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Signore nei disegni


Elenco delle migliori vendite signore nei disegni

I FORI IMPERIALI NEI DISEGNI DI ARCHITETTURA DEL PRIMO CINQUECENTO
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    CITTÀ E MACCHINE DEL '400 NEI DISEGNI DI F. DI GIORGIO MARTINI
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      HILLTOP 3 X MOTO SCIARPA MULTIFUNZIONALE, SCIARPA TUBOLARE, SCIARPA SPORTIVA, BANDANA/SET DI 3 NEI DISEGNI ATTUALI, UNI SELEKTION
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      Verona (Veneto)
      L'umoristica epopea del borghese italiano nei disegni di Novello. Introduzione di Paolo Monelli. Oscar Mondadori, 18,5 x 13 cm, 100 disegni in pagg. n.n. Allo stato di nuovo.
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      Torino (Piemonte)
      Tilde Giani Gallino Piccola Biblioteca Einaudi - 1978 Uno strumento nuovo d'indagine, il disegno della famiglia in azione, offre ai ragazzi l'opportunità di esprimere i problemi e i conflitti determinati dall'ambiente familiare in cui vivono. Emergono nella rappresentazione grafica le figure parentali e il rapporto interpersonale tra il padre e la madre, le rivalità fraterne e l'immagine di Sè che il bambino si è creata. Le dinamiche familiari, espresse nel disegno attraverso il linguaggio dell'Es e confermate dai colloqui con i genitori, consentono di ipotizzare un complesso di Laio inconscio, che si manifesta nella relazione ambivalente di amore-odio dei padri nei confronti dei figli. Nei disegni cinetici della famiglia vengono proiettate le ansie e le difficoltà del processo di crescita e di identificazione. spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 copertina pieghevole - pagg.459 - Lit. 6.000 cod.tb2920
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      Italia (Tutte le città)
      Le signore di Missolungi di Colleen McCullough; 1°Edizione: Euroclub, settembre 1988; Traduttore: Riccardo Mainardi; Pagine: 195; Copertina rigida editoriale con sovracoperta illustrata; Illustrazioni di Peter Chapman; Peso di spedizione: 0,455gr.Dimensioni: cm.23x15 Condizioni eccellenti con lievissimi segni dello scaffale. Una piccola città australiana, Byron, ai primi del Novecento, chiusa su se stessa, ancora pionieristica nell’aura e nello spirito rigidamente anglosassone. E dominata da un clan, o meglio da una casta: quella degli Hurlingford, dilaganti e prevaricanti per motivazioni che affondano nelle origini stesse del nucleo urbano e, in senso più lato, per ragioni di ceto e di censo. Ma, come spesso avviene in seno ai vasti e ramificati gruppi familiari, non tutto rispecchia euritmia nei sentimenti, equilibrio nei valori morali e nella sorte materiale. Trionfano, al contrario, stridenti contrasti, l’arroganza della ricchezza e la mesta dignità dell’indigenza, insomma la patente disparità dei pesi e delle misure. Drusilla, anziana vedova, sua sorella Octavia, anziana nubile, sua figlia Missy, anziana fanciulla da marito cui compete ormai il triste e sardonico epiteto di zitella, non si sono potute giovare dello sfruttamento delle terme locali, nè degli opimi introiti assicurati dall’albergo, dagli empori, dalle botteghe e dal pacchetto azionario connesso all’impianto d’imbottigliamento dell’acqua cura-malanni. Vivono, umbratili e schive, al margine della povertà, in un cottage fatiscente denominato pomposamente Missolungi (Byron, e tutto ciò che atteneva al grande poeta erano una vera fissa del primo Sir William Hurlingford, fondatore della città e capo della dinastia). Le tariffe postali sono: - Raccomandata .........€. 5,00 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 2,00 non tracciabile quindi poco sicura. È possibile pagare tramite bonifico bancario, ricarica postepay o PayPal. Per consultare il mio catalogo completo: https://www.comprovendolibri.it/cataloghi/Titty23pd
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      Italia (Tutte le città)
      PRIMA EDIZIONE, ROMANZI. Le signore di Missolungi di Colleen McCullough; 1°Edizione: Euroclub, settembre 1988; Traduttore: Riccardo Mainardi; Pagine: 195; Copertina rigida editoriale con sovracoperta illustrata; Illustrazioni di Peter Chapman; Peso di spedizione: 0,455gr.Dimensioni: cm.23x15 Condizioni eccellenti (pari a nuovo). Una piccola città australiana, Byron, ai primi del Novecento, chiusa su se stessa, ancora pionieristica nell’aura e nello spirito rigidamente anglosassone. E dominata da un clan, o meglio da una casta: quella degli Hurlingford, dilaganti e prevaricanti per motivazioni che affondano nelle origini stesse del nucleo urbano e, in senso più lato, per ragioni di ceto e di censo. Ma, come spesso avviene in seno ai vasti e ramificati gruppi familiari, non tutto rispecchia euritmia nei sentimenti, equilibrio nei valori morali e nella sorte materiale. Trionfano, al contrario, stridenti contrasti, l’arroganza della ricchezza e la mesta dignità dell’indigenza, insomma la patente disparità dei pesi e delle misure. Drusilla, anziana vedova, sua sorella Octavia, anziana nubile, sua figlia Missy, anziana fanciulla da marito cui compete ormai il triste e sardonico epiteto di zitella, non si sono potute giovare dello sfruttamento delle terme locali, nè degli opimi introiti assicurati dall’albergo, dagli empori, dalle botteghe e dal pacchetto azionario connesso all’impianto d’imbottigliamento dell’acqua cura-malanni. Vivono, umbratili e schive, al margine della povertà, in un cottage fatiscente denominato pomposamente Missolungi (Byron, e tutto ciò che atteneva al grande poeta erano una vera fissa del primo Sir William Hurlingford, fondatore della città e capo della dinastia).
