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Italia
L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. RETROCOPERTINA vari-triangoli-viola-300 INTRODUZIONE Perché il "Giorno della Memoria" La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno. In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1, da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1). A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2). Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah. La discussione alla Camera dei Deputati Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni. Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono. Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici. La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli. La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi». Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2 L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate. L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati. A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato. Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento. Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro». L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta». Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3 L'approvazione al Senato della Repubblica La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945. La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4 Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile. Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici». Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti. Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177. Il Giorno della Memoria negli altri Paesi Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei: - in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio; - in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale; - in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940; - in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver"); - in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste. NOTE 1Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei. 2 Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000. 3 Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato. 4 Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante). INDICE Introduzione 7 - Perché il Giorno della Memoria 8 - L'approvazione della Legge n. 211 del 2000 8 La discussione alla Camera dei Deputati 8 L'approvazione al Senato della Repubblica 10 - Il Giorno della Memoria negli altri Paesi 12 Note 13 DOCUMENTI 15 La Legge 20 luglio 2000 n. 211 PARTE I DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH 17 L'antisemitismo in Europa 18 - Le origini dell'antisemitismo 18 Le prime ostilità contro gli ebrei 18 L'antigiudaismo cristiano 19 - Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei 20 - La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano 23 - La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi 25 - La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo 26 - Le accuse infamanti contro gli ebrei 28 - L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei 29 - I nuovi provvedimenti discriminatori 30 - L'emancipazione degli ebrei 32 - La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo 33 - L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento 35 L'antisemitismo nazista 38 - L'antisemitismo in Germania prima del nazismo 38 - La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista 39 - I nazisti conquistano il potere 42 - I Campi di rieducazione 45 - I primi provvedimenti contro gli ebrei 46 - L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente 47 - Il "Lebensborn" 48 - Le Leggi di Norimberga 48 - L'emigrazione degli ebrei tedeschi 49 - La notte dei cristalli 51 - L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich 52 - La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est 53 - La vita nei ghetti 56 - Il ghetto di Lodz 58 - Il ghetto di Varsavia 59 - Il Piano Madagascar 61 La Shoah 62 - Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen 62 - La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est 63 - Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee 65 - Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio 66 - Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei 67 - I Campi di sterminio 70 Il Campo di Chelmo 72 Il Campo di Belzec 73 Il Campo di Sobibor 75 Il Campo di Treblinka 76 Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau 77 Il Campo di Auschwitz I 77 Il Campo di Auschwitz II - Birkenau 79 Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz 81 Il Campo misto di Lublino-Maidanek 82 - La vita dei deportati 82 - Lo sfruttamento del lavoro dei deportati 84 - Gli esperimenti pseudoscientifici 86 - Le modalità del genocidio 87 - Le fughe e le rivolte nei Campi 89 - Lo sterminio: chi sapeva? 93 - Il Processo di Norimberga 97 - L'opposizione delle Chiese al N azismo 99 - La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah 100 Note 104 Cronologia della Shoah 130 DOCUMENTI 143 - Mappa dei centri di sterminio - Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I - Il verbale della conferenza di Gross Wansee - Il decreto "Notte e Nebbia" PARTE II IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM 155 - Introduzione 156 - L'arrivo dei Rom in Europa 158 - La diffusione dei Rom in Europa 159 - Le cause delle migrazioni 161 - La persecuzione secolare dei Rom 162 - La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento 167 - La persecuzione da parte dei nazisti 168 - La normativa nazista contro gli zingari 170 - La soluzione finale della questione zingara 172 - L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi 173 - La politica fascista verso i Rom 175 - Le condizioni dei Rom dopo la guerra 176 Note 178 DOCUMENTI 187 PARTE III LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA 193 I testimoni di Geova 194 - Introduzione 194 - La repressione prima del nazismo 195 - La persecuzione da parte del nazismo 196 - Si intensifica la repressione 199 - La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo 203 Le origini e la diffusione del Movimento in Italia 203 Inizia la repressione 204 La distruzione del Movimento 207 Gli omosessuali 210 - Introduzione 210 - La persecuzione prima del nazismo 211 - La persecuzione durante il regime nazista 215 - L'internamento nei Lager 217 - La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo 218 Note 220 PARTE IV IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI 233 - La diffusione degli ebrei in Italia 234 - La discriminazione secolare degli ebrei 235 - li ghetto di Roma 237 - L'emancipazione degli ebrei 239 - L'antisemitismo prima del fascismo 240 - La prima normativa fascista antiebraica 242 - La campagna antisemita sulla stampa 243 - li "Manifesto della razza" 246 - La Rivista "La Difesa della Razza" 248 - L'espulsione degli ebrei dalle scuole 248 - I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri 251 - La "Dichiarazione della razza" 253 - I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università 255 - "I provvedimenti per la difesa della razza italiana" 256 - L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali 259 - L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società 260 - I Campi di concentramento per gli ebrei 264 - La posizione della Chiesa Cattolica 266 - La caduta del fascismo e l'occupazione nazista 267 - Inizia la deportazione degli ebrei italiani 269 La "razzia" degli ebrei romani 270 Continua la deportazione degli ebrei 272 - I Lager nazisti in Italia 273 Il Lager di Fossoli 273 Il Lager di Gries 274 La Risiera di S. Sabba 275 Conclusioni 276 Note 278 Cronologia dell'antisemitismo in Italia 296 DOCUMENTI 305 - Vignette antisemite 306 - Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana" 308 - Manifesto degli scienziati razzisti 315 - Pianta della Risiera di S. Sabba 318 PARTE V GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 319 - Le disfatte militari 320 - La caduta del fascismo 321 - li Governo Badoglio 322 - Le trattative per l'Armistizio 325 - La firma dell' armistizio a Cassibile 327 - La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943 329 - La fuga da Roma del Re e di Badoglio 332 - La dissoluzione dell'Esercito 333 - La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi 334 - La resa della Marina e dell'Aeronautica 336 - L'occupazione militare tedesca dell'Italia 337 - La costituzione della Repubblica Sociale Italiana 338 - L'internamento di militari italiani 339 I militari internati nei Lager 339 L'organizzazione dei Lager 340 Le modalità dell'internamento 341 Lo status di internato militare 342 Lo status di lavoratore civile 343 L'assistenza sanitaria 344 Il rifiuto di aderire alla RSI 345 La resistenza nei Lager 346 Note 347 DOCUMENTI 367 - Manifesti e volantini di propaganda nazifascista - Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI Appendice 374 - Gli Schindler Italiani: 374 Giorgio Perlasca 374 Giovanni Palatucci 375 - I simboli antisemiti 377 - Gli emblemi etnici nazisti 378 - I simboli nazisti 379 - Le divise naziste 381 - Motti, inni e saluti nazisti 382 - I simboli fascisti 383 - Organizzazioni fasciste 384 - Le organizzazioni giovanili fasciste 384 - Le uniformi fasciste 385 - Le festività fasciste 385 Note 387 Bibliografia 389 In vendita a 18,00 euro+3,65 spese postali
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Italia (Tutte le città)
Corso GRATUITO di formazione professionale di 600 ore di cui 240 di stage formativo presso agenzie/broker, attualmente in attesa di finanziamento da parte della Città Metropolitana di Torino (enti finanziatori: UE, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino). Erogato in orario DIURNO presso E.F.A.P., via Magenta, 47/F Torino, tel. 0114361181, e-mail segreteria@efap.it, sito web www.efap.it. DESTINATARI Rivolto ad adulti e giovani maggiorenni disoccupati, non occupati, in cerca di prima occupazione. Richiesto in ingresso come titolo di studio minimo la qualifica professionale. Previsto test selettivo in ingresso per assegnare i 14 posti disponibili. Data di inizio corso presunta: 22 ottobre 2019. L’annuncio è rivolto ad entrambi i sessi (Legge 125/91 art. 4). Si può presentare una richiesta di preiscrizione sia direttamente presso la Segreteria di via Magenta 47/F (lun-mar-mer-gio 9.30-12.30, 14.30-17.30; venerdì e prefestivi 9.30-12.30, 14.30-16.00) sia dal sito web: http://www.efap.it. Termine raccolta preiscrizioni: 30 settembre 2019. Ogni informazione di dettaglio su obiettivi, contenuti, date, orari, selezione, requisiti d'ingresso sono disponibili sul nostro sito internet o presso la Segreteria. TITOLI RILASCIATI A TERMINE CORSO (a seguito di esame finale): un attestato di specializzazione riconosciuto in tutti i paesi UE (livello EQF 4) e che permette l'iscrizione al RUI sezione E come collaboratori degli intermediari iscritti alle sezioni A, B, D. Si rilascia anche attestazione relativa ai moduli Formazione Generale alla Salute e Sicurezza per i Lavoratori e Formazione Specifica alla Salute e Sicurezza per i Lavoratori rischio basso. INDICAZIONI PER L'ORIENTAMENTO (competenze acquisite con il corso e principali argomenti): L’Operatore assicurativo svolge attività di segreteria in agenzie assicurative o uffici di brokeraggio ed è in grado di redigere le principali documentazioni tipiche del settore di riferimento. Può ricoprire mansioni di tipo esecutivo all’interno di procedure ordinarie predeterminate. L’operatore assicurativo, attraverso l’esperienza di lavoro e per successive specializzazioni, potrà assumere ruoli che richiedono un maggior grado di autonomia e/o inerenti attività assicurative autonome. Materie principali oggetto del corso: Legislazione assicurativa; Polizze rami vita e auto; Polizze altri rami; Comunicazione; Gestione pratiche e assistenza clienti.
