TENUTA LUCCA - VILLA A PESCAGLIA - MONSAGRATI IN ITALIA

Lucca, sulle splendide colline, Villa storica di Lusso del 1700, costituita da più nuclei, la villa di campagna di circa 1000 mq, il frantoio di circa 150 mq e la fattoria di circa 1500 mq. Il tutto è stato completamente ristrutturato nel 2001, mantenendo lo stile e le caratteristiche, con pavimenti e porte originali. La casa colonica principale, è elevata su due livelli, oltre le cantine e gli appartamenti per la servitù al piano mansardato. La fattoria, completamente ristrutturata è suddivisa in tre appartamenti, oltre, al piano terra, da un'ampia sala ricevimenti. Il frantoio, attualmente adibito a civile abitazione, con ancora la macina intatta e ristrutturata. La tenuta è circondata da un parco di 350.000 mq con uliveto e giardini, con due sorgenti di acqua potabile, la piscina di 200 mq in un angolo di relax e la cappella privata. Il primo nucleo della Tenuta di Monsagrati fu acquistato nel 1696 da Girolamo III° Parenzi (1644-1713) sposo di Anna Maria Van Diemen, figlia di un ricco mercante di Amsterdam e nipote di Gaspare Van Diemen governatore a Batavia della Compagnia delle Indie orientali Olandesi. E' da ritenere che debba trattarsi dell'attuale locale già adibito a stalla ed inserito nel più vasto complesso denominato Fattoria. Le strutture e le colonne in pietra di Matraia sono sicuramente della seconda metà del Cinquecento, come gli stipiti di una porta interna. Poco tempo dopo Girolamo III° Parenzi acquistò la parte più consistente dei terreni da Massimiliano Lodovico e Guglielmo Dal Portico per 6.500 scudi e l'anno seguente per altri 3.000 scudi acquisì altri appezzamenti terrieri. Alla morte di Girolamo la proprietà, che in un primo momento doveva essere assegnata al suo secondogenito Paolo Antonio, confluì invece nel patrimonio del primogenito Jacopo Giuseppe (1682-1763). A Paolo Antonio, morto nel 1749, si devono molti lavori documentati nella Fattoria. Quest'ultima fu ampliata due volte nel 1733 e nel 1749 così come indicano le scritte all'ingresso della stalla e del frantoio. Oltre alle terre poste in Monsagrati la proprietà si estendeva anche vicino al Comune di Orbicciano.