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      Italia (Tutte le città)
      Cedo il volume della bella collana La Vita Quotidiana Fabbri Editori In Vaticano nei primi anni di Giovanni Paolo II di Jean Chélini pag. 336 formato volume cm. 19 x 12 Pregevole edizione con copertina a disegni su fondo scuro e illustrazione a colori sulla 1° di copertina. Titolo della collana e riquadri in color oro. Volume in ottimo stato di conservazione Costi di spedizione:  posta ordinaria piego libri  da 2 euro (busta normale) o 2,5 euro (busta imbottita)  posta raccomandata piego libri  da 5 euro (busta normale) o 5,5 euro (busta imbottita)
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      Italia (Tutte le città)
      STORIA DELLE CITTÀ. I giorni, la vita in Ampezzo nei tempi andati di Amelia Menardi Illing; Editore: Nuove edizioni Dolomiti, 1990; Presentazione di Umberto Bonapace; Come Nuovo, tutta tela con ill. applicata al piatto e titoli oro; in-8 381 pp, ill. binco e nero; Disegni di Giulio Siorpaes e Luciana Illing; Peso di spedizione: 1,135kg.
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      Italia (Tutte le città)
      Collera nei campi di Jean Louis Quereillahc; Editore: Edagricole 1970; Lingua: Italiano; Peso di spedizione: 0,281 g; ill. in nero n.t., 21 cm., Collana: Testimonianze letterarie nel mondo rurale, 2. PRESENTAZIONE DI FORTUNATO TIRELLI; DISEGNI DI GUY D’OR. ED ITALIANA A CURA DI G.AGLIALORO; TRADUZIONE DI F.BARTOLOMASI; PAGINE: 268 CON NUMEROSE ILLUSTRAZIONI IN BIANCO E NERO. Condizioni: ottimo con lievissimi segni dello scaffale. ll Mondo Cartaceo non morirà mai! Scopri il piacere del gustarti un libro, un fumetto o una vecchia rivista. Tutto ciò trovi nella nostra libreria: https://www.comprovendolibri.it/cataloghi/Titty23pd Le tariffe postali sono: - Raccomandata .........€. 5,30 sicura e tracciabile - Piego libri ordinario .........€. 2,00 non tracciabile quindi poco sicura. È possibile pagare tramite bonifico bancario, ricarica Postepay o PayPal.
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      Milano (Lombardia)
      Con gli Occhi di Leonardo, disegniamo le opere del maestro Un percorso nella ritrattistica leonardesca, suddiviso in 4 incontri, in cui verranno riprodotti alcuni dei suoi ritratti più famosi utilizzando varie tecniche e dando spazio allâ€(TM)osservazione come strumento di investigazione dellâ€(TM)animo umano. In questo corso pratico, attraverso la copia dei ritratti di Leonardo, lâ€(TM)osservazione dei partecipanti viene attivata, permettendo di entrare in contatto con lâ€(TM)arte di Leonardo; con la decisione del suo tratto nei disegni e la delicatezza del suo sfumato nelle opere pittoriche. Per rendere più concreti e comprensibili questi concetti teorici, i partecipanti potranno “sperimentare” personalmente quanto insegnato da Leonardo e saranno guidati passo dopo passo nella realizzazione pratica di disegni con lâ€(TM)utilizzo di tecniche adeguate. il corso è pensato per fornire tutti gli strumenti necessari, inclusi i materiali e i supporti per i disegni. Non è richiesto un livello di preparazione minimo. Ad ogni incontro affronteremo una tecnica specifica del maestro che verrà utilizzata per eseguire un ritratto diverso. A cura di Sonia Cecchini Cremonesi, restauratrice e dellâ€(TM)artista Anjee Teresa Bertagna. Quando: un sabato del mese dalle 10 alle 14 28 ottobre, 25 novembre, 16 dicembre 2017,3 febbraio 2018
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      Torino (Piemonte)
      Tilde Giani Gallino Einaudi - gli Struzzi. 519 - 2000 - I° ed. Nel 1977 Einaudi pubblicava un libro della stessa autrice, Il complesso di Laio. I rapporti familiari nei disegni dei ragazzi. L'indagine mostrava una situazione conflittuale. In questa nuova ricerca Tilde Giani Gallino esamina un migliaio di disegni di ragazzi tra 8 e 15 anni sul tema della famiglia e traccia un possibile identikit degli italiani. Un racconto che per molti aspetti riflette l'Italia che cambia, tra sorprese e conferme. spedizione non tracciata euro 1,90 tracciata euro 4,90 copertina pieghevole - pagg. 276 - Lit. 24.000 Tilde Giani Gallino, nata a Torino, e' ordinario di Psicologia dello Sviluppo nell'Università di Torino. COD.TB2920
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      Milano (Lombardia)