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Torino (Piemonte)
Corso GRATUITO di formazione professionale di 600 ore di cui 240 di stage formativo presso agenzie/broker, attualmente in attesa di finanziamento da parte della Città Metropolitana di Torino (enti finanziatori: UE, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino). Erogato in orario DIURNO presso E.F.A.P., via Magenta, 47/F Torino, tel. 0114361181. DESTINATARI Rivolto ad adulti e giovani maggiorenni disoccupati, non occupati, in cerca di prima occupazione. Richiesto in ingresso come titolo di studio minimo la qualifica professionale. Previsto test selettivo in ingresso per assegnare i 14 posti disponibili. Data di inizio corso presunta: 23 ottobre 2020. L’annuncio è rivolto ad entrambi i sessi (Legge 125/91 art. 4). Si può presentare una richiesta di preiscrizione sia direttamente presso la Segreteria di via Magenta 47/F (lun-mar-mer-gio 9.30-12.30, 14.30-17.30; venerdì e prefestivi 9.30-12.30, 14.30-16.00) sia dal sito web. Termine raccolta preiscrizioni: 30 settembre 2020. Ogni informazione di dettaglio su obiettivi, contenuti, date, orari, selezione, requisiti d'ingresso sono disponibili sul nostro sito internet o presso la Segreteria. TITOLI RILASCIATI A TERMINE CORSO (a seguito di esame finale): un attestato di specializzazione riconosciuto in tutti i paesi UE (livello EQF 4) e che permette l'iscrizione al RUI sezione E come collaboratori degli intermediari iscritti alle sezioni A, B, D. Si rilascia anche attestazione relativa ai moduli Formazione Generale alla Salute e Sicurezza per i Lavoratori e Formazione Specifica alla Salute e Sicurezza per i Lavoratori rischio basso. INDICAZIONI PER L'ORIENTAMENTO (competenze acquisite con il corso e principali argomenti): L’Operatore assicurativo svolge attività di segreteria in agenzie assicurative o uffici di brokeraggio ed è in grado di redigere le principali documentazioni tipiche del settore di riferimento. Può ricoprire mansioni di tipo esecutivo all’interno di procedure ordinarie predeterminate. L’operatore assicurativo, attraverso l’esperienza di lavoro e per successive specializzazioni, potrà assumere ruoli che richiedono un maggior grado di autonomia e/o inerenti attività assicurative autonome. Materie principali oggetto del corso: Legislazione assicurativa; Polizze rami vita e auto; Polizze altri rami; Comunicazione; Gestione pratiche e assistenza clienti.
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Palermo (Sicilia)
Matilde Politi: Cantante-attrice-antropologa-ricercatrice delle tradizioni musicali. Nata a Palermo, laureata in Antropologia Culturale alla Sapienza di Roma, lavora tra musica e teatro dal 1992. Eâ€(TM) considerata una delle principali portavoce del canto siciliano contemporaneo nel mondo. La sua formazione teatrale avviene soprattutto presso la Fondazione Pontedera Teatro, nellâ€(TM)ambito dunque del teatro di ricerca; lavora negli anni in numerose produzioni teatrali come attrice, cantante e musicista, come creatrice delle parti musicali degli spettacoli e come trainer vocale degli attori. Gli studi musicali cominciano con lo studio del pianoforte e solfeggio, per passare poi da autodidatta allo studio della chitarra, della fisarmonica e del canto. Durante gli anni porta avanti un percorso di autoformazione affiancato da un costante lavoro di ricerca e sperimentazione e da una intensa attività di concerti. Dal 2000 sceglie di dedicarsi esclusivamente al lavoro di ricerca sul repertorio siciliano di tradizione orale, ricerca che si allarga costantemente alle musiche tradizionali di area mediterranea e oltre. Ha dato vita, contribuito o partecipato a diversi gruppi, sia nel teatro che nella musica, realizzando collaborazioni artistiche con artisti locali e stranieri di area non solo etnico-popolare, ma anche jazz e contemporanea, cantautorale e classica. Dal dicembre 2003 porta avanti a Palermo e in Sicilia una attività di ricerca e monitoraggio delle tradizioni locali siciliane, affiancata da una serie di progetti finalizzati alla valorizzazione, alla condivisione e diffusione della musica popolare di tradizione: • il progetto SARABBANDA per formare una banda multietnica (Centro Santa Chiara - Palermo; Centro Astalli - Palermo); • Laboratori corali multietnici (Centro Astalli - Palermo; Casa di Ramia â€" Verona); • Il laboratorio sul canto popolare â€Å"Vogghiu cantari e darimi bontempu” (Palermo, Catania, Vittoria, Ragusa Ibla, Roma, Padova, Massa Carrara, Sermoneta, Ragusa, Paternò, Verona, San Felice Circeo, Marsiglia, Chiaramonte Gulfi, Siracusa); • Il progetto per la formazione di un coro popolare siciliano; • Seminari sulla musica popolare siciliana (Palermo, Milo, Ragusa, Vittoria, Paternò, S. Alfio, Catania -Facoltà di Lingue-, Pisa, Trento, Scilla, Università di Palermo -dipartimento culture e società-corso di etnomusicologia); • Laboratori di tradizioni e arti popolari con anziani e bambini nel centro storico di Palermo; • Laboratorio di vocalità â€Å"Libera la voce” (Palermo - Chiaramonte Gulfi - Siracusa). Da settembre 2017 il progetto di Coro Popolare Siciliano trova una produzione nellâ€(TM)Associazione MOMU, e fonda il coro OMFALOS, in collaborazione con Simona Di Gregorio (debutto Catania 27-12-17 Chiesa Matrice- Associazione Musicale Etnea). Per conoscere meglio il suo percorso artistico