RUSTICO / CASALE DI 380 M² CON PIÙ DI 5 LOCALI E BOX AUTO IN ITALIA

Si tratta di un immobile di mq. 380 posto su due piani, completamente da ristrutturare. Sinceramente non ho la minima idea di come descrivere una porzione da rifare completamente, quindi meglio un pò di storia della corte o cascina lombarda. Queste case erano costruite in malta e pietre, più raramente mattoni, con il tetto di tegole. Sottotetto, finestre, persiane e portone d'ingresso erano invece in legno. Una delle caratteristiche più celebri dei cortili della pianura padana è la ringhiera. Le ringhiere sono protezioni in legno o in metallo, che delimitano i ballatoi interni al cortile di fronte ai locali dei piani superiori. Le corti lombarde, che presentano raramente mattoni a vista, erano quasi sempre provviste di intonaco esterno che veniva steso uniformemente sui muri con tonalità di colore di solito sul grigio o giallo. Al centro della corte è presente l'aia che un tempo serviva, tra l'altro, a battere e a trebbiare il grano: originariamente era in terra battuta oppure lastricata in mattoni, mentre in tempi moderni la copertura è spesso realizzata a verde piantumato. Altro elemento caratterizzante delle corti lombarde è il portone di ingresso, che a volte può presentare decorazioni. Il portone veniva posizionato lungo il muro di cinta, sul confine tra due corpi di fabbrica oppure nel mezzo di un'ala della corte. Molti edifici erano molto razionali circa la collocazione dei locali: in una parte del cortile vi erano le abitazioni disposte a schiera con le stanze da letto al piano superiore e i locali adibiti a soggiorno e cucina al piano inferiore. Un camino, di solito, riscaldava, tramite il calore della canna fumaria, anche i rispettivi locali al piano superiore. In un'altra ala del cortile invece, nettamente separate dalla precedente e realizzate come blocco parallelo alle abitazioni, erano presenti le stalle con il pollaio al piano terra ed il fienile al primo piano, oltre a tutti i locali a servizio dell'attività agricola nonché l'orto privato, orto privato che nelle cascine dell'alto milanese è generalmente situato nel cortile. Per le corti più grandi i piani potevano essere tre, con le scale che passavano all'interno del corpo di fabbrica e si aprivano in ampie balconate e ballatoi sotto i quali, al pian terreno, poteva corrispondere un portico che era spesso utilizzato per le attività agricole. Le stalle e i fienili erano aperti verso l'esterno e delimitati da una fila di colonne. All'esterno era presente l'abbeveratoio che è stato in seguito sostituito dall'abbeveratoio automatico che fa scorrere l'acqua all'interno delle stalle. Nelle stalle più grandi la parte centrale era destinata alla mungitura e alla raccolta del letame. Il fieno era invece calato dall'alto grazie a una botola. Le stalle erano ripartite da pareti tagliafuoco. L'aerazione veniva garantita da finestre a da pareti in mattoni traforate: queste ultime, in particolare, sono uno degli elementi rimasti a caratterizzare le corti lombarde nell'era attuale.