      Libro disponibile nei maggiori formati digitali (Amazon Kindle, Kobo, ecc.). TRAMA Il Tempo e la Morte sono confini che si possono violare. Ne è cosciente Walbert Tredita, il guerriero sassone Pelle-di-lupo alla guida degli ultimi sopravvissuti dei Popoli del Nord - Franchi, Celti e Sassoni - che nel IX secolo d.C. hanno trovato rifugio in Irlanda, nel regno di Osraige. Essi fuggono dai Risorti, coloro che hanno eluso la vera morte grazie al potere smisurato del loro Signore, il Demone dai Cento Nomi, come viene chiamato l'uomo che li controlla, perché al momento del suo Ritorno nel Tempo si nascose dietro la falsa identità di Loki, il Dio ingannatore, e molti altri appellativi, ignaro egli stesso della propria origine. Quei pochi superstiti in terra d'Irlanda sanno di essere condannati all'estinzione, non solo perché dal cielo ha ricominciato a cadere la Manna dei Risorti, la sostanza che rianima i defunti, ma anche a causa della Maledizione dei Nati, l'inspiegabile evento che non permette alle madri di partorire figli vivi. Ogni speranza pare ormai perduta, in vista dell'ultima battaglia campale contro le schiere del Signore dei Risorti. Tuttavia, in altri luoghi e in altri tempi, uomini e donne coraggiosi lottano affinché il Signore dei Risorti non abbia la meglio. A Konstantinoupolis, Harald Haraldsson, mercenario vichingo della Guardia imperiale bizantina sopravvissuto insieme al fratello alla calamità sovrannaturale che ha travolto l'Europa medievale, è impegnato nella caccia a Fenrir, il mutaforma figlio di Loki, in possesso di uno strumento per uccidere il padre: la Pietra che conserva una traccia del suo sangue, perduto prima che la sua natura si rivelasse. Per aiutarlo nell'impresa, gli è stato affidato un prigioniero con poteri eccezionali e un destino particolare. Si tratta dell'ultimo bambino nato vivo sulla Terra, un Sassone di cui i sacerdoti del suo popolo ebbero così tanta paura da forgiare una Catena munita di sigilli runici che lo soggiogassero. Eppure, qualcosa di inaspettato si inserirà in quest'epica lotta. E se il Signore dei Risorti non fosse il nemico più pericoloso, ma qualcosa di ignoto avesse violato il Tempo, a partire dal XX secolo della Guerra Fredda tra USA e URSS, approfittando del Creato in disfacimento generato dall'esistenza del negromante e perseguendo propri fini? Per opporsi a questa nuova minaccia, non rimarrebbe altro da fare che comprendere quanto è scritto sul Muro dei Ricordi alla Cappella Nera, la dimora scelta dal Signore dei Risorti a Konstantinoupolis. E' una frase breve, ma dal significato molto ambiguo, destinata a tutti coloro che ancora credono nella salvezza dell'Umanità, in qualunque tempo e luogo vivano: "Seguite il bambino, egli sa". ALTRI DETTAGLI Contattatemi in privato per l'acquisto o cercatelo sulle migliori librerie on line. Massima serietà garantita.
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      Italia
      charles-taze-russell-120 J. F. RUTHERFORD Tutti i i diritti riservati 1920 Associazione Internazionale di Studenti Biblici QUESTO LIBRO È DEDICATO AI POPOLI ORA VIVENTI SULLA TERRA... CHE BRAMANO VITA, LIBERTÀ, E FELICITÀ Perla di libro, contenente 477 evidenze scritturali e storiche che il mondo è finito, e che ai milioni oggi viventi sulla terra viene offerta l’opportunità di non più morire Nota redazionale: Alcune aspettative espresse nel 1920 circa la restaurazione d'Israele e dell'umanità non si sono realizzate al tempo e nelle modalità previste dall’autore, ma dovevano realizzarsi secondo il proposito che Dio ha rivelato in modo progressivo, come attesta Proverbi 4:18: ”Ma il sentiero dei giusti è come la fulgida luce che risplende sempre più finché il giorno è fermamente stabilito”. PREFAZIONE Giudice J. F. Rutherford, Brooklyn, N.Y. Gentile Signore: Le pagine di prova del vostro libro intitolato “Milioni di persone ora viventi non morranno mai”, che gentilmente mi avete offerto di leggere, mi hanno dimostrato che questo è di interesse maggiore di quanto io speravo. Colgo questa precoce opportunità per esprimervi il mio sincero apprezzamento per l'opera. Il mirabile modo di procedere nel disporre i detti del Signore Gesù e degli apostoli e degli antichi profeti, coadiuvati da abbondanti prove secolari, tendono ad indicare che in un tempo avvenire milioni di viventi non morranno mai e che noi ne siamo coinvolti; ciò ispirerà fiducia e speranza nell'intelletto di ogni onesto ricercatore, lettore della verità. Come uno il quale ebbe lo stimato privilegio di registrare i sermoni del fu pastore Russell, in migliaia di giornali per le diverse terre, sono stato naturalmente ansioso di conoscere come voi avreste trattato le profezie sovente citate nei sermoni del fu pastore Russell. Sono veramente felice di constatare che voi trattate la maggior parte delle vostre prove dal punto di vista stabile dell'adempimento profetico. Sono contento che voi abbiate collezionato una cotale fila di prove per convalidare le vostre