si rimanda al sito: matildepoliti.com youtube/matildepoliti Descrizione del Laboratorio: Viene proposto un percorso di esplorazione, apprendimento ed elaborazione dei repertori polivocali e corali di matrice popolare, a partire dal repertorio di tradizione orale siciliano in continua relazione con le tradizioni musicali â€Å"altre”, vicine e lontane, le tradizioni dei paesi del Mediterraneo che hanno avuto una continua interazione culturale con la Sicilia e le tradizioni dei paesi più lontani, Africa subsahariana e continente americano, Eurasia e minoranze culturali che sparse nel globo nutrono le comunità locali e si riproducono in una dimensione sempre più globalizzata e a rischio di estinzione. Ogni canto polivocale siciliano che affronteremo sarà accompagnato da un canto in qualche modo affine per stile o per approccio o chissà, magari per contenuto, a un canto â€Å"straniero”, â€Å"altro”, â€Å"tuicco”â€|per dirla alla palermitana! Un laboratorio di World Music? la fiera della musica globalizzata? Esattamente, il contrario. Per non ridurre tutto a una â€Å"panella” insapore, che schiaccia e uniforma ogni diversità a uno standard di facile orecchiabilità, dobbiamo dare cura ai dettagli che, pur nella somiglianza, rendono ogni frammento culturale di ogni provenienza, specifico e autonomo. Sperimentandolo in prima persona! Viviamo in un momento culturale molto delicato in cui il web e la tecnologia da una parte facilitano la conoscenza e lâ€(TM)approccio a materiali culturali lontani dal proprio contesto e territorio, dallâ€(TM)altra parte minacciano le minoranze culturali mettendole a rischio di essere sommerse dalle culture egemoni e imperialiste dominanti appunto sul web, a causa di rapporti di forza economici, politici e culturali: la carenza di strumenti di ricerca e di interpretazione rende lâ€(TM)estrema accessibilità quasi inutile e a volte dannosa. Vogliamo sfatare lâ€(TM)illusione di aver tutto a portata di mano, provando a prendere davvero in mano, anzi in corpo, â€Å"incorporare cantando” alcuni frammenti di cultura musicale tradizionale, folk e popolare, per sentire fisicamente ciò che il solo orecchio non può suggerire, per comprendere attraverso la prassi, lâ€(TM)esecuzione e la condivisione il diverso manifestarsi della cultura umana nei diversi territori. Il canto collettivo, corale, in ogni luogo ha svolto funzione di coesione e armonia sociale, di elaborazione della crisi comunitaria e al fondo di ogni individuo che canta ha svolto e svolge funzione di autoterapia, benessere anche individuale e riarmonizzazione. Dunque, in primo luogo il benessere e il piacere individuale del canto, un canto profondamente radicato nel corpo e slegato da qualunque tecnica correlata ad una tradizione culturale specifica, un canto arcaico che non richiede tecnica vocale, ma richiede invece lâ€(TM)esperienza diretta e LIBERTAâ€(TM), sia emotiva che corporea; la richiede per potersi dispiegare, la crea e la produce nel suo manifestarsi e sperimentarsi. In secondo luogo, la condivisione del gruppo che canta nella sua complessità polifonica, ritmica e nellâ€(TM)interazione ludica, girovagando tra repertori vocali di provenienza assai diversa, ci guiderà verso lâ€(TM)esperienza del benessere comunitario, la condivisione del piacere e la scoperta in prima persona di elementi che riportano la diversità culturale a un termine minimo di umanità, che non può che essere la stessa per ogni essere umano di ogni cultura e provenienza e che ci possa aiutare a vivere e convivere meglio in questa società di oggi pervasa dallâ€(TM)odio e dalla diffidenza per ogni â€Å"diverso”. Modalità e criteri: Il laboratorio è aperto a tutti, a chi canta e a chi non canta, a chi ha senso del ritmo e chi non lo ha. Attraverso la coralità, insieme, si raggiungono obiettivi che da soli non immaginiamo neanche. Non occorre la conoscenza della musica, né del solfeggio, non si usano spartiti né partiture, ma semplicemente lâ€(TM)esperienza diretta e la partecipazione. Occorre soltanto la curiosità, la presenza e la disponibilità a mettersi in gioco in prima persona e divertirsi. Non si approfondiscono tecniche di emissione vocale, respirazione, ma esse derivano dallâ€(TM)esperienza stessa attraverso la necessità di interazione fisica, vocale e ritmica del gruppo. Piuttosto, si condividono e ampliano conoscenze di materiali interculturali, nelle loro declinazioni musicali e canore, che costituiscono la base di una â€Å"umanità universale”, con la speranza che ci possa condurre a una società contemporanea più vivibile, pacifica e gioiosa. Ricca. Il Laboratorio, in attesa della definizione della nuova sede di Largo Lituania n. 10, terrà i propri incontri didattici presso lâ€(TM)attuale sede dellâ€(TM)Associazione Fontarò, in Viale Alcide De Gasperi n. 177. Essi avranno una durata di due ore settimanali, tutti i Martedì dalle ore 18.30 alle ore 20.30, a partire da Martedì 02 Ottobre 2018. Al fine di far comprendere al meglio la natura e le finalità del laboratorio proposto, Martedì 11 Settembre p.v. alle ore 18.30 si terrà presso la sede dellâ€(TM)Associazione una lezione dimostrativa gratuita, per max n. 30 partecipanti. Per prenotazioni e ulteriori informazioni: Gaspare Perricone: 3289778356 Romana Musso: 3292291258 Ovvero una mail presso l'indirizzo dell'Associazione Fontarò rispondendo a questo annuncio.
