte le città)
Valle Brembana nel cuore di Zogno, casa storica cielo/terra affiancata da ristrutturare. Attualmente la soluzione è composta da: piano terra n. 2 ampie cantine e vano scala utilizzata per accedere ai piani superiori; al primo piano si trovano 2 grandi stanze e un bagno mentre la secondo piano altre 2 stanze con bagno e balcone. spazioso sottotetto parzialmente recuperabile. Zogno si trova a 7 Km dalla rinomata località termale di San Pellegrino Terme dove potete trovare le prestigiose QC Terme. Zogno è un comune italiano di 9 094 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Il comune si trova nella bassa Valle Brembana su un declivio tra il versante orientale del Monte Zucco (1232 m s.l.m.) e un'ansa del fiume Brembo a circa 11 chilometri a nord-ovest del capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità Montana della Valle Brembana. Dista circa 18 chilometri da Bergamo e circa 70 chilometri da Milano. Geografia fisica Territorio Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia L'antichità La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (paci Paciana) il Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava veramente ai poveri. Denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo Chiesa parrocchiale di San Lorenzo In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo, sorta sulle rovine del medievale castello di parte guelfa, distrutto dai Visconti prima di consegnarlo alla repubblica veneta, dopo la pace di Lodi. L'interno custodisce la serie seicentesca dei Misteri del Rosario di Francesco Zucco, una Madonna col Bambino di Francesco Lavagna ed un dipinto di Vincenzo Angelo Orelli raffigurante Santa Margherita da Cortona. Architetture civili Museo della Valle Il Museo della Valle, situato in un edificio seicentesco del centro storico, espone in dodici sale una ricca serie di reperti sulla società agricola e contadina della valle. Museo di San Lorenzo È da ricordare inoltre il Museo di San Lorenzo, allestito presso la chiesa parrocchiale, che raccoglie testimonianze di carattere religioso della Valle Brembana.
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Italia (Tutte le città)
Prestigiosa Villa Stile Liberty a Coreglia Anteminelli, edificata nel 1910 e completamente ristrutturata nel 2006, la Villa è circondata da un ampio giardino esclusivo di 900 mq. perfettamente tenuto. La residenza si presenta con rifiniture di lusso e di buon gusto, elevata su due piani indipendenti (piu mansarda e taverna) ideale anche per due nuclei familiari dispone oltre delle 3 cucine di 4 camere e tre bagni. A corredo oltre il bel giardino troviamo una dependance dove è possibile edificare, una limonaia, un solaio di 40 mq, due posti auto scoperti oltre a un box auto. Alcuni cenni della zona in cui si trova la Villa: Coreglia Anteminelli è un comune della Media Valle del Serchio di Lucca con circa 5.200 abitanti, con un ottima qualità della vita ed economica. Le chiese: La chiesa di San Martino è un edificio sacro che si trova a Coreglia Antelminelli. Dal IX all'XI secolo si sono succedute tre fasi costruttive, che danno alla chiesa un caratteristico aspetto asimmetrico: alla prima sono da assegnarsi il fianco sinistro e la testata absidale della navatella di sinistra; alla seconda l'abside con monofore, la testata absidale della navatella destra, i sostegni con i capitelli, le arcate con il paramento murario al di sopra all'interno; alla terza il fianco destro. La facciata mostra segni del rimaneggiamento cinque-seicentesco, mentre il campanile, eretto fra il 1847 e il 1856, ha sostituito quello trecentesco. All'interno, a tre navate, è ancora leggibile l'impianto antico, per quanto sia di fine Cinquecento la decorazione ad affresco del catino absidale con l'Assunzione della Vergine. La chiesa dei Santi Pietro e Paolo è un edificio sacro che si trova in località Ghivizzano a Coreglia Antelminelli. Nel Settecento la chiesa diventa parrocchiale e viene ampliata e trasformata. Le tracce dell'originario impianto romanico si vedono soprattutto negli archetti di gronda decorati con protomi umane sul fianco sud e nella parte inferiore dell'abside, ora sotto il piano pavimentale. L'ultimo intervento di una certa consistenza è del 1885, quando vengono ricollocate due lapidi sepolcrali, le cui iscrizioni le assegnano a Giovanna (morta nel 1336), moglie di Francesco Castracani, signore del luogo, e al figlio Filippo. Attraverso un portico si accede all'interno, a una navata, decorato nell'Ottocento; nell'arco sopra l'altar maggiore sono affrescate la Fede, la Caduta di Saulo, la Guarigione dello storpio; in due nicchie ai lati le statue dei santi titolari. La chiesa di Santa Maria Assunta è un edificio sacro che si trova in località Tereglio a Coreglia Antelminelli. Gli elementi decorativi in pietra all'esterno testimoniano l'esistenza già attorno alla metà del Duecento della chiesa, che fra XVI e XVII secolo fu ingrandita e ornata da un soffitto ligneo a cassettoni, in origine dipinto. Si devono a un intervento ottocentesco l'ampliamento della tribuna, l'aggiunta delle due navate laterali e l'attuale facciata in pietra, scandita da quattro lesene. Fra le opere, oltre alle pregevoli tele sugli altari, la Croce dipinta, da datarsi a poco prima della metà del Duecento e di recente attribuita a Berlinghiero Berlinghieri e al Maestro della Croce n. 434, la Madonna in trono col Bambino, in legno, di maestranza lucchese attiva fra XIII e XIV secolo, e l'Annunciata e l'Angelo Annunciante, sempre in legno, di ambito di Piero d'Angelo.