asserzioni, e per indicare ai popoli come una base, l'inestimabile periodo di speranza di come potranno vivere in perpetuo. Non vi è necessità per nessuno di considerare le vostre constatazioni come delle ipotesi. Ringraziandovi di nuovo ed augurandovi ricche ed eterne benedizioni per questa vostra opera d'amore, sottoscrivo me stesso come, Vostro nei migliori affetti. G. C. DRISCOLL Santa Monica, California, 17 maggio 1920 INDICE La storia umana divisa in tre grandi epoche 9 Seconda epoca o mondo ora nel tempo della fine 10 Tempo dei Gentili 12 Testimonianza del nostro Signore sui segni della fine 15 Fine del mondo 16 Testimonianza corroborativa dal Vecchio Testamento 17 Il doppio d'Israele 19 Periodo dell'esilio d'Israele della Palestina 19 Profezia adempiuta 21 Il doppio inizia la sua fine 23 Il favore inizia a ritornare 23 Sionismo, sua origine e scopo 24 Motivo del Sionismo 25 Sviluppo del Sionismo 26 Doppio adempimento 27 La dichiarazione di Balfour 27 Scopo del Sionismo 28 Gli ebrei ricostruiscono Palestina 29 Edificheranno case 31 Altre evidenze che il mondo è finito 32 Il Movimento Mondiale Interconfessionale 37 Religioso aspetto di Wall Street 41 Wall Street col viso pietoso 46 Figura “Un espediente più onorevole” 48 Vangelo come testimonianza 49 Afflizione e perplessità su scala mondiale 49 Desiderio dell'uomo 50 Demoni attivi 51 Influenza spiritica sugli eventi attuali 51 Rimedi umani 53 Lega delle Nazioni 53 Rimedi ecclesiastico per le afflizioni umane 54 Il rimedio divino e la promessa redenzione 58 La causa 59 Redenzione promessa 60 IL redentore e il prezzo del riscatto 61 Il prezzo del riscatto 63 Il Seme 63 Selezione dei membri del corpo 64 Cosa significa essere cristiano 65 Persecuzione religiosa del seme del Serpente 67 Il Regno messianico in arrivo 70 IL giubileo ebraico prefigura il Regno 72 Governatori terreni 73 Inizio e ricostruzione, lavoro del nuovo ordine 74 Perché milioni oggi viventi non morranno mai 75 Come vivere per sempre 77 Piano divino per l'umana redenzione 78 Promessa positiva 79 Ritornare giovani 80 Risurrezione &nbs In vendita a 10,00 euro+3,65 spese postali
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      Italia
      L'Autore Il Prof. Giorgio Giannini, nato a Roma nel 1949, è docente di discipline giuridiche nelle Scuole Superiori di Roma. È autore di altri 8 libri e di un centinaio di articoli, essenzialmente a carattere storico, sulla obiezione di coscienza al servizio militare e sulla Resistenza popolare non armata, ha inteso dare un contributo concreto per la conservazione della Memoria delle tragedie compiute nel secolo scorso dal nazifascismo, affinchè non siano dimenticate e restino come monito per le nuove generazioni, come dispone la Legge 20 luglio 2000 n. 211, che ha istituito il Giorno della Memoria, celebrato il 27 gennaio di ogni anno, soprattutto nelle scuole. RETROCOPERTINA vari-triangoli-viola-300 INTRODUZIONE Perché il "Giorno della Memoria" La Legge 20 luglio 2000 n. 211 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31.7.2000) prevede la Istituzione del Giorno della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei Campi nazisti, che si celebra il 27 gennaio di ogni anno. In questo giorno, nel 1945, furono abbattuti i cancelli del Lager di Auschwitz, il più grande di quelli creati dai nazisti per la "soluzione finale" del problema ebraico1, da parte dei soldati sovietici dell'Armata Rossa, che liberarono alcune migliaia di deportati, sopravvissuti allo sterminio Lo scopo principale della Legge è quello di ricordare non solo la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico nell'Europa occupata dai nazisti) e la discriminazione dei cittadini italiani di religione ebraica, dopo l'emanazione delle Leggi Razziali da parte del regime fascista nel 1938, e la loro deportazione nei Campi di sterminio, ma anche la deportazione nei Lager del Terzo Reich degli oppositori politici durante l'occupazione nazista del nostro Paese e dei soldati italiani catturati dopo l'Armistizio dell'8 settembre 1943. Inoltre si vuole ricordare «coloro che, anche in Campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati» (Art. 1). A questo scopo, la Legge prevede che il 27 gennaio di ogni anno siano organizzati «cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione» (anche con protagonisti e testimoni di quelle tragiche vicende), «in modo particolare nelle scuole», allo scopo di «conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese ed in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere» (Art. 2). Questa esigenza di ricordare e di riflettere è ancora più sentita oggigiorno sia perché cresce l'indifferenza