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Torino (Piemonte)
Corso GRATUITO di formazione professionale di 600 ore di cui 240 di stage formativo presso agenzie/broker, attualmente in attesa di finanziamento da parte della Città Metropolitana di Torino (enti finanziatori: UE, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino). Erogato in orario DIURNO presso E.F.A.P., via Magenta, 47/F Torino, tel. 0114361181, e-mail segreteria@efap.it. DESTINATARI Rivolto ad adulti e giovani maggiorenni disoccupati, non occupati, in cerca di prima occupazione. Richiesto in ingresso come titolo di studio minimo la qualifica professionale. Previsto test selettivo in ingresso per assegnare i 14 posti disponibili. Data di inizio corso presunta: 22 ottobre 2019. L’annuncio è rivolto ad entrambi i sessi (Legge 125/91 art. 4). Si può presentare una richiesta di preiscrizione sia direttamente presso la Segreteria di via Magenta 47/F (lun-mar-mer-gio 9.30-12.30, 14.30-17.30; venerdì e prefestivi 9.30-12.30, 14.30-16.00) sia dal sito web. Termine raccolta preiscrizioni: 30 settembre 2019. Ogni informazione di dettaglio su obiettivi, contenuti, date, orari, selezione, requisiti d'ingresso sono disponibili sul nostro sito internet o presso la Segreteria. TITOLI RILASCIATI A TERMINE CORSO (a seguito di esame finale): un attestato di specializzazione riconosciuto in tutti i paesi UE (livello EQF 4) e che permette l'iscrizione al RUI sezione E come collaboratori degli intermediari iscritti alle sezioni A, B, D. Si rilascia anche attestazione relativa ai moduli Formazione Generale alla Salute e Sicurezza per i Lavoratori e Formazione Specifica alla Salute e Sicurezza per i Lavoratori rischio basso. INDICAZIONI PER L'ORIENTAMENTO (competenze acquisite con il corso e principali argomenti): L’Operatore assicurativo svolge attività di segreteria in agenzie assicurative o uffici di brokeraggio ed è in grado di redigere le principali documentazioni tipiche del settore di riferimento. Può ricoprire mansioni esecutivE all’interno di procedure ordinarie p
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Roma (Lazio)
2 Moduli finalizzati a fornire una formazione completa in ambito psicopedagogico-gestionale dei Servizi Educativi per lâ€(TM)infanzia. Ã^ comunque possibile limitare la frequenza ad uno solo dei Moduli proposti se si è interessati alla sola figura dellâ€(TM)Educatore per lâ€(TM)Infanzia, mentre per la figura del Coordinatore Pedagogico sarà necessario seguire entrambi i moduli Obiettivo Gli obiettivi del primo modulo sono quelli di fornire conoscenze e strumenti per:  - Elaborare e realizzare progetti educativi per la prima infanzia - Saper gestire la relazione con le famiglie - Favorire lo sviluppo, cognitivo, emotivo e sociale del bambino - Organizzare gli spazi a misura di bambino - Utilizzare strumenti osservativi per lâ€(TM)infanzia e strumenti di gioco, creatività, solidarietà - Organizzare e condurre le attività nel gruppo dei bambini Gli obiettivi del secondo modulo sono quelli di fornire conoscenze e strumenti per:  -Elaborare, coordinare, gestire e verificare progetti educativi -Saper gestire la relazione con le famiglie, secondo prospettive Pedagogico â€" Familiari -Raccogliere i bisogni delle famiglie presenti sul territorio secondo un Approccio Familiare coordinato multidisciplinare -Riconoscere i buoni e cattivi indicatori: progettare per incrementare i plus point e per risolvere gli outpoint rilevati -Organizzare e utilizzare una comunicazione efficace allâ€(TM)interno di un gruppo di lavoro -Sostenere, orientare, supervisionare le attività del personale educativo -Creare una rete con altre istituzioni e migliorare lâ€(TM)offerta formativa del Servizio -Gestire il personale e lâ€(TM)organizzazione stessa, applicando tutela e sicurezza del personale e dei bambini Struttura 1500 ore di formazione con frequenza degli incontri di una volta al mese â€" formula weekend La metodologia è pratico-laboratoriale ed è caratterizzata da esercitazioni, simulazioni, discussioni di gruppo, utilizzo di strumenti e analisi di materiali di lavoro Programma * Il programma è articolato nei seguenti macropunti:  I° MODULO Educatore per Nidi d'infanzia, Tagesmutter (Educatore Nido Familiare), operatore dâ€(TM)infanzia, tecnico