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Italia (Tutte le città)
Valle Brembana - Zogno - Centro: in posizione centralissima e comoda, vendesi box di nuova realizzazione, di varie metrature. Dotati di corrente elettrica. Le soluzioni si trovano in un complesso privato con cancello automatizzato. A partire da 22.0000€. Geografia fisica Situato nella porzione inferiore della Valle Brembana non lontano da San Pellegrino Terme (4 km). Il capoluogo si estende lungo la strada di fondovalle, sulla sponda orografica destra del fiume Brembo, mentre gli altri centri abitati sono dislocati prevalentemente sulla sponda sinistra. Storia La zona dove sorge il paese era abitata sin dai tempi preistorici come attestano i reperti ritrovati in una caverna del luogo, chiamata "Büsa dell'Andrea". Esistono documenti risalenti alla fine del XII secolo che testimoniano l'esistenza di Zogno come Comune rurale: nella Storia di Zogno e di alcune terre vicine di Bortolo Belotti si legge che una pergamena del Monastero di Astino del 1220 cita Giovanni Geze come "Console" di Zogno. Zogno divenne centro importante sotto la dominazione di Venezia. Nei secoli passati la popolazione era impiegata prevalentemente in agricoltura, nell'allevamento del bestiame e nella pastorizia, anche se non mancavano attività artigianali legate alla filatura della lana, del lino e alla tessitura dei panni. Nella frazione di Poscante il 18 dicembre 1773, nacque il famoso brigante Vincenzo Pacchiana (Pacì Paciana), Robin Hood italiano che rubava ai ricchi, e dava ai poveri, denominato dai suoi contemporanei: re della strada, re della montagna. Durante il XIX secolo presero piede le industrie della carta e del cemento. Oggi grazie ad uno sviluppo costante, sia in campo economico (importante ad esempio la Manifattura Valle Brembana, una industria tessile tutt'oggi esistente, da poco fallita) che urbanistico, Zogno è il paese più popoloso della Valle Brembana con numerose attività commerciali, industrie tessili, estrattive, artigianato del legno e imprese edili. Con Regio Decreto del 16 febbraio 1928 al comune di Zogno vennero accorpati i comuni finitimi di Stabello, Poscante, Grumello de' Zanchi, Endenna, Somendenna e Spino al Brembo. Chiesa parrocchiale di San Lorenzo In posizione dominante sorge la quattrocentesca chiesa di San Lorenzo, sorta sulle rovine del medievale castello di parte guelfa, distrutto dai Visconti prima di consegnarlo alla repubblica veneta, dopo la pace di Lodi. L'interno custodisce la serie seicentesca dei Misteri del Rosario di Francesco Zucco, una Madonna col Bambino di Francesco Lavagna ed un dipinto di Vincenzo Angelo Orelli raffigurante Santa Margherita da Cortona. Museo della Valle Il Museo della Valle, situato in un edificio seicentesco del centro storico, espone in dodici sale una ricca serie di reperti sulla società agricola e contadina della valle.
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Urbino (Marche)
Nel borgo medievale di Piandimeleto, in provincia di Pesaro Urbino (Marche) VENDESI intera casa indipendente, un quadrilocale, immediatamente abitabile. L'accesso alla casa avviene attraverso un portone indipendente che affaccia direttamente sul vicolo; l'ingresso si apre su un disimpegno attraverso il quale si accede, sulla destra, alla cucina dotata di camino e stufa economica, alla prima camera da letto con bagno annesso e, attraverso una scala, al piano superiore. Il primo piano ospita una camera da letto matrimoniale. Continuando a salire si giunge al secondo piano dove è presente una terza camera da letto (mansarda, sottotetto) e un secondo bagno con box doccia. L'abitazione è termoautonoma, raggiunta da gas metano e dotata di caldaia per riscaldamento e acqua calda sanitaria. Compresa nella vendita, e accessibile dal retro, è presente una cantina/garage a uso privato di circa 20 mq. L'appartamento si trova in buone condizioni di manutenzione e risulta immediatamente vivibile. Cenni storico-culturali: L'abitazione si trova a pochi metri dall'affascinante Castello dei Conti Oliva, nel centro storico del paese, luogo che ospita due musei dedicati alle Scienze della terra e al Lavoro contadino ed è limitrofa alla chiesa di San Biagio nota per un affresco datato 1576 "Madonna con il Bambino e Santi" a opera di Giovanni Santi, padre di Raffaello. Piandimeleto, compreso nell'Unione Montana del Montefeltro, si trova nei pressi dei comuni di Lunano, Sassocorvaro, Sant'Angelo in Vado, Belforte e dista circa 40 minuti da Urbino meravigliosa città d'arte e un'ora da Pesaro, località nota per il suo mare e le sue spiagge. Il paese si trova nella zona interessata dalla presenza del Parco naturale regionale del Sasso Simone e Simoncello nella regione storica del Montefeltro.
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