della popolazione, soprattutto delle nuove generazioni, che tende a non voler ricordare quei tragici fatti sia perché si vanno diffondendo i tentativi di revisionisrno storico, tendenti addirittura a negare anche quei fatti ampiamente documentati, come la Shoah. La discussione alla Camera dei Deputati Il 10.2.1997 è presentata alla Camera dei Deputati una Mozione, firmata da 138 Deputati di Partiti diversi, con la quale si chiede al Governo di istituire un Giorno della Memoria per non dimenticare l'orrore dello sterminio razziale e per condannare le ragioni che hanno ispirato quei tragici eventi, affinché non si ripetano più. Si propone anche di ricordare quegli italiani, come Giorgio Perlasca, che si sono prodigati per cercare di salvare il maggior numero possibile di vittime, o Primo Levi, che invece si è attivato, con i sui scritti, per tramandarne il ricordo, soprattutto alle nuove generazioni. Nella Mozione si indica come Giorno della Memoria il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazisti attuarono la "razzia degli ebrei romani", poi deportati il 18 ottobre, con un treno merci partito dalla Stazione Tiburtina, al Lager di Auschwitz, dal quale solo in 15 ritornarono. Il 20.1.2000 (XIII Legislatura) è presentata alla Camera dei Deputati (con il numero 6698 degli Atti Parlamentari) la Proposta di Legge per l'istituzione del Giorno della Memoria dagli On. Furio Colombo (primo firmatario, ex giornalista della RAI, corrispondente dagli USA), Palmizio, Gnaga, Acciarini e Voglino, appartenenti a Partiti di opposti schieramenti politici. La Proposta ha un procedimento parlamentare rapido. Infatti, nel mese di febbraio 2000 è esaminata preliminarmente nella competente Commissione Cultura, che accoglie la proposta di promuovere le iniziative «nelle scuole di ogni ordine e grado»; poi riceve il parere favorevole delle Commissioni Bilancio (che accerta l'assenza di oneri a carico dello Stato) ed Affari Costituzionali. Quindi, il 23 marzo è presentata la Relazione da parte del Relatore, l'On. Diego Novelli. La proposta è discussa in Aula nelle Sedute del 27 e del 28 marzo 2000, con gli interventi dell'On. Novelli, che illustra la sua Relazione, e di altri Deputati. In p arcicofare, il Rclatore, sottolinea che lo scopo della Legge è quello di rimuovere la «frequente e diffusa assenza di memoria storica tra i cittadini, soprattutto tra i giovani», riguardo ai tragici fatti della Shoah e della deportazione di milioni di persone nei Campi di sterminio, che si manifesta «in fatti brutali che avvengono anche nelle manifestazioni sportive e nel mondo della scuola». Infatti, le cronache riferiscono spesso di «efferati episodi di razzismo ... nei confronti di coloro che sono diversi da noi». Il Relatore conclude facendo riferimento a quanto detto dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, pochi giorni prima, al sacrario delle Fosse Ardeatine, a Roma, durante la commemorazione delle 335 vittime, barbaramente trucidate dai nazisti il 24.3.1944 come rappresaglia per l'azione partigiana di Via Rasella: «La memoria dell' abisso, nel quale la superbia e l'odio hanno precipitato l'uomo, ci dia la forza e la fede di costruire la pace. Mai più Shoah, mai più eccidi».2 L'On. Palmizio afferma che «larghi strati della cittadinanza, specie giovani, non conoscono minimamente i fatti gravissimi accaduti anche in Italia a causa delle leggi razziali emanate nel 1938» e ricorda che anche il Papa Giovanni Paolo II, nel suo recente viaggio in Israele, ha visitato il Museo dell'Olocausto (Yad Yasbemi) ed ha infilato tra le pietre del Muro del Pianto (muro residuo del Tempio di Gerusalemme, fatto costruire dal mitico Re Salomone nel X sec. a.c.) una «richiesta di perdono per le sofferenze inflitte al popolo ebraico, vittima di un feroce pregiudizio anti-giudaico, che solo recentemente è stato superato». Afferma inoltre che «la deportazione degli ebrei e la loro eliminazione nelle camere a gas non sarebbero state possibili senza la complicità di molti». Infine ricorda che molte persone si sono opposte alle deportazioni ed allo sterminio degli ebrei e quindi meritano di essere ricordate. L'On. Colombo (primo firmatario della Proposta di Legge) ricorda quando, dopo la promulgazione delle Leggi Razziali fasciste nel 1938, nelle classi delle scuole italiane veniva «l'ispettore della razza per misurare i volti, i crani ed i profili dei bambini», per individuare i tratti somatici degli appartenenti alla "razza ariana" ed alle "altre razze". Ricorda inoltre che "tanti" sono stati i complici dei nazisti e dei fascisti nelle operazioni dello sterminio. Infatti, «perché queste cose possano accadere