di ludoteca - La nuova normativa che regolamenta la gestione dei Nidi dâ€(TM)Infanzia - Legislazione dei Servizi Educativi. - I Servizi per Lâ€(TM)infanzia- le diverse tipologie di asilo nido, i servizi educativi alternativi al nido. - Elementi di Pedagogia - DPPS Disostruzione e Medicina Pediatrica, - Igiene e spazi - Didattica1: laboratori ludici (fiaba, teatro, giochi euristici, gioco simbolico e scatola azzurra) Psicologia della Prima Infanzia 1 - Psicologia della Prima Infanzia 2 - Lâ€(TM)Inserimento (cosa sono gli inserimenti individuali e di gruppo, e come si organizzano: dallâ€(TM)iscrizione del bambino, al colloquio pre â€"inserimento con i genitori, alla compilazione del quaderno di inserimento; gestione dellâ€(TM)ansia del genitore, griglia di osservazione del bambino; le principali cause di difficoltà allâ€(TM)ambientamento) - Rapporto con i Genitori - La comunicazione ordinaria, tempi e modi. - Colloquio relazionale familiare - Tesi di Specializzazione II° MODULO Coordinatore pedagogico nei servizi educativi per lâ€(TM)Infanzia - Osservazione e Supervisione Educativa - Gestione delle Risorse Umane - Legislazione dei Servizi Educativi 2 - Gestione e Organizzazione dei Servizi Educativi - Organizzazione e Progettazione spazi educativi - Tesi di Specializzazione *programma dettagliato disponibile sul sito dell'Istituto Stage: Iscrizione gratuita sulla piattaforma iAgoraEmagister con le migliori offerte di Stage e Lavoro in ben 81 Paesi.Tutto ciò, in aggiunta alla possibilità di effettuare un tirocinio scelto dal candidato nel territorio di provenienza in convenzione con lâ€(TM)Istituto. Destinatari Il Master è rivolto preferibilmente a chi ha un diploma o una laurea in ambito psico - pedagogico, indispensabile per poter svolgere un ruolo educativo nei servizi per la prima infanzia: Diploma Magistrale, Liceo Psicopedagogico, Dirigente di Comunità, Tecnico dei Servizi Sociali, Laurea triennale in Scienze dellâ€(TM)Educazione, Psicologia, Sociologia e Scienze Sociali, Scienze della Formazione Primaria, Educatore Professionale di Comunità, Lettere. Modalità di ammissione Le iscrizioni dovranno pervenire via mail corredate di CV e saranno accettate secondo l'ordine di arrivo fino a raggiungimento del numero previsto. Sede Il corso si svolgerà presso la sede dellâ€(TM)Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare, Via dei Papareschi, 11 (Angolo Piazzale della Radio) â€" Roma, con possibilità di variare la sede a seconda del numero dei partecipanti. Contatti Per ulteriori informazioni vi invitiamo a rispondere allâ€(TM)annuncio o a contattare lâ€(TM)Istituto ai recapiti indicati nel nostro profilo. N.B. Il costo del Master è da intendersi IVA esclusa
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Trieste (Friuli Venezia Giulia)
La Grande Guerra dall’archivio storico iconografico dello Stato Maggiore dell’Esercito Italiano GRAF centro di ricerca e archiviazione della fotografia Maggio 2005 Copertina flessibile illustrata in bn, rilegatura editoriale, pagine 177, formato cm. 24X22. Scopo del volume è quello di documentare la grande guerra con numerose immagini in bianco e nero. Condizioni: OTTIMO “NUOVO” come da foto Il conflitto ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell'Impero austro-ungarico al Regno di Serbia in seguito all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo. La prima guerra mondiale fu un conflitto armato che coinvolse le principali potenze mondiali e molte di quelle minori tra il luglio del 1914 e il novembre del 1918. Chiamata inizialmente dai contemporanei "guerra europea", con il coinvolgimento successivo delle colonie dell'Impero britannico e di altri paesi extraeuropei tra cui gli Stati Uniti d'America e l'Impero giapponese prese il nome di guerra mondiale o anche Grande Guerra: fu infatti il più grande conflitto armato mai combattuto fino alla seconda guerra mondiale. L’archivio dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, già alla fine dell’Ottocento, custodiva, insieme alle carte, un discreto patrimonio fotografico, costituito dalle numerose fotografie che Enti o singoli Ufficiali allegavano come documentazione dimostrativa connessa a studi tecnici, a relazioni di viaggi compiuti all’estero, a ricognizioni di tratti di frontiera, a corrispondenze di guerra e a memorie sull’addestramento o sulla condotta di manovre. Nel 1896 la fotografia, che aveva suscitato l’interesse dei militari fin dalla sua scoperta – 6 gennaio 1839 con l’annuncio di Arago sulla scoperta di Louis Jacques Mandé Daguerre - aveva ormai acquistato tale importanza nell’ambito dell’Esercito da suggerire l’istituzione di una Sezione Fotografica presso la Brigata Specialisti del 3° Reggimento Genio. Nei decenni successivi, i fotografi militari avrebbero alimentato, con il loro operato, i fondi di archivio; contemporaneamente, il patrimonio fotografico si arricchiva attraverso donazioni di militari appassionati di fotografia o acquisizioni sul mercato, come gli album della 1a Campagna d’Africa firmati da Luigi Fiorillo e le gigantografie degli stessi eventi realizzate da Mauro Ledru e Giuseppe Nicotra. Spese di spedizione Euro 2 con posta "piego di libri opportunamente protetto in custodia di cellofan e inviato dentro apposita busta postale. NON E’ PREVISTA LA CONSEGNA BREVI MANU Pagamento: postepay bonifico bancario vaglia postale paypal
28 €
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Italia (Tutte le città)
Per la prima volta parlano gli uomini che controllano il traffico dei migranti. Un sistema criminale che gli autori di questo libro hanno potuto raccontare dopo aver percorso le principali vie dell'immigrazione clandestina, dall'Europa dell'Est fino ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Ecco cosa si muove dietro la massa di disperati che riempiono le pagine dei giornali. Una montagna di soldi, un network flessibile e refrattario alle più sofisticate investigazioni. La testimonianza dei protagonisti conduce dentro un mondo parallelo che nessuno conosce. Ora finalmente possiamo vedere in presa diretta la più spietata agenzia di viaggi del pianeta.
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Torino (Piemonte)
Il corso è rivolto a diplomati e laureati. Durata 600 ore con 240 ore di stage. È previsto test e colloquio selettivo per valutare i requisiti di ammissione. Le domande di pre-iscrizione saranno accettate fino al 07/12/2021 e successivamente solo in caso di disponibilità posti. Le modalità per il test di selezione verranno comunicate direttamente a chi avrà effettuato la pre-iscrizione. I corsi saranno erogati in via Magenta, 47/F presso la sede dell’Ente in orario diurno (in aula e/o modalità FaD). Il programma potrà essere ritirato presso questa sede o ricevuto via e-mail su richiesta. Il corso rilascia, a seguito di esame finale, un attestato di specializzazione riconosciuto in tutti i paesi UE e permette l'iscrizione al RUI sezione E come collaboratori degli intermediari iscritti alle sezioni A, B, D. Oltre a questo attestato è inclusa la certificazione Formazione Generale alla Salute e Sicurezza per i Lavoratori e Formazione Specifica alla Salute e Sicurezza per i Lavoratori rischio basso La segretaria svolge attività di gestione, trattazione e sviluppo degli affari assicurativi in agenzie assicurative o uffici di brokeraggio ed è in grado di redigere le principali documentazioni tipiche del settore di riferimento. Può ricoprire mansioni di segreteria e di tipo esecutivo all’interno di procedure ordinarie predeterminate. L’operatore assicurativo, attraverso l’esperienza di lavoro e per successive specializzazioni, potrà assumere ruoli che richiedono un maggior grado di autonomia e/o inerenti attività assicurative autonome
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Italia (Tutte le città)
Partendo da una posizione di scetticismo sulle cosiddette teorie del complotto riguardo l'11 settembre, l'autore ne vaglia le principali e individua in alcune di esse elementi probanti. Nel 1995 la polizia filippina consegnò agli Stati Uniti le informazioni trovate in un computer di Al Qaeda che descrivevano un piano per dirottare degli aerei e colpire degli obiettivi sensibili. Nel luglio 2001 la CIA e l'FBI erano in possesso di informazioni su un probabile atto terroristico. I capi di governo di diversi paesi avevano informato i servizi americani dell'attacco. L'amministrazione Bush, dunque, sapeva di un attacco terroristico ed ha utilizzato questa consapevolezza per scatenare una guerra, come accadde per l'attacco a Pearl Harbor.