ci vuole un mare di silenzio, di acquiescenza, di opportunismo e persino il tornaconto di coloro che si sono impossessati delle cattedre dei docenti ebrei che venivano eliminati dalle scuole, delle loro proprietà e della titolarità di uffici e funzioni a cuiforse non avrebbero mai avuto accesso sulla base dei loro meriti...». Ricorda inoltre che nella stessa aula parlamentare, nel 1938, quando furono approvate le Leggi Razziali, tutti i presenti, ben 351 Deputati, votarono a favore e l'esito della votazione fu accolto con un prolungato applauso. Pertanto, per cancellare quella vergogna, auspica che la Proposta di Legge sia approvata all'unanimità. Infine afferma l'opportunità di ricordare, nel Giorno della Memoria, i "giusti" che si sono prodigati per salvare gli ebrei e gli altri perseguitati. A favore della Proposta si esprime il rappresentante del Governo, l'Ono Morgando, Sottosegretario di Stato per l'Industria, il Commercio e l'Artigianato. Nella Seduta del giorno seguente, 28 marzo, si procede all'esame dei vari Ordini del giorno presentati sull'argomento. Intervengono numerosi Deputati. In particolare, l'Ono Manzione ricorda l'angoscia di «non essere creduto», che assillava Primo Levi, come forse tutti i sopravvissuti alla deportazione ed alla Shoah. Sottolinea inoltre che «se non vi fosse stata la condiscendenza del popolo tedesco, l'Olocausto non sarebbe mai stato possibile o, per lo meno, non avrebbe avuto le dimensione che poi ha auuto". Allora «c'è da chiedersi cosa abbia portato questa gente comune ad indossare l'abito degli assassini, se non l'ignoranza, il pregiudizio, la non conoscenza della propria storia e della storia dell'altro». L'On. Voglino (altro firmatario della Proposta) ricorda l'impegno di Nuto Revelli, espresso nei suoi scritti, per far ricordare la tragedia della guerra affinché «i giovani sapessero, capissero, aprissero gli occhi ... perché la libertà è un bene immenso: senza libertà non si vive, ma si vegeta». Posta in votazione la Proposta di Legge è approvata all'unanimità, con 443 voti favorevoli e 4 astenuti.3 L'approvazione al Senato della Repubblica La Proposta di Legge, nel testo approvato dalla Camera dei Deputati, è subito trasmessa al Senato della Repubblica e riceve il n. 4557 degli Atti Parlamentari. È discussa preliminarmente nella Prima Commissione Permanente" Affari Costituzionali" il5 aprile 2000, congiuntamente con i Disegni di Legge n. 2232 (presentato il 17.3.1997 da 48 Senatori, primo firmatario il Seno Athos De Luca.) e n. 4450 (presentato il 3.2.2000 da tre Senatori, primo firmatario il Seno Terracini), relativi entrambi alla Istituzione di una giornata nazionale dedicata a tutti i deportati nei Campi di concentramento nel corso della guerra del 1939-1945. La Relatrice, Seno Bucciarelli, nella Seduta del 5 aprile, illustra brevemente il Disegno di legge n. 4557, che contiene il testo approvato dalla Camera il 28 marzo e propone che sia assunto dalla Commissione come testo base per la discussione.4 Il Seno Villone, Presidente della Prima Commissione, recependo la richiesta di alcuni Senatori, propone il trasferimento alla Sede Deliberante dell'esame dei tre Disegni di Legge n. 2232, n. 4450 e n. 4557 e di assumere come testo base per la discussione il Disegno di Legge n. 4557, proponendo un brevissimo termine (fino alle ore 14 dello stesso giorno) per la presentazione degli emendamenti. La sua proposta è accolta all'unanimità. L'esame congiunto dei tre Disegni di legge è rinviato al pomeriggio, quando il Presidente Villone decide, su richiesta di vari Senatori, di spostare la presentazione degli emendamenti al giorno 18 aprile. Vengono così presentati numerosi emendamenti al Disegno di Legge n. 4557, assunto come testo base, la maggior parte dei quali chiedono, compreso quello presentato all'art. 1 del Disegno di Legge n. 4557 dalla Relatrice, Seno Bucciarelli, di ricordare, nel Giorno della Memoria, «tutte le violenze e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive prima, durante e dopo la guerra 1939-1945 per motivi razziali, etnici, religiosi, politici». Il 5 luglio 2000 riprende nella Prima Commissione la discussione congiunta dei tre Disegni di Legge e si procede all' esame del Disegno di Legge n. 4557 e degli emendamenti presentati, i quali però sono tutti ritirati dai rispettivi proponenti. Intervengono alcuni Senatori. In particolare, il Sen. Besostri illustra il suo Ordine del Giorno con il quale si impegna il Governo ad attivarsi affinché nelle iniziative del Giorno della Memoria siano ricordate «le persecuzioni razziali in tutta Europa, le repressioni politiche, le vittime del lavoro forzato sotto le