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Torino (Piemonte)
Corso GRATUITO di formazione professionale di 1000 ore di cui 400 di stage formativo in azienda, attualmente in attesa di approvazione e finanziamento da parte della Città Metropolitana di Torino (enti finanziatori: UE, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino). Erogato in orario DIURNO presso E.F.A.P., via Magenta, 47/F Torino, tel. 0114361181. DESTINATARI Rivolto ad adulti e giovani maggiorenni disoccupati, non occupati, in cerca di prima occupazione. Richiesto in ingresso come titolo di studio minimo il diploma. Previsto test selettivo in ingresso per assegnare i 15 posti disponibili. Data di inizio corso presunta: 18 ottobre 2018. Lâ€(TM)annuncio è rivolto ad entrambi i sessi (Legge 125/91 art. 4). Si può presentare una richiesta di preiscrizione sia direttamente presso la Segreteria di via Magenta 47/F (lun-mar-mer-gio 9.30-12.30, 14.30-17.30; venerdì e prefestivi 9.30-12.30, 14.30-16.00 - mese di agosto chiuso) sia dal sito web (anche durante il mese di agosto). Termine raccolta preiscrizioni: 28 settembre 2018. Ogni informazione di dettaglio su obiettivi, contenuti, date, orari, selezione, requisiti d'ingresso sono disponibili sul nostro sito internet o presso la Segreteria. TITOLI RILASCIATI A TERMINE CORSO (a seguito di esame finale): un attestato di specializzazione riconosciuto in tutti i paesi UE (livello EQF 5). Oltre a questo attestato è possibile conseguire, sostenendo un esame aggiuntivo (gratuito) presso lâ€(TM)E.F.A.P.: un attestato di valutatore interno dellâ€(TM)ambiente ISO 14001; certificazione modulo A e C per ASPP-RSPP. INDICAZIONI PER L'ORIENTAMENTO (competenze acquisite con il corso e principali argomenti): Il tecnico ambiente energia e sicurezza con indirizzo ecogestione, audit ambientale e sicurezza in azienda, opera all'interno delle imprese sviluppando sistemi di gestione ambientale che comprendono procedure di ecogestione conformi alle normative nazionali e comunitarie, sarà in grado di strutturare il sistema di ecogestione dell'impresa comprendente l'organizzazione, le responsabilità, le procedure, le risorse e i processi destinati alla protezione dell'ambiente e di strutturare il sistema organizzativo della sicurezza in azienda. Opererà altresì per introdurre i sistemi integrati qualità-ambiente-sicurezza. Normative principali oggetto del corso: ISO 9001:2015; ISO 14001:2015; ISO 19011:2012; EMAS IV; D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. (TUS); cenni sulle SA 8000; ISO 45001. Materie professionalizzanti: Procedure di sicurezza, procedure ambientali.
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Italia (Tutte le città)
Corso di formazione professionale di 354 ore di cui 50 di stage formativo presso agenzie viaggio, attualmente in attesa di riconoscimento da parte della Città Metropolitana di Torino. Erogato in orario SERALE presso E.F.A.P., via Magenta, 47/F Torino, tel. 0114361181, e-mail segreteria@efap.it, sito web www.efap.it. DESTINATARI Rivolto ad occupati e/o disoccupati con età dai 25 anni. Richiesto in ingresso come titolo di studio minimo il diploma e la conoscenza di una lingua straniera. Previsto test selettivo in ingresso per assegnare i 15 posti disponibili. Data di inizio corso presunta: ottobre 2019. L’annuncio è rivolto ad entrambi i sessi (Legge 125/91 art. 4). Si può presentare una richiesta di preiscrizione sia direttamente presso la Segreteria di via Magenta 47/F (lun-mar-mer-gio 9.30-12.30, 14.30-17.30; venerdì e prefestivi 9.30-12.30, 14.30-16.00) sia dal sito web: http://www.efap.it. Termine raccolta preiscrizioni: 30 settembre 2019. Ogni informazione di dettaglio su obiettivi, contenuti, date, orari, selezione, requisiti d'ingresso sono disponibili sul nostro sito internet o presso la Segreteria. TITOLI RILASCIATI A TERMINE CORSO (a seguito di esame finale): un attestato di abilitazione professionale riconosciuto in tutti i paesi UE e dalla Città Metropolitana di Torino il patentino professionale. Costo corso a carico allievi incluso esame finale: euro 1.800,00 Tutti i costi sono in regime di esenzione IVA. Marche da bollo: da euro 2,00 per i versamenti. Lezioni lunedì, martedì e giovedì ore 17.30-21.30 INDICAZIONI PER L'ORIENTAMENTO (competenze acquisite con il corso e principali argomenti): È accompagnatore turistico chi, per professione, accompagna persone singole o gruppi di persone nei viaggi attraverso il territorio nazionale o all’estero e fornisce elementi significativi e notizie di interesse turistico sulle zone di transito, al di fuori dell’ambito di competenza delle guide turistiche. L’accompagnatore turistico è in grado di accogliere i turisti all’inizio del viaggio e fornire loro assistenza per tutta la durata del viaggio stesso, di espletare le necessarie incombenze amministrative, di risolvere piccoli problemi che possono sorgere durante il viaggio o il soggiorno. Fornisce notizie di carattere descrittivo e informazioni utili ai turisti sulle zone comprese nell'itinerario del viaggio, sa conversare in lingua. Ha inoltre una buona capacità di gestione dei gruppi che accompagna (DGR 27-11643 DEL 22.06.2009). Materie principali oggetto del corso: Legislazione, geografia, tecnica turistica e professionale, comunicazione, trasporti e dogane, inglese.
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