dittature di ogni genere e le stragi perpetrate in nome di ideologie oppressive per motivi etnici, religiosi o politici». Il Sottosegretario di Stato, On. Cananzi, in rappresentanza del Governo, accoglie l'Ordine del Giorno che pertanto non è posto in votazione. Quindi, il Presidente Villone, dopo aver formalmente accertato il ritiro di tutti gli emendamenti, pone in votazione, separatamente, i due articoli del Disegno di Legge n. 4557, che sono approvati senza modifiche nel testo trasmesso dalla Camera. Infine è approvato nel suo complesso il Disegno di Legge n. 4557, che è promulgato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 20 luglio 2000 con il n. 211 ed è pubblicato il 31 luglio sulla Gazzetta Ufficiale n. 177. Il Giorno della Memoria negli altri Paesi Il Giorno della Memoria è stato istituito in altri Paesi europei: - in Germania, Gran Bretagna e Svezia è il 27 gennaio; - in Belgio è 1'8 maggio, giorno della fine della seconda guerra mondiale; - in Danimarca ed Olanda è il4 maggio, giorno dell'invasione tedesca nel 1940; - in Francia è il 16 luglio, giorno della deportazione, nel 1942, di circa 13.000 ebrei, catturati e rinchiusi nel Velodromo d'inverno a Parigi (cosiddetta razzia del "velodrome d'hiver"); - in Polonia è il 19 aprile, giorno dell'insurrezione nel 1943 degli abitanti nel ghetto di Varsavia, crudelmente repressa dalle truppe naziste. NOTE 1Nel Lager di Auschwitz, il più grande dei Campi di sterminio nazisti, furono trucidati nelle camere a gas e bruciati nei forni crematori oltre due milioni di persone (ebrei, prigionieri russi, oppositori politici, provenienti da tutti i Paesi europei occupati dai nazisti), la metà delle quali ebrei. 2 Gli interventi del Relatore e degli altri Deputati sono tratti dagli Atti Parlamentari della Camera dei Deputati, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute dell' Aula del 27 e del 28 marzo 2000. 3 Le astensioni non inficiano l'unanimità. In verità vi è un voto contrario. Però l'Ono Giuseppe Giulietti, chiesta la parola, afferma di essersi sbagliato nel votare per cui il suo voto contrario è annullato. 4 Gli interventi della Relatrice e degli altri Senatori sono tratti dagli Atti Parlamentari del Senato della Repubblica, XIII Legislatura, Resoconto Stenografico delle Sedute della Prima Commissione (Affari Costituzionali) del 5 aprile 2000 (in Sede Referente ed in Sede deliberante) e del 5 luglio 2000 (in Sede Deliberante). INDICE Introduzione 7 - Perché il Giorno della Memoria 8 - L'approvazione della Legge n. 211 del 2000 8 La discussione alla Camera dei Deputati 8 L'approvazione al Senato della Repubblica 10 - Il Giorno della Memoria negli altri Paesi 12 Note 13 DOCUMENTI 15 La Legge 20 luglio 2000 n. 211 PARTE I DALL' ANTISEMITISMO ALLA SHOAH 17 L'antisemitismo in Europa 18 - Le origini dell'antisemitismo 18 Le prime ostilità contro gli ebrei 18 L'antigiudaismo cristiano 19 - Le prime leggi discriminatorie contro gli ebrei 20 - La discriminazione degli ebrei nell'Impero Romano 23 - La discriminazione degli ebrei negli altri Paesi 25 - La discriminazione degli ebrei nel Medio Evo 26 - Le accuse infamanti contro gli ebrei 28 - L'espulsione degli ebrei dai Paesi europei 29 - I nuovi provvedimenti discriminatori 30 - L'emancipazione degli ebrei 32 - La diffusione dell'antisemitismo nel XIX secolo 33 - L'antisernitismo in Europa all'inizio del Novecento 35 L'antisemitismo nazista 38 - L'antisemitismo in Germania prima del nazismo 38 - La supremazia della razza ariana nell'ideologia nazista 39 - I nazisti conquistano il potere 42 - I Campi di rieducazione 45 - I primi provvedimenti contro gli ebrei 46 - L'eliminazione dei disabili e dei malati di mente 47 - Il "Lebensborn" 48 - Le Leggi di Norimberga 48 - L'emigrazione degli ebrei tedeschi 49 - La notte dei cristalli 51 - L'Operazione T4 per la "purificazione" del Reich 52 - La guerra e la costituzione dei ghetti ad Est 53 - La vita nei ghetti 56 - Il ghetto di Lodz 58 - Il ghetto di Varsavia 59 - Il Piano Madagascar 61 La Shoah 62 - Le uccisioni di massa degli Einsatzgruppen 62 - La deportazione degli ebrei nei ghetti dell'Est 63 - Verso la "soluzione finale del problema ebraico": La conferenza di Gross Wannsee 65 - Le deportazioni degli ebrei del Reich nei Campi di sterminio 66 - Le deportazioni degli ebrei degli altri Paesi europei 67 - I Campi di sterminio 70 Il Campo di Chelmo 72 Il Campo di Belzec 73 Il Campo di Sobibor 75 Il Campo di Treblinka 76 Il "Campo misto" di Auschwitz-Birkenau 77 Il Campo di Auschwitz I 77 Il Campo di Auschwitz II - Birkenau 79 Il Campo di Auschwitz IlI-Monowiz 81 Il Campo misto di Lublino-Maidanek 82 - La vita dei deportati 82 - Lo sfruttamento del lavoro dei deportati 84 - Gli esperimenti pseudoscientifici 86 - Le modalità del genocidio 87 - Le fughe e le rivolte nei Campi 89 - Lo sterminio: chi sapeva? 93 - Il Processo di Norimberga 97 - L'opposizione delle Chiese al N azismo 99 - La posizione della Chiesa Cattolica sulla Shoah 100 Note 104 Cronologia della Shoah 130 DOCUMENTI 143 - Mappa dei centri di sterminio - Pianta dell' ex Campo di concentramento di Auschwitz I - Il verbale della conferenza di Gross Wansee - Il decreto "Notte e Nebbia" PARTE II IL GENOCIDIO DIMENTICATO DEI ROM 155 - Introduzione 156 - L'arrivo dei Rom in Europa 158 - La diffusione dei Rom in Europa 159 - Le cause delle migrazioni 161 - La persecuzione secolare dei Rom 162 - La persecuzione dei Rom all'inizio del Novecento 167 - La persecuzione da parte dei nazisti 168 - La normativa nazista contro gli zingari 170 - La soluzione finale della questione zingara 172 - L'internamento e lo sterminio dei Rom negli altri Paesi 173 - La politica fascista verso i Rom 175 - Le condizioni dei Rom dopo la guerra 176 Note 178 DOCUMENTI 187 PARTE III LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA 193 I testimoni di Geova 194 - Introduzione 194 - La repressione prima del nazismo 195 - La persecuzione da parte del nazismo 196 - Si intensifica la repressione 199 - La persecuzione dei testimoni di Geova durante il fascismo 203 Le origini e la diffusione del Movimento in Italia 203 Inizia la repressione 204 La distruzione del Movimento 207 Gli omosessuali 210 - Introduzione 210 - La persecuzione prima del nazismo 211 - La persecuzione durante il regime nazista 215 - L'internamento nei Lager 217 - La condizione degli omosessuali in Italia durante il fascismo 218 Note 220 PARTE IV IL FASCISMO E LE LEGGI RAZZIALI 233 - La diffusione degli ebrei in Italia 234 - La discriminazione secolare degli ebrei 235 - li ghetto di Roma 237 - L'emancipazione degli ebrei 239 - L'antisemitismo prima del fascismo 240 - La prima normativa fascista antiebraica 242 - La campagna antisemita sulla stampa 243 - li "Manifesto della razza" 246 - La Rivista "La Difesa della Razza" 248 - L'espulsione degli ebrei dalle scuole 248 - I provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri 251 - La "Dichiarazione della razza" 253 - I nuovi provvedimenti antiebraici per la scuola e l'Università 255 - "I provvedimenti per la difesa della razza italiana" 256 - L'approvazione in Parlamento delle Leggi Razziali 259 - L'esclusione definitiva degli ebrei dalla società 260 - I Campi di concentramento per gli ebrei 264 - La posizione della Chiesa Cattolica 266 - La caduta del fascismo e l'occupazione nazista 267 - Inizia la deportazione degli ebrei italiani 269 La "razzia" degli ebrei romani 270 Continua la deportazione degli ebrei 272 - I Lager nazisti in Italia 273 Il Lager di Fossoli 273 Il Lager di Gries 274 La Risiera di S. Sabba 275 Conclusioni 276 Note 278 Cronologia dell'antisemitismo in Italia 296 DOCUMENTI 305 - Vignette antisemite 306 - Alcune tra le principali leggi "Per la difesa della razza italiana" 308 - Manifesto degli scienziati razzisti 315 - Pianta della Risiera di S. Sabba 318 PARTE V GLI INTERNATI MILITARI ITALIANI IN GERMANIA 319 - Le disfatte militari 320 - La caduta del fascismo 321 - li Governo Badoglio 322 - Le trattative per l'Armistizio 325 - La firma dell' armistizio a Cassibile 327 - La proclamazione dell'Armistizio l'otto settembre 1943 329 - La fuga da Roma del Re e di Badoglio 332 - La dissoluzione dell'Esercito 333 - La resistenza dei reparti italiani contro i tedeschi 334 - La resa della Marina e dell'Aeronautica 336 - L'occupazione militare tedesca dell'Italia 337 - La costituzione della Repubblica Sociale Italiana 338 - L'internamento di militari italiani 339 I militari internati nei Lager 339 L'organizzazione dei Lager 340 Le modalità dell'internamento 341 Lo status di internato militare 342 Lo status di lavoratore civile 343 L'assistenza sanitaria 344 Il rifiuto di aderire alla RSI 345 La resistenza nei Lager 346 Note 347 DOCUMENTI 367 - Manifesti e volantini di propaganda nazifascista - Gli inviti agli internati ad aderire alla RSI Appendice 374 - Gli Schindler Italiani: 374 Giorgio Perlasca 374 Giovanni Palatucci 375 - I simboli antisemiti 377 - Gli emblemi etnici nazisti 378 - I simboli nazisti 379 - Le divise naziste 381 - Motti, inni e saluti nazisti 382 - I simboli fascisti 383 - Organizzazioni fasciste 384 - Le organizzazioni giovanili fasciste 384 - Le uniformi fasciste 385 - Le festività fasciste 385 Note 387 Bibliografia 389 In vendita a 18,00 euro+3